[2003-08] Agosto 2003 - ISS Mission Log

Libera traduzione e adattamento dell’articolo “Orbital operations” di Neville Kidger, pubblicato sui numeri dei mesi di Ottobre e Novembre 2003 Vol. 45 della rivista “Spaceflight” della BIS.

04-10/08/03
I due membri dell’Expedition Seven hanno iniziato la settimana indossando dei misuratori acustici portatili, per determinare i livelli di rumore in tutto il Complesso nell’arco delle normali attività lavorative. Inoltre hanno svolto delle sessioni con l’esperimento Pilot, per rinfescare le proprie abilità nel pilotare la Soyuz.
Il 5 Agosto, secondo quanto riferito dalla NASA, il sistema operativo della Stazione è passato, per breve tempo, in “survival mode”; quando i computers di bordo non sono più stati in grado di riconoscere tutti e due i sistemi dei circuiti termici del segmento russo.
Tutti i sistemi non essenziali sono stati spenti, (incluse le EXPRESS Racks del Laboratorio Destiny), ma i controllori del volo e i controllori dei payloads hanno prontamente interagito con l’equipaggio per riattivare il sistema operativo normale e i sistemi di gestione degli esperimenti, senza inficiare ulteriormente le attività della Stazione.
Il primo circuito termico è stato recuperato quasi immediatamente, ma il secondo è rimasto off line, mentre gli ingegneri stavano studiando il problema, che si riteneva risiedesse nel pannello della pompa. Il mattino seguente sono state riattivate le EXPRESS Racks, assieme all’antenna a banda Ku.
Il 6 Agosto i due spazionauti hanno effettuato un’esercitazione sulle procedure da attuare nell’eventualità di una perdita di potenza nella Stazione.
Nel corso della settimana, Lu ha lavorato con una corsa con l’esperimento Coarsening of Solid-Liquid Mixtures-2 (CSLM-2) nella Microgravity Science Glovebox.
Malenchenko ha lavorato con gli esperimenti di osservazione della superficie terrestre (Molniya-SM, Uragan e Diatomeya), ed ha terminato un esperimento agronomico russo, che ha studiato la crescita delle piante nello spazio. Egli ha anche salvato i dati dell’esperimento Rasteniya-2, in preparazione per il suo ritorno sulla Terra.
Fra gli altri lavori svolti da Malenchenko, ci sono stati gli audits dei kits medici russi, dei rifornimenti sanitari, dei kits di accessori per il docking (manovelle, maniglie, estensioni ecc.), e degli articoli da utilizzare durante il ritorno sulla Terra con la Soyuz TMA-2.
Malenchenko ha anche iniziato la procedura per il trasferimento dei liquidi di rifiuto (urine) nei serbatoi del cargo Progres M-47, in vista del rientro distruttivo nell’atmosfera terrestre della capsula.
Lu ha ispezionato le maschere antigas e gli estintori, e ha preso dei campioni di aria da analizzare, in relazione al rifornimento di ossigeno dai serbatoi della Progress agli ambienti della Stazione.
Gli altri compiti di livello manutentivo hanno incluso la manutenzione del letto per la rimozione delle impurità atmosferiche pericolose, la pulizia di schermi e griglie del segmento russo, la sostituzione di alcuni filtri ed il controllo di alcuni sensori per i flussi d’aria. Lu ha spostato alcune sacche dal Node Unity ad un’altra locazione, su richiesta dei controllori di Houston.
L’Ufficiale Scientifico ha anche lavorato con il Resistive Exerciser nell’Unity, esaminando e riparando le corde usate durante gli esercizi.
Il 7 Agosto i due hanno adattato la taglia di una tuta di ricambio americana, (Numero 3005, ovvero la “extra large size suit”, una delle tre a bordo del Complesso, che non veniva attivata da circa un anno) alla taglia di Lu.
Durante un test eseguito il 28 Maggio, furono riscontrati dei malfunzionamenti nella tuta originale di Lu, ha riferito la NASA, e “La tuta modulare più grande, è stata facilmente adattata a Lu, nell’eventualità in cui egli debba servirsene per una spacewalk dalla camera d’equilibrio statunitense.” Comunque, sempre secondo l’ente americano, “inizialmente durante i primi controlli della tuta, il sistema di raffreddamento non ha funzionato correttamente, iniziando a lavorare però più tardi durante il test. I tecnici delle tute, quindi, hanno dovuto occuparsi del medesimo problema su due tute diverse.”
