[2007-12] Dicembre 2007 I.S.S. Mission Log

Il ritardo della missione STS-122/1E verso l’International Space Station, che è stata spostata dagli inizi di Dicembre alla metà di Gennaio e poi al 7 Febbraio 2008, ha lasciato i mission managers con del tempo in più per pianificare delle nuove attività per il trio dell’Expedition 16, composto dal Comandante Peggy Whitson e dagli ingegneri del volo Yuri Malenchenko e Dan Tani. Questa opportunità è stata colta per programmare una nuova EVA per Whitson e Tani al fine di svolgere ulteriori indagini sul SARJ esterno, che era stato disabilitato in attesa della sua riparazione. I due astronauti americani forniranno ulteriori dettagli agli ingegneri che pianificheranno l’intervento. Una seconda EVA avverrà il 30 Gennaio per la sostituzione di un componente del pannello solare. Lungo tutto questo periodo, i tre abitanti dell’ISS hanno proseguito gli esperimenti scientifici e medici e le attività manutentive programmate.

Il lavoro scientifico
Gli esperimenti scientifici hanno incluso il CSLM-2 (Coarsening in Solid Liquid Mixtures-2), e sono iniziati la settimana del 3 Dicembre nella Microgravity Science Glovebox (MSG). Questo esperimento ha esaminato gli effetti della microgravità sul fenomeno del “Coarsening” che generalmente avviene nella produzione delle leghe metalliche. Esso si è concluso il 30 Dicembre.
L’esperimento medico Braslet ha visto Tani e Whitson sottoporsi all’indagine volta a determinare, tramite l’utilizzo di ultrasuoni, la performance di una specie di polsini appositamente studiata, da applicare alle estremità basse del corpo, per modificare gli spostamenti dei fluidi corporei che avvengono agli inizi della transizione fisiologica di adattamento all’ambiente spaziale.
In oltre due giorni di test, Tani ha completato la sua seconda sessione di 24 ore di elettrocardiogramma, nell’ambito dell’esperimento Cardiovascular and Cerebrovascular Control on Return from ISS che mira a misurare gli effetti del volo spaziale a lunga durata sulla funzione cardiaca e sui vasi sanguigni implicati nell’irrorazione del cervello degli astronauti.
I due americani hanno quindi svolto l’esperimento Sleep-Long nel corso di questo mese di Dicembre, tenendo aggiornato un diario relativo alla quantità e alla qualità dei loro periodi di riposo, in comparazione ai dati raccolti da un Actiwatch per la determinazione dell’influenza del volo spaziale e della luce ambientale sui ritmi circadiani dei membri degli equipaggi dell’ISS.
Whitson ha anche aggiornato regolarmente il proprio diario per la continuazione dello studio degli aspetti comportamentali degli astronauti costretti all’isolamento.
Il programma opzionale volontario relativo al weekend scientifico è continuato con Whitson e Tani che hanno lavorato con l’esperimento Binary Colloidal Alloy Test-3, registrando inoltre un video educazionale che mostrava gli aspetti vari della vita sulla Stazione, inclusi gli aspetti sanitari, la vita sulla Stazione e la Prima Legge del Moto di Newton.
Riguardo agli esperimenti russi svolti da Malenchenko, egli ha condotto delle sessioni dell’esperimento Cardio-ODNT usando la tuta a vuoto pneumatico Chibis per creare una pressione negativa sulle proprie estremità corporee mentre viene esercitato un carico fisico.
Il russo ha anche svolto una tornata di sei giorni con il Plasma Crystal-3 Plus (PK-3 +) Experiment, che misura le proprietà di nuvole omogenee di plasma e polveri che possono essere generate esclusivamente nello spazio.
Malenchenko ha indossato l’European Eye Tracking Device per una seconda volta, sempre per lo studio dell’adattamento del sistema vestibolare alla microgravità tramite la misurazione dei movimenti degli occhi.
Sono state svolte altre sessioni con l’esperimento Sonokard con Malenchenko a testare un nuovo sistema per il monitoraggio della salute dell’equipaggio, consistente in una speciale t-shirt sportiva dotata di un dispositivo inserito nel taschino che riesce ad acquisire dati fisiologici evitando il contatto diretto di sensori con la pelle.

