[2003-11] Novembre 2003 - ISS Mission Log

Libera traduzione e adattamento dell’articolo “Orbital operations” di Neville Kidger, pubblicato sul numero del mese di Febbraio 2004 Vol. 46 della rivista “Spaceflight” della BIS.

29/10-02/11/03
Con la partenza dell’Expedition Seven Crew e dell’astronauta ESA Pedro Duque del 28 Ottobre, i due componenti dell’Expedition Eight, Michael Foale e Aleksandr Kaleri, hanno iniziato il loro programm di lavoro sull’ISS.
Dopo un giorno e mezzo di riposo, i due si sono letteralmente buttati nelle attività scientifiche, di manutenzione della Stazione, di esercizi fisici e di conoscenza dell’avamposto orbitale.
La prima attività scientifica di Kaleri, è stata quella di indossare una fascia di compressione sulla parte superiore della propria coscia, nell’ambito di un esperimento russo (Braslet-M/Anketa) per lo studio sull’efficacia di quest’ultimo, come coadiuvante nel adattamento dell’astronauta alla microgravità. Il 30 Ottobre, è stata completata la prima sessione di misurazioni della massa corporea e del volume dei polpacci, da parte degli spazionauti, e Kaleri ha donato del sangue da analizzare con l’esperimento russo Hermatokrit.
Il 29 Ottobre l’equipaggio ha svolto una prova di evacuazione di emergenza. Foale ha controllato lo status egli estintori e dei respiratori di bordo.
Fra il 29 ed il 30 Ottobre i due si sono rifugiati nella parte di coda del modulo Zvezda, per cercare riparo dalle radiazioni causate da un imponente brillamento solare, che da giorni preoccupava i managers di terra. Per circa 20 minuti ad orbita, quando il Complesso passava nelle aree di forte attività da parte dell’atmosfera terrestre, l’equipaggio rimaneva nelle aree schermate del segmento russo.
Viktor Blagov, del Centro di Controllo russo, ha riferito che l’orbita del Complesso era circa 200 Km al di sotto dell’area dell’atmosfera ad intensa attività, e secondo l’agenzia russa ITAR-TASS, egli avrebbe dichiarato che i protoni solari non avrebbero penetrato gli strati protettivi dell’atmosfera, ed in ogni caso la Stazione aveva una adeguata schermatura.
La NASA ha ribadito che gli astronauti avrebbero anche potuto proteggersi nella Temporary Sleep Station (TESS) del Laboratorio americano Destiny.
Il 31 Ottobre Kaleri ha trascorso del tempo settando lavorando e infine riponendo l’esperimento russo PILOT, che studia i cambiamenti psicologici e fisiologici nella performance dell’equipaggio durante i voli spaziali a lunga durata.
Le routine quotidiane di esercizi fisici dell’equipaggio, hanno incluso 2,5 h con il tappeto rotante TVIS, con la cyclette-veloergometro nello Zvezda, e con il Resistive Exerciser nell’Unity. Kaleri ha riferito di aver dovuto cucire un pezzo di cinghia in eccesso al suo TVIS, dopo che si era strappata. L’ente spaziale americano ha detto che l’equipaggio aveva segnalato che le cinghie che ancoravano l’astronauta all’attrezzo erano rotte.
Il 31 Ottobre, il veloergometro si è guastato, e gli ingegneri russi hanno iniziato una procedura urgente di “troubleshooting”. Infine, l’ente americano ha riferito del guasto di un laptop computer nella EXPRESS Rack #1 del Destiny, ma gli ingegneri erano già al lavoro per risolvere il problema.
Il 2 novembre i due hanno celebrato il terzo anniversario di occupazione continua della Stazione, durante un weekend di riposo, come al solito dedicato alle manutenzioni di routine.

03-09/11/03
Si è tenuta una manutenzione programmata di circa tre ore nello Zvezda, del sottosistema telegrafico/telefonico Voskhod-M STTS. Foale e Kaleri ne hanno testato i ricevitori VHF, hanno controllato le cuffie-microfono, i cavi e hanno “girato” l’unità in modalità di riserva.
Il Flight Engineer russo, ha anche controllato lo status dell’equipaggiamento alimentandolo presso gli outlet di potenza del segmento russo. Inoltre Foale ha lavorato con nelle connessioni nel Destiny.
