[2003-02] Febbraio 2003 - ISS Mission Log

Libera traduzione e adattamento dell’articolo “Orbital operations” di Neville Kidger, pubblicato sul numero del mese di Maggio 2003 Vol. 45 della rivista “Spaceflight” della BIS.

01/02/03
Non si è trattato di un sabato normale a bordo dell’ISS, visto che era pianificato l’undocking del cargo Progress-M1-9, ma un’ora prima dell’inizio delle operazioni, l’equipaggio dell’ISS composto da Kenneth Bowersox, Nikolai Budarin e Donald Pettit è stato informato che Houston aveva perso i contatti con il Columbia ed il suo equipaggio, durante la fase di rientro sopra il Texas.
A dispetto del dolore suscitato dalla notizia, l’equipaggio ha seguito la transizione della Stazione nella modalità di volo chiamata “free drift” ed il conseguente distacco del cargo non abitato alle 15:59 (GMT), osservando la partenza con l’esperimento russo Relaksatsiya.
E’ stata fatta eseguire la manovra di deorbit al cargo come pianificato, al di sopra del Pacifico, circa tre ore più tardi. Durante il resto del weekend dedicato alle pulizie della Stazione, Budarin ha svolto il programma russo di osservazioni della superficie terrestre.

02/02/03
Con l’attenzione dei media mondiali ancora volta alla tragedia del Columbia, il lancio del nuovo cargo Progress non abitato, dal Cosmodromo di Baikonur è avvenuto con meno enfasi del solito.
La Progress M-47 è decollata alle 12:59:40 con un razzo Soyuz U, ed è stata collocata in un’orbita iniziale di 257 x 193 Km con un periodo orbitale di 88,7 minuti, secondo quanto dichiarato dal TsUP di Korolev. Il centro di controllo russo ha comandato due manovre del veicolo, prima del termine della giornata, per indirizzare il tragitto di approccio verso l’ISS.
La massa totale della Progress M-47 era di circa 7269 Kg, e quella del materiale trasportato sull’ISS era di 2568 Kg.
L’Energia ha detto: "Ci sono 870 Kg di propellenti per la Stazione, 50 Kg di ossigeno, e 70 Kg di acqua potabile stivate nel compartimento del refuelling system; il carico secco era composto da 1328 Kg, che includevano hardware ed equipaggiamenti per i sistemi della Stazione, incluso quello termico i rifornimenti energetici, i sistemi di misurazione, strumentazione per il controllo del volo, equipaggiamenti per le manutenzioni e le riparazioni, attrezzature antincendio, mediche, cibo, documentazioni di bordo, equipaggiamenti video e fotografici, pacchi per i nuovi membri dell’equipaggio, elementi struttuali, equipaggiamenti scientifici per la conduzione di esperimenti, inclusi i Payloads per l’USOS (Segmento Americano dell’ISS), per l’ESA e per le attività della NASDA. I serbatoi del Propulsion System erano riempite con 880 Kg di propellenti.
“Il Complesso orbitale dell’ISS, sta ora volando con i seguenti parametri: altezza massima 408,5 Km, altezza minima 385,2 Km. Il Complesso comprende: La Functional Cargo Unit (FGB) Zarya, il Service Module Zvezda, il Docking Module Pirs, il veicolo da trasporto abitato Soyuz TMA-1 ed anche i moduli Destiny (laboratorio), Unity (nodo), e l’Air-lock Quest. La sua massa totale è di 173,5 tonnellate.” Ha affermato la compagnia.
Uno dei più importanti payloads portati in orbita dalla capsula era il Power Data Controller di ricambio per la Glovebox dell’ESA che era fuori uso fin dal termine dell’Expedition Five. Prima della tragedia dello Shuttle, si prevedeva un utilizzo intenso di questa attrezzatura fra l’arrivo del pezzo di ricambio e quello dell’equipaggio dell’Expedition Seven, previsto per gli inizi di Marzo. Ora, con l’intera flotta degli Shutlle costretta a terra, l’equipaggio dell’Expedition Six avrebbe avuto molto più tempo per usare la rack della Glovebox.