EVA del 18 Dicembre
L’ISS-EVA-13, condotta da Whitson e Tani è stata completata con successo in sei ore e 56 minuti, centrando tutti gli obiettivi pianificati.
L’attività extraveicolare è iniziata alle 09:50 GMT, con 70 minuti di anticipo rispetto alla timeline. Si è trattata della centesima EVA del programma e della 72esima originata dall’ISS stessa, mentre sono state 28 le EVAs originate da Shuttle agganciati alla Stazione, 50 quelle dall’airlock Quest e 22 dall’airlock russo Pirs, per un totale di 436 ore e tre minuti.
Nel corso dell’uscita, Whitson ha inoltre superato il record di Sunita Williams di tempo accumulato di EVA per una donna.
I due, supportati da Malenchenko dall’interno, hanno lavorato sul traliccio del pannello solare esterno ispezionando la Starboard 1A Beta Gimbal Assembly (BGA) e il Bearing Motor Roll Ring Module (BMRMM), ed inoltre hanno svolto un attento esame con tanto di ricognizione fotografica dello Starboard Solar Alpha Rotary Joint (SARJ) che da qualche tempo stava evidenziando delle vibrazioni associate a dei problemi elettrici, a causa dell’apparente frizionamento fra i vari componenti che sta portando inoltre alla esfoliazione delle superfici metalliche del sistema.
Il SARJ permette ai pannelli solari di ruotare per seguire la luce del Sole mentre la Stazione Spaziale orbita la Terra. La BGA permette alla coppia di pannelli solari di inclinarsi lungo il loro asse maggiore per puntare più direttamente verso il Sole. “L’8 Dicembre è cessata l’alimentazione primaria della BGA dopo l’intervento di tre interruttori. Una fonte di energia di backup è ancora in funzione, ma per via della perdita di ridondanza, il dispositivo è stato bloccato con le ali in posizione adatta al docking dello Shuttle Atlantis con l’STS-122.” Ha spiegato un comunicato della NASA.
L’agenzia ha riferito inoltre che Whitson e Tani avevano scoperto “l’assenza di evidenti segni di danni esterni nei cablaggi e nell’hardware della BGA e del BMRMM che potrebbero aver causato il ripetuto azionamento degli interruttori (RPCs/Remote Power Controllers), rendendo perciò evidente il fatto che il problema dovesse risiedere internamente all’hardware o al sistema elettrico.”
Essi sono entrati nel traliccio S5 per sconnettere dei cavi e permettere così ai controllori di svolgere dei tests diagnostici di continuità . Più tardi i cavi sono stati ricollegati.
Di seguito, Whitson e Tani hanno temporaneamente rimosso 22 coperture protettive Multi-Layer Insulation (MLI) per ispezionare il SARJ, le sue due Drive Lock Assemblies (DLAs), e 12 Trundle Bearing Assemblies (TBAs), riattaccandole dopo.
La NASA ha spiegato che benché i due spazionauti non avessero trovato la “smoking gun” per spiegare i problemi evidenziati dal SARJ, essi hanno riferito di aver trovato “molte scaglie di metallo” attorno al TBA-4 e al TBA-5, oltre a contaminazioni metalliche e magnetiche sull’anello principale esterno, associate a delle abrasioni, senza però notare delle evidenze di danni sull’anello interno o sui denti dell’ingranaggio.
In particolare, essi hanno trovato il DLA#2 sembrare particolarmente “brutto", ovvero pieno di contaminazioni che andavano diminuendo allontanandosi dalla zona del DLA stesso.
Sono state scattate delle fotografie delle zone sotto esame ed è stata misurata la profondità dei crateri superficiali con una speciale sonda, inoltre sono stati raccolti dei campioni di materiale superficiale.
Infine, i due spacewalkers americani hanno rimosso il TBA-5 dal suo alloggiamento sotto la copertura #20, usando una Pistol Grip Tool, e quindi inserendolo in una sacca per permetterne il suo ritorno sulla Terra a bordo dell’STS-122/Atlantis. L’ente spaziale americano ha dichiarato che il SARJ sarebbe stato in grado di funzionare anche con 11 TBAs.

