[2002-02] Febbraio 2002 - ISS Mission Log

Libera traduzione e adattamento degli articoli “Orbital operations” di Neville Kidger, pubblicati sui numeri dei mesi di Maggio e Giugno 2002, Vol. 44 della rivista Spaceflight.

01/02/2002

Il giorno che ha segnato l’inizio di un nuovo mese nello spazio, é stato molto impegnativo per l’equipaggio. Bursch ha installato la quinta e ultima unità di memoria di massa a stato solido, sostituendo quella a disco rotante, nel Command & Control Computer numero 3 (C & C 3). Questa operazione ha incluso anche la sostituzione di 4 schede eletttroniche. Il nuovo dispositivo ha portato con sé anche un migliaio di files che verranno usati durante l’aggiornamento del software dell’ISS che verrà eseguito nel corso dell’Expedition Four.

La NASA ha subito comunicato che i primi tests hanno indicato che la nuova unità stava lavorando secondo le aspettative.

L’equipaggio poi si è impegnato nello smantellamento del sistema di rendezvous Kurs-A, dalla Progress M1-7, e stivandolo nel nodo Unity. Poi ha installato un computer portatile nella camera di decompressione Quest, in vista dell’EVA statunitense programmata per Walz e Bursch il 20 di febbraio.

Il lavoro scientifico ha incluso la raccolta di campioni di urine per conto del Renal Stone Experiment, la compilazione dell’Interactions Questionnaire da parte di Walz, il controllo dei paylods scientifici americani, la compilazione del “food questionnaire”, le osservazioni della Terra nell’ambito del Programma Uragan da parte di Onufrienko, ed altro lavoro con l’ARIS-ICE nel Destiny (a questo proposito, il POC ha determinato che il nuovo spintore appena installato alla fine di gennaio, era troppo corto, e non poteva essere utilizzato). Quindi gli uomini hanno svolto i regolari esercizi fisici.

Gli astronauti e i tecnici della sala di controllo di Houston, hanno condotto dei tests con il canale di comunicazione a banda S, per determinare la configurazione ottimale al fine dell’eliminazione di un effetto di eco.

Durante la giornata, si sono tenuti 2 collegamenti televisivi: nel primo con gli studenti e i professori riuniti presso il Johnson Space Centre di Houston, ai quali Walz ha sfoggiato la propria abilità canora cantando un breve brano, nello stile tipico di Elvis Presley, per accendere l’attenzione del suo pubblico, il quale ha sottolineato con un applauso il proprio gradimento per l’esecuzione dell’astronauta. L’equipaggio ha risposto alle domande degli studenti, rivelando di aver personalizzato alcuni scudi per le radiazioni delle proprie cuccette (un’attivita, dice la NASA, vietata dalla controparte russa), spiegando che durante la loro missione di 5 mesi, essi verranno esposti al 10% della dose totale di radiazioni che una persona normale riceve nell’arco della sua vita.

Nel frattempo si è continuato a lavorare sull’avaria del sistema Vozdukh, ed è stato allertato l’equipaggio, di tenersi pronto ad utilizzare il sistema di rimozione della CO2 del Destiny, Destiny-Based Carbon Dioxide removal Assembly (CDRA), nel caso di guasto completo del sistema russo.

02 e 03/02/2002

In queste due giornate di riposo, si è fatto ordine sulla Stazione, si sono scaricate a terra le immagini della superficie terrestre riprese negli ultimi giorni, si è avviato un nuovo videoregistratore nel Destiny, e Onufrienko ha eseguito le manutenzioni della toilet dello Zvezda.

4/02/02

In questo “lunedì nero”, l’ISS è tornata a far parlare di sé i media mondiali, quando si era diffusa la voce che un’avaria dei computers della Stazione, aveva portato come effetto l’entrata del Complesso nella modalità di volo libero “free drift”, con conseguente spegnimento degli esperimenti scientifici e momentanea perdita delle comunicazioni. Infatti, nella giornata l’ente spaziale americano confermava questa notizia, e per alcuni media si era risvegliato lo spettro della Mir…

Nei comunicati della NASA e del TsUP seguenti all’evento, entrambi gli enti ridimensionavano la portata del problema, affermando che l’equipaggio non era mai stato in pericolo.

Il rapporto interno della NASA del giorno seguente ha fornito la sequenza degli eventi: alle 08:14 “il secondo dei 3 Terminal Computer (TVM) del Modulo di Servizio Zvezda si è guastato lasciando solamente un computer in grado di comunicare con i GNC e MDM (Guidance, Navigation end Control Computer) del segmento statunitense. Questa modalità non è usuale, e i dati di navigazione e puntamento provenienti dal TVM e diretti al GNC MDM, normalmente comandano l’azione dei giroscopi statunitensi CMG (Control Moment Gyros). Questa comunicazione doveva essere possibile anche con un singolo computer, ma inaspettatamente, i due canali “saltati” continuavano a tentare di ripartire, fino all’intervento delle basi di terra russe.”