03/02/03
Mentre la Progress azionava nuovamente i propri propulsori per rifinire la sua manovra di approccio verso l’ISS, Bowersox e Budarin hanno completato una sessione di training con il sistema di controllo remoto di docking TORU, nell’eventualità in cui essi avessero dovuto pilotare manualmente il veicolo durante la manovra di docking con il retro del modulo Zvezda.
Nel frattempo Pettit prima e i suoi colleghi poi, hanno partecipato all’esperimento sulla funzionalità polmonare PuFF, nel Destiny. I due americani più tardi hanno completato anche il test cognitivo WinSCAT ed hanno predisposto il sistema video della Stazione per la manovra di docking del giorno seguente della Progress, hanno preso campioni di aria, hanno manutenuto le macchine per gli esercizi fisici, e con Budarin hanno monitorato gli esperimenti scientifici. Durante questa settimana era previsto che l’equipaggio riuscisse a dedicare 24 ore di tempo al lavoro scientifico, ha dichiarato l’ufficio MRPO della NASA.
Durante la giornata gli uomini hanno parlato brevemente con l’ex Presidente degli Stati Uniti George Bush e con sua moglie, che si erano recati in visita alla sala di controllo di Houston. Dopo alcune espressioni di cordialità, Bowersox ha detto a Bush che l’equipaggio dell’ISS stava “facendo bene”, nonostante la tragedia, e che il loro pensiero era rivolto ai propri amici a terra ed alle difficoltà che stavano affrontando in quei momenti.

04/02/03
Dopo aver effettuato un manovra di approccio nominale, e un avvicinamento tramite il dispositivo automatico Kurs, la Progress M-47 si è agganciata con il punto di attracco posteriore dello Zvezda alle 14:49 GMT, portando la massa totale del Complesso a 189,4 tons, secondo l’Energia. Ci sono stati alcuni problemi con dei propulsori sia dello Zvezda che della Progress, e con dei canali del sistema Kurs. Gli ingegneri di Korolev stavano esaminando questi problemi. E’ previsto l’arrivo della prossima Progress per il mese di Giugno.
Poco dopo il docking, l’equipaggio ha potuto ascoltare il Memoriale in onore degli astronauti del Columbia, irradiato loro dal Johnson Space Centre di Houston. Bowersox, più tardi, ha detto che al termine della cerimonia, l’equipaggio ha suonato la campana dell’ISS per sette volte in tributo agli astronauti del Columbia, osservando che, una volta tanto, sull’ISS è regnato il silenzio prima della ripresa del lavoro.
Gli uomini hanno effettuato i checks sulle perdite ed hanno campionato l’aria fra la Stazione e la capsula appena arrivata, prima di effettuare l’apertura dei portelli. Per via dell’imminenza della cerimonia del Columbia, le operazioni di scarico sono state rinviate al giorno dopo.

05/02/03
Sono subito iniziate le procedure di scarico della Progress, con la rimozione della sonda di docking dal veicolo. Uno dei primi articoli scaricati è stato il pezzo di ricambio per il Power Distribution Controller (PDC) con i suoi accessori, per la rack della Glovebox dell’ESA posta nel Destiny.
Pettit ha installato il pezzo nella rack ed ha avviato i suoi sistemi elettronici. Purtroppo è scattato un interruttore, e la Glovebox si è spenta. Gli ingegneri della base si sono messi subito al lavoro promettendo all’Ufficiale Scientifico dell’ISS di fargli avere al più presto la soluzione del problema.
La Progress ha anche portato in orbita dei nuovi esperimenti per l’ESA Crystallization Facility che Budarin ha prontamente installato, e della documenetazione relativa alle operazioni orbitali, che Bowersox ha inserito nei manuali già presenti a bordo del Complesso.
Assieme ai consueti checkups dell’atmosfera di bordo e degli esperimenti, gli astronauti hanno svolto la loro quotidiana dose di esercizi, hanno curato i sistemi di supporto vitale, ed hanno effettuato una verifica delle scorte alimentari e degli articoli per l’igiene personale, visto che molto probabilmente la loro permanenza sull’ISS dovrà protrarsi più a lungo del previsto, per via della tragedia del Columbia.
L’articolo più sensibilmente monitorato è stata l’acqua, e per diversi giorni sono continuati i controlli dei livelli nei contenitori e nelle apparecchiature per la sua produzione.
La NASA ha comunicato che sulla Stazione c’era acqua sufficiente fino a Giugno in dipendenza però del recupero del sistema di produzione di acqua russo SRV-K, con un’unità di alimentazione della condensa appena giunta in orbita con la Progress. In ogni caso, ha detto la NASA, si sarebbe dovuto “pasteurizzare” l’acqua prima di berla.

06/02/03
Bowersox e Budarin hanno proseguito con le operazioni di scarico della Progress M-47, e Pettit è tornato alla Glowebox dell’ESA con le istruzioni inviategli da terra nel tentativo di farla ripartire dopo i problemi avuti il giorno prima.
L’ingegnere russo ha anche cambiato i filtri nel modulo Zarya, ed ha installato un esperimento russo sulle radiazioni chiamato Bradoz nello Zvezda. Le altre attività hanno compreso il campionamento dell’aria, ed i preparativi per la prossima raccolta di dati con l’esperiento FOOT.
Durante la sessione di esercizi con l’ergometro CEVIS nel Destiny, gli astronauti statunitensi hanno condotto dei tests medici sulla loro pressione sanguigna, con annessi cardiogrammi, nell’ambito dell’Human Life Sciences Experiment Programme.