Il 3 Novembre i due hanno controllato l’equipaggiamento medico della Stazione.
Il 4 Novembre Kaleri ha sostituito un analizzatore del monossido di carbonio nel modulo Zvezda, con uno di ricambio del modulo Zarya. Più tardi, nel corso della settimana, egli ha sostituito una unità di microfiltrazione nel Condensate Water Processor dello Zvezda, un contenitore e un tubetto del sistema di rifornimento dell’acqua del modulo, prima di eseguire un ciclo di lavaggio e di disinfezione di tre giorni dell’intera unità.
Foale ha cambiato le batterie ad un Compound Specific Analyzer-Combustion Products (CSA-CP), che di routine tiene monitorati i costituenti dell’aria della Stazione. Il 7 Novembre Foale ha campionato dell’acqua per le relative analisi.
L’evento principale del 4 di Novembre è stata l’apertura dell’unità di docking anteriore del Destiny-PMA-2, dove di solito attraccano gli shuttles, ed il posizionamento di un quantitativo di materiale proveniente dal modulo Unity, identificato dal Controllo di Houston, come materiale non richiesto immediatamente. L’ente ha informato che il materiale stivato includeva: “Una RSP (Re-supply Stowage Platform); un BMRRM (Bearing Motor Roll Ring Module) nella sua sacca; due triple CTBs (Crew Transfer Bags) contenenti altre CTBs vuote; una decina di mezze CTBs di tovaglioli; e una sacca per gli attrezzi da EVA “Fluid QD”.”
Normalmente il PMA-2 viene tenuto depressurizzato, e i controllori di Houston hanno dovuto ripressurizzare il modulo in previsione dell’attività di magazzinaggio. Il materiale è stato posto attorno alle pareti del PMA-2 per mezzo di fasce elastiche nel corso di diverse ore di lavoro. Un’altra attività di immagazzinamento è prevista per il 6 di Novembre.
Le attività scientifiche dell’equipaggio hanno riguardato il check del defibrillatore nell’Human Research Facility del Destiny, eseguito da Foale (benché la pianificata ricarica di una batteria non sia stata eseguita per via di un errore procedurale). L’astronauta più tardi è stato il soggetto di una valutazione medica, durante il suo periodo di esercizio fisico sulla bicicletta statica CEVIS nel Laboratorio.
Foale ha montato la videocamera EarthKam (equipaggiata con lenti da 50 mm, che lui ha sostituito con una lente da 180 mm, più tardi nella settimana), sul finestrino inferiore del Destiny, il 3 Novembre, in modo tale da essere usata da alcuni studenti sulla Terra, per vedere le immagini di alcune zone selezionate di maggior interesse, da riprendere e riversare poi nel loro sito Internet. L’equipaggio ha svolto delle osservazioni della superficie terrestre, su richiesta di alcuni esperti.
La copertura del finestrino del Destiny è stata chiusa il 7 Novembre, dopo che l’EarthKAM aveva completato le 750 immagini della superficie terrestre richieste dagli studenti di 41 scuole medie. La settimana seguente Foale ha smontato e riposto la videocamera.
Anche Kaleri ha svolto delle osservazioni sulla superficie terrestre, usando però l’attrezzatura del programma russo Uragan per studiare le coste, le montagne e i fiumi dell’America Centrale.
Il Comandante dell’ISS e l’Ufficiale Scientifico hanno svolto dei controlli quotidiani sull’esperimento a controllo remoto PCG-STES010 (Protein Crystal Growth Experiment) in una delle racks scientifiche del Destiny.
Durante il 6 Novembre, “Foale si è infilato uno speciale guanto strumentato, relativo ad un’investigazione scientifica italiana, su come i muscoli della mano e del braccio vengono usati differentemente nei veri movimenti, in microgravità. L’Hand Posture Analyzer tenterà anche di quantificare la fatica muscolare associata ai voli spaziali a lunga durata.
I rilievi effettuati tramite il Posture Acquisition Glove sulla mano, l’Inertial Tracking System sul polso, e gli Hand Grip and Pinch Force Dynamometers, verranno comparati con quelli presi prima e dopo il volo.” Ha riferito la NASA.