I due viaggiatori hanno poi parlato con degli educatori, ed hanno tenuto delle sessioni ham radio (inclusa una con il Soar Valley College in Leicester).
Sempre il 7 Agosto, il condizionatore dello Zvezda SKV-1 si è fermato ancora, ritornando comunque a lavorare l’11 di Agosto. E’ stato installato un manicotto flessibile nel modulo Quest per ridurre l’umidità dell’airlock, mentre gli ingegneri si sono messi al lavoro per studiare il problema. Tuttavia, l’agenzia ha riferito che il cresciuto livello di umidità non si stava manifestando come lo si sarebbe potuto attendere, perciò si è pensato che il surplus di umidità stesse risiedendo “nei componenti strutturali con potere adsorbente”.
Il 9 Agosto, durante le normali tre ore dedicate dai due astronauti alle pulizie del Sabato, entrambe le sale di controllo di Korolev e Houston sono state impegnate in tests in modalità remota sui sistemi del Complesso.
E stata spenta l’unità di rimozione della CO2 Vozdukh, in modo tale da permettere agli ingegneri di analizzare il guasto del circuito termico dello Zvezda. Infine, è stato chiesto all’equipaggio di ridare energia alla toilet dello Zvezda, dopo che si era accesa una luce di allarme.
Domenica 10 Agosto, la storia dell’astronautica si è tinta di rosa quando, durante una sua conversazione privata (di carattere settimanale), Malenchenko ha sposato la sua fidanzata che stava presso Houston.

11-17/08/03
Come al solito, la settimana è iniziata con le misurazioni del volume dei polpacci e delle masse corporee, da parte dei due spazionauti.
Fra l’11 ed il 12 Agosto, è stato sostituito il Condensate Water Processor dell’unità russa per il condizionamento dell’acqua SRV-K2M, con un pezzo di ricambio portato in orbita dalla Progress M1-10 agganciata al modulo Pirs, inoltre è stata fatta una manutenzione durata due giorni, del tappeto rotante TVIS, durante la quale sono stati sostituiti i supporti dei rulli.
Sono stati presi dei campioni di aria dal segmento russo, per determinare l’eventuale presenza di freon proveniente dai condizionatori, ed il tasso di CO2. Sono stati puliti gli schermi dei fan del modulo Zarya.
Il 14 Agosto Malenchenko ha espletato un lavoro, durato 5 ore, per rimuovere il sistema elettronico per il rendezvous Kurs-A dalla capsula Soyuz TMA-2. Questa unità verrebbe distrutta durante il rientro della Soyuz, ma gli ingegneri russi stanno pedissequamente recuperando questi dispositivi facendoli smontare sia dalle Soyuz che dalle Progress, dopo il docking, e facendoli stivare sull’ISS.
Il ritorno a Terra di queste unità è subordinato alla ripresa dei voli dello Shuttle verso l’ISS.
I liquami di rifiuto della tolilet dello Zvezda sono stati pompati nelle due taniche del sistema Rodnik della progress M-47.
La NASA ha reso noto che: “Lu ha parlato con l’ex Ufficiale Scientifico dell’ISS Don Pettit, per ricevere indicazioni sulla locazione dell’hardware per l’esperimento Pore Formation and Mobility Investigation (PFMI), che Lu aveva installato nella Microgravity Science Glovebox l’11 Agosto.”
Questo esperimento era già stato montato nella Glovebox nel mese di Novembre 2002, quando essa si guastò nei giorni finali dell’occupazione dell’ISS da parte dell’equipaggio dell’Expedition Five.
“Lu aveva in programma, per questa settimana, l’inizio delle operazioni con il PFMI, ma non era riuscito a trovare un cavo essenziale per il completamento dell’installazione. Pettit si è ricordato dove aveva lasciato il cavo, indicandolo al collega che ha potuto inserirlo nell’apparecchiatura. Entro la prossima settimana, Lu sarà in grado di iniziare il lavoro con questo esperimento.” Ha concluso la NASA.