07/02/03
Bowersox ha indossato gli speciali gambali dell’esperimento FOOT per l’intera giornata, per ottenere dei dati medici. Le misurazioni sono continuate anche durante i periodi degli esercizi fisici, inclusa la corsa sul tappeto rotante TVIS nello Zvezda. Egli ha anche controllato il defibrillatore della Rack dell’Human Research Facility.
Le analisi successive hanno determinato che solamente la metà dei canali di registrazione disponibili dell’esperimento FOOT erano operativi durante la sessione sperimentale, e gli ingegneri hanno deciso di sospendere altre sessioni con l’esperimento, fino a quando non sarà risolto questo problema.
Budarin ha installato l’unità US-21 nel veicolo Progress M-47, ha lavorato con alcuni dispositivi elettronici nello Zvezda ed ha proseguito con le operazioni di scarico del cargo M-47.
L’equipaggio ha effettuato delle misurazioni sui flussi d’aria, per aiutare gli ingegneri nella comprensione dei problemi dei sistemi di ventilazione dei vari segmenti, al fine di determinare se le letture dei loro strumenti fossero reli o difettose. Infatti è stato trovato un basso flusso d’aria fra il Node ed il Laboratorio nel segmento statunitense.
La NASA ha rivelato che i programmatori della missione stavano studiando l’addizione di un’altra EVA per l’Expedition Six Crew, per sostituire, fra le altre cose, un modulo di controllo guasto sul Mobile Transporter. L’attività extraveicolare non era considerata critica per il momento, ma lo sarebbe potuto diventare in futuro, e l’ente spaziale americano voleva evitare che il successivo equipaggio della Stazione (probabilmente composto da soli due uomini), eseguisse un’EVA durante la sua permanenza sull’ISS.

08/02/03
Ai normali lavori di pulizia e riordino di fine settimana, si sono aggiunti i lavori di manutenzione sulla micropompa della condensa dello Zvezda, e le ispezioni al separatore aria/condensa del Water Processing System del modulo.
In addizione alle attività obbligatorie, l’ingegnere russo ha preso immagini foto e video dell superficie terrestre, nell’ambito del programma russo di osservzione della Terra. Nel frattempo sono state inviate agli astronauti le liste quotidiane degli obiettivi preferenziali per l’omologo programma scientifico statunitense di osservzioni della Terra.
Il TsUP di Korolev, nel pomeriggio, ha condotto un test dei motori della Progress M-47 tramite il controllo dell’unità di collegamento US-21, via computers dello Zvezda.

09/02/03
E’ stata una domenica tranquilla all’insegna dei lavori di manutenzione, degli esercizi fisici, e delle osservazioni della Terra.
Più tardi la NASA ha detto che l’equipaggio, durante il suo tempo libero, aveva completato la sostituzione dell’unità di alimentazione della condensa, sul Water Processing System dello Zvezda. I tests sulla nuova unità verranno condotti la settimana entrante.

10/02/03
La maggior parte della giornata è stata occupata dagli esperiemnti medici russi, che hanno incluso le misurazioni del volume dei polpacci e delle masse corporee da parte dei tre uomini, e il test sulla resistenza fisica Profilaktica per il solo Budarin, durante la sua sessione di esercizi con il veloergometro dello Zvezda.
Il lavoro scientifico addizionale ha riguardato i rilievi delle radiazioni e le osservazioni della Terra.
Bowersox e Budarin hanno continuato a scaricare la Progress.
Nel corso di una conversaione air-to-ground fra Pettit e Houston, riguardo le future opzioni per il recupero della rack della Glovebox, udita dal reporter della BIS Neville Kidger, è stato detto all’ufficiale scientifico, che alcuni degli schemi che egli aveva richiesto erano di proprietà dell’ESA. Huston ha detto anche a Pettit che avrebbe dovuto attendere fino al giorno seguente per parlare con dei rappresentanti dell’ESA, per fare ad essi le sue richieste. La discussione è stata rinviata a più tardi nel corso della settimana.
Pettit ha lavorato con il sistema ARIS dell’EPRESS Rack 2, sostituendo un cavo, e trasmettendo le immagini TV di alcuni speciali kits di attrezzi che stava testando. Egli ha avvisato Huston di aver completato un inventario di tutti i videotapes usati presenti sul Complesso, incluso quello con le immagini dei festeggiamenti per il Natale.

