[2002-09] Settembre 2002 - ISS Mission Log

Libera traduzione e adattamento degli articoli “Orbital operations” di Neville Kidger, pubblicati sui numeri dei mesi di Dicembre 2002 Vol. 44 e Gennaio 2003, Vol. 45 della rivista “Spaceflight” della BIS.

03/09/02

L’equipaggio ha deciso di completare tre quarti dei lavori pianificati dalla lista “job jar”, che era stata inviata loro durante le vacanze di questo weekend dovute al “labour Day”.
Il principio del “job Jar” venne promosso dal primo equipaggio dell’ISS, per quei lavori relativi alla Stazione non inseriti nella programmazione quotidiana ufficiale, e nel piani a breve termine.
Per l’equipaggio dell’Expedition Five, i lavori hanno incluso la sostituzione di un detector del fumo nell’EPRESS Rack 2. Il POC ha riferito che: “la rack è rimasta spenta durante questa settimana, per via della rottura di un cablaggio di terra che si era strappato durante la sostituzione del detector. Attualmente nella rack non ci sono payloads attivi. Il Payloads Operations Team sta cercando di risolvere il problema del cavo di messa a terra. Per ora si prevede di creare un cablaggio a bordo usando provvisoriamente i cavi di due racks, fino a quando non verrà lanciato il nuovo pezzo di ricambio con la prossima missione dello Shuttle.”
Più tardi gli spazionauti hanno indossato le proprie tute Sokol da lancio/rientro, nell’esecuzione del primo test con i sedili “Kazbek” della loro Soyuz TM-34 attaccata al modulo Zarya. La NASA ha riferito che la prova di “seduta” aveva: “l’intento di verificare l’abitabilità dei seggiolini che verranno usati nella fase di rientro in riferimento all’aumento della statura degli uomini, avutosi a seguito della lunga permanenza in orbita.”
Korzun e Whitson hanno svolto un’altro minuzioso controllo del tappeto rotante TVIS dello Zvezda.
I due hanno anche ripassato il software del Canadarm2, in preparazione ad un’altra sessione di prove con il manipolatore robotico da tenersi durante la settimana.
Un’altro lavoro di manutenzione ha riguardato l’ispezione del separatore di condensa nello Zvezda e dei fans del sistema di condizionamento dell’aria (il secondo circuito del sistema è stato attivato per lavorare parallelamente al suo gemello).

04/09/02

Whitson ha iniziato a lavorare con un altro campione dell’esperimento SUBSA nella Microgravity Science Glovebox dell’ESA, e ha lavorato nel modulo Quest con il caricabatterie delle tute EMU, ponendo la propria attenzione su un presunto problema di comunicazione fra il computer di controllo e l’unità in questione.
Korzun e Treshchev hanno completato la posa dei cavi del sistema informatico interno Ethernet dello Zvezda. L’attivazione del network è prevista nel corso della settimana.
Treshchev ha anche raccolto dei campioni di aria da tutto il Complesso con l’esperimento russo Ecospherea al fine di determinare la crescita batterica. Il trio ha eseguito una prova di evacuzione d’emergenza della durata di circa 90 minuti in modo da non perdere l’allenamento nell’esecuzione di procedure d’emergenza. Korzun e Whitson hanno svolto un test con un computer sulle proprie abilità nella gestione di un sistema di supporto vitale cardiovascolare. Il POC del Marshall ha informato che stavano continuando le osservazioni quotidiane della superficie terrestre con i seguenti obiettivi: i laghi appena formati nell’area del fiume Eufrate nel sud ovest della Turchia la qualità dell’aria nel Mediterraneo del’ovest , le città di Seattle e Dallas negli Stati Uniti, il Lago Eyre in Australia, i laghi Toshka in Egitto, gli incendi in Angola, la qualità dell’aria nel sud est dell’Africa ed il bacino inferiore del Rio delle Amazzoni.