Alle 12:06, il TsUP "ha riferito che i comandi e la telemetria provenienti dal TVM, incluso i collegamenti fra il TVM e il computer centrale del Modulo di Servizio (TsVM), non stavano funzinando correttamente, mentre le funzioni di determinazione dell’attitudine all’interno del TVM, restavano nominali.

"“Con il cattivo flusso dei dati, gli errori sull’attitudine e il momento hanno incominciato a crescere alle 12:58, fino a quando si è verificata una perdita totale del CMG Attitude Control alle 13:18.” (Un altro report della NASA ha detto che alle 13:31 tutte le payloads racks erano rimaste senza energia)

“Il tentativo seguento di riattivare il segmento russo con i suoi propulsori, è fallito per via dei problemi di comunicazione fra il TsVM (Central Computer dello Zvezda) e il TVM (Terminal Computer dello Zvezda). L’ISS è entrata così in free drift”, e di conseguenza il Segmento Orbitale Statunitense (USOS) è transato in modalità a basso consumo energetico (“modalità di sopravvivenza”), con l’utilizzo di un software automatico, e il personale impegnato nello spegnimento di tutti i sottosistemi non essenziali. Questa modalità è stata attuata per il fatto che in free drift le grandi ali dei pannelli solari (SAWs) non sono sempre rivolte in favore del Sole. Ad ogni modo l’equipaggio è riuscito a puntare manualmente i pannelli (per la prima volta) , riuscendo perciò a tenere cariche al 100% le 6 batterie al nickel-idrogeno. Durante le ore di basso flusso di dati telemetrici, gli uomini hanno tenuto costantemente informato il Mission Control Centre di Houston sullo stato dei sistemi di bordo.

“Alle 15:30, il TsUP è riuscito ad eseguire il restart di routine del TVM, eseguendo quindi le necessarie riconfigurazioni del sistema, e riacquistando il controllo attitudinale tramite i propulsori approssimativamente alle 18:43. Poi, alle 19:20, il controllo attitudinale è passato definitivamente nelle mani dell’USOS.”

La NASA ha detto che il complesso era "attualmente sotto il controllo dei CMG, nella modalità “momentum management” all’attitudine di equilibrio di torsione nominale per lo stadio corrente di assemblaggio della Stazione Spaziale.

Il blackout parziale, durato circa 6 ore, ha danneggiato in particolar modo le payload racks, causando una non ancora determinata, in termini di quantità, perdita di dati scientifici. Inoltre, benché l’equipaggio non sia mai stato in pericolo, siamo stati abbastanza fortunati per il fatto che la perdita del TVM sia avvenuta poco prima che l’ISS entrasse nella copertura del centro di controllo russo. Il volo free-drift con il sistema GNC MDM non attivo poteva diventare problematico."

L’EXPRESS Rack 4 è stata la prima delle racks a venire riattivata, essa contiene gli esperimenti ADVASC, BSTC, STES (7, 10) e parte del sistema di misurazione delle vibrazioni SAMS.

IL POC ha riferito che nella nottata è stata ristabilita l’operatività del ricevitore a banda Ku. Questa antenna rappresenta il principale mezzo di collegamento per il traffico “command & data” da e per gli esperimenti scientifici ospitati a bordo della Stazione.

Prima dell’inconveniente, l’equipaggio era occupato i tests medici, prelievi sanguigni e in un’esercitazione antincendio. Bursch aveva preparato l’esperimento degli studenti EarthKam, nel laboratorio Destiny.

05/02/2002

“I sistemi della Stazione stanno operando normalmente, ed il computer è online.” Ha spiegato la NASA, “I controllori russi stanno continuando ad analizzare il problema per determinarne le cause. Martedì il comandante dell’Expedition Four Yuri Onufrienko egli Ingegneri del Volo Carl Walz e Dan Bursch continueranno a recuperare i backup dei sistemi che erano stati spenti.”

“Sono stato piacevolmente sorpreso di quanto poco tempo ci sia occorso per ristabilire l’attività con i payloads.” Ha detto Tim Horvath, il direttore delle operazioni dei payloads. “Ci sono servite meno di sei ore per ridare energia ai payloads più sensibili, e siamo ritornati alla normalità entro 24 ore. Abbiamo avuto un grande aiuto dall’equipaggio e dal Mission Control Team di Houston.”

Nell’arco della giornata gli astronauti hanno completato un test biomedico delle urine, hanno un misuratore dei rumori, eseguito osservazioni della Terra, e lavorato con un analizzatore di volatili organici. Sono state rinviate delle riprese per un documentario, e gli astronauti hanno comunque inviato a terra le immagini riprese nel Destiny e nell’airlock Quest riguardanti i preparativi per la prossima EVA.