11/02/03
Alle 11:34 il TsUP di Korolev ha comandato l’accensione dei motori della Progress M-47 per una manovra pianificata di reboost dell’orbita dell’ISS, per correggerne il percorso orbitale in vista dell’arrivo della prossima capsula Soyuz TMA, previsto per il mese di Aprile. L’accensione sarebbe dovuta durare circa 23 minuti, ma è stata fermata a 20 minuti, in parte per l’errore di un operatore del TsUP. L’orbita del complesso è stata innalzata da 394 x 376 Km a 401,1 x 384,5 Km. La NASa ha informato che sarebbero state necessarie altre due accensioni prima del decollo della TMA-2.
Alle 14:34 l’equipaggio ha partecipato ad una conferenza TV in diretta, la prima dopo il disastro del Columbia, nella quale gli astronauti hanno esposto i propri pensieri rivolti ai colleghi perduti, ed all’immediato futuro dell’ISS.
“Siamo addolorati per i nostri amici,” ha detto Bowersox. “Quando sei quassù da tanto tempo, puoi solamente imbottigliare le tue emozioni e restare sempre concentrato. E’ importante per noi riconoscere che le persone dell’STS-107 erano nostri amici, che avevamo con loro un feeling, e che sentiamo la loro assenza. Ognuno di noi ha versato lacrime, ma ora è giunto il tempo di andare avanti, e noi lo stiamo facendo, anche se lentamente. Questa conferenza stampa di oggi, è per noi un gradino fondamentale che ci sta aiutando a muoverci verso i nostri obiettivi, e verso il completamento della nostra missione quassù.”
Durante le attività lavorative della giornata, Budarin ha eseguito un’altra corsa con l’esperimento medico russo Profilaktika, mentre si era sottoposto al suo normale turno di esercizi fisici. Pettit ha manutenuto il tappeto rotante TVIS dello Zvezda.
Gli spazionauti hanno cambiato le batterie dei dosimetri acustici e dei laptop computers associati al Central Control Post del modulo, ad hanno condotto un audit delle altre batterie presenti sul Complesso. Pettit ha riferito di aver trovato batterie apparentemente scariche, con ancora un po’ di carica. Queste attività di manutenzione conservativa, ora sono divenute di norma, nell’attesa di essere ragguagliati sulla eventuale estensione della loro missione, e sul conseguente loro ritorno sulla Terra.
E’ proseguito lo scaricamento della Progress, e sono stati fatti dei campionamenti dell’aria. Sono stati controllati i ventilatori, i condotti dell’aria, ed il sistema di gestione dell’acqua del modulo Zvezda.

12/02/03
Sono proseguite le operazioni di scarico della Progress mentre Budarin ha concluso il test medico Profilaktika. Più tardi il cosmonauta ha lavorato con il sistema di telemetria dello Zvezda sostituendovi un’unità della memoria ed un trasmettitore, ha controllato l’analizzatore di gas del modulo, ed ha finito il lavoro con i computers laptop centrali.
Sono state fatte altre misurazioni dei livelli di rumore, e Bowersox ha lavorato tentando di risolvere i problemi insorti con il computer di controllo dell’EXRESS Rack 2.
Bowersox ha esaminato una valvola di ventilazione intermodulare nel Node Unity tentando di capire se fosse bloccata. Di tutti questi lavori, sono state inviate a terra le immagini video, che hanno, tra l’altro, mostrato l’equipaggio intento a rimuovere grosse quntità di polvere da un condotto intasato. I controllori di Houston hanno scherzato con Pettit dicendogli che si sarebbero ricordati di lui, quando nelle loro case avrebbero avuto bisogno di un idraulico. Houston più tardi, ha comunicato che dopo il lavoro, si era notato un aumentato flusso di aria. Questa attività di manutenzione ha significato che l’ulteriore lavoro di sostituzione del fan non era più necessario, e che il maggiore flusso di aria pulita stava facendo diminuire il tasso di CO2 nel segmento statunitense.
L’equipaggio ha partecipato ad un’altra conferenza stampa televisiva con i giornalisti americani, rispondendo a domande sulla tragedia del Columbia, e sull’eventualità che il prossimo equipaggio dell’ISS fosse composto da sole due persone.
La NASA ha dichiarato che c’erano 986,3 litri di acqua a bordo del Complesso, abbastanza per “approssimativamente 164 giorni, tenendo in considerazione il recupero della condensa, l’efficienza del sistema russo SRV-K, oltre l’utilizzo di acqua potabile per scopi tecnici.”