05/09/02

Peggy Whitson ha completato l’esperimento SUBSA, nel corso della giornata, rimuovendo il campione dalla camera termica della Glovebox. I due cosmonauti sono stati impegnati nel riordino del guardaroba della Stazione e nella sistemazione del vestiario relativo alle scorse Expedition, e rimasto in orbita, selezionando anche i capi che avrebbero indossato durante la loro permanenza nello spazio. Treshchev ha svolto un’ispezione delle pareti dello Zvezda, un lavoro periodico per la ricerca di umidità residua e crateri. La NASA ha spiegato che nel caso in cui il russo avesse trovato dell’umidità, avrebbe dovuto fornirne una descrizione del colore e dello stato, usando poi dei panni per rimuoverla. “La profondità dei crateri viene misurata usando del chewing gum. L’ispezione ha anche incluso le piastre fredde sotto gli stabilizzatori di corrente SNT, e le relative tubature (poste sotto il TVIS). All’inizio di quest’anno (Marzo), sono stati scoperti degli accumuli di contaminanti simili a muffa sulle pareti interne del Modulo di Servizio, e sono stati presi dieci campioni per le analisi. Sei sono stati inviati a Mosca, e quattro a Houston”. Ha concluso l’agenzia. Whitson e Korzun hanno espletato un’altro test operativo con lo SSRMS Canadarm2 montato sul Mobile Base System situata sul traliccio S0. La NASA ha detto che le attività, controllate dall’equipaggio dalla Robotic Work Station nel Laboratorio Destiny, hanno coinvolto il checkout e la calibrazione di un POA (Payload/Orbital Replacement Unit Accomodation), e l’utilizzo del Latching End Effector del braccio stesso. L’ente americano ha riferito che l’operazione “E’ andata molto bene. Durante l’operazione di aggrappaggio e rilascio veloce del PDGF2 (Power and Data Grapple Fixture #2), si sono avuti due messaggi di errore falsi, che sono stati percepiti come tali. Si sono ottenute delle eccellenti immagini dell’MT (Mobile Transporter) e dell’MBS (Mobile Base System). Il checkout del PDGF2, l’ultimo PDGF ad essere testato, è stato condotto di seguito dal Controllo con esito positivo. Korzun e Whitson hanno avuto un buon addestramento per le operazioni di trasferimento per i tralicci 9A e S1.”

06/09/02

L’attività principale della giornata è stata "la rimozione e la sostituzione di un RPCM (Remote Power Controller Module), LA1-E, nel Laboratorio (situato nel soffitto dal lato verso le stelle), con un pezzo di ricambio che era a bordo del Complesso. Questa operazione ha richiesto un lunga e complessa sequenza di operazioni, alcune delle quali su diretto comando del Controllo. [Si sono resi necessari gli spegnimenti di alcuni apparati fra cui l’UOP6 (Utility Outlet Panel #6), due computers SSC, e i riscaldatori delle finestre del Laboratorio. Sono stati spenti due GNC MDMs (Guida, Navigazione & Control Computers) dopo che la responsabilità del controllo dell’attitudine era passata al segmento russo (RS). Dopo lo scambio, il nuovo GNC (#2) è stato riportato in modalità Primaria, incluso il power-cycling del CMG’s (Control Moment Gyros), dei RGAs (Rate Gyro Assemblies), e del GPS-2 (Global Position Satellite System #1). E’ stato spento il GPS-, come la DDCU (DC-to-DC Converter Unit) dell’RPCM’s. Dopo queste operazioni, il controllo dell’attitudine è ritornato al segmento statunitense. La sostituzione dell’unità RPCM ha richiesto la rimozione fisica di un pannello e la rotazione della rack TeSS (Temporary Sleep Station) di Peggy. Dopo la sostituzione, la rotazione della TeSS, tutte le altre operazioni sono state compiute al contrario. Infine sono stati attivati tutti i sistemi spenti in precedenza, sempre sotto la guida del Controllo.] Durante la giornata la coppia di russi ha continuato l’esperimento Profilaktika, con le analisi del sangue tramite un analizzatore del sangue portatile. Treshchev ha eseguito altri campionamenti microbici. Whitson ha pulito alcuni detriti intravisti durante le operazioni di spegnimento della Glovebox, ed ha eseguito ulteriori tests dello scaricabatterie delle tute EMU posto nel modulo Quest. La NASA ha informato che il lavoro di riconfigurazione del network informatico russo era stato postposto. L’agenzia ha anche riferito che “I livelli di umidità della Stazione sono in continuo incremento da quando il TsUP ha scambiato i condizionatori dell’aria dal SKV-1 al SKV-2 alla fine di Agosto. La differente efficienza dei due sistemi, fabbricati da costruttori diversi, si crede essere dovuta alle loro diverse caratteristiche di performance. Queste ultime sono attualmente allo studio degli specialisti. [Per ora, la strategia è quella di lasciar operare lo SKV-2 per la maggior parte del tempo, fino a quando il tasso dell’umidità (pressione parziale dell’acqua) non sia arrivata a 11 mmHg, per poi accendere l’SKV-1 fino a quando la pressione parziale dell’H2O non sia discesa a 9,5 mmHg, per poi lasciar funzionare solamente l’SKV-2. Dopo le opportune valutazioni, l’MCC-M, potrebbe raccomandare un’altra strategia.]” Gli ingegneri a terra stavano anche esaminando i problemi con il CDRA (Carbon Dioxide Removal Assembly) del Lab Destiny che l’equipaggio aveva tentato di riparare nel mese di Luglio.