Gli altri compiti di carattere scientifico hanno incluso una sessione con l’esperimento russo Relaksatsiya, per lo studio delle reazioni chimiche chemioluminescenti, e dei fenomeni atmosferici luminosi che occorrono durante le interazioni ad alta velocità, fra le sostanze chimiche prodotte durante il funzionamento dei propulsori, e l’atmosfera rarefatta nella quale orbita l’ISS.
Riguardo alla medicina, è stata valutata la condizione cardiovascolare di Malenchenko nel corso dei periodi di attività fisica con la bicicletta statica russa. Sono stati fatti esami audiometrici, analisi del sangue e una sessione con l’esperimento russo MBI-1 SPRUT-K, per la determinazione degli spostamenti dei fluidi nel corpo umano durante i voli spaziali.
Nel frattempo, sono continuate le indagini sulle due tute statunitensi che avevano manifestato dei problemi con i loro sistemi di raffreddamento.
Il 15 Agosto Lu e Malenchenko “hanno svolto una procedura per l’ispezione ravvicinata delle valvole e dei filtri della linea dell’acqua della prima tuta che aveva provato Lu durante la missione. Le indagini sul sistema di raffreddamento della seconda tuta impiegata dall’astronauta, sono ancora da programmare. Benché non sia in programma per i due astronauti, alcuna attività extraveicolare durante la loro missione; essi possono utilizzare le tute russe Orlan, se necessario, poiché Lu attualmente non ha alcuna tuta americana da indossare.”
Nel corso della settimana, Malenchenko ha continuato ad usare l’ossigeno proveniente dal cargo Progress M-47 per pressurizzare la Stazione, mentre il generatore di ossigeno Elektron dello Zvezda veniva tenuto spento per preservarne il suo tempo di vita.
L’ente americano ha notato che la quantità di ossigeno che veniva prelevato dalla Progress era inferiore al previsto, pertanto era probabile che la capsula si sarebbe staccata dal Complesso con i propri serbatoi di O2 non completamente vuoti.
La Progress M-47 (agganciata allo Zvezda), si dovrebbe staccare dall’ISS il 27 Agosto per lasciare spazio ad una nuova Progress che dovrebbe essere lanciata il 29 Agosto.
La Progress M1-10, agganciata al modulo Pirs dovrebbe sganciarsi dall’ISS il 4 Settembre, per far posto alla Soyuz TMA-3 che dovrebbe raggiungere l’avamposto spaziale il 20 Ottobre con l’equipaggio dell’Expedition Eight, composto da Michael Foale e Aleksandr Kaleri, e con l’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea Pedro Duque, che poi farà ritorno a Terra con con Malenchenko e Lu, dopo aver condotto una breve missione scientifica per l’ESA.

18-24/08/03
La settimana è iniziata con l’Expedition 7 crew al lavoro per caricare equipaggiamenti usati e materiale di rifiuto sulla progress M-47, agganciata sul retro del modulo Zvezda. Attenendosi alla lista compilata dai controllori russi del TsUP, i due, hanno registrato i movimenti del materiale nel loro Inventory Management System computerizzato.
Il 18 Agosto, inoltre, è stata iniziata una procedura, durata alcuni giorni, per la sostituzione di una pompa nel circuito di controllo termico KOB-2 dello Zvezda.
Utilizzando diverse tipologie di seghetti, i due astronauti hanno tagliato i tubi e i supporti per rimuovere e sostituire il pannello della pompa (SPN) dopo aver drenato la soluzione non tossica di acqua e glicerina dal sistema.
E’ stata rimossa una pompa elettrica guastatasi 10 mesi prima, ed è stata predisposta per il suo ritorno a Terra, con l’equipaggio alla fine del prossimo mese di Ottobre.
Il 21 Agosto Malenchenko ha sostituito il separatore della condensa dell’unità di pompaggio dello Zvezda, che aveva raggiunto il termine del suo “tempo di vita statistico”. E’ stato anche sostituito un condotto per il trasferimento del fluido dal sistema idraulico dell’unità.