Entrambi gli astronauti hanno iniziato un’altra sessione riguardante la renal Stone Investigation (il Principal Investigator dell’esperimento è il Dr Peggy Whitson, membro dell’Expedition Five). Una nota dell’agenzia americana ha informato che gli uomini “avevano iniziato l’assunzione di pillole di potassio citrato o di placebo, la registrazione dei propri menù alimentari, delle volte che bevevano e dell’assunzione di medicinali, nell’ambito del Renal Stone Risk During Spaceflight Experiment. Gli esperimenti orbitali precedenti hanno mostrato l’incremento del rischio di formazione di calcoli renali durante ed immediatamente dopo i voli spaziali, e questo esperimento mira a testare nello spazio, un rimedio efficacemente utilizzato sulla Terra.”
L’esperimento è terminato la Domenica 9 Novembre, quando tutti i campioni sono stati passati sotto lo scanner bar-code, sono stati marcati e stivati. L’equipaggio ha scoperto alcuni contenitori di campioni di urina rotti, ma essi sono stati comunque ritenuti validi ai fini dell’esperimento. Ad ogni modo l’equipaggio ha continuato a prendere le tavolette.

10/11-16/11/03
Kaleri, il 10 Novembre, ha lavorato nella riconfigurazione dei cavi per il sistema russo di docking manuale TORU, posto nello Zvezda, in previsione del re-docking della Soyuz TMA-3 dal Pirs allo Zarya. I due hanno anche riconfigurato una valvola nell’airlock Quest, dopo aver notato un insufficiente flusso d’aria nel modulo. Inoltre, sempre nel modulo, hanno sostituito l’hard drive di un laptop computer.
Nel corso della medesima giornata, gli spazionauti hanno potuto parlare con gli astronauti dello Skylab Owen Garriot, Joe Kerwin, Ed Gibson, Paul Weits, Jerry Carr e Jack Lousma, nell’ambito delle celebrazioni del 30esimo anniversario del lancio dell’ultima missione verso la stazione.
L’11 Novembre Foale e Kaleri hanno condotto “un controllo periodico dell’udito, hanno ispezionato il Treadmill Vibration Isolation System (TVIS) e hanno verificato lo stato delle batterie del defibrillatore della Stazione.” Foale ha fatto il controllo periodico dell’analizzatore dei gas HRF GASMAP del Destiny.
L’astronauta americano ha effettuato un rilievo ultrasonico relativo all’esperimento SHPERES BBT, che prevedeva il “volo” di alcuni mini-satelliti galleggianti nel Nodo Unity, in modo tale da assicurare che l’attuale hardware (che giungerà sulla Stazione con la prossima Progress) non vada ad interferire con gli altri sistemi del Complesso.
L’11 Novembre “una vibrazione mai avvertita prima”, si è prodotta in uno degli enormi giroscopi (il CMG-3) che controllano l’attitudine del Complesso. (Ci sono 4 giroscopi uguali, sulla Stazione, posti nel segmento Z1, in cima al nodo Unity, e uno di essi si era guastato tempo fa ed è in attesa di essere sostituito. Il controllo attitudinale della Stazione poteva essere comunque conseguito anche con soli due giroscopi funzionanti). Benchè la vibrazione fosse durata per circa 30 minuti, prima di scomparire, gli ingegneri americani si sono subito messi al lavoro per capire le cause di questo fenomeno che comunque, stando alla dichiarazione della NASA, non ha disturbato “le operazioni correnti” del Complesso.
Durante il 12 Novembre i due “hanno lavorato per organizzare l’equipaggiamento e i rifornimenti, e ha stivato la maggior parte del materiale nella Zero-G Stowage Rack nel Laboratorio Destiny. Uno degli obiettivi principali di questa operazione, che continuerà la prossima settimana, era quello di assicurare che gli scompartimenti del nodo Unity, contenenti il materiale antincendio, fossero liberi da intralci, nelleventualità di un’emergenza.” Ha riferito l’agenzia americana.
Foale ha anche sostituito due scatole Flexpak nel Resistive Exerciser RED, su consegna dei membri dell’Expedition Seven Malenchenko e Lu.
I due spazionauti hanno cambiato infine 10 detectors del fumo nel segmento russo.