07-08/09/02

Durante il weekend l’equipaggio ha riordinato la Stazione ed ha fatto le pulizie di routine, riuscendo anche a godersi del meritato riposo. Sabato, Whitson ha iniziato un altro esperimento con il SUBSA nella Glovebox, ed ha lavorato con l’esperimento sulla crescita delle piante ADVASC. Inoltre si sono tenute le consuete sessioni di osservazione della superficie terrestre, e degli esercizi fisici. Gli astronauti hanno anche provveduto, ovviamente, al mantenimento dei vari sistemi della Stazione, e hanno potuto dialogare con i propri famigliari ed amici.

09/09/02

La settimana lavorativa è iniziata con le regolari misurazioni della massa corporea e del volume dei polpacci. Korzun e Whitson hanno preso parte ad una sessione dell’esperimento PuFF, per la determinazione della funzionalità polmonare tramite l’equipaggiamento della Human Research Facility nel Laboratorio Destiny. Si è tenuta l’esercitazione della durata di tre ore: “Emergency Descent OBT (Onboard Training)” per mantenere pronto l’equipaggio ad abbandonare la Stazione in caso di emergenza. La NASA ha detto che la simulazione ha visto l’equipaggio ripassare le “sezioni applicabili ODF (Operations Data File), seguendo i vari steps dall’ingresso nella Soyuz, alla chiusura dei portelli, ai checks sulle perdite, alla vestizione delle tute da rientro Sokol all’interno della capsula, fino alle operazioni di sganciamento automatico, discesa ed atterraggio, considerando anche un guasto ai motori della Soyuz, una perdita di pressione in una delle tute Sokol, e una rapida depressurizzazione della Soyuz. Essi si sono anche esercitati con con il controllo manuale di rientro della Soyuz (RUS), usando l’apposito programma di training di bordo. Tutto il software necessario per lo svolgimento dell’OBT era stato preparato prima della simulazione su un computer portatile SSC (Station Support Computer).” L’equipaggio ha anche provato le maschere a vestizione veloce e il respiratore portatile, trovando tutto in buono stato. Questo ha evitato l’invio in orbita, da parte del Controllo, di nuove unità con la prossima missione Shuttle.

10/09/03

Nel corso della giornata, gli spazionauti durante lo svolgimento dei loro compiti hanno intrapreso anche dei tests acustici. Korzun ha passato tre ore nel sistemare e pulire i fans del sistema di ventilazione dello Zvezda. Inoltre, con l’aiuto di Treshchev, più tardi ha cambiato i filtri della polvere dello Zvezda e dello Zarya FGB. Whitson e Treshchev hanno anche lavorato con gli accelerometri del nodo Unity e dello Zvezda preparandoli per le misurazioni future. Whitson ha lavorato con l’ultimo campione SUBSA della Glovebox ed ha raccolto dei campioni di aria della cabina per l’esecuzione delle opportune analisi. Così ha spiegato la NASA: “Whitson ha raccolto dei campioni di aria della cabina con il GSC (Grab Sample Container). Tale procedura viene svolta su base mensile in ogni modulo, e viene coordinata con i campionamenti di routine effettuati con il SSAS (Solid Sorbent Air Sampler), con il FMK (Formaldehyde Monitoring Kit) e con il VOA (Volatile Organics Analyser). [Il campionamento con il GSC viene fatto in sincronia con il VOA che viene controllato da terra. Quest’ultimo ricerca i composti organici volatili potenzialmente tossici presenti nell’atmosfera. I monitors dell’FMK, sono stati quindi montati ed attivati, due nel Laboratorio, e due nel Service Module (SM), per un periodo di campionamento incustodito della durata di 24 h. Peggy inoltre ha preparato due dispositivi SSAS (Solid Sorbent Air Sampler) nei moduli Destiny e Zvezda, anche in qesto caso per rilievi incustoditi.]” Più tardi Korzun e Whitson hanno condotto un periodo di valutazione reciproca della propria forma fisica, misurando la pressione sanguigna ed eseguendo l’elettrocardiogramma, durante le sessioni di esercizi con la cyclette CEVIS nel Destiny.