Durante la giornata è stata anche attivata la videocamera EarthKam che ha iniziato a inviare a terra le immagini elettroniche delle aree prescelte.

06/02/2002

Nel giorno del suo compleanno il comandante Yuri Onufrienko ha preparato la stazione di controllo remoto TORU nello Zvezda. Il sistemma TORU viene impiegato per il controllo manuale del cargo Progress, nel caso in cui il sistema automatico di rendezvous e docking della navicella dovesse guastarsi.

Dopodiché, gli uomini, con l’aiuto dei centri di controllo hanno lavorato con l’Human Research Facility rack nel Destiny con un controller remoto di potenza che è servito da interfaccia fra il segmento statunitense e quello russo del Complesso orbitale.

Nella giornata si è discusso del sistema russo per la gestione dell’inventario, Russian Inventory Management Sistem, che stava mostrando delle derive rispetto ai valori registrati dei generi di consumo.

Bursch e Walz si sono controllati reciprocamente le proprie condizioni di forma e hanno compilato il questionario settimanale nell’HRF.

07/02/02

Durante un’intervista con la CNN, l’equipaggio ha spento le luci principali del Destiny per mostrare le condizioni di semioscurità nelle quali si sono trovati a dover lavorare durante l’avaria del computer del 4 febbraio.

L’equipaggio, scherzando sull’incidente, ha detto che si trattava di una delle ben note “Leggi di Murphy”, e che l’accaduto non aveva nulla a che vedere con l’eta del Complesso.

L’equipaggio ha attivato il sistema per le osservazioni terrestri Molnya-SM, ha risposto ai “food questionnaires” e ha curato la manutenzione dei sistemi di supporto vitale e del tappeto rotante TVIS.

E’ stata registrata una sessione TV commerciale per un giocattolo per bambini.

I due astronauti statunitensi hanno passato circa un’ora usando dei flash luminosi per esaminare il finestrino posteriore del laboratorio Destiny alla ricerca di difetti. “Le immagini televisive hanno mostrato la presenza di numerosi graffi e macchie sul vetro.” Ha confermato la NASA. Il finestrino ha è composto da diversi strati, e la preoccupazione principale dei tecnici riguardava i depositi accumulatisi sullo strato più esterno, a seguito del docking di una Soyuz.

Le altre operazioni hanno riguardato i controlli delle attrezzature ad ultrasuoni dell’HRF e la calibrazione di un sistema per l’analisi dei gas nello Zvezda.

08/02/2002

Le principali attività della giornata hanno riguardato la ricerca scientifica, l’osservazione della Terra e la verifica dei rifornimenti a bordo del Complesso.

I lavori di manutenzione hanno incluso la sostituzione di filtri nei collettori della polvere dello Zarya, i controlli del sistema elettrico dello Zvezda e dei sistemi di supporto vitale.

Dei files sono stati processati ed inviati a terra, mentre Bursch ha eseguito delle analisi di alcuni campioni microbiologici presi all’inizio della settimana.

Bursch ha lavorato con l’equipaggiamento ad ultrasuoni dell’HRFed ha attivato l’esperimento di accrescimento delle proteine PCG-STSES007, mentre Walz ha controllato la fornace del Zeolite Crystal Growth installata nell’EXPRESS Rack 2 con l’esperimento ARIS-ICE.

La fornace verrà usata per la ricerca scientifica dopo la visita dello shuttle con la missione 8A, nel prossimo mese di aprile.

L’inventario del materiale di consumo e dei viveri, ha riguardato articoli come cibo, contenitori per rifiuti solidi, contenitori per l’acqua, tovaglioli, asciugamani, batterie, vestiti, equipaggiamenti per l’igene ed altro.

I risultati di questo inventario serviranno per stabilire il materiale da spedire all’ISS con la prossima missione di rifornimento.

09 e 10/02/2002

Due giornate di riposo durante le quali si è fatto un po’ di ordine e pulizia all’interno dei moduli della Stazione. si è fatto il punto sullo stato dei payloads, si sono compiute le ossevazioni sulla Terra, e la normale routine di esercizi fisici.

Il 10 febbraio gli uomini hanno tenuto delle comunicazioni private con la base.

11/02/2002

Bursch e Walz hanno trascorso parecchio tempo, durante la giornata, ripassando la tabella di marcia e le procedure relative all’imminente EVA. I due hanno discusso del lavoro extraveicolare con Onufrienko. L’obiettivo della spacewalk è quello portarsi avanti con il lavoro in vista dell’arrivo del traliccio S0, con l’STS-110.