Durante le giornate del 13 e 14 Novembre, Kaleri ha preso parte all’esperimento Profilaktika durante il quale egli ha usato il tappeto rotante TVIS anziché il veloergometro guasto. Questo test medico russo, cerca di misurare gli effetti del volo spaziale a lunga durata sul corpo umano, e le eventuali contromisure richieste per minimizzarli.
Il 14 Novembre Foale ha passato quasi due ore lavorando con il Cellular Biotechnology Operations Support System (CBOSS), e il suo esperimento Fluid Dynamics Investigation (FDI). Egli si stava preparando per le operazioni con tale esperimento, che riguardava la crescita di colture cellulari tridimensionali.
L’equipaggio “ha concluso la propria settimana con un venerdì molto impegnativo (il 14 Novembre), preparandosi per la sessione pratica di prove della settimana seguente, relative ad una possibile EVA da effettuarsi nel mese di Febbraio 2004.” L’attività ha visto gli astronauti preparare i componenti di ricambio e di consumo delle tute EVA Orlan, incluse le batterie, l’acqua di raffreddamento, le bombole dell’ossigeno, i filtri dell’alimentazione dell’acqua, i contenitori per la condensa, e i box dell’idrossido di litio.

17/11-23/11/03
Durante i primi giorni di questa settimana di lavoro, Foale e Kaleri hanno ripassato le procedure per l’ingresso nella soyuz TMA-2 e la vestizione delle tute da EVA Orlan. La NASA ha rivelato che il test aveva come obiettivo di aiutare “i programmatori della missione nella valutazione di un’eventuale EVA da svolgere all’inizio del prossimo anno.”
La procedura di ingresso nel Soyuz Orbital Module, e di vestizione della tuta da EVA Orlan, potrebbe essere necessaria se i due spazionauti non riusciranno a ripressurizzare il modulo-camera di decompressione Pirs, (da dove hanno origine e termine le spacewalks russe), e se dovranno quindi, essere costretti ad usare la Soyuz."
La NASA ha informato che “la potenziale spacewalk di Febbraio avrebbe come obiettivo quello di sostituire dei campioni in alcuni esperimenti posti all’esterno della Stazione, e di preparare il docking port posto in coda al Complesso a ricevere l’Automated Transport Vehicle dell’European Space Agency, il nuovo veicolo cargo non abitato, che dovrebbe essere lanciato entro il prossimo anno.”
Il 17 Novembre Foale e Kaleri si sono concentrati sui preparativi dei sistemi di supporto per l’EVA, sui checks delle perdite delle tute, e sui settaggi dei sistemi di comunicazione. Per avere a disposizione le migliori possibilità di comunicazione con il TsUP di Korolev, l’equipaggio ha spostato il proprio ciclo di sonno/veglia, ritardandolo, in vista dell’esercitazione di due giorni.
Il giorno dell’esercitazione, il 18 Novembre, ha visto il solo Kaleri indossare la propria tuta Orlan, a seguito delle prove logistiche del giorno precedente, che avevano dimostrato che non era facile entrare con la tuta nel portello della Soyuz. Infatti le immagini televisive avevano mostrato Foale, senza la tuta addosso, spingere Kaleri nella Soyuz. Il test è durato molto più tempo del previsto.
La NASA ha detto poi, che i russi stavano studiando i risultati del test, e la possibilità di effettuare il trasferimento con la Soyuz agganciata al portello inferiore dello Zarya, anziché al modulo Pirs.
Il test è avvenuto durante il periodo di massima intensità della pioggia meteorica delle Leonidi, e Houston ha dato del tempo all’equipaggio per guardare al di fuori dai finestrini della Stazione per tentare di scorgere le meteore al momento del loro ingresso nell’atmosfera terrestre.
Il 19 Novembre l’equipaggio ha pulito e riconfigurato il modulo Pirs dopo il test ed è ritornato alle attività già in programma, che hanno incluso il riordino delle cinque postazioni antincendio del segmento americano, per fare spazio al posizionamento dell’analizzatore CSA-CP.
Per via di alcuni problemi con i computers, sempre il 19 Novembre, la NASA ha dovuto rinviare una ricognizione a controllo remoto tramite il Canadarm2 dell’esterno della Stazione. Il giorno seguente, dopo aver risolto tali problemi, è stato possibile osservare i vari tralicci e i radiatori esterni.