13/02/03
Le attività robotiche della giornata sono state eseguite in un periodo di tre ore di tempo, da Bowersox, e Pettit, usando il Canadarm2. A tal proposito la NASA ha dichiarato:" L’e attività erano focalizzate: sulla Robotics Proficiency (la possibilità per l’equipaggio, di operare il sistema e di eseguire sequenze di movimenti manualmente, singolarmente ed in modalità automatica, oltre che di eseguire dei movimenti LEE -latching end effector-); sulle Digitals Accurancy Characterization ovvero raccolta di dati per gli ingegneri al fine di caratterizzare l’accuratezza del sistema digitale dell’SSRMS (questo lavoro è consistito in due movimenti di presa, al PDGF4 -Power and Dara Grapple Fixture # 4- e al PDGF1); sulla ricognizione dei bersagli del sistema SVS (Space Vision System) del traliccio S1 (lo Space Station Remote Manipulation System è stato parcheggiato in posizione da ricognizione, al termine della giornata lavorativa. La ricognizione è stata eseguita da terra usando la telecamera Tip LEE); sui SSRMS OOCR/On-Orbit Checkout Requirements (per supportare le attuali attività del braccio, l’equipaggio ha eseguito una presa di un PDGF in modalità Fast, seguita da un Fast LEE checkout su ogni LEE); sull’SSRMS Redundant String Checkout (controlli sulle stringhe degli interruttori MCC-H, e l’esecuzione di tests diagnostici per la verifica delle stringhe ridondanti dell’SSRMS. Questa operazione è stata eseguita al termine dei lavori dell’equipaggio). Inoltre i tests eseguiti da terra hanno incluso i freni dei giunti del braccio, e le diagnositiche JEU (Joint Electronics Unit)."
Budarin ha sostituito la batteria n.7 del modulo Zvezda, guasta da tempo. Essa è una delle otto del modulo, ed è stata caricata sulla Progress. L’ingegnere russo ha anche pulito i filtri degli accelerometri nel segmento statunitense, e ha stivato gli equipaggiamenti per l’esperimento russo sulle piante che è stato curato su base quotidiana per diverse settimane.

14/02/03
La settimana lavorativa si è conclusa con i checkouts dell’elettronica della tuta russa da EVA Orlan, nel modulo Pirs, alla ricerca delle cause di un problema insorto il 16 Agosto 2002 durante l’EVA di Valeri Korzun e Peggy Whitson. Budarin ha cambiato altri filtri, questa volta nella tolilet dello Zvezda. Sono stati lavorati 20 litri di acqua provenienti dal segmento statunitense, nel sistema russo di di water processing appena riparato.
Pettit ha effettuato i rilievi acustici e della CO2 con gli appositi dispositivi russi, da 41 posizioni differenti in tutto il Complesso.

15-16/02/03
Le normali routine di fine settimana sono state incrementate da alcuni lavori di manutenzione che hanno incluso la sostituzione di alcune parti in un analizzatore di gas dello Zvezda, utilizzando dei pezzi giunti in orbita nel 2001 con una capsula Progress. Per Don Pettit il weekend ha significato anche l’ulteriore opportunità di preparare delle piccole dimostrazioni scientifiche per la sua pagina web personale chiamata “Science Chronicles”. Le sue attività della “Saturday Morning Science” riguardano la dinamica dei fluidi, le osservazioni della superficie terrestre e l’astronomia.

17/02/03
L’acqua è stata l’argomento principale della giornata. Bowersox ha eseguito dei tests sullo stato dei rifornimenti della Stazione con un kit per le analisi microbiologiche, e Budarin ha effettuato gli scambi di routine di contenitori e di altri equipaggiamenti nel sistema di produzione d’acqua russo, ed ha esaminato un separatore aria/liquido.
I due americani si sono addestrati tramite un computer, con la rianimazione di un membro dell’equipaggio con problemi cardiaci, nell’ambito delle loro routine di efficienza medica.
Pettit ha svolto una ricognizione fotografica dell’interno della Stazione, da utilizzare in una simulazione di realtà virtuale.
L’Ufficiale Scientifico ha anche svolto le procedure di manutenzione regolari sui dispositivi per il fitness di bordo, notando la mancanza di due viti su un attrezzo. Pettit avrebbe dovuto sollevare l’attrezzo dal pavimento dello Zvezda per cercarle, ma Houston gli ha comunicato che le due viti perse non avrebbero inficiato l’efficienza dell’attrezzo ginnico, pertanto non era necessario cercarle.
Il Complesso Spaziale è stato posto in modalità di volo “free drift”, nell’arco della giornata, per permettere a TsUP di Korolev di eseguire, con successo, un test sui propulsori dello Zvezda che avevano avuto un’avaria durante il docking della Progress M-47.