11/09/02

L’equipaggio e i controllori del volo hanno osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime degli attacchi terroristici al World Trade Center e al Pentagono, avvenuti l’anno prima. Whitson ha posizionato dei dosimetri acustici all’interno del Destiny e dello Zvezda, per misurare i livelli di rumore mentre i due cosmonauti hanno continuato le loro manutenzioni sui sistemi di ventilazione del segmento russo, ispezionando i 10 finestrini dello Zvezda, e scattando anche delle fotografie della superficie del vetro. La NASA ha detto che durante l’ispezione precedente, risalente al mese di Luglio dell’anno in corso, furono trovati parecchi difetti sui vetri esterni. Le superfici presentavano piccole crepe, graffi e macchie, anche delle dimensioni di 1,5-2 cm. L’ispezione odierna era volta a determinare se la situazione fosse nel contempo peggiorata. Più tardi l’agenzia spaziale americana ha detto che gli spazionauti avevano scovato altri piccoli danni nei finestrini. Whitson ha concluso l’esperimento SUBSA rimuovendo l’ultimo campione dalla Glovebox e dando il via all’esperimento successivo (PFMI) settando una telecamera ed installando l’opportuno equipaggiamento. La ricercatrice americana ha anche raccolto i kits di monitoraggio posati il giorno precedente. Più tardi Korzun e Whitson hanno lavorato con i displays del computer grafico della workstation del braccio robotico SSRMS, in preparazione per le attività robotiche del giorno seguente. Nella serata il TsUP di Korolev ha comandato il reboost del complesso tramite i motori della Progress M-46, per evitare di intrecciare il cammino del satellite Starshine 3, che dovrebbe avvicinarsi all’ISS nel fine settimana, ha concluso la NASA. L’accensione ha bruciato 121 Kg di propellente, ed ha impartito al Complesso un incremento di velocità di 1,6 m/s, ed un aumento dell’ altitudine di mediamente 2,4 Km. La NASA ha detto che l’orbita media del complesso era diventata, dopo l’accensione, di 390,5 Km.

12/09/02

L’operazione settimanale con l’SSRMS ha visto Korzun e Whitson cercare eventuali danni e contaminazioni sul punto di docking inferiore del nodo Unity, dove viene agganciato di solito, il modulo logistico italiano durante le missioni dello shuttle. Durante le ispezioni avvenute a seguito della missione STS-111 del Giugno 2002, la NASA ha riferito che alcuni corpi estranei metallici classificati come Foreign Object Debris (FOD) erano stati trovati nel punto di attracco passivo dell’MPLM Leonardo. Le videocamere dell’ SSRMS sono state usate per esaminare il punto di attracco dell’Unity, che ha dei petali attivi che si aprono durante le operazioni di docking, e la faccia di tenuta che aderisce al punto di attracco, alla ricerca di FOD. I due hanno scoperto delle macchioline, alcune chiare ed altre scure, sul portello, che necessitano della valutazione degli ingegneri di terra. Le altre attività intraprese nell’arco della giornata, hanno incluso le manutenzioni sul separatore di condensa dello Zvezda, le operazioni con un analizzatore dei gas, ed un test con le valvole d’emergenza del vuoto del sistema di rimozione del biossido di carbonio Vozdukh. Korzun ha anche raccolto i dati sulle radiazioni. Nel pomeriggio il TsUP di Korolev ha comandato due test d’accensione dei motori della Progress M-46, dopo che il comando della Stazione era stato trasferito temporaneamente al centro di controllo russo. Le accensioni sono state monitorate con una varietà di sensori che sono stati attivati dall’ equipggio dell’ISS per permettere al TsUP di raccogliere i dati sulle strutture del Complesso. Whitson ha completato il suo “Interactions Questionnaire”, ed ha tenuto un contatto tramite la ham radio con una scuola australiana. La NASA ha riferito che gli ingegneri avevano infine trovato “il flusso della perdita del letto AD/DES 1 (Adsorbent/Desorbent bed # 1), fra le valvole # 104 e # 105.” sul CDRA del Destiny. L’equipaggio più tardi ha dichiarato che una riparazione potrebbe essere possibile senza dover ruotare la rack fuori dalla sua posizione.

13/09/02

Il centesimo giorno di volo dell’ISS-5 ha visto Whitson lavorare per la prima volta con il dispositivo ad ultrasuoni della Human Research Facility Rack. Il POC ha detto: “Guidata dai medici del Johnson Space Center di Houston, Whitson ha usato il dispositivo su se stessa catturando immagini video live per oltre quattro ore. La nuova capacità di catturare e inviare a terra immagini ad ultrasuoni dall’orbita, espande i campi della ricerca medica che possono essere indagati nello spazio dagli scienziati sulla Terra, e può offrire ai fisiologi la possibilità di intervenire in tempo sulle diagnosi delle indisposizioni degli equipaggi della Stazione Spaziale. Questo potrebbe evitare il rientro a Terra d’emergenza degli equipaggi.” L’equipaggio, più tardi, ha parlato con gli uomini della missione shuttle successiva, la STS-112/9A.