Riguardo al lavoro scientifico, Lu ha effettuato delle corse con l’esperimento della Microgravity Science Glovebox (MSG) dell’ESA fra il 20 ed il 22 Agosto; questo esperimento indagava sul meccanismo con cui le bolle d’aria possono indebolire metalli, cristalli ed altri materiali, mentre vengono fatti fondere in orbita. Riguardo all’esperimento PFMI la NASA ha osservato che il primo campione dell’Expedition Seven “era stato rinviato la settimana precedente, per lo smarrimento di un cavo per i dati. Lu era comunque riuscito a trovare il cavo dopo aver parlato telefonicamente con Don Pettit, il precedente Ufficiale Scientifico dell’ISS. E’ previsto che Lu esamini altri sette campioni.”
Malenchenko ha inviato a terra il video del suo lavoro svolto con l’esperimento Plasma Crystal-3, nello Zvezda.
Il cosmonauta ha anche partecipato alla sua quinta sessione con l’esperimento cardiovascolare russo, Study of the Bioelectric Activity of the Heart at Rest, con Lu che lo ha assistito nelle vesti di ufficiale medico dell’equipaggio, eseguendo su di lui, pertanto, l’elettrocardiogramma.
Lu ha compiuto una serie di tests medici di routine, con un analizzatore del sangue portatile, analizzando le urine e svolgendo l’esperimento russo Pulse, per misurare l’attività cardiovascolare. Lu ha anche continuato a compilare il questionario settimanale sul cibo.
E’ stata completata la manutenzione quotidiana dei sistemi di supporto vitale e degli equipaggiamenti ginnici, inoltre si è lavorato per la risoluzione di alcuni problemi minori con i laptop computers.
Durante la pulizia dei filtri, un detector dei fumi del Node Unity ha dato un falso allarme, e quindi è stato disattivato. L’ente americano ha informato che la pulizia ed il ripristino del detector è stata prevista per il mese di Settembre. Comunque, nel Node Unity è rimasto operativo un altro detector.
E’ continuato il pompaggio quotidiano dell’ossigeno dal cargo Progress M-47, agganciato sul retro del modulo Zvezda, all’ISS per la ripressurizzazione ambientale. Durante tutto questo periodo, il generatore di ossigeno dello Zvezda, Elektron, è rimasto spento in modo tale da prolungarne il tempo di servizio, e da conservare l’acqua da esso utilizzata. La fornitura di ossigeno dalla Progress, è sufficiente a mantenere la normale pressione parziale del gas vitale nei moduli del Complesso.
Malenchenko ha inviato a Terra un video dell’operazione di spurgo delle linee del carburante e dell’ossidante, in preparazione alle operazioni di rifornimento tramite i serbatoi della Progress M-47.
I propellenti sono stati trasferiti ai serbatoi dello Zarya, dopo un tentativo abortito (a causa di un “errore umano del controllo a Terra”) nel trasferimento dell’UDMH tentato il 20 Agosto. Sempre in questa data sono stati trasferiti 67 Kg di ossidante senza ulteriori incidenti, e 27 Kg di UDMH, sono stati trasferiti, invece, il 22 Agosto.
Il lavoro di osservazione terrestre per il programma statunitense, è stato svolto durante le operazioni omologhe del programmi russi Uragan e Diatomeya, da Malenchenko, durante il weekend. Si sperava di poter dare una mano nella localizzazione di un elicottero russo disperso in estremo oriente, con a bordo il governatore dell’isola di Sakhalin.
Malenchenko ha scattato delle fotografie della piastra spia Kromka, sull’esterno del modulo Zvezda, posta in prossimità dei jets del modulo per registrare i residui lasciati dal loro funzionamento.
I due sono stati impegnati anche nei regolari contatti radio-televisivi con i giornalisti, e con altri gruppi di persone. Purtroppo si è guastata l’apparecchiatura ham radio, e Malenchenko ha trascorso parte del suo tempo libero tentando di risolvere il problema.

25-28/08/03
Questa settimana è stata battezzata “comings and goings week”, vista la partenza della Progress, e l’arrivo di un altro veicolo cargo. Malenchenko ha eseguito un altro test del sistema automatico di docking TORU situato nello Zvezda. Questa attrezzatura verrà usata dal comandante russo, nell’eventualità in cui il sistema automatico di docking Kurs della Progress non dovesse funzionare.
L’equipaggio ha iniziato a modificare il proprio ritmo circadiano, nel corso della settimana.