L’ente spaziale americano, ha detto che: “In previsione del primo uso del braccio robotico Canadarm2 da parte dell’equipaggio, Foale ha trascorso del tempo, il 21 Novembre, ripassando l’operatività del braccio con un sistema informatico apposito. Il primo uso del braccio, in una sessione di training, è pianificato all’inizio della prossima settimana.”
Riguardo all’aspetto medico della missione, il 17 Novembre Foale ha partecipato al test cognitivo WinSCAT, mentre il 21 Novembre l’americano ha iniziato a modificare una tuta strumentata da utilizzare nel corso della settimana seguente, con l’esperimento Foot/Ground Reaction Forces During Space Flight (FOOT).
La NASA ha dichiarato: “La Lower Extremity Monitoring Suit (LEMS), ovvero un paio di shorts da ciclista, in Lycra, accessoriati con 20 sensori, misurerà le forze applicate da Foale ai suoi piedi e alle sue articolazioni, e monitorerà la sua attività muscolare mentre egli svolgerà le sue normali mansioni sulla Stazione. I ricercatori di questo esperimento sperano di imparare di più sulle cause della perdita di massa dei muscoli e delle ossa degli astronauti durante i voli spaziali, in modo tale da studiare le contromisure più appropriate.”
Inoltre, verso la fine della settimana, i due hanno condotto le analisi delle proprie urine con un esperimento russo, e Kaleri si è sottoposto ad un esperimento per lo studio dell’attività bioelettrica del proprio cuore a riposo e durante l’uso della cyclette CEVIS del Destiny.
L’ente americano ha riferito dell’insorgere di un problema con il tappeto rotante TVIS, sempre nel corso di questa settimana: “Gli ingegneri stanno analizzando gli effetti di un possibile guasto al giroscopio del sistema di isolamento dalle vibrazioni del tapeto rotante della Stazione. Le indagini sono iniziate dopo che l’equipaggio aveva segnalato dei rumori inusuali durante l’esercizio dell’attrezzatura.”
"E’ stato determinato che un eventuale problema con un sostegno del giroscopio (che stabilizza il tappeto rotante nell’asse di rotazione, come parte del sistema di isolamento delle dinamiche del TVIS, dalle strutture della Stazione), potrebbe portare ad un danno irreparabile del tappeto rotante stesso. Si prevede di ripristinare l’esercizio del TVIS senza il giroscopio…
“…Per esplorare sulle sue possibilità di utilizzo, i dati sulle vibrazioni strutturali verranno raccolti con l’IWIS (Interim Wireless Instrumentation System), mentre si utilizza il TVIS nelle sue differenti configurazioni operative, senza l’azione del giroscopio, ma stabilizzato da un corrimano.”
Il 21 Novembre Kaleri ha sostituito un convertitore di corrente (PTAB) con il suo controllore (BUPT) nel modulo Zarya, a seguito di un suo comportamento anormale durante i periodi in cui la batteria è stata rimossa dal set delle altre cinque unità da 800A, per il ciclaggio.
Lo stesso giorno Kaleri ha lavorato nella Soyuz TMA-3 studiando la procedura di sostituzione di un fan del condizionatore/deumidificatore della capsula, per correggere una lettura dell’umidità più elevata del previsto, avuta durante la manovra di approccio e docking del 20 Ottobre scorso.
Le letture della pressione parziale dell’ossigeno della Stzione sono state inviate a terra da entrambi gli spazionauti, e sul finire della settimana si sono svolti gli audits sulle scorte di acqua.

24/11-30/11/03
Come al solito la settimana è iniziata con le misurazioni della massa corporea e del volume dei polpacci degli astronauti. Fatto questo, essi si sono apprestati a testare il tappeto rotante TVIS.
Dopo aver rilocato il pacchetto di sensori IWIS dal Destiny allo Zvezda, per registrare le vibrazioni strutturali, l’equipaggio ha dato inizio al test, che secondo la NASA dovrebbe durare alcune ore.
L’ente spaziale, dopo aver analizzato i dati, ha dichiarato che: “Gli ingegneri avevano dato l’OK all’equipaggio per il riutilizzo del tappeto rotante, nel corso del weekend, in questa configurazione modificata.”