14-15/09/02

Durante il weekend il team ha riordinato la Stazione (fra l’altro, durante le pulizie si è guastatol’aspiratore), ha condotto le osservazioni della Terra nell’ambito degli esperimenti Diatomeya ed Uragan russi, e dell’ US Crew Earth Observation Programme statunitense. Inoltre gli uomini hanno eseguito la dose quotidiana di esercizi fisici e le manutenzioni ordinarie.

16/09/02

La settimana lavorativa è iniziata con le lunghe procedure di imballaggio e carico dei materiali di scarto nella Progress M-46, ad opera di Korzun e Treshchev. “I due hanno lavorato con una lista di stoccaggio inviata durante la notte dal Controllo, eseguendo i vari trasferimenti con l’Inventory Management System (IMS), e documentando le operazioni con la macchina fotografica digitale, e con la videocamera U.S. DVCAM.” ha detto la NASA. “Le operazioni di stoccaggio continueranno per diversi altri giorni. [Per non inficiare la stabilità ed il controllo della capsula spaziale automatica, operati da algoritmi già presenti nel suo sistema di guida, è di importanza cruciale far rimanere entro certi limiti prescritti il centro di gravità e i momenti di massa e di inerzia della capsula. A questo servono anche le registrazioni delle immagini delle verie fasi di carico.]” Inoltre l’equipaggio ha completato la riparazione del sistema di rimozione della CO2, CDRA, del Destiny. Un breve test ha dimostrato che il sistema era tornato a lavorare bene (si era provveduto a sostituire il fermo di un “O” ring). La NASA ha detto che un test operativo più lungo verrà intrapreso nel corso della settimana. Inoltre l’agenzia spaziale americana ha affermato che Whitson e Korzun hanno completato le principali attività di ripristino, utilizzando le istruzioni dettagliate inviate loro dal controllo. Tramite esse, i due hanno “temporaneamente rimosso il TCCS (Trace Contaminant Control System), per lavorare sulla connessione idraulica sospetta del CDRA. Per far ciò essi hanno dovuto disconnetterla ed ispezionarla, valutando la sua integrità per effettuare poi la riparazione con dei nuovi “O-rings”, ed il conseguente controllo delle perdite. Peggy Whitson è riuscita a raggiungere la zona di lavoro benchè l’agio fosse limitato, senza dover ruotare la rack. Dopo di che il TCCS è stato rimesso al suo posto e riconnesso.” I due russi hanno esaminato anche un detector del fumo del modulo Pirs che recentemente aveva dato dei falsi allarmi. Nel pomeriggio si è verificato un altro significativo evento per l’ISS ed il suo equipaggio: durante un collegamento televisivo con l’Amministratore della NASA Sean O’Keefe, Peggy Whitson, l’FE-1, è stata ufficialmente nominata primo Ufficiale Scientifico (“Science Officer”), dell’ISS, una posizione che dovrebbe essere occupata da un astronauta americano ad ogni increment flight. Il report quotidiano della NASA ha spiegato che l’Ufficiale Scientifico dovrebbe “essere il punto di riferimento principale per il successo globale degli esperimenti di ricerca statunitensi, ed il principale contatto dell’equipaggio dell’increment crew con i PIs (Principal Investigators), i PDs (Payload Developers) i PIs (Payload Integrators) ed i PTs (Payload Trainers) etc.”

17/09/02

Fresca del suo nuovo titolo, oggi Whitson ha controllato il nuovo esperimento scientifico della Glovebox, chiamato PFMI (Pore Formation and Mobility Investigation). Essa ha preparato un computer portatile ed ha eseguito con successo un test su un’ampolla di un campione, posta al di fuori della camera termica, ha spiegato la NASA. Whitson ha anche eseguito un altro aggiustamento sul sistema di isolamento dalle vibrazioni ARIS ICE, posto nell’EXPRESS RACK 2, e dopo di che ha rimosso le guide sbloccando meccanicamente la rack. Queste attività facevano parte delle operazioni di calibrazione dell’esperimento. I due cosmonauti russi hanno passato la maggior parte della giornta caricando il cargo Progress e lavorando con i sistemi del modulo Zvezda, inoltre hanno registrato i loro movimenti facciali, come parte di un esperimento televisivo giapponese. L’ente spaziale statunitense ha riferito che le tre linee del computer centrale dello Zvezda erano ancora operative,dopo che il sistema era ripartito automaticamente durante la nottata. L’equipaggio ha poi ripassato le procedure relative ai lavori da effettuare durante la prossima missione di assemblaggio, il volo 9A, che era prevista partire per il 2 Ottobre.