I due compagni di viaggio hanno continuato a caricare la Progress M-47 con gli equipaggiamenti usati, facendo attenzione di registrare le locazioni del materiale, in modo tale da conoscere sempre il centro di gravità della capsula.
Le operazioni finali con il cargo non abitato hanno visto Malenchenko rimuovere l’unità di collegamento e tutta l’elettronica ad essa associata, che è servita per collegare la capsula ai computers centrali dello Zvezda; poi è stato reinstallato il meccanismo di docking sul boccaporto frontale della Progress.
Nel frattempo Lu, ha campionato ed analizzato l’acqua del Complesso. Malenchenko ha svolto altre osservazioni della superficie terrestre, ed ha utilizzato l’equipaggiamento Molniya-SM/LSO per lo studio degli strati superiori dell’atmosfera.
Il 25 Agosto, la NASA ha riferito che una delle otto unità di carica/scarica batterie dello Zvezda, si era guastata, e pertanto se ne rendeva necessaria la sostituzione.
Il 26 Agosto si è tenuta un’altra sessione di misurazioni della massa corporea e del volume dei polpacci, da parte dell’equipaggio; inoltre è stato cambiato un laptop computer dell’esperimento americano sulle vibrazioni, SAMS, ubicato in una rack del Laboratorio Destiny.
Fra il 26 ed il 27 Agosto, Lu, ha anche studiato le procedure inerenti i nuovi esperimenti che verranno spediti in orbita con la prossima capsula non abitata Progress. Malenchenko ha continuato gli esperimenti russi di osservazione della superficie terrestre.
Prima del distacco della Progress, il 27 Agosto, Malenchenko ha svolto la pulizia sequenziale dei filtri del segmento russo. Le ultime operazioni prima dell’undocking hanno incluso le ispezioni dell’interfaccia di docking, il pompaggio di un’ultima quantità di ossigeno dalla capsula all’ISS, e la rimozione dei condotti dell’aerazione.

La partenza della progress M-47
Alle 22:48 GMT del 27 Agosto, la Progress M-47, non abitata, si è sganciata dal portello posteriore del modulo Zvezda, mentre l’intero Complesso orbitale stava sorvolando la Cina dell’est. In una nota, la NASA ha detto che con questa partenza, la massa della Stazione era diminuita di circa 7356 Kg.
I due spazionauti avevano manualmente caricato sul cargo circa 1000 Kg di indumenti usati, tovaglioli igienici, latte di cibo in scatola, rifiuti corporei e oggetti vari che avevano terminato il proprio tempo di servizio.
Circa 1 Kg di ossigeno è rimasto, però, nei serbatoi della Progress, perché il suo pompaggio nell’atmosfera dell’ISS avrebbe causato il superamento dei limiti massimi di concentrazione ammessi dalle norme antincendio.
Il generatore di ossigeno Elektron, sarebbe comunque rimasto spento, perchè l’ISS avrebbe continuato ad attingere l’ossigeno dalla Progress M1-10 agganciata al modulo Pirs.
La NASA TV, il giorno seguente, ha trasmesso delle immagini spettacolari, girate da Malenchenko e commentate da Lu, della manovra di undocking della Progress, con le nuvole e l’Oceano Pacifico sullo sfondo mentre la distanza fra i due veicoli andava aumentando…
Più tardi sono stati azionati i motori della capsula, che così è rientrata nell’atmosfera bruciando. I frammenti scampati alle fiamme scatenate dall’attrito con l’atmosfera, sono precipitati nelle acque remote dell’Oceano Pacifico alle 02:36 GMT circa, del 28 agosto.
Malenchenko e Lu sono così ritornati all’operatività normale. E’ stato fatto il checkout periodico del defibrillatore cardiaco dell’Human Research Facility Rack (HRF) del Destiny, è stato tenuto un contatto ham radio con degli studenti, si è lavorato con l’esperimento Molniya-SM/LSO, e sono state ripassate le procedure degli esperimenti russi sulla crescita dei cristalli di proteina in arrivo prossimamente sull’ISS, ed infine sono stati manutenuti i sistemi di supporto vitale.
Durante la giornata del 28 Agosto, c’è stata una perdita di contatto con l’ISS, durata circa 20’, dovuta ad un problema con l’installazione americana di White Sands.