Notizie tragiche dalla Terra

Il 20 Dicembre Dan Tani ha ricevuto la tragica notizia che sua madre, Rose, era rimasta uccisa in un incidente stradale. Tani è stato informato dell’accaduto durante una comunicazione privata, da sua moglie assistita da un medico. L’astronauta, il primo americano perdere un parente stretto durante una missione spaziale, ha potuto godere di qualche giorno per il proprio dolore, nel corso dei quali ha parlato con i propri parenti con un canale video privato.

Il volo libero della Progress M-61

Alle 03:59:52 GMT del 22 Dicembre, il veicolo cargo Progress M-61 è stato fatto sganciare dall’ISS. L’equipaggio in precedenza aveva trascorso diversi giorni caricandovi rifiuti e materiale non più utilizzabile, ed infine aveva pompato l’ossigeno residuo dalla capsula alla Stazione.
Invece di far rientrare la Progress nell’atmosfera il giorno stesso, il TsUP ha pianificato la sua permanenza in orbita per un altro mese, spostandola semplicemente in una quota di volo più bassa rispetto all’ISS, per permettere lo svolgimento dell’esperimento Plasma-Progress, come già avvenuto con la Progress M-60 agli inizi del 2007. Questo esperimento studia le caratteristiche del plasma generato dai jets di controllo del veicolo automatico. Il TsUP ha spiegato che le caratteristiche di riflessione della chiglia della capsula erano state testate per mezzo di raggi laser, che, fra l’altro, hanno valutato anche la “trasparenza” dell’atmosfera.
Alle 19:06 GMT del 22 Gennaio 2008 è stato azionato il motore della Progress M-61 per eseguirne il deorbiting. La capsula è quindi precipitata nell’atmosfera bruciando. I detriti sopravvissuti al rientro sono precipitati in una zona remota dell’Oceano Pacifico alle 19:52 GMT.

La Progress M-62 in volo

Alle 07:12:41 GMT del 23 Dicembre i russi hanno lanciato un nuovo veicolo cargo, la Progress M-62, dal Cosmodromo di Baikonur, con un vettore Soyuz-U.
Nel corso dei seguenti tre giorni, il TsUP ha comandato diverse accensioni dei suoi propulsori per portarlo alla quota della Stazione. Il sistema automatico di docking Kurs ha condotto l’approccio finale ormeggiando il veicolo al modulo Pirs alle 08:14:06 GMT del 26 Dicembre.
Malenchenko, stando nel modulo Zvezda, ha supervisionato la manovra, pronto ad intervenire con il sistema di docking manuale TORU. Il cosmonauta aveva precedentemente eseguito un docking manuale, con la Progress M-7 durante la sua missione sulla Stazione russa Mir.
La Progress M-62 aveva a bordo 2431 Kg di rifornimenti per l’ISS, inclusi carburante, cibo, vestiti, equipaggiamenti ed articoli personali per l’equipaggio. Le operazioni di scarico del veicolo sono continuate anche nei primi giorni di Gennaio.

Altra scienza

Prima della fine di Dicembre, il programma scientifico è continuato con ulteriori corse dell’esperimento Binary Colloidal Alloy Test, ed a questo proposito la NASA ha osservato che “le vibrazioni causate dal docking della Progress potrebbero aver interferito con il lavoro scientifico”.
Whitson e Tani hanno raccolto campioni da tre sessioni dell’esperimento LOCAD-PTS (Lab-on-a-chip). I campioni sono stati raccolti da varie zone dell’ISS, incluso il laboratorio Destiny e le sleeping areas. Alcuni dei campioni raccolti sono stati confrontati con le colture raccolte per accontentare le specifiche relative al protocollo Crew Healt Care Systems (CHeCS).
Whitson ha partecipato alla sua terza sessione dell’investigazione Nutrition, raccogliendo i suoi campioni di urina e sangue che sono stati stoccati nel freezer Minus Eigty-Degree Laboratory Freezer for ISS (MELFI), fino al loro rientro sulla Terra per le opportune analisi.
Relativamente al programma Crew Earth Observation, relativo alle fotografie della superficie terrestre scattate dall’equipaggio, in data 23 Gennaio, gli scienziati avevano ricevuto un totale di 12027 immagini digitali della Terra, incluse quelle delle Polar Mesospheric Clouds sull’Antartide per l’indagine relativa all’International Polar Year.

Fonte: Spaceflight Magazine/British Interplanetary Society

Grazie Luca per l’ottima documentazione!

E’ un piacere!

Grande lavoro! :ok:

Thanks!