18/09/02

I tre si sono sottoposti alle analisi del sangue e delle urine. Whitson, poi ha preparato la borsa medica ed il computer per le future analisi del sangue. Korzun e Treshchev sono stati ancora occupati con il carico dell’equipaggiamento usato, mentre Whitson ha lavorato nel Destiny per scambiare le operazioni di un codizinatore d’aria Common Cabin Air Assembly, ed ha continuato a cercare il materiale, che non era stato trovato prima, necessario alle attività di pre-breathing prima dell’EVA dei colleghi dell’STS-112 David Wolf e Piers Sellers. Inoltre sono iniziate le attività di imballaggio dei materiali da rispedire a terra tramite lo Space Shuttle Orbiter Atlantis, dopo che Houston aveva inviato all’equipaggio un docuento di lavoro di 50 pagine, per la missione, che includeva le procedure e i lavori da svolgere prima dell’arrivo dell’Orbiter. Whitson ha anche compilato il questionario alimentare “food frequency questionnaire”, mentre i due russi erano occupati con dei lavori di routine sul sistema di supporto vitale dello Zvezda, e sulle attrezzature ginniche. Korzun ha anche acceso un pannello del Destiny in modo tale da permettere a Houston di usare il sistema MBS/Canadarm2, per verificare il nuovo software sviluppato dagli ingegneri canadesi per il braccio robotico.

19/09/02

La NASA ha reso noto, nel suo rapporto quotidiano, che la sera precedente si era manifestato un problema con uno dei massicci pannelli solari del traliccio P6 che fornisce la maggior parte dell’energia all’ISS: “nei pressi di un passaggio alla luce solare, il BGA 2B (Beta Gimbal Assembly 2B) ha avuto un problema al suo motore, che ha causato il blocco del pannello solare in una pessima posizione ai fini della produzione di energia. Mentre erano in corso le fasi di “troubleshooting” e di recupero del pannello, l’MCC-H aveva iniziato un “load shed” (riduzione del consumo di energia) sul canale 2B. Fortunatamente il recupero del BGA ha avuto successo, ed entrambi i pannelli hanno potuto continuare la traccia del Sole.” Nel corso della giornata i tre hanno effettuato altri prelievi sanguigni per le analisi. Whitson ha cominciato la prima corsa dell’esperimento PFMI (Pore Formation and Mobility Investigation) nella Glovebox dell’ESA. La NASA ha detto che Whitson aveva “rimosso la prima ampolla del campione (PFMI-12) dal suo tubo protettivo in policarbonato, per fissarla nella camera termica. Poi, ha selezionato l’appropriato file del PC, ha messo a fuoco l’immagine, ha attivato il sistema e ha fatto partire il contatore. L’esperimento è proseguito sotto stretta osservazione e controllo da parte del Telescience Center presso il POC (Payload Operations Center, di Huntsville). I campioni del PFMI sono stati disseminati di bolle e impurità visibili all’interno delle ampolle stesse, in modo tale da poterne studiare il comportamento e la mobilità.”

20/09/02

E’ stata un’altra impegnativa giornata per Whitson, con i payloads scientifici. L’ISS Science Officer ha seguito l’esperimento con le piante ADVASC e ha completato il primo esperimento PFMI nella Glovebox. L’ente americano ha dichiarato che la prima corsa dell’esperimento “è stata coronata dal successo. Il POC è riuscito a fondere e dirigere la risolidificazione del campione PFMI-12 come previsto, riuscendo quindi ad osservare i movimenti delle bolle e la crescita dei dendriti nel campione.” Whitson ha anche preso parte all’esperimento di valutazione cognitiva WinSCAT, svolgendo la seconda sessione del test, essendosi sottoposta alla prima in Giugno, al suo arrivo sul Complesso orbitale. “L’equipaggio ha ripassato, per circa un’ora, la timeline dell’EVA della missione 9A. Questa attività è stata seguita da un’altra ora di raccolta ed imballaggio dei materiali destinati alla 9A, e trasferendoli negli opportuni scomparti,” ha informato la NASA. “nei moduli Zarya e Unity.” Korzun ha raccolto i dati delle radiazioni dal sensore EVARM ed ha rimosso l’equipaggiamento elettronico non in uso dal cargo Progress M-46, iniziando con un’unità locale di commutazione del segnale. Le altre apparecchiature elettroniche, come il controllore US-21, verranno rimosse dopo il weekend. Il Comandante, più tardi ha svolto un test del sistema di controllo remoto del docking TORU. La NASA ha detto che l’attitudine del complesso era stata cambiata durante il pomeriggio dell’equipaggio, in favore di una meglio adatta “ai valori solari Beta correnti, alle richieste energetiche ed alle costrizioni russe. [La nuova attitudine è la XVV (X-axis in velocity vector), ma con un leggero scostamento di 5 gradi verso il Sole (ovvero, Z-axis no longer in loca vertical).]”