Il 24 Novembre ci sono state altre buone notizie, quando il TsUP russo ha comunicato alla NASA che la bicicletta statica russa era tornata funzionante, e Kaleri la stava già usando. Benchè si pensasse di non utilizzare la cyclette fino a quando non si fosse capito quale era di preciso il guasto, si era venuto a sapere che l’attrezzo aveva ricominciato a funzionare, dopo aver ricevuto un “calcio” da parte di un membro dell’equipaggio.
Kaleri e Foale hanno lavorato ad una complessa procedura per la ricarica delle batterie del loro telefono satellitare Iridium, che ha implicato l’uso di sacche e detectors per il fumo, per assucurarsi che non si creassero cortocircuiti durante l’operazione, che era stata fra l’altro soggetto di intense discussioni durante l’Expedition Six.
Nella serata del 24 Novembre, è stata scoperta una piccola perdita in un contenitore russo attaccato alla toilet dello Zvezda, che conteneva urina trattata. L’equipaggio ha sigillato il contenitore marcandolo con la scritta “Toxic” prima di caricarlo sulla Progress M-48.
L’ente americano ha inviato all’equipaggio delle speciali istruzioni per l’ispezione dei pannelli della zona circostante al contenitore rimosso. “Se venissero scoperte delle tracce sui pannelli decorativi dello Zvezda, essi dovranno essere rimossi. La concentrazione dell’ammoniaca nella zona EDV-U dovrà essere controllata con i tubi-Draeger IPD-1.
Una seconda procedura di pulizia ad umido della zona contaminata doveva essere ancora eseguita, con particolare attenzione al possibile interessamento delle zone interne, dietro ai pannelli, e delle zone difficili da raggiungere. Per la pulizia, è stato detto all’equipaggio di usare pezze inumidite con acqua, e pezze asciutte, e durante la pulizia esso dovrà indossare i dispositivi di protezione individuale (guanti ed occhiali).”
Durante il tempo dedicato alla colazione, alle 07:59 GMT del 26 Novembre, Foale e Kaleri sono stati spaventati da un rumore metallico proveniente probabilmente dall’esterno del Complesso. Più tardi gli astronauti hanno utilizzato il Canadarm2 per osservare la zona sospetta, ma per via del punto di osservazione obliquo, non è stato loro possibile ottenere delle informazioni precise.
Sempre il 26 Novembre, Foale ha completato le modifiche finali ad una tuta strumentata per l’esperimento FOOT. Due giorni dopo egli ha inserito i propri dati personali nei files dell’Human Research Facility Rack del Destiny.
L’ente spaziale americano ha detto che: “Foale ha predisposto delle videocamere all’interno del Laboratorio Destiny per documentare la Fluid Dynamics Investigation. Questo esperimento viene svolto per aiutare a migliorare l’uso del Cellular Biotechnology Operational Support System (CBOSS), che fa crescere cellule di tessuto umano in un’unica forma tridimensionale in microgravità. Il CBOSS fornisce un ambiente mai usato prima, per la ricerca su vari tipi di malattie come il cancro, il diabete, le malattie cardiache e l’AIDS…”
Il 27 Novembre (Giorno del Ringraziamento, e quindi giorno di vacanza per gli americani), Foale e Kaleri hanno avuto un giorno di riposo nel quale hanno potuto ascoltare della musica, guardare dei films, e mangiare la tradizionale cena del ringraziamento fatta di riso e pollo. L’amministratore della NASA Sean O’Keefe ha salutato telefonicamente i due astronauti.
Il 28 Novembre “Foale ha installato l’equipaggiamento per la Pore Formation and Mobility Investigation (PFMI) nella Microgravity Sciences Glovebox. Questo esperimento studia come le bolle si formano nei campioni di metalli e di cristalli, deteriorando perciò le caratteristiche del materiale come la durezza, e la sua utilità nei vari esperimenti. I ricercatori osserveranno un materiale trasparente fondere, facendo attenzione alla formazione delle bolle, ed alle loro interazioni reciproche.”

“Strani rumori” sulla Stazione Spaziale
Alle 07:59 GMT del 26 Novembre Foale e Kaleri, mentre stavano facendo colazione, hanno riferito di aver udito un rumore, durato circa 1 secondo, causando in loro anche dello spavento.