29-31/08/03
La Progress M-48 in volo
Il successivo veicolo non abitato Progress, predisposto per portare altri rifornimenti all’ISS, è stata la Progress M-48, fatta decollare in anticipo rispetto alla data prevista di metà settembre.
La decisione è stata presa il 20 Agosto dai mission managers, per permettere il rifornimento della Stazione di propellenti e gas compressi. Questa decisione, di fatto, ha reso la data di lancio irreversibile. Il giorno seguente è stato completato il carico dei propellenti, mentre il cargo è stato ultimato il 22 Agosto.
Due giorni più tardi gli ingegneri hanno ispezionato la capsula, che poi è stata sormontata dalla paratia di protezione. Il 25 Agosto l’astronave è stata trasportata via rotaia presso il Soyuz Launcher Processing Facility, dove è stata integrata al suo lanciatore Soyuz-U. Nella mattinata del 27 Agosto sono avvenuti il rollout e l’erezione presso il launch pad dell’intera struttura.
Secondo i comunicati del TsUP di Korolev, la Progress M-48 aveva una massa al momento del lancio di circa 7290 Kg, compresi i 2566 Kg composti da cibo (199 Kg), equipaggiamento medico (192 Kg), forniture igenico-sanitarie (120 Kg), forniture per la manutenzione dei sistemi di controllo termico del segmento russo (78 Kg), sistemi per l’energia elettrica (157 Kg), un sistema per la fornitura d’acqua (160 Kg), un sistema per l’analisi dei gas (55 Kg), equipaggiamenti per il modulo Zarya FGB (80 Kg), equipaggiamenti scientifici (46 Kg), equipaggiamenti generici (57 Kg), materiale per il segmento americano (321 Kg), e circa 33 Kg di documentazioni e doni personali.
Nello specifico, secondo il “Daily status report” della NASA, sulla Progress vi erano 26 contenitori con 164 razioni di cibo russe, materiale medico ed igenico sanitario sia russo che americano, quattro sets per le tute a zero-G “Penguin-3”, un set di cavi elastici per il tappeto rotante TVIS dello Zvezda, 15 detectors per il fumo, sette maschere antigas, pellicola a 35 mm e videocassette, il sistema ham radio “Sputnik”, quattro laptop computers IBM A31P ThinkPad, alcuni scambiatori di calore, parti per alcuni ventilatori e condizionatori, tre nuove batterie da 800A (da 74 Kg ciascuna), un caricatore/scaricatore di corrente MIRT-3, materiale per le EVA statunitensi, ed altri pezzi ricambio.
Inoltre, a bordo, vi erano dei nuovi esperimenti scientifici, incluso il Protein Crystallization Package giapponese GCF, l’esperimento biomedico MBI e gli esperimenti sulle biotecnologie BTKh russi, il sistema ultrasonico “Spheres”, i sets US EPO (Educational Payload Operations), l’hardware per l’HPA (Hand Posture Analyzer), ed altri sistemi.
E’ interessante il fatto che la NASA, viste le ultime esperienze con gli atterraggi delle Soyuz, abbia voluto caricare sulla Progress “un telefono satellitare, ed un localizzatore Global Positioning System”, per l’equipaggio della Soyuz TMA-2 (composto da Malenchenko e Lu e da Pedro Duque, di ritorno dal suo breve soggiorno scientifico sul Complesso); “da usarsi nel malaugurato caso di un atterraggio fuori bersaglio, come è successo con l’Expedition Six nel mese di Maggio.”
Il cargo trasportava anche 420 Kg di acqua, contenuta in due cisternette per il sistema Rodnik, 353 Kg di carburante, 21 Kg di ossigeno, e 24 Kg di aria. Ha comunicato il TsUP.
Vi erano anche 250 Kg di carburante destinato alle correzioni orbitali dell’ISS.
Il vettore, con la Progress M-48 montata sulla sua sommità, è decollato alle 01:47:59 GMT del 29 Agosto dal Cosmodromo di Baikonur, dove era mattina, mentre gli uomini dell’ISS erano nel bel mezzo del loro periodo di sonno, e l’intero Complesso stava sorvolando il Sud America.