18/02/03
La NASA ha riferito che dopo il guasto verificatosi nella notte, il sistema di rimozione della CO2 Vozdukh dello Zvezda era ritornato operativo.
Budarin ha preso parte ad un altro test medico russo, questa volta per misurare l’attività bioelettrica del suo cuore a riposo.
Le attività manutentive hanno incluso la sostituzione di alcune unità del filtro dell’aria Potok-150MK del sottosistema di rivitalizzazione dell’aria dello Zvezda, ed il modulo del power controller delle work stations robotiche del Destiny. Budarin si è dato da fare anche con il ciclo di pulizie e disinfezione del sistema russo di fornitura dell’acuqa, della durata di tre giorni.
Sono state effettuate delle misurazioni sulle radiazioni tramite l’esperimento EVARM. Queste misurazioni erano comprese nelle 21 ore di tempo pianificato per l’equipaggio, da dedicare alle attività scientifiche statunitensi.
L’ente spaziale americano ha riferito che sia il personale di Houston che quello di Korolev stava inviando aggiornamenti e nuove versioni di software ai vari computers di controllo della Stazione. I pacchetti di software russo erano già stati inviati ai computers dello Zvezda, mentre per la giornata odierna era previsto l’inizio dell’invio dei principali aggiornamenti della versione chiamata R3 del software per i computers C&C MDM (Command and Control) del Destiny. Le procedure hanno previsto lo scambio degli hard drives dei computers laptop di controllo, da parte dell’equipaggio, dopo la ricezione del nuovo software.
La NASA ha riferito poi, che l’insorgere di alcuni problemi ha costretto il rinvio delle operazioni di qualche giorno.
Più tardi l’equipaggio ha preso parte ad una serie di eventi russi denominati PAO, ed ad uno colloquio ham radio con una scuola giapponese della città di Kobe.

19/02/03
L’equipaggio ha iniziato la giornata sottoponendosi ai tests russi di analisi biochimiche delle urine, effettuate con l’equipaggiamento Urilux dapprim utilizzato sulla stazione Mir.
Poi Budarin ha lavorato con il computer laptop dello Zvezda, connettendolo ad una differente presa di corrente tramite un nuovo cavo giunto in orbita con la Progress M-47. Più tardi il cosmonauta ha svolto della manutenzione preventiva sul sistema di ventilazione dell’aria dello Zvezda cambiando le cartucce di quattro filtri della polvere.
Bowersox ha completato le analisi dell’acqua iniziate all’inizio della settimana.

20/02/03
Nella mattinata sono stati effettuati i prelievi sanguigni. Le successive analisi sono state effettuate sia con gli equipaggiamenti clinici americani che con quelli russi.
Budarin ha continuato le pulizie delle griglie di ventilazione dello Zvezda, estendendo le sue attenzioni, più tardi ai condotti dell’aria della capsula Soyuz TMA-1. Inoltre egli ha sostituito un filtro dell’analizzatore di gas dello Zarya.
Secondo Houston, per via delle precedenti pulizie dei fan del segmento statunitense, Pettit non avrebbe più dovuto, per molto altro tempo, effettuare i rilievi della CO2 del Complesso due volte al giorno.
Gli americani hanno fatto un audit dell’equipaggiamento dell’airlock Quest (dove è stato trovato un dispositivo di posizionamento a spoletta, lasciato dai colleghi della missione 9A), ed hanno rimosso dei contaminanti dal condizionatore dell’aria del Destiny.
Dal canto suo, Budarin ha condotto un audit dell’equipaggiamento medico russo, dei contenitori per l’acqua e per i rifiuti solidi, e delle sacche individuali per i rifiuti.
E’ continuato l’invio da parte di Houston, del nuovo software americano R3.
Poi gli spazionauti hanno preso parte ad un’altra intervista con i media statunitensi. Bowersox ha rivelato che durante le conversazioni private con i teams di supporto di terra, l’equipaggio ha ricevuto dei consigli su come affrontare lo sconforto causato dalla tragedia del Columbia. Bowersox ha detto che il disastro, e l’incertezza circa l’immediato futuro dell’ISS, erano una “situazione molto seria” per il programma spaziale abitato americano. L’equipaggio, ancora una volta ha voluto ribadire il fatto che era disposto a restare sull’ISS anche per un anno, se questo fosse stato richiesto dal programma della Stazione.

21/02/03
Il sistema Vozdukh durante la notte si è guastato di nuovo, e le riparazioni sarebbero avvenute nel corso della giornata odierna.
Il CDRA (Carbon Dioxide Removal Assembly) americano del Destiny è stato nuovamente attivato, ma anch’esso si è subito fermato (gli astronauti avevano a bordo delle cartucce di idrossido di litio come terzo sistema di rimozione della CO2, se necessario). Più tardi i tecnici di terra hanno comunicato che l’unità stava lavorando in modalità di purificazione a letto singolo, ed avrebbe continuato a lavorare così fino a quando lo scrubber russo non sarebbe stato recuperato.
Le letture della CO2, ridotte di frequenza il giorno precedente, erano di nuovo richieste, ma questa volta da parte dei russi. Nel frattempo Budarin ha continuato l’assistenza alle griglie di ventilazione (questa volta del modulo Pirs), ed ha scattato delle immagini di alcuni cavi dello Zarya.
L’ente americano ha riferito del completamento dell’invio del software R3, e che era stato iniziato il processo di transizione che sarebbe durato tutta la giornata.
Riguardo al lavoro scientifico, Bowersox e Pettit hanno compilato un elenco dei loro consumi di cibo, nel computer dell’HRF del Destiny, e l’Ufficiale Scientifico ha tenuto un altro contatto ham radio, questa volta con gli studenti della British Columbia in Canada.

22-23/02/03
L’equipaggio ha seguito le routines di fine settimana, pulendo, riordinando, svolgendo gli esercizi fisici e le comunicazioni private con i parenti, in quello che è stato un weekend di vacanza per i russi.
Bowersox ha sostituito i rimanenti hard drives dei laptop computers, con le loro versioni aggiornate, mentre il 23 Febbraio, Budarin ha incominciato a lavorare sull’unità Vozdukh guasta sostituendo infine il gruppo di valvole per il vuoto guaste, dopodichè nel pomeriggio il dispositivo ha ripreso a lavorare.
L’equipaggio si è poi messo a fotografare le pagine dei loro diari sull’alimentazione, relativi al Renal Stone Experiment, per evitare il ritorno dei libri nella Soyuz TMA-1 in Maggio risparmiando peso (molto limitato nella capsula russa).

24/02/03
Budarin ha completato la manutenzione programmata del generatore di ossigeno Elektron dello Zvezda, sostituendo l’unita di purificazione dell’acqua con una nuova.
All’interno della camera di decompressione Quest, Bowersox e Pettit hanno simulato i preparativi per una two-man-spacewalk, senza la partecipazione di un terzo membro dell’equipaggio, nell’ambito dei preparativi delle procedure per il prossimo equipaggio dell’ISS che sarebbe consistito di soli due uomini. Pertanto all’interno del Quest, i due hanno indossato le loro tute EMU ed hanno effettuato la procedura di pre-breathing. Poi, pressurizzando le loro tute, gli astronauti hanno potuto provare la fattibilità dell’operazione di vestizione dei pacchetti SAFER e di cambio dele cartucce metox per l’assorbimento della CO2. Un altro obiettivo era quello di mettere e togliere l’Hard Upper Torso (HUT) dell’EMU senza alcuna assistenza, nell’eventualità in cui l’altro compagno fosse incapacitato a darne.
Gli esperti da terra hanno potuto osservare la difficoltà di Bowersox nell’estrarsi dall’HUT. Tanto che l’astronauta ha celebrato la riuscita dell’operazione con uno sbuffo. Sarcasticamente Pettit, ha notato che Bowersox sembrava un insetto che si stava arrampicando fuori dalla sua crisalide (“Tranne per il fatto che gli insetti solitamente mutano in splendide farfalle!”, ha aggiunto).
Il pomeriggio è stato scarico di lavoro, nella continuazione della vacanza russa del “Defender’s Day”.

25/02/03
Le misurazioni del volume dei polpacci e delle masse corporee, hanno marcato l’inizio della giornata per il trio di spazionauti, nella continuazione degli esperimenti medici russi MO-7 e MO-8.
Più tardi sono stati effettuati dei rilievi sulle radiazioni.
Le attività manutentive hanno incluso la pulizia degli schermi nei moduli Pirs e Zarya.
Budarin ha rimosso una scatola elettronica in disuso nello Zarya, ed ha sostituito un’altra batteria 800A del modulo.
Pettit ha monitorato la Glovebox dell’ESA, mentre gli ingegneri da terra provvedevano a fornire energia al sistema, nel tentativo di determinare il guasto specifico del Power Distribution Controller che l’Ufficiale Scientifico aveva precedentemente reinstallato.
Nel corso della giornata Bowersox ha tenuto una conversazione con i controllori riguardo l’ammontare delle scorte sulla Stazione. La NASA ha rilevato che gli studi in corso sui rifornimenti per i previsti equipaggi composti da due astronauti dell’Expedition Seven ed Expedition Eight hanno previsto un periodo di estrema economia per l’equipaggio corrente, al fine di conservare le scorte.
Più tardi gli uomini hanno preso parte ad un evento televisivo con gli studenti della ex scuola media di Pettit, di Silverton, Oregon.