21-22/09/02

Sono stati osservati i periodi di manutenzioni e pulizie/riordino ordinari, e l’equipaggio, come al solito ha potuto godere di un po’ di tempo libero. Gli astronauti hanno inviato i loro auguri al Centro di Controllo russo nelle celebrazioni del settantesimo anniversario della fondazione del Moscow Aviation Technology Institute (MATI), oggi conosciuto come K.I. Tsiolkovski Russian Technological University.

23/09/02

I due cosmonauti hanno completato i preparativi finali per l’undocking della Progress M-46, che avverrà nell’arco della giornata. E’ stata rimossa l’unità di raccordo US-21, ed è stata installata la sonda di docking della Progress. Whitson ha usato ancora la Glovebox, ed ha lavorato con il secondo campione PFMI. Korzun ha ispezionato il tappeto rotante TVIS, mentre Whitson e Treshchev hanno sostituito un Remote Power Control Module. L’ente spaziale americano ha poi riferito di una leggera perdita della capacità di comunicazione con la Stazione attraverso i satelliti TDRS, per via di una breve avaria dei computers dell’ISS. Pertanto la gestione delle comunicazioni è passata provvisoriamente dal segmento russo e mentre le stazioni di terra del il Dryden Flight Research Centre di White Sands e di Wallops, negli USA, sono state messe in standby nell’eventalità che il problema si fosse protratto nel tempo. Le analisi ed i comandi inviati per tentare di ristabilire la situazione sono durati fino al giorno seguente.

24/09/02

La Progress M-46 è stata fatta sganciare in modalità automatica dal punto di attracco posteriore dello Zvezda, alle 13:59 GMT, durante il buio orbitale. Il TsUP ha detto che la capsula avrebbe dovuto volare per un determinato periodo di tempo in modalità automatica, prima di essere inviata alla distruzione rientrando nell’atmosfera terrestre. Treshchev ha seguito il velivolo con l’esperimento russo Relaktsiya, una videocamera all’ultravioletto montata sul finestrino numero nove del modulo Zvezda. Di seguito ha eseguito diverse altre sessioni di osservazione per registrare “la chemioluminescenza delle reazioni chimiche e i fenomeni luminosi atmosferici, che occorrono durante le interazioni ad alta velocità fra i prodotti esausti derivanti dai veicoli spaziali e l’atmosfera, ad altezze orbitali, durante il rientro dei veicoli spaziali negli strati superiori dell’atmosfera terrestre.” La NASA ha riferito che il corrente ciclo di esperimenti osservativi aveva l’intento di determinare il fenomeno notturno di “fosforescenza” degli strati più esterni dell’atmosfera, e soprattutto di registrare la seconda accensione di separazione dei motori della Progress M-46 con una camcorder.

25/09/02

Treshchev ha montato l’esperimento Molniya-SM al finestrino numero due dello Zvezda. Questo esperimento geofisico indaga sull’interazione elettromagnetica dell’atmosfera della ionosfera e della magnetosfera. I lavori di manutenzione ordinaria hanno riguardato gli interruttori dei circuiti del modulo Pirs ed una lunga ispezione del TVIS condotta da Whitson e Treshchev, con una particolare attenzione verso la zona del telaio colpita dalla caduta del rullo guasto. Benché i due astronauti non avessero trovato problemi sui rulli, era stata comunique predisposta laso stituzione del TVIS durante la prossima missione dello Space Shuttle. Alle 16:58:24 GMT i russi hanno lanciato la Progress M1-9 (chiamata dalla NASA Progress 9 o 9P, indicando così il nono veicolo Progress lanciato in supporto dell’ISS) dal Cosmodromo di Baikonur con un lanciatore Soyuz FG. La Progress M1-9 ha una massa totale al lancio di circa 7440 Kg e ha il compito di portare all’ISS cibo, carburante e materiale di consumo. L’RKK Energia ha detto che il veicolo ha con sé 2,6 tons di rifornimenti per l’equipaggio, iclusi 79,25 Kg di equipaggiamento scientifico per la prossima “taxi” mission, che prevede l’esecuzione del programma scientifico Odissea, da parte dell’ESA, ad opera dell’astronauta belga Frank De Winne. La Progress M1-9 si dovrebbe agganciare al modulo Zvezda quattro giorni dopo il lancio, per permettere un test esteso del sistema di rendezvous Kurs della capsula, e la sua interazione con i componenti del sistema dell’ISS.