Quest’oggi i due spazionauti hanno simulato le operazioni con il piccolo jetpack SAFER, delle loro tute EMU. Inoltre la NASA ha fissato una “prova a secco” dell’EVA per il 15 febbraio.

Gli uomini, per il resto della giornata hanno continuato il loro lavoro scientifico, e hanno partecipato ad un esperimento che ha misurato il rapporto del volume delle cellule del sangue rispetto a quello del sangue totale.

Onufrienko ha installato l’esperimento geofisico Molnya-SM su un finestrino del Laboratorio Destiny.

12/02/2002

E’ stata rimossa la Temporary Sleep Stataion (TESS) situata nel Destiny, per permettere la sostituzione di un modulo remoto per il controllo della potenza (RPCM), che si era guastato l’11 febbraio causando lo spegnimento di diversi sistemi, incluso un interruttore automatico del payload e un canale per le comunicazioni.

Con l’aiuto del POC del Marshall, Walz ha provveduto a restaurare il canale primario delle comunicazioni, dopo averlo deviato su una seconda linea.

Sono continuati i preparativi per l’EVA, che hanno riguardato le tute (l’inizio della ricarica di una batteria, e la sostituzione di tre moduli di interfaccia per i sensori di pressione ad induzione, e delle conversazione con la base).

Onufrienko ha assemblato l’esperimento Ecosphere per la determinazione dei contaminanti microbici dell’atmosfera.

13/02/2002

Sempre riguardo ai preparativi dell’EVA statunitense, e dei controlli sulle tute EMU, oggi l’equipaggio ha controllato la sottotuta a refrigerante liquido, le batterie e i sistemi di allarme e di sicurezza. E’ stata anche provata una pistola “grip”.

Walz ha spostato il TESS assieme ai “mattoni” antiradiazioni in polietilene ad alta densità, che lo avvolgevano per fornire protezione contro le radiazioni, in una rack del Destiny.

Sono state controllate le comunicazioni fra gli esperimenti ed i computers del segmento russo, si è compilato l’Interactions questionnaire, si sono rilevati i dati sulle radiazioni dall’esperimento canadese EVARM, si sono raccolti dei campioni microbiologigi, si sono svolti i normali esercizi fisici e si sono controllati i payloads scientifici.

Il POC ha sottolineato l’avvenuta attivazione, di oggi, dell’esperimento Advanced Astroculture: “Stiamo facendo crescere dei semi di Arabadopsis surante la permanenza di questo equipaggio, proprio come abbiamo fatto durante l’Expedition 2,” ha spiegato il Dr. Weijia Zhou, direttore del WCSAR e principale ricercatore di questo esperimento. “Queste saranno delle piante di Arabadopsis di seconda generazione, nate dai semi delle piante cresciute nello spazio. Inoltre stiamo campionando il tessuto conservarndolo per per le analisi dell’RNA e del DNA una volta riportato a Terra, con la speranza che possa fornire delle importanti indicazioni sull’impatto della bassa gravità sull’espressione genetica delle piante. Noi, assieme al nostro partner commerciale, stiamo osservando questa missione che si sta compiendo con successo, e stiamo apprezzando il supporto che stiamo avendo sia dall’equipaggio che dai teams delle basi a terra…”

14/02/2002

Giornata di tests medici, con la regolare misurazione delle masse corporee e dei volumi dei polpacci, secondo il protocollo russo.

Poi, Onufrienko e Bursch si sono sottoposti all’esperimento Cardio-Dont che ha usato le ghette pneumatiche dell’esperimento Chibis per simulare la gravità terrestre e studiare così il comportamento del sistema cardiovascolare.

15/02/2002

L’equipaggio ha continuato i preparativi per l’EVA, con “una prova a secco attentamente orchestrata” del protocollo degli esercizi e della prerespirazione eseguiti dai due americani nella camera di decompressione con indosso le proprie tute EMU. Il modulo Quest era stato precedentemente approntato da Onufrienko. La NASA ha detto che le operazioni sono andate bene.

L’equipaggio ha anche indossato le tute Sokol Soyuz di lancio-rientro per provare i sedili anatomici “Kazbek”, nella cabina di rientro della Soyuz TM-33.

Onufrienko ha controllato un analizzatore di gas (IK-0501) dal funzionamento sospetto, nel modulo Zvezda, per misurare poi i livelli relativi di umidità, O2, CO2 e H2 nel Complesso, eseguendo anche le mnutenzioni sui sistemi di supporto vitale.

16 e 17/02/2002

Durante la pausa del weekend, i due americani hanno sconnesso due cavi ombelicali nel laboratorio. I pannelli ai quali erano connessi questi cavi ombelicali, verranno usati durante l’EVA per le connessioni esterne.

Per il resto, le altre attività hanno riguardato le normali pulizie settimanali, le manutenzioni dei sistemi di supporto vitale, gli esercizi fisici, i controlli dei payloads ed altri tests dell’analizzatore dei gas dello Zvezda.

Il centro di conrollo del volo ha comandato un cambio di attitudine della Stazione (da LVLH a X-POP), per accomodare l’angolo Sole Terra rispetto al Complesso orbitale.

18/02/2002

Onufrienco ha preparato il braccio robotico della Stazione per l’effettuazione delle riprese dell’imminente EVA, e con i propri compagni ha familiarizzato con il pacchetto di software 3D che verrà utilizzato per manovrare lo SSRMS.

Il comandante russo ha anche lavorato con il sistema di guida inerziale (BINS) dello Zvezda, installando un collimatore ottico su un finestrino dello Zvezda.

Bursch e Walz hanno eseguito l tests polmonari pre-spacewalk, come parte dell’esperimento Pulmonary Function in Flight (PuFF), ed hanno rilevato la quantità di radiazioni con l’esperimento EVARM. Infine hanno completato l’allestimento delle attrezzature all’interno dell’airlock Quest, ed hanno preparato una videocamera per registrare il loro lavoro.

19/02/2002

Ancora un’altra sessione di misurazioni della massa corporea e del volume dei polpacci è stata svolta nella vigilia dell’EVA. Dopodichè i due americani si sono sottoposti al protocollo statunitense di controlli pre-EVA.

Onufrienko, nel frattempo, ha passato oltre due ore nel rimuovere, sostituire e testare il pannello di una pompa con le sue connessioni, del circuito idraulico interno dello Zarya FGB’s.

Sono state effettuate altre misurazioni delle radiazioni con l’EVARM, e il centro di controllo ha inviato ai due spazionauti altre istruzioni in preparazione all’uscita extraveicolare.

20/02/2002

Nel giorno del quarantesimo anniversario del volo di John Glenn, Daniel Bursch e Carl Walz hanno eseguito la seconda EVA statunitense dall’airlock Quest dell’International Space Station, e la prima senza uno Space Shuttle attraccato alla Stazione.

L’obiettivo dell’EVA era quello di preparare il terreno ed incrementare l’efficienza delle 4 EVAs future pianificate per attaccare il traliccio S0 al Complesso, nella STS-110 del mese di aprile (ISS mission 8A). Tutte queste EVAs verranno svolte dal Quest.

Walz e Bursch hanno iniziato l’EVA alle 11:38, circa mezz’ora prima del previsto. A dispetto del fatto di non ever eseguito il training nel “neutral Buoyancy tank” del Johnson Space Center, ma di essersi preparati con la realtà virtuale e con il supporto del personale di Terra, i due spazionauti hanno lavorato velocemente e senza intoppi.

Un’altra variazione delle procedure prestabilite ha riguardato la presenza del cosi detto IV astronauta dell’equipaggio (l’astronauta Joe Tanner), che ha coordinato le operazioni dell’EVA non dall’ISS, o da uno Shuttle, ma dal Mission Control di Houston.

Entrambi gli astronauti hanno completato i lavori dell’EVA programmati dalla NASA.

Essi hanno incluso:

Connessione del CID (Circuit Interrupt Device) di due sistemi energetici DDCUs (dc-to-dc converter units), tramite i propri cablaggi ombelicali, per le verifiche da parte del controllo di Terra. (I due cavi elettrici erano stivati nel Destiny, e sono stati connessi ad un apposito compartimento vicino alla base del traliccio Z1. Comunque, la disconnessione dei cablaggi è stata messa in standby, mentre gli ingegneri stavano valutando dei valori inaspettati di corrente letti dalle unità di conversione, nel circuito completo dei cablaggi);

Il ritiro gli attrezzi che verranno usati dagli uomini dell’STS-110, d un ripostiglio del traliccio Z1 per stivarli all’interno del modulo Quest, al fine di alleggerire il carico di lavoro dei colleghi della missione 8A;

La rimozione dei 4 pannelli di copertura dal traliccio Z1;

Il rirtiro di una “grapple fixture” russa, dal PMA-1 (Pressurized Mating Adapter N.1) per riporla poi, nello Zarya. E’ stato rimosso anche un adattatore per un’american grapple fixture, che è stato riposto nel Quest, dopo essere stato avvolto con delle coperture protettive.

La stretta dei lacci delle HPGTs (High Pressure Gas Tanks).

Inoltre essi hanno ispezionato e fotografato gli impatti MMOD (Micrometeorite/Orbital Debris) sui radiatori e hanno fotografato il payload MISSE (Materials ISS Experiment), che visto da lontano, sembrava avere alcuni campioni di materiali che iniziavano a “sbucciarsi” e staccarsi dalla propria base. Gli spazionauti hanno trovato anche il tempo per ispezionare e riprendere 10 “ammonia QDs”, i sistemi di disconnessione veloce del circuito dell’ammoniaca dell’ETCS (External Thermal Control System).

Il portello del Quest è stato chiuso dopo un EVA di 5 h, 47’ e 23’’.

Durante questa EVA Walz e Bursch hanno fatto una breve pausa per tributare i giusti onori al quarantesimo anniversario del volo di Glenn.

Al termine dell’EVA, essi hanno ricevuto una chiamata telefonica di congratulazioni da parte di John Glenn e dal nuovo amministratore delegato della NASA Sean O’Keefe), dalla sala di controllo di Houston.

Comunque, come confermato più tardi da una dichiarazione dell’ente spaziale americano, la giornata non si é conclusa nel migliore dei modi.

"L’equipaggio è rimasto sveglio circa 2 ore in più del previsto, dopo che gli uomini avevano cominciato a percepire un forte e fastidioso odore che sembrava originarsi dal sistema che pulisce i filtri dell’aria delle tute, situato nell’airlock Quest.

"L’equipaggio è stato subito autorizzato a spegnere il sistema sospetto. Circa trenta minuti dopo il primo, i controllori del volo hanno chiesto agli astronauti di chiudere il portello interno dell’airlock per impedire la diffusione dell’odore in tutta la Stazione.

I controllori, quindi hanno spento alcuni fans della Stazione e hanno acceso un sistema nel Laboratorio Destiny, per la pulizia dell’atmosfera della Stazione da ogni traccia di contaminanti.

"I controllori del volo sospettano che l’odore si sia sviluppato dalle perdite di gas di un sistema che scalda i canestri di ossido metallico, per pulirli dai residui di CO2. Tali canestri sono usati nelle tute spaziali statunitensi per pulire l’atmosfera della tuta dalla CO2, e possono venire riciclati tramite l’apparecchiatura dell’airlock Quest. Alcuni membri dell’equipaggio hanno riferito di provare ora un lieve mal di testa, che potrebbe essere stato causato dall’esposizione all’odore. Comunque, questo sintomo è svanito velocemente e i medici di volo hanno dichiarato che l’odore, benchè sgradevolo, non era pericoloso per la salute.

“Le prime avvisaglie di questo problema sono avvenute poco dopo le 22:00 GMT. Il portello interno dell’airlock Quest è stato chiuso alle 22:30 e l’equipaggio ha iniziato il proprio periodo di riposo alle 23:30, e per via del lieve odore che si percepiva nel segmento statunitense, essi hanno riposato nello Zvezda…”

21/02/2002

L’equipaggio ha potuto godere di una giornata di riposo, trascorsa nel segmento russo per via dell’odore (sviluppato dal sistema di pulizia dei canestri Meteox nel modulo Quest) che si sentiva ancora.

Nella mattinata il TsUP ha coandato una accensione in due fasi dei motori della Progress M1-7, per innalzare l’altezza dell’ISS di circa 4,6 Km. (Più tardi il TsUP ha notato che le accensioni hanno prodotto il 10% in meno di velocità rispetto al teorico, e quindi ha cominciato ad indagare sulle motivazioni di questo fatto). Dopodiché Onufrienko ha tentato di usare il dispositivo per l’osservazione delle stelle PUMA e il dispositivo VP-2 per aggiornare il sistema di guida inerziale BINS, ma il tentativo è stato cancellato perché il TsUP aveva riferito di non aver ben compreso completamente l’operazione. La NASA ha detto che il Complesso era adesso “in un’orbita media di 388 Km”.

Inoltre, durante la giornata, è stato sostituito il vecchio sistema per le comunicazioni con i radioamatori ham radio, nello Zarya, con una nuova versione aggiornata, sono stati svolti i controlli di routine dei sistemi di controllo vitale, e le osservazioni delle aree selezionate della superficie terrestre.

La sala di controllo di Houston ha iniziato le procedure di aggiornamento del nuovo pacchetto di software (R2) della Stazione.

22/02/2002

Oggi l’equipaggio ha riaperto il segmento statunitense, dopo la pulizia dell’atmosfera effettuata dal Trace Contaminant Control System (TCCS) effettuata il giorno precedente.

La giornata è trascorsa recuperando le varie attività rinviate il giorno precedente. Bursch e Walz hanno portato a termine la sessione post-EVA del’esperimento PuFF lung function test, nell’Human Research Facility (HRF), e hanno scambiato gli interruttori dei convertitori DDCU nel Laboratorio, poiché Huston aveva scoperto che i cavi, che erano stati attaccati durante l’EVA, non erano ben configurati (Houston non sapeva come mai la documentazione di questa procedura non era corretta).

La pressione delle cabine del Complesso è stata innalzata utilizzando i rifornimenti del cargo Progress.

L’equipaggio ha anche condotto un audit dell’equipaggiamento medico russo, usando l’Inventory Management System (IMS), trasmettendo a Terra le letture relative alle radiazioni dall’esperimento EVARM e ha trasferito l’acqua dal Labortorio ai contenitori collassabili dell’acqua.

La NASA ha dichiarato di aver completato la transazione del software “come pianificato”. Per mezzogiorno ( tempo di Houston), due dei Command & Control (C & C) MDM computers del Destiny sono stati aggiornati, mentre il terzo è stato tenuto di riserva, con installata ancora la vecchia versione del software.

23 e 24/02/2002

Nel periodo settimanale di riposo gli uomini hanno effettuato gli esercizi fisici, hanno pulito la Stazione, hanno tenuto dei colloqui con la base, hanno eseguito la manutenzione delle apparecchiature degli esercizi e dei sistemi di supporto vitale, hanno riparato un videoregistratore nel Destiny e un hard drive di un PC del Nodo, e hanno portato a termine una serie di piccoli lavori non contemplati nel programma quotidiano.

25/02/2002

La nuova settimana è cominciata con un’alltra sessione di misurazioni della massa corporea e del volume dei polpacci. Gli uomini hanno anche preso parte a dei tests audiometrici e hanno girato un video per un programma educativo mostrando il comportamento dei liquidi nell’ambiente di microgravità dell’ISS.

Onufrienko ha passato la maggior parte della giornata eseguendo la manutenzione della toilet dello Zveda.

Nella serata, uno dei giroscopi (CMG) del traliccio Z1, il numero 3, ha perso il contatto con la sua centralina di comando. Di seguito, anche il giroscopio numero 4 ha avuto lo stesso problema.

Il guasto sembrava essere dovuto da un problema di tempistiche del software, visto che i controlli automatici avevano rimesso velocemente in funzione i due giroscopi.

26/02/2002

Il report della NASA ha informato che tutti gli aggiornamenti del software R2 della Stazione erano stati “completati con successo”, benché ci fossero stati “diversi problemi con le procedure”.

Oggi l’equipaggio ha lavorato con il pacchetto di software dell’SSRMS in vista del “Robotics Day”, del giorno dopo, durante il quale gli spazionauti eseguiranno delle operazioni con il Canadarm 2. Il braccio sarà un ausilio fondamentale nella fase di montaggio del traliccio S0 sull’ISS, durante l’imminente missione 8A del prossimo aprile.

L’attività principale di questa giornata lavorativa è stata una prova di emergenza duata tre ore, nella quale gli spazionauti hanno evacuato l’ISS salendo nella Soyuz agganciata all’ormeggio inferiore dello Zarya.

Un hard drive dei dati del computer di controllo dell’EXPPCS (Fisica dei Colloidi) è stato sostituito, ma questa operazione non ha risolto un problema con il software di un drive del sistema operativo. Gli ingegneri stanno continuando a investigare sul problema da terra.

L’ente spaziale americano ha notato che, durante la sessione degli esercizi di Walz, il tappeto rotante TVIS, del modulo Zvezda ha avuto un “apparente guasto relativo all’energia”, e che i tecnici di Houston stavano lavorando sopra al problema L’equipaggio ha usato gli altri attrezzi ginnici per copensare il mancato utilizzo del TVIS, fino alla risoluzione del problema.

L’agenzia ha anche informato che nella giornata era stata compiuta la “regolare attività di manutenzione” riguardante “il processo di riinizializzazione energetica delle batterie dei pannelli solari, della durata di 2 giorni. Durante la procedura i pannelli solari sono stati posti offline, e le batterie che normalmente immagazzinano l’energia da essi generata sono state fatte scaricare completamente. Benchè la reinizializzazione delle batterie dei pannelli solari sia un’attivita di manutenzione regolarmente programmata, questa è stata la prima volta che tale operazione è stata eseguita dall’arrivo sulla Stazione di questo set batterie.”

Nel frattempo l’equipaggio è stato intervistato da alcune TV statunitensi, dal laboratorio Destiny, durante il lavoro quotidiano

27/02/02

Una seria avaria dei computers ha portato al rinvio delle operazioni pianificate con il SSRMS.

Il report ha detto che il problema con i computer ha “causato una perdita delle comunicazioni fra l’Avamposto orbitale e i controllori del volo. Le comunicazioni sono state ristabilite poco dopo.”

La NASA ha poi fornito i dettagli del guasto : “L’avaria con il Command & Control Computer C & C MDM, nella Posizione Primaria, sembra essere stata causata da un file di carico in aggiornamento, per la corrente procedura 4B2 di reinizializzazione delle batterie. Tali file di carico, chiamati Pre-Positioned Loads (PPLs), sono usati per aggiornare un po’ tutto dal FDIR (Fault Detection, Isolation and Recovery) di bordo al “dispersore di carico” (Power Reduction Management). Dopo la recente transizione R2, ad una versione aggiornata del communications and control systems software (CCS s/w), il PPLs scritto nell’R1 è divenuto inutilizzabile. Il PPl aggiornato ieri portava il contenuto corretto ma un indirizzo R1. All’inizio questo ha inficiato l’interfaccia C & C MDM’s con il sistema a banda S, portando alla perdita della telemetria, seguita poi, dal blocco completo del C & C 3 quando la base ha tentato di ristabilire le comunicazioni fra esso e il sistema a banda S. Il C & C 1 automaticamente è transato da sistema di backup a sistema Primario, fallendo anch’esso quando il computer Command Server (CS) del MCC di Houston ha ripreso il PPL aggiornando l’indirizzo errato. Il C & C 2 partendo da un “cold” standby, adesso è divenuto primario ed ha eseguito il reboot del C & C-1 e del C & C-3. Poiché era in uno standby “cold”, il rilevamento non includeva l’abilitazione delle comunicazioni con la banda S, quindi il CS non ha continuato l’uplink del PPL. I teams di terra hanno speso due turni di lavoro per ripristinare i C & Cs e tutti gli altri sistemi danneggiati dalla transizione MDM, riportandoli ad una configurazione nominale (Attualmente: C & C 1 come Primario; C & C 2 in backup e il C & C 3 in posizione di Standby) Il controllo attitudinale dell’ISS era passato ai propulsori russi del MCS (Motion Control System), quando si era perso il collegamento fra l’USOS e il RS GNC (Guidance, Navigation and Control), ma ora è ritornato ai CMGs statunitensi.”

(Solo nella metà di marzo si è riuscito a capire il problema che aveva portato a questa avaria. Le varie procedure, quindi, sono state aggiornate e trasmesse al Complesso orbitale per prevenire che un incidente simile possa riverificarsi in futuro.)

Dopo la risoluzione del problema con il computer, l’equipaggio è ritornato alle proprie attività.

Onufrienko ha lavorato con i cablaggi elettrici fra lo Zvezda e il segmento russo, mentre Walz ha raccolto dei campioni di acqua per dei test microbiologici e Bursch ha raccolto dei campioni di liquido refrigerante dal sistema interno di controllo termico.

La base ha detto, infine, che il tappeto rotante TVIS poteva lavorare a bassa velocità o con il motore spento, mentre erano ancora in corso ulteriori analisi del guasto riscontrato il giorno precedente. Gli uomini hanno comunque utilizzato gli attrezzi RED e CEVIS per i propri esercizi.

28/02/2002

Al termine di questo intenso mese di febbraio, il personale di terra ha ringraziato gli uomini dell’equipaggio per l’assistenza fornita nella risoluzione del guasto ai computers del giorno precedente.

Walz si è occupato della raccolta di fluido nutriente condensa e aria dall’esperimento ADVASC, e Bursch ha lavorato con l’esperimento PCG-STES-007.

“La camera del crystal growth experiment che è stata attivata, è stata l’ottava nell’ambito dell’Expedition Four. Le prime sei vennero attivate subito dopo l’arrivo dell’esperimento sulla Stazione Spaziale. Le restanti sei camere verranno attivate gradualmente per comparare i tassi di cristallizzazione.” Ha detto il Marshall Payload Operations Centre (POC).

"Le camere di crescita sono il cuore dell’esperimento Protein Crystal Growth Single Thermal Enclosure. L’obiettivo principale della crescita dei cristalli biologici, è quello di determinare la loro struttura e i processi biologici nei quali essi sono coinvolti.

“Di per sé stesse, le proteine impiegate in questa missione non sono particolarmente importanti, più che altro vengono utilizzate per caratterizzare l’ambiente in microgravità. Per la cristallizzazione delle proteine viene usato un range di diverse soluzioni di proteine. Gli scienziati stanno tentando di capire a quali velocità cristallizzano le differenti soluzioni, in modo tale da far combaciare la durata degli esperimenti che voleranno prossimamente sull’ISS con la durata delle varie Expeditions.”

Riguardo agli esercizi fisici, gli astronauti hanno potuto utilizzare il tappeto rotante TVIS alla velocità di non più di 6 mph nella modalità assistita dal motore (mentre non c’erano restrizioni per l’utilizzo dell’apparecchiatura nella modalità “unpowered”).

Si è svolta un’esercitazione antincendio, si sono tenuti i controlli sulla salute (per la raccolta dei dati post EVA), sono stati compilati i “food questionnaires”, si sono compiute le osservazioni della Terra ed è stata installata un campionatore di aria nel Destiny e nello Zvazda.

Onufrienko ha impiegato circa 2 ore nella sostituzione della batteria numero 2 dello Zvezda, con una nuova unità arrivata con la Progress M1-7.