Il daily report della NASA ha dichiarato: “In quel momento l’equipaggio si trovava nello Zvezda, vicino al pannello 235 (una delle cabine dell’equipaggio), ed il rumore è provenuto da un punto leggermente al di sopra e dietro la loro posizione, probabilmente dall’esterno del SM. Mosca ha verificato i sistemi russi determinando che tutto stava funzionando bene. La pressione della cabina era rimasta invariata. Il TsUP ha aveva anche confermato che non vi erano state accensioni dei propulsori in quel momento (nota: in quella zona esterna del modulo vi sono anche un’antenna Kurs e un’antenna Orlan/Tranzit, che generalmente sono spente, ma non erano state controllate). I controllori americani hanno dichiarato che l’SM PCS (Portable Computer System) si era disconnesso due minuti dopo l’evento.”
Il rumore è stato descritto come “un qualcosa di metallico che viene schiacciato o un pezzo di lamiera metallica che viene piegato”. Esso era stato differente da tutti quei rumori o suoni ai quali l’equipaggio era da tempo abituato.
Foale ha detto, durante una conferenza stampa, che i controlli iniziali su un sensore di pressione effettuati da Kaleri, avevevano fatto spaventare lui ed il compagno, poiché le letture indicavano un decremento di pressione. Ma una rapida verifica dei sensori del Destiny aveva subito evidenziato che la pressione era stabile.
L’astronauta americano, avendo già vissuto l’esperienza di una decompressione nello spazio (sulla MIR nel Giugno del 1997) ha detto più tardi di non aver avvertito alcuna conseguenza, su di sé, di un eventuale abbassamento della pressione interna (sulla MIR avvertì il calo di pressione nelle sue orecchie), pertanto ritenne subito che la situazione fosse normale.
Nella serata di quel giorno, Foale ha usato le videocamere esterne del braccio robotico Canadarm2 e del traliccio per ispezionare l’esterno dello Zvezda. Le immagini dell’esterno del modulo non hanno evidenziato la presenza di danni.
Le prime ipotesi hanno riguardato l’urto di un detrito spaziale sull’esterno dello Zvezda, e l’improvviso rilascio di un sistema di bloccaggio da parte di un fan all’interno del modulo.
Il 29 Novembre il sito NASAwatch.com ha riportato che la NASA aveva richiesto l’aiuto delle altre agenzie federali per la fornitura di immagini dell’esterno del complesso, usando i “National Assets and Technical Means” (telescopi e satelliti spia).
L’ente spaziale americano era stato criticato dalla Columbia Accident Investigation Board, nel suo rapporto finale, per non aver chiesto il medesimo aiuto in occasione dell’urto subito dal Columbia nel Gennaio 2003, durante il decollo.
Successivamente alla pubblicazione del Report, nell’Agosto del 2003, era stata eseguita una ricognizione esterna dell’intero Complesso, mediante i sistemi di ripresa statunitensi. Ad ogni modo la NASA dichiarò subito che tali sistemi non erano in grado di osservare tutte le superfici del massivo Complesso Spaziale.
Il 4 Dicembre Charlie Precourt, ex Comandante di missione ed ora Deputy Manager del Programma ISS per la NASA, ha dichiarato all’Associated Press che l’agenzia stava in realtà chiedendo l’aiuto del Department of Defence statunitense per ottenere immagini della Stazione, e benché egli avesse dichiarato, sempre in quell’occasione, che “nulla di sbagliato” era stato trovato, ha preferito non fare commenti specifici sulle immagini fin’ora ottenute.
Il giorno seguente, durante un briefing alla stampa, il Program Manager dell’ISS, William Gerstenmaier, ha detto ai reporters che mentre l’indagine era ancora in corso, non avrebbe fatto dichiarazioni circa le metodologie utilizzate per la cattura delle immagini dell’ISS.
Se tali immagini non avessero mostrato delle evidenze di impatti esterni, l’opzione finale sarebbe stata per Foale e Kaleri di fare un’esame in situ durante la loro EVA programmata per la fine del mese di Febbraio 2004. Questa attività, comunque, doveva ancora essere approvata dai responsabili della NASA e da quelli russi, poichè avrebbe lasciato l’ISS senza nessuno a bordo per l’intera durata della spacewalk.