26/09/02

Con la Progress M1-9 circa 60 Km sotto il Complesso che stava eseguendo un’altra accensione di avvicinamento, poco dopo mezzogiorno, Korzun e Treshchev hanno avuto il tempo di rinfrescare le proprie abilità con il sistema di docking manuale dello Zvezda. Treshchev ha portato a termine un’ulteriore sessione di prove con l’esperimento Molniya-SM, mentre Whitson ha controllato le attrezzature per le EVA che verranno eseguite durante la prossima missione dello Shuttle. A tal proposito Peggy, aiutata da Korzun ha effettuato il test del SSRMS Canadarm2. Il lavoro scientifico di Whitson ha riguardato il reboot di un computer dell’EXPRESS RACK 4 ed un test diagnostico del Thermal Chamber Translation Motor dell’esperimento PFMI che all’inizio della settimana non aveva lavorato al meglio. Il test ha dimostrato che il problema era più complesso del previsto.

27/09/0

La NASA ha informato che, dopo altre due accensioni dei propri motori, la Progress M1-9 era andata a posizionarsi in un’orbita dietro e leggermente sopra l’ISS ad una distanza di circa 30 Km. Nel corso della giornata, il controllo della Stazione è stato preso dal TsUP di Korolev, per permettere l’esecuzione dei tests del sistema di rendezvous Kurs della Stazione e della Progress, della durata prevista di tre ore. L’RKK Energia più tardi ha riferito che i tests “hanno confermato le elevate affidabilità e funzionalità” del sistema Kurs.

28/09/02

Questa è stata una giornata di riposo, nell’attesa dell’arrivo della Progress.

29/09/02

Alle 17:00:54 GMT, la Progress M1-9 si è delicatamente agganciata alla Stazione “con in sistema automatico Kurs funzionante perfettamente e senza problemi.”, secondo una nota della NASA. L’agenzia ha detto che durante le operazioni di docking, il TsUP di Korolev aveva preso il controllo dell’attitudine della Stazione. L’ISS è stata quindi manovrata in un’attitudine di docking inerziale, tramite i propulsori dello Zvezda e, per il docking, la Stazione è stata messa in modalità “free drift” per circa 20 minuti. Dopo il docking, il segmento statunitense ha ripreso il controllo dell’attitudine della Stazione, tramite i tre giroscopi CMG operativi. E’ stato chiesto all’equipaggio di indossare maschere ed occhiali di protezione prima di entrare nella Progress, “nella sgradita eventualità” che le batterie dell’esperimento Cardiocog dell’ESA avessero avuto delle perdite. Prima del docking Whitson aveva svolto un checkout dei pacchetti SAFER EVA statunitensi, mentre i cosmonauti avevano tenuto le regolari manutenzioni dei vari sistemi, incluse anche le letture del contatore dei flussi della toilet dello Zvezda, che sono state comunicate al TsUP. L’Energia ha detto che, con l’aggiunta della Progress M1-9, la massa totale del Complesso aveva raggiunto le 155,8 tonnellate, mentre l’orbita era di 402,2 x 377,7 Km, con un periodo di 92,2 minuti.

30/09/02

Mentre la Progress era saldamente agganciata all’ISS con i sui portelli aperti, i due cosmonauti russi hanno smontato e riposto l’unità di docking della capsula, iniziando a scaricare il materiale. E’ stata posta una particolare attenzione alla rimozione e al trasporto degli esperimenti dell’ESA, e due di questi in particolare, (la GCF-B Crystallization Facility, e il Zeogrid) sono stati installati nel Pirs e nello Zvezda rispettivamente. Korzun ha ispezionato il tappeto rotante TVIS, il separatore di condensato acqueo (BRPK-1) e il sistema di condizionamento dell’aria SKV-1 dello Zvezda. Whitson nel frattempo era occupata con il test sul terzo campione PFMI nella Glovebox, scattando anche delle fotografie delle piante di soya dell’esperimento ADVASC.