[2008-02] Febbraio 2008 I.S.S. Mission Log

Ricerca con la Progress
Alle 10:31:52 GMT del 4 Febbraio, la Progress M-62 è stata fatta sganciare dal modulo Pirs, dopo essere stato caricato dall’equipaggio con materiale usato e rifiuti. Invece di eseguire il deorbiting come al solito lo stesso giorno, distruggendosi poi nell’atmosfera, il veicolo è stato manovrato in un’orbita separata, dove è divenuto il soggetto dell’esperimento “Plasma-Progress”, condotto dal Centro di Controllo russo.
Il TsUP di Korolev ha spiegato che l’esperimento utilizza i radar di terra per studiare “le proprietà riflettenti, oltre alle dimensioni e alla densità, delle particelle di plasma formate dagli esausti della navicella”.
I propulsori della Progress sono stati azionati per l’ultima volta alle 09:44 GMT del 15 Febbraio per decretare il definitivo abbandono dell’orbita terrestre. La maggior parte del veicolo è andato distrutto durante il rientro atmosferico, mentre i rottami sopravvissuti, sono precipitati nell’Oceano Pacifico, lontano dalle linee marittime, alle 10:29:34 GMT.

Progress M-63
Con la Progress M-62 in un’orbita separata rispetto all’ISS, il seguente veicolo cargo in serie, l’M-63, è stato lanciato da Baikonur alle 13:02:57 GMT del 5 di Febbraio, con un vettore Soyuz-U.
Il veicolo spaziale aveva a bordo 2578 Kg di materiale vario, che includeva ossigeno, propellente, cibo (anche miele, frutta, e verdure), equipaggiamenti scientifici ed hardware per il Segmento Russo dell’ISS. Energia ha dichiarato che 395 Kg di carico erano destinati al Segmento Americano della Stazione.
Energia, ovvero il costruttore e l’operatore dei veicoli russi, ha reso noto che il veicolo Progress M-64 era in costruzione e che “il primo veicolo spaziale simil-Progress, con delle sostanziali modifiche, era in preparazione”.
Queste modifiche puntano a migliorare la struttura del veicolo ed i sistemi di bordo, e la sua strumentazione è stata costruita utilizzando componenti di tecnologia digitale allo stato dell’arte, che permettono di incrementare la sua capacità di carico e di migliorare la sua funzionalità. I lanci di questo tipo di veicolo dovrebbero cominciare entro la fine dell’anno.
Con la Progress M-63 saldamente agganciata all’ISS, il prossimo pezzo da aggiungere all’ISS sarebbe stato lanciato entro poco tempo.

Finalmente arriva Columbus
Dal 7 al 20 Febbraio si è svolta la missione STS-122/1E che ha portato il laboratorio europeo Columbus sull’ISS.
L’STS-122 è stata lanciata alle 19:45:30 GMT del 7 Febbraio con un equipaggio di sette uomini, composto dal Comandante Stephen Frick, dal pilota Alan Poindexter e dai mission specialists Hans Schlegel, Leland Melvin, Léopold Eyharts, Stanley Love e Rex Walheim.
Schlegel e Eyharts hanno volato per conto dell’Agenzia Spaziale Europea, e Eyharts, francese, sarebbe rimasto sull’ISS, prendendo il posto di Dan Tani, con l’equipaggio dell’Expedition 16, per iniziare ad allestire il modulo Columbus, per dare inizio alla sua fase operativa.
Schlegel avrebbe anche dovuto compiere la la prima EVA della missione congiunta, per svolgere le operazioni di preparazione del modulo all’aggancio con il Nodo 2 Harmony, che avrebbe consegnato all’Europa una presenza permanente sull’ISS.

Dopo il docking dell’Atlantis, la Stazione è stata riorientata come pianificato, per minimizzare il rischio di impatto di micrometeoriti o detriti spaziali sullo scudo termico dello Shuttle.
Nel corso dell’approccio, Frick ha richiesto un colloquio medico privato con il Mission Control Centre di Houston, ed un secondo colloquio è stato da lui richiesto subito dopo il docking.
Più tardi, la NASA ha reso noto che Schlegel era stato sostituito da per la prima EVA della missione, da Stanley Love. Schlegel e Love hanno così scambiato i loro rispettivi incarichi fra l’EVA 1 e l’EVA 2, per via di un non meglio specificato problema medico di Schlegel.
L’ente spaziale americano ha ripianificato l’EVA 1 per il Flight Day 5, spostando le attività previste per il FD5 al giorno precedente.
Prima del periodo di sonno, i due equipaggi hanno svolto diverse attività che erano state inizialmente pianificate per il FD4, incluso il trasferimento del seggiolino anatomico di Eyharts nella Soyuz TMA-11. Il seggiolino di Tani è stato rimosso e stivato per il suo successivo ritorno sulla Terra.
Il 10 Febbraio la NASA ha approvato il primo dei due giorni possibili di estensione della missione (visto che l’Atlantis non era ancora stato equipaggiato con il sistema SSPTS che permette agli Orbiters di attingere energia dalla Stazione) mentre il trasferimento di equipaggiamenti e beni di consumo ha dominato la gran parte della giornata.
L’equipaggio ha anche utilizzato l’OBSS (Orbiter Bomm Sensor System) per esaminare il pod esterno dell’Orbital Manoeuvring System (OMS) dell’Atlantis sul quale era stata notata una copertura termica lacerata. I managers di missione hanno deciso che la lacerazione era compatibile con la fase di rientro, e che quindi non sarebbe stata necessaria alcuna EVA per la riparazione del lieve danno, come fece Danny Olivas nel Giugno 2007 con l’STS-117.

Le EVAs dell’STS-122
L’11 Febbraio è stata completata la prima EVA della missione da Walheim e Love.
Durante le sette ore e i 58 minuti trascorsi all’esterno, i due hanno preparato Columbus per il suo sollevamento e la sua installazione sul nodo Harmony, agganciandovi i cablaggi elettrici esterni, rimuovendo le coperture termiche dai meccanismi di docking ed attaccando un dispositivo Power and Data Grapple Fixture, necessario per permettere la presa da parte del Canadarm2. Essi hanno anche iniziