[2002-08] Agosto 2002 - ISS Mission Log

Libera traduzione e adattamento degli articoli “Orbital operations” di Neville Kidger, pubblicati sui numeri dei mesi di Novembre e Dicembre 2002, Vol. 44 della rivista “Spaceflight” della BIS.

01/08/02
L’evento principale della giornata è stato un altro checkout del Canadarm2 sul Mobile Base System.
La NASA ha spiegato che Korzun e Whitson avevano manovrato il braccio “in una posizione tale da permettere alle proprie telecamere di guardare in dietro verso il proprio Mobile Base System e verso il punto di aggrappaggio Payload Orbital Replacement Unit Accomodation (POA) ad esso unito. Sono stati inviati al POA i comandi per imitare i movimenti di presa di un payload, sotto l’osservazione delle telecamere della parte terminale del braccio. Durante il test, il software del computer ha mosso i motori del POA troppo velocemente, e il sistema robotico è entrato in “safe mode”. Quindi i controllori del volo hanno spento e riacceso il POA, e hanno ripristinato la mobilità del Canadarm2. Il test successivo, eseguito con una velocità inferiore dei motori, ha dato esito positivo, ed il braccio è stato lasciato in quella posizione fino a quando non verrà spostato, la prossima settimana, per utilizzare le sue telecamere per riprendere la spacewalk dell’Expedition Five. Le restanti procedure di checkout dovranno essere riprogrammate.”
Nel tardo pomeriggio è stato eseguito il reboost pianificato, tramite i motori della Progress. Il segnale di comando è stato inviato dall’unità di switching US-21 situata nella Progress. La quota orbitale media di volo, è stata innalzata di 7,5 Km. La NASA ha sottolineato il fatto che essendo un’accensione di perigeo, si è avuto come risultato un innalzamento della quota di apogeo di 14,1 Km."
In una “Letter Home” pubblicata dalla NASA sulle proprie pagine Internet, la D.ssa Whitson ha dato la propria personale descrizione di un’accensione del motore della Progress:
“L’accensione in sè, è durata solamente pochi minuti, ma abbiamo usato 933 Kg di carburante! Io mi trovavo nel modulo del laboratorio (la parte anteriore del veicolo, mentre la Progress era in coda), quando il timer del mio orologio mi ha ricordato che eravamo in prossimità di un’accensione. Sullo Shuttle, le grosse accensioni di manovra erano frequenti, e schiacciavano me e i miei compagni contro la parete, se non ci eravamo legati in tempo. Al momento dell’accensione, sulla Stazione, non ero molto sicura sul come sarebbe avvenuta. Comunque ho monitorato la propulsione sul computer, notando che una forza graduale mi stava spingendo verso la coda. Ho lasciato una matita galleggiare in aria, per divertirmi un po’, e l’ho lasciata andare. Mentre stavo guardando la matita galleggiare verso la coda, ho sciolto i fermi dei miei piedi, e mi sono rannicchiata. Dal momento che la Stazione stava accelerando attorno a me, io mi muovevo in linea retta verso la coda. E’ stato un esperimento molto interessante, e l’ho ripetuto diverse volte!”

02/08/02
L’equipaggio ha eseguito le analisi del sangue e delle urine, tramite l’equipaggiamento Urilux.
L’esperimento Plasma Crystal 3 è continuato.
La NASA ha comunicato che le serie dell’esperimento, erano composte da tre parti:
o uno studio delle instabilità del plasma (chiamate “heart beat”) a vari livelli energetici di scarica;
o uno studio delle cariche residue presenti su delle piccole particelle, al termine della scarica (rilassamento);
o uno studio delle cariche residue presenti su delle grosse particelle, al termine della scarica (rilassamento).
L’agenzia ha detto che se Teshchev avesse avuto dei problemi nel caricamento del software dell’esperimento, egli avrebbe dovuto: “eseguire due segmenti di 35 minuti ciascuno, con dei parametri di setaggio predefiniti all’inizio dell’esperimento che sarebbero rimasti costanti durante ogni prova. Al completamento dell’esperimento, egli avrebbe dovuto testare e calibrare il payload, copiando i dati sul computer e rimuovendo la videocassetta usata per registrare la nube di plasma oscillante.”
Il lavoro relativo all’esperimento SUBSA, svolto da Whitson ha riguardato il completamento della terza corsa, e la rimozione del campione SUBSA-02, del suo equipaggiamento e lo spegnimento della Glovebox.
Il TsUP ha anche resettato le tre linee ridondanti dello Zvezda TsVM (Terminal Computer) che stava funzionando con solamente una di esse.

03-04/08/02
L’equipaggio ha pompato altro ossigeno dalla Progress al Complesso, e ha svolto un lungo lavoro di manutenzione nel tentativo di riparare il tappeto rotante TVIS.
L’ente spaziale americano ha riferito: “Gli astronauti hanno rimosso con successo l’asse danneggiato del roller, ed hanno applicato una resina epossidica per impedire alle sue viti di uscire. (Questo IFM temporaneo, è stato un altro passo in avanti per riottenere l’operatività del TVIS. Nel frattempo il “TVIS Team” ha continuato a lavorare duramente per terminare un’altra procedura per la costruzione di un sostegno di supporto. Durante questa settimana, il TVIS Team si è riunito per discutere le ultime analisi della situazione, che potrebbero portare l’equipaggio a poter riutilizzare il TVIS entro certi limiti di carico e/o velocità.”

05/08/02
La giornata ha visto l’inizio dei preparativi per le due EVAs che dovrebbero dominare il programma di Agosto previsto per l’ISS-5 crew.
Mentre Treshchev ha testato un kit portatile per la ripressurizzazione del compartimento Pirs, Korzun e Whitson hanno studiato la timeline e le procedure per il loro lavoro. I due sarebbero stati i primi ad uscire, il 16 Agosto, per piazzare una protezione attorno allo Zvezda, e montare degli esperimenti sul modulo russo.
Mentre stava preparando il suo equipaggiamento, Korzun ha trovato il tempo per raccogliere dei campioni per l’esperimento Renal Stone, e condurre un test medico russo riguardante l’utilizzo con le sole mani della bicicletta statica della Stazione.
La controparte russa ha riferito della continuazione degli esperimenti Prognoz, Brados, Meteroid e Scorpion.
La NASA ha riferito nel suo daily status report, che a seguito del restart del sistema TVM (Terminal Computer System) dello Zvezda, del 2 Agosto, “Tutte e tre le linee stavano continuando a lavorare nel settaggio ridondante.”

06/08/02
Durante gli ulteriori preparativi per le EVAs, che hanno incluso la manutenzione del carica batterie e dell’esercizio con il dispositivo RED, Whitson ha trovato il tempo di studiare le procedure relative al prossimo “Robotics Day”, durante il quale verrà ancora una volta testato il SSRMS.
La NASA ha osservato che l’unità Elektron stava funzionando, ma “l’unità dei fluidi (BZh), già sostituita due volte, (adesso era montata l’unità #4) non stava ancora una volta funzionando alla perfezione, per via di uno switch di controllo del limite superiore del buffer del serbatoio che stava funzionando male. Esso serve a prevenire la chiusura della valvola a solenoide, quando il serbatoio è pieno. Quando l’equipaggio aveva effettuato manualmente il settaggio della valvola, con l’aiuto degli specialisti di terra, l’Elektron era stato riattivato, e stava fuzionando tuttora nella modalità a 32 Amp. Purtroppo però, la valvola era rimasta insensibile ai comandi inviati da terra, anche se l’Elektron si sarebbe potuto spegnere all’occorrenza senza l’intervento dell’equipaggio.”
Più tardi, durante la settimana, in una conferenza stampa la NASA ha posto l’accento sul fatto che il problema con l’Elektron non significava che l’equipaggio potesse essere in difficoltà con la produzione di ossigeno sul Complesso. Infatti erano disponibili delle quantità di ossigeno sulla Progress, che all’occorrenza si sarebbero potute pompare nel Complesso e nei serbatoi dell’airlock Quest, inoltre era sempre possibile l’utilizzo dei generatori solidi di ossigeno (TGK) che avrebbero assicurato ossigeno alla Stazione per diverse altre settimane.

07/08/02
Sono proseguiti i preparativi per le EVAs. E’ stato allestito il “carrello degli attrezzi” russo (KPU) ed è stato approntato un set nuovo dell’esperimento Kromka, che verrà installato vicino ai propulsori dello Zvezda.
Korzun e Treshchev hanno posto nel compartimento Pirs il serbatoio portatile dell’ossigeno, mentre Whitson ha lavorato ricaricando le batterie delle tute e preparando le attrezzature americane per il lavoro extraveicolare; nella fattispecie i Pistol Grip Tools.
Il report quotidiano russo ha osservato che: “Dopo 6 ore e 12 minuti” dal guasto, il sistema Elektron era stato riparato. Mentre il report della NASA non ha fatto alcun riferimento a questo fatto.
Le osservazioni quotidiane della superficie terrestre, effettuate dall’equipaggio, hanno riguardato le aree industrializzate dell’Africa del sud-est, gli incendi e il fumo sullo Zimbawe, il Lago Poopo in Sud America, una tempesta di polvere al largo delle coste dell’Algeria e della Tunisia, e la qualità dell’aria sull’Est del Mediterraneo.

08/08/02
Korzun ha lavorato con l’Elektron. La NASA ha detto che: “la macchina per l’elettrolisi non sta lavorando adeguatamente per via del malfunzionamento di uno switch di limite superiore, del serbatoiodi buffer, che impedisce alla valvola solenoide di chiudersi quando il serbatoio è pieno.
Nel tentativo di riparazione odierno, Korzun ha spento il dispositivo, e ha intrapreso una serie di controlli sistematici per la verifica della funzionalità di valvole mediante dei comandi inviati tramite un laptop computer, al fine di ripristinare il segnale “Buffer Tank is Full” per la chisura automatica della valvola solenoide.”
“La prova sembra aver risolto il problema con lo switch di “troppo pieno”. Il sensore di livello sembra essere tornato funzionale. Durante una delle varie attivazioni dell’Elektron, la pompa primaria si è spenta, e l’unità ha attivato automaticamente la sua pompa di backup. Entro la serata, comunque, l’importante dispositivo elettrolitico è tornato a funzionare nominalmente nella modalità a 32 Amp, con la pompa di backup.”
Dopo la reinstallazione di un cavo di bypass per l’Utility Operations Panel dei display del pannello di controllo della Robotics Work Stations, eseguita da Whitson, Sergei Treshchev ha tenuto un sessione di training con le telecamere del SSRMS.
Il Canadarm2, agganciato al Mobile Base System, sul segmento della treve S0, è stato manovrato in una posizione tale da permettere alle proprie telecamere di riprendere l’EVA del 16 Agosto.
Più tardi Whitson ha rimosso il campione SUBSA dalla Glovebox, completando l’esperimento iniziato il 7 Agosto, espegnendo poi l’apparecchiatura.

09/08/02
Valeri Korzun è stato il primo membro dell’equipaggio a riutilizzare il tappeto rotante TVIS, dopo le riparazioni e il conseguente OK da parte dei tecnici di Houston.
La NASA ha detto che: “le sessioni di esercizi di routine dell’equipaggio erano state programmate con degli esercizi di resistenza, sulla bicicletta ergometro, per quasi tutta la settimana, mentre gli ingegneri hanno sviluppato un piano di recupero per il Treadmill Vibration Isolation System del modulo Zvezda. E’ stato predisposto l’invio in orbita delle parti da sostituire con la successiva Progress, il cui lancio è previsto per il 20 Settembre.”
Le parti da spedire erano un kit per la riparazione del guscio, con dei pezzi da applicare per rinforzare l’intera struttura, e due pezzi per la sostituzione della trave e del roller.
La NASA ha notato che l’uso del TVIS era: “condizionale: E’ consentita solo la modalità passiva (nessuna corsa motorizzata), la velocità non deve eccedere i 10 Km/h, i carichi di tensione sui SPDs (Subject Positioning Devices) e sulle bretelle non devono eccedere le 128 libbre, l’equipaggio deve stare attento ad eventuali cambiamenti del rumore dell’attrezzo e alle caratteristiche della superficie calpestata, inoltre sono state previste più frequenti ispezioni del telaio.”

10-11/08/02
Durante il weekend l’equipaggio ha incominciato lo spostamento del proprio periodo di sonno, svegliandosi ogni giorno sempre prima, per prepararsi all’esecuzione dell’EVA, che incomincierà più presto del solito, per garantire una copertura ottimale da parte delle stazioni di terra russe.
Inoltre Korzun e Whitson hanno completato un test medico per monitorare la propria condizione cardiovascolare sotto carichi specifici durante le proprie sessioni di esercizi fisici sul cyclo-ergometro, in preparazione dell’EVA imminente.
Per la gioia degli scienziati sulla Terra, Whitson si è offerta di condurre un altro esperimento SUBSA nella Glovebox, durante il weekend.
Il POC ha notato che: “Il test è stato il primo ad essere eseguito utilizzando un incapsulante nel tubo del campione. Gli incapsulanti liquidi vengono spesso utilizzati sulla Terra nella lavorazione dei semiconduttori, per favorire la formazione di un film sottile attorno al semiconduttore stesso, durante la sua crescita. Ciò impedisce che il campione si possa appiccicare alle pareti del contenitore innescando così delle difettosità.”
Comunque, “Dopo la prova di 15 ore di Sabato, il Flight Engineer Peggy Whitson il giorno dopo, durante le operazioni di rimozione del campione, ha notato delle crepe nel tubo di quarzo che lo conteneva.” Ha spiegato il report del POC. “Appena Peggy ha rimosso il campione, il tubo si è rotto. Essa ha usato delle pinzette ed altri accessori per rimuovere il resto del tubo. Un piccolo pezzo di quarzo è riuscito a galleggiare via dal tubo, rimanendo però confinato nell’area di lavoro della Microgravity Science Glvebox, dove è alloggiata la fornace SUBSA. La Glovebox, che altro non è che un’area di lavoro sigillata, con l’aggiunta di ampie finestre e di guanti integrati in una delle pareti, è stata progettata per contenere degli esperimenti con fluidi, fiamme, particolati e fumi, che altrimenti potrebbero inquinare l’atmosfera della Stazione. I controllori ed il team scientifico stanno redigendo dei piani per il recupero delle particelle e la ripresa delle operazioni del SUBSA.”
“Non abbiamo una risposta completa sul perchè questo sia successo.” Ha detto il Dr Aleksandr Ostrogorsky, principale ricercatore dell’esperimento SUBSA.

12/08/02
Dopo essersi svegliati ancora prima del solito, gli astronauti hanno continuato i preparativi per la loro prima EVA, effettuando un’ispezione visiva delle tute Orlan-M, installando le loro unità telemetriche, testando le unità di controllo e le loro interfacce con i compartimenti Pirs e Zvezda.
Whitson ha completato l’ispezione dell’attrezzatura RED, e il trio si è poi dedicato all’esecuzione degli esercizi fisici, durante il tempo libero.
Il TsUP ha automaticamente iniziato il trasferimento di carburante (UDMH) dalla capsula Progress agganciata al retro del Zvezda, al motore ODU del modulo, ma questa operazione, della durata pianificata di 8 ore, è stata bloccata automaticamente due ore prima del suo termine.
Il trasferimento di 277 Kg di ossidante dalla Progress all’ISS, previsto per il giorno seguente, è stato cancellato per via di alcuni apparenti problemi con il compressore dello Zvezda.
Più tardi, il TsUP ha trovato un errore nella scaletta dei tempi, nel software del link fra il computer centrale e quelli terminali dello Zvezda, che ha causato lo spegnimento del compressore. Gli ingegneri russi hanno iniziato a preparare sia un nuovo software che una “patch” da caricare sul programma esistente, per evitare il ripetersi dell’inconveniente nelle prossime operazioni di carico di carburante e ossidante. (La NASA ha detto che questo è stato il primo test di trasferimento in automatico di carburante, poiché tutte le altre operazioni di trasferimento si sono svolte manualmente.)

13/08/02
Oggi gli spazionauti si sono svegliati a mezzanotte (GMT) per via dello spostamento dei loro periodi di sonno. Essi avrebbero lavorato sei ore in più del solito per accomodare i la tempistica dell’EVA.
I piani dell’EVA sono stati studiati nella giornata da Korzun e Whitson , mentre Treshchev ha completato il set-up dei collegamenti fra le tute e la Stazione, in modo tale da permettere ai colleghi di condurre il test completo sui sistemi di comunicazione delle tute.
L’ente spaziale americano ha rivelato che durante le variazioni delle frequenze, si sono potuti distinguere dei disturbi rumorosi, che non erano comunque presenti nel canale di riserva. Pertanto il TsUP ha detto a Korzun che poteva usare il canale di riserva per l’EVA, se i rumori fossero persistiti.
Korzun ha controllato la pressione dei serbatoi dell’ossigeno del modulo Pirs, e del serbatoio portatile di ossigeno per la ripressurizzazione. Inoltre ha controllato la presenza di eventuali perdite e ha testato la funzionalità delle valvole del modulo.
Riguardo ai preparativi per l’EVA, le tute sono state finite con gli equipaggiamenti esterni.
Whitson ha lavorato con i tecnici della base di Houston per controllare l’operatività di un chiavistello e di una videocamera del SSRMS, e per risolvere dei problemi di comunicazione fra il caricatore delle batterie dell’airlock Quest, e i computers portatili della Stazione.
Con l’aiuto dei colleghi cosmonauti, Whitson è riuscita a rislovere il problema.

14/08/02
Quest’oggi si sono tenute le prove complete di vestizione dei due spacewalkers. Korzun e Whitson hanno indossato completamente le loro Orlan-M (rispettivamente la numero 14 e 23, secondo la NASA).
Con l’assistenza di Treshchev, i due hanno provato i loro movimenti con le tute, nel modulo Pirs, controllando anche le connessioni telemetriche.
Il tentativo di eseguire lo scaricamento delle batterie delle tute EVA statunitensi, è stato interrotto quando il computer non è riuscito a “parlare” con il sistema relativo delle tute.
La NASA ha detto che il sistema Elektron stava ancora lavorando con i settaggi stabiliti per il mantenimento di tre persone, anche se con la pompa di riserva. L’agenzia ha ricordato che la pompa principale si era spenta per via della “cavitazione generata da bolle di azoto”. Questo fenomeno era stato osservato anche sulla Mir, quando le bolle impiegarono circa due settimane per sistemarsi e fuoriuscire dal sistema."

15/08/02
Treshchev, mentre era all’interno del segmento statunitense, ha preparato la toilet della Soyuz che verrà utilizzata durante l’EVA, (il modulo Zvezda verrà chiuso sul versante del segmento USA, durante la spacewalk). Inoltre ha trasferito del cibo, i kits medici e l’equipaggiamento antincendio nel Zarya.

16/08/02
L’EVA russa numero 7, del programma, aveva i seguenti obiettivi:
o il posizionamento di 6 (su un totale di 23) pannelli per la protezione dalle micrometeoriti (acronimo russo DPP) sul modulo Zvezda,
o l’installazione di un detector Kromka vicino ad un propulsore dello Zvezda, e la rimozione di un detector installato precedentemente
o prelevare dei campioni (usando un panno apposito) del deposito rilasciato da un’altro set di propulsori dello Zvezda sulle superfici del modulo stesso.

Per ritirare la pila di 6 pannelli dall’unità di docking PMA-1 del segmento statunitense (dove erano stati posizionati dagli astronauti dell’STS-111 Franklin Chang-Diaz e Philippe Perrin), Korzun e Whitson utilizzeranno la gru Strela, per spostarsi dal Pirs all’adattatore di docking posto fra i moduli Zarya e Unity.
Whitson poi, verrà fatta oscillare nello spazio da Korzun, ai comandi del braccio, in modo tale da far dondolare lei ed il pacchetto di pannelli verso la sezione conica del modulo Zvezda, dove appunto verranno posizionati i nuovi pannelli.
Un tecnico del controllo ha fatto notare che Whitson avrebbe potuto godere dell’intera visione dell’ISS in tutta la sua lunghezza, durante le oscillazioni.
Ad ogni modo, il programma ha subito una variazione fin dall’inizio, visto che l’EVA è incominciata con 1 ora e 43 minuti di ritardo.
La NASA ha informato che Korzun e Whitson avevano indossato le loro tute Orlan-M, avevano iniziato la depressurizzazione del modulo Pirs, avevano completato la fase di prebreathing, respirando ossigeno puro per 30 minuti, e avevano sconnesso i cablaggi ombelicali, inizando ad utilizzare le riserve energetiche e di ossigeno delle proprie tute, quando: “In entrambe le tute si sono attivati gli allarmi di Caution & Warning (C&W), che indicavano che le valvole di controllo principali dei flussi di O2 proveniente dai serbatoi di entrambi gli zainetti si erano inavvertitamente starate. Si è dovuto subito ripressurizzare parzialmente il modulo Pirs (a 550 mmHg; mentre la pressione nominale sarebbe stata di 760 mmHg), per permettere a Korzun di uscire dalla propria tuta e riconfigurare le valvole dei serbatoi di O2 di entrambi gli zainetti, e quindi di ripetere le operazioni di ingresso nella tuta, di depressurizzazione, di prebreath, etc.”.
Un successivo report ha riferito che il problema si era manifestato perchè inavvertitamente Korzun aveva mancato di aprire la valvola di controllo della riserva primaria di ossigeno degli zainetti delle Orlan.
Il portello del Pirs, è stato finalmente aperto alle 09:23 GMT, mentre l’ISS stava volando sopra l’Oceano Atlantico del sud, ad est delle coste meridionali del Sud America.
Dopo aver predisposto le proprie attrezzature ed aver attivato la gru Strela, Whitson e Korzun si sono arrampicati su di essa, evitando i pannelli solari del modulo Zarya.
In prossimità del PMA-1, il pacchetto DPP è stato liberato dai suoi fermi, e Korzun si è spostato verso la base dello Strela sul modulo Pirs. Quindi, il comandante russo ha mosso il braccio meccanico che recava Whitson attaccata alla sua parte terminale, che teneva in mano, a sua volta, il pacchetto DPP, verso il modulo Zvezda. Sfortunatamente, per via del ritardo con il quale è incominciata l’EVA, il “volo” di Whitson sul braccio dello Strela è avvenuto nel tratto di orbita buio, privando così la scienziata americana alla sua prima EVA del meraviglioso panorama, che avrebbe potuto gustarsi in condizioni normali.
La NASA ha detto che: “Uno per uno, sono stati fissati gli scudi attorno allo Zvezda. Essi sono stati ideati per proteggere il modulo dai detriti spaziali, per tutto il suo lifetime.”
Il ritardo con il quale è incominciata l’EVA avrebbe comportato il fatto che se fossero state eseguite tutte le attività previste durante l’EVA, i filtri all’idrossido di litio delle tute Orlan-M (per la rimozione del biossido di carbonio) avrebbero ecceduto il loro ciclo operativo pianificato. Il TsUP, quindi, ha chiesto ai due spazionauti di eseguire solamente la prima parte del programma dell’EVA. Pertanto, l’installazione del Kromka e la raccolta dei campioni dagli altri siti dello Zvezda sono stati posticipati.
Korzun e Whitson sono ritornati nel Pirs e hanno chiuso il portello dopo un’EVA durta 4h e 25’.
Treshchev nel frattempo era rimasto nel segmento statunitense per azionare le videocamere del Canadarm2 al fine di ottenere le immagini delle operazioni con lo Strela.
Infine l’Ingegnere del Volo ha assistito i propri colleghi con i loro tests medici (analisi delle urine e misurazione della massa corporea) tenutisi prima e dopo l’EVA.
Il TsUP ha annunciato di aver posticipato l’escursione di Korzun e Treshchev prevista per il 23 Agosto, ad una data successiva per permettere la ripianificazione dei lavori non eseguiti durante l’EVA-7.

17-19/08/02
Il weekend di riposo è stato allungato di un giorno (Lunedì), e durante questo periodo di off-duty l’equipaggio ha dovuto sistemare le proprie tute Orlan ed effettuare le consuete manutenzioni post-EVA.
Whitson, il 18 Agosto, ha usato le nuove procedure per scaricare e ricaricare le batterie delle tute EVA statunitensi.
Il 17 Agosto Korzun e Whitson hanno completato il Pulmonary Lung Function Test (PuFF) con l’equipaggiamento della Human Research Facility.
Inoltre, Sabato, Treshchev ha festeggiato il proprio compleanno. A tal proposito Whitson ha preparato i festoni, i cappellini da party, e persino una torta con le candeline sonore, (il tutto portato in orbita dalla Progress M1-8).

20/08/02
A causa dello spostamento del proprio periodo di veglia, il “giorno” dell’equipaggio adesso ha come inizio le 20:00 GMT della sera precedente e come termine le 11:30 GMT del giorno seguente. Le cose rimarranno così fino al completamento della seconda EVA pianificata per l’Expedition 5.
Korzun e Treshchev hanno completato la manutenzione dei sistemi, incluso la pulizia e la sostituzione dei filtri e dei condotti per l’aria del Segmento Russo.
Whitson ha curato i sistemi delle macchine per gli esercizi RED e TVIS.
Dal punto di vista medico, sono state effettuate altre riprese televisive ad alta definizione dei volti dei due cosmonauti russi durante lo svolgimento dei loro esercizi fisici. Inoltre si sono tenuti i checks quotidiani degli esperimenti scientifici statunitensi e dei sistemi di supporto vitale.
La NASA ha riferito che il sistema Elektron aveva lavorato bene fino a quando, a metà giornata non era stato spento. A seguito della sua riaccensione la macchina aveva ripreso ancora a lavorare bene, fino a quando non si erano formate delle bolle che hanno costretto gli astronauti a spegnere ancora l’apparecchiatura.
Il TsUP ha annunciato che la prossima EVA si sarebbe tenuta il 26 Agosto anzichè il 23, per via della riprogrammazione dei lavori non svolti durante l’escursione del 16 Agosto.

21/08/02
Korzun e Whitson hanno lavorato ad una nuova procedura appena sviluppata, e della durata di circa due ore, per la manutenzione del tappeto rotante TVIS.
La NASA ha riferito che i due avevano scoperto una seconda trave del roller “congelata”. Le parti di ricambio per l’attrezzo ginnico erano quindi state preparate per la spedizione in orbita con la prossima Progress, il cui lancio era programmato per il 20 Settembre.
Dopo l’esecuzione della suddetta procedura, il Controllo ha dato all’equipaggio il permesso di continuare ad utilizzare il tappeto rotante, ma non nella modalità motorizzata.
Whitson ha anche controllato la cyclette CEVIS, nel Laboratorio Destiny. Nel far ciò essa ha trovato un cavo rotto, e ha utilizzato del nastro adesivo grigio per proteggere dei cavi esposti.

22/08/02
Sono continuati i preparativi per l’EVA da svolgersi con le tute Orlan. Korzun e Treshchev hanno studiato i piani relativi ai lavori da svolgere, e hanno preparato i loro attrezzi negli appositi contenitori che verranno sistemati nel Pirs pronti all’uso durante la spacewalk.
Whitson ha lavorato con lo “scaricabatterie” nell’airlock Quest, per preparare le batterie delle tute statunitensi da EVA EMU, in vista delle prossime EVAs che si terranno da questo modulo durante l’STS-112. Al momento questa missione è in programma per la fine di Settembre, e porterà in orbita una parte della massiccia trave della Stazione sulla quale verranno montati i 4 enormi pannelli solari.

23/08/02
I cosmonauti russi hanno preparato i tanks per l’ossigeno delle tute Orlan, i cestelli di idrossido di litio, i collettori dell’umidità, ed i filtri e le batterie, approntandoli per l’installazione.
I due hanno anche controllato lo stato delle apparecchiature biomediche (indossate sotto il sistema di raffreddamento a liquido, per il controllo del loro status biomedico). Korzun, a seguito dei problemi avuti durante la prima EVA, ha verificato lo stato del sistema di Caution and Warning della propria tuta.
Inoltre è stato verificato lo stato dei serbatoi dell’ossigeno del modulo Pirs, e dei serbatoi dell’ossigeno portatili per la ripressurizzazione. Sono state testate le valvole e si sono controllate le eventuali perdite dei suddetti serbatoi e delle tute, delle quali si sono verificati anche i sistemi telemetrici.
Il bollettino quotidiano della NASA ha fornito dettagli riguardo l’attitudine di volo del Complesso e lo stato di funzionamento dei Control Moment Gyroscopes (CMG) sul traliccio Z1, i quali controllano l’orientamento della Base Spaziale. Uno dei 4 CMG si era guastato durante la missione STS-111 nel mese di Giugno: " La scorsa notte, l’ISS è stata manovrata dall’attitudine di volo inerziale XPOP (l’asse X Perpendicolare al Piano Orbitale), all’attitudine che offre minori stress termici LVLH (Local Vertical/Local Horizontal). L’EVA-8 era stata comunque pianificata in attitudine di volo LVLH, ma il cambiamento di attitudine è stato anticipato per via delle preoccupazioni che i tecnici avevano riguardo le temperature di esercizio dei giroscopi. Dopo la manovra della scorsa notte, le temperature sono scese a dei livelli accettabili. La Stazione ritornerà all’attitudine XPOP dopo l’EVA di Lunedì, durante l’Orbita giornaliera numero 7.
“L’argomento dell’attitudine è enfatizzato dai crescenti problemi incontrati durante i preparativi a terra dei pezzi di ricambio per i CMG, che dovrebbero volare con l’ULF-1/STS-114 (che dovrebbe volare non prima del 3 Gennaio 2003). Durante le prove di spinning a terra, si sono uditi degli strani cigolii che poi nella giornata di ieri, sono diventati dei “gemiti” prodotti da metallo-su-metallo. Quindi il CMG è stato spento per essere nuovamente sottoposto alle indagini del caso. Ad ogni modo si conta di avere il pezzo di ricambio in tempo per il volo. Questo problema ha aumentato le preoccupazioni riguardo i sostegni dei giroscopi in funzione in orbita, evidenziando l’importanza di tenere conto di questa debolezza nella programmazione delle rotazioni fra le attitudini XPOP e LVLH.”

24/08/02
All’inizio di questo weekend, la coppia di russi ha indossato le proprie tute EVA Orlan per un controllo generale che ha incluso anche il controllo delle perdite e dei sistemi di comunicazione.
Whitson ha lavorato con il sistema grafico informatico per la visualizzazione delle operazioni con il SSRMS Canadarm2, che avrebbe utilizzato durante l’EVA per effettuare le riprese video.

25/08/02
La Domenica ha visto l’esecuzione degli ultimi controlli sulle time line dell’EVA e inoltre si è preparata la videocamera Glisser-M che viene abitualmente utilizzata dai russi durante le EVAs.

26/08/02
L’ottava EVA russa dell’ISS, è stata condotta dal Comandante Valery Korzun, alla sua quarta escursione, e dal rookie Sergei Treshchev.
I due cosmonauti si sono svegliati quando la giornata del 25 Agosto era inoltrata, ed hanno completato i loro protocolli pre-EVA misurando la propria massa corporea ed eseguendo l’analisi delle proprie urine con il sistema Urilux.
Dopo aver indossato le tute EVA Orlan, i cosmonauti sono entrati nel modulo Pirs sigillandovisi all’interno. La procedura di depressurizzazione è stata interrotta quando è stata individuata una piccola perdita. La NASA ha riferito che la piccola perdita era da imputare ad una valvola posta fra il compartimento di trasferimento dello Zvezda, al quale era attaccato il Pirs, e il modulo Zarya FGB.
Whitson, all’interno del modulo Zarya, ha ripressurizzato il compartimento di trasferimento e ha pulito le guarnizioni del sistema di tenuta. Ha continuato la NASA. La perdita ha continuato a persistere, comunque, fino a quando Whitson non ha riaperto e chiuso nuovamente la valvola del portello.
Questo imprevisto ha comportato un ritardo di 27 minuti sull’inizio dell’EVA di Korzun e Treshchev. Quindi il TsUP ha deciso di lasciare lavorare l’equipaggio durante i periodi di oscurità orbitale, anziché riposare, per recuperare il tempo perso. L’EVA era stata originariamente pianificata della durata di circa 6h.
Il portello del Pirs è stato aperto alle 05:27 GMT, e i due si sono recati sul modulo Zarya, per installare sul guscio del modulo un telaio preparato in precedenza. Questo telaio servirà durante le future EVAs per stoccare temporaneamente le attrezzature da lavoro.
Quindi la coppia ha installato delle maniglie e dei passacavi sull’esterno del modulo. Queste installazioni fisse serviranno per veicolare ed agganciare i cavi facilitando gli spostamenti degli spazionauti delle prossime EVAs, attorno al FGB.
Durante il loro tragitto di ritorno al modulo Zvezda, Korzun e Treshchev hanno installato la videocamera Glisser su una trave, in modo tale da permettere agli specialisti giapponesi di osservare il lavoro dei cosmonauti con il loro esperimento scientifico; i “vassoi” con i campioni da esporre allo spazio del MPAC/SEEDS.
Questi vassoi sono stati attaccati al guscio del modulo Zvezda da Vladimir Dezhurov e Mikhail Tyurin dell’Expedition 3, e consistono di tre vassoi con campioni di materiali e raccoglitori di particelle che devono essere esposti allo spazio rispettivamente per 1, 2, e 3 anni.
I cosmonauti hanno quindi prelevato il primo di questi vassoi, impacchettandolo per il ritorno al Complesso.
Il successivo lavoro dei due è stato il fissaggio della piastra-spia Kromka-2, nell’area di un gruppo di propulsori dello Zvezda, ed il ritiro della piastra attaccatavi l’anno precedente. Questi dispositivi servono a verificare l’efficienza dei deflettori posti attorno ai propulsori.
Muovendosi verso il retro del modulo Zvezda, Korzun e Treshchev hanno quindi attaccato le ultime due (di quattro) antenne ham radio, WA-3 e WA-4, ai corrimano del modulo, connettendone anche i cablaggi.
I due cosmonauti sono ritornati, poi al Pirs dove vi sono entrati portando a termine senza problemi la loro escursione durata 5 h e 21’. Si è trattata dell’ultima EVA in programma per l’Expedition 5.
Infine, all’interno del Complesso, dopo che gli spazionauti si sono tolti le tute Orlan, si sono svolti i checks medici di routine post-EVA, con le misurazioni della massa corporea, e le analisi delle urine.
La NASA ha informato che l’attitudine del Complesso Orbitale è stata successivamente cambiata, durante la giornata, nella configurazione “Sun-pointing” XPOP nell’arco di un’azione dei CMG’s durata 40’ circa.
Il termine di questa giornata lavorativa è stato fissato per le 16:00 GMT.

27/08/02
Dopo la sveglia, che è suonata alle 02:30 GMT, l’equipaggio si è impegnato nelle operazioni di manutenzione post-EVA delle tute Orlan, ed inoltre ha potuto godere di un po’ di riposo.
Le condizioni del vassoio MPAC/SEEDS sono state documentate con la videocamera ad alta definizione, e Korzun ha partecipato all’esperimento sulla funzionalità polmonare post-EVA PuFF, supervisionato da Whitson.
L’ente spaziale americano ha fatto notare che il sistema Elektron doveva ancora essere fatto ripartire ogni 24 ore, e che erano insorti dei problemi minori nel Destiny Common Cabin Air Assembly.

28/08/02
L’equipaggio è ritornato al consueto ciclo di veglia/riposo, che va dalle 06:00 alle 21:30 GMT, ed ha continuato con le operazioni di manutenzione e pulizia delle tute da EVA, e dei loro equipaggiamenti.
Il TsUP ha comandato il trasferimento di carburante dalla Progress ai serbatoi dello Zvezda in un’operazione della durata prevista di 9 ore. Il trasferimento dell’ossidante verrà eseguito con la medesima modalità nella prossima giornata.
Korzun e Treshchev hanno lavorato nello Zvezda con il sistema di rendezvous teleoperato TORU, che verrà utilizzato nel caso in cui ci dovesse essere un’avaria al sistema automatico Kurs di un cargo Progress in procinto di agganciarsi all’ISS. I due hanno testato i due sets di manopole di controllo ed hanno sostituito e testato il controllo manuale rotazionale, con quello del modulo orbitale della Soyuz TM-34.
Whitson ha lavorato con i campionatori dell’aria, ed ha raccolto dei campioni di acqua da analizzare dal sistema di rifornimento dell’acqua dello Zvezda. Treshchev ha ispezionato il fan del condizionatore d’aria dello Zvezda, e il separatore dell’acqua condensata
Durante una trasmissione televisiva, Whitson ha condotto un tour di circa mezz’ora del Laboratorio Destiny. Essa ha mostrato come vengono ruotate le racks rispetto alle loro posizioni, per permetterne le manutenzioni. Inoltre ha illustrato al suo pubblico gli esperimenti scientifici contenuti in ogni rack. In totale,13 dei 24 spazi per le racks del modulo verranno occupate da racks scientifiche.
Whitson ha infine completato la pulizia della Microgravity Science Glovebox (MSG) in anticipo rispetto al programma, per rimuovere l’ampolla rotta. L’astronauta ha utilizzato un tubo di aspirazione per rimuovere e mettere al sicuro i pezzi del tubo del campione che si era rotto.

29/08/02
In questa giornata dedicata al riposo dell’equipaggio, il TsUP ha comandato il trasferimento dell’ossidante dalla Progress alla Combined Engine Unit dello Zvezda (ODU). Purtroppo un problema di software che ha bloccato la pompa, ha interrotto l’operazione in anticipo. Il trasferimento verrà completato il giorno seguente.

30/08/02
E’ stata una normale giornata di lavoro prima della vacanza programmata di tre giorni del “Labor Day” statunitense.
I due cosmonauti russi hanno completato le attivià post-EVA finali con le loro tute Orlan. Inoltre hanno raccolto i loro attrezzi, i cavi e gli adattatori in vista della pianificata riconfigurazione del sistema informatico Ethernet del Segmento Russo, che si terrà dopo il periodo di vacanza.
Whitson ha lavorato con il caricatore/scaricatore delle batterie nella camera di decompressione Quest, e ha eseguito le analisi microbiologiche dei campioni raccolti all’inizio della settimana.
La televisione ha mostrato Whitson mentre si stava preparando a ruotare l’EXPRESS Rack 2 al di fuori della sua posizione nel Destiny, per permettere la sostituzione di un detector per il fumo che stava da tempo dando dei segnali di avaria.

31/08-02/09/02
Benché l’equipaggio fosse ufficialmente in vacanza, il weekend ha visto gli uomini completare determinati lavori evidenziati dalla loro così detta “job jar”, una lista computerizzata di lavori da eseguire a livello di manutenzione, che non sono segnalati sulla timeline ufficiale. Questo metodo di lavoro era stato inaugurato dai colleghi dell’Expedition 1, e da allora è stato utilizzato da tutti gli equipaggi delle Expeditions.
Whitson ha sostituito il detector del fumo dietro l’EXPRESS Rack 2. Il POC ha riferito che la Rack è stata spenta per via della rottura di una fascia di messa a terra, causatasi nello svolgimento dell’operazione di sostituzione del sensore. "Attualmente non ci sono payloads attivi nella rack. Il Payload Operations Team sta studiando come sostituire la fascia. Un’ipotesi potrebbe essere quella di ricavarne una da due System Racks, che verrebbe usata fino all’invio in orbita di una nuova fascia con il prossimo volo di uno shuttle. Ha notato il POC. Gli altri lavori hanno incluso l’inventario del nastro rimasto nella videocamera HDTV, e le osservazioni della superficie terrestre nell’ambito dei programmi osservativi russo e statunitense.
Il 30 Agosto la NASA ha annunciato che i canadesi avevano riferito i risultati sulle indagini relative al guasto del Wrist Roll Joint del Canadarm2, che era stato sostituito da Chang-Diaz e Perrin durante una delle EVAs dell’STS-111.
L’ente spaziale americano ha detto che un minuscolo pezzo di cavo (0,25 pollici di lunghezza) era stato lasciato inavvertitamente in un connettore, ed aveva causato il corto circuito che a sua volta aveva causato i ritardi delle missioni Expedition Two, e Four, per via delle indagini sul guasto e la conseguente riformulazione del software.