La Progress è stata posta in orbita alle 01:56, ed i suoi parametri orbitali, secondo l’Energia, erano di 243,38 x 193,1 Km, con un periodo di 88,57 minuti ed un’inclinazione di 51,65 gradi.
Dopo l’apertura dei pannelli solari ed il dispiegamento delle varie antenne, è iniziata la fase di approccio all’ISS, con due accensioni dei propulsori della capsula. Le accensioni sono avvenute alle 05:24 e alle 06:02 GMT nel corso della terza orbita.
Il 30 Agosto sono state effettuate altre due accensioni durante la 17esima e la 18esima orbita, (rispettivamente alle 02:39 e alle 03:23), per rifinire ulteriormentte la traiettoria di approccio. Nel frattempo, i controllori della stazione d’inseguimento russa Shelkovo, hanno svolto un test del sistema di controllo remoto TORU per la manovra di docking.
(Malenchenko userà il dispositivo TORU, posto nello Zvezda, per assumere il controllo della Progress e condurre un’operazione manuale di docking con il Complesso; nell’eventualità in cui si dovesse guastare il sistema automatico di approccio e doking Kurs della capsula. Per questa evenienza, il comandante russo dell’ISS si è esercitato con il sistema durante la giornata del 30 Agosto.)
Il weekend per l’equipaggio, è iniziato un pò prima del solito, per via del docking con la Progress, previsto per la domenica. Si sono svolte le consuete operazioni di pulizia della Stazione, e le normali attività di routine del weekend.
Ed Lu ha inviato a terra delle foto di un pannello del radiatore del traliccio P1, che, sembrava essersi scolorito, forse a causa dell’impatto di un micrometeorite.
La NASA ha riferito che il TsUP aveva aggiornato del software, prima del previsto, costringendo il 30 Agosto, i tecnici russi a fare assumere il controllo dell’ISS al segmento russo, anziché come consuetudine, poco prima del docking della Progress. L’ente americano ha poi informato che i jets dello Zvezda hanno funzionato per circa tre minuti, consumando circa 6,6 Kg di propellente, mentre la Stazione era ancora controllata dai tre giroscopi del segmento statunitense situati sul traliccio Z1 (il quarto giroscopio a disposizione, è guasto e verrà sostituito durante un’EVA, una volta che la flotta degli Space Shuttles tornerà a volare).
Una volta eseguita la sequenza di comando, la Stazione è stata riportata nella normale attitudine di volo, e sotto il controllo attitudinale dei giroscopi statunitensi.
Gli ingegneri si sono subito messi al lavoro, per studiare le eventuali implicazioni dell’incidente sull’integrità strutturale dell’ISS.
A seguito delle ultime due grosse accensioni, avvenute durante la 32esima e 33esima orbita, la Progress M-48 si è agganciata sotto il controllo automatico del sistema Kurs, e senza intoppi, al boccaporto posteriore del modulo Zvezda, alle 03:40:45 GMT del 31 Agosto. L’intera manovra è stata ripresa dalle telecamere dei tralicci dell’ISS, e da quelle della Progress stessa.
L’Energia, ha comunicato che l’ISS stava volando in un’orbita di 399,8 x 378,3 Km, con un periodo di 92,1 minuti, ed ora aveva una massa totale di 187,4 tons, compresa quella della Progress appena arrivata, che era di 6934 Kg.
Dopo la procedura di controllo sulle perdite fra il cargo e l Stazione, Malenchenko e Lu hanno aperto i portelli fra i due veicoli campionando subito l’aria.
L’equipaggio ha subito dovuto lavorare duro per estrarre dalla capsula i delicati e deteriorabili esperimenti Giapponesi ad alta priorità GFC-02; ponendoli nell’apparato refrigerante CGBA del Destiny, che l’Ufficiale Scientifico aveva provveduto a testare prima dell’arrivo della Progress.
Quindi sono stati trasferiti gli esperimenti russi Mimtec-K, Interleukin e Winograd nello Zvezda, e sono stati subito attivati.
Alla fine di tutto, l’equipaggio aveva lavorato per 22 ore, nell’arco della giornata, e questo fatto è stato ricompensato con un giorno di riposo previsto per l’1 Settembre. Il riposo verrà interrotto solamente dalle operazioni di manutenzione, dagli esercizi fisici, e dalle osservazioni della superficie terrestre.