26/02/03
La giornata è iniziata con una prova di evacuazione d’emergenza. I tre uomini hanno simulato l’evacuazione salendo sul veicolo Soyuz TMA-1.
Budarin ha ispezionato diversi pannelli del modulo Zvezda alla ricerca di umidità, residui, muffe, corrosioni e fori.
Più tardi Budarin e Bowersox hanno dato il via ad una intensa procedura di aggiornamento del software dei computers del segmento russo. Questo lavoro occuperà la maggior parte delle prossime giornate lavorative. Infatti, oltre al trasferimento di dati da alcuni CD-ROMs, i compagni di volo avrebbero dovuto installare dei nuovi cablaggi. Ad ogni modo, il TsUP ha rilevato dei problemi con le attività su riportate, pertanto i lavori sono stati rinviati a più tardi.
Sono stati effettuati dei campionamenti dell’aria del Complesso, e sono stati montati i kits per il monitoraggio della formaldeide.
I controllori, nel frattempo, hanno continuato i controlli sulla Glovebox, senza alcun aiuto da parte del personale di bordo. Con tutta probabilità il guasto della rack risiede all’esterno della scatola MSG dell’elettronica.

27/02/03
I lavori di manutenzione programmata hanno riguardato i sistemi di supporto vitale, la toilet dello Zvezda, e la pulizia delle griglie dello Zarya.
Pettit ha lavorato con gli ingegneri di Houston sulla Glovebox, ruotando la rack al di fuori della sua locazione, per avere accesso alle componenti elettroniche sul retro, dove sono stati riconfigurati i cavi. Quindi gli ingegneri hanno comandato l’accensione della rack. Si è dovuto ripetere quasta procedure una dozzina di volte per isolare il guasto elettrico.
Bowersox ha aiutato gli specialisti di terra nell’analisi dei problemi insorti con il defibrillatore dell’HRF, e con le ghette FOOT, riuscendo con successo a risolvere il problema di registrazione dei dati di queste ultime. Poi ha lavorato con le stampanti del segmento statunitense.
Nella serata Pettit ha tenuto una sessione ham radio con una scuola tedesca.
I problemi con un sistema telemetrico nello Zvezda, hanno causato lo slittamento del carico del nuovo software russo al di là delle tempistiche programmate, ha riferito un report della NASA. Tale inconveniente ha causato lo spegnimento dei sistemi di condizionamento dell’aria Elektron e Vozdukh del modulo Zvezda, durante il periodo notturno dell’equipaggio, obbligando Houston ad attivare la Carbon Dioxide Removal Assembly (CDRA) del Destiny.

28/02/03
Entro la metà della giornata, i sistemi dello Zvezda fermatisi la notte hanno ripreso a lavorare normalmente.
Tutti e tre i membri dell’equipaggio si sono sottoposti ad una sessione dell’esperimento medico PuFF sulla funzionalità polmonare, nel Laboratorio Destiny.
La maggior parte della giornata è stata occupata dalle operazioni di manutenzione dei sistemi di supporto vitale, dallo svolgimento degli esercizi fisici, e dalle osservazioni della superficie terrestre.
L’equipaggio ha partecipato ad un’altra conferenza stampa con i reporters statunitensi, dopo che l’Amministratore della NASA Sean O’Keefe aveva informato il Congresso che l’equipaggio dell’Expedition Six avrebbe fatto ritorno sulla Terra con la Soyuz TMA-1 agli inizi del prossimo mese di Maggio, per venire sostituito da un equipaggio composto da soli due spazionauti, un americano ed un russo.
L’ISS avrebbe continuato ad essere abitata da equipaggi di due persone, fino a quando la flotta degli Shuttles non sarebbe ritornata a volare, indipendentemente dalla tempistica necessaria a ciò. Durante tutto questo periodo, vi saranno dei voli extra delle Progress per mantenere il personale di bordo rifornito di generi di consumo.
Infine la NASA ha dichiarato che il test sui vari pacchetti di software inviati alla Stazione era ancora in corso, e che al momento tutti i sistemi della Stazione interessati alla procedura stavano lavorando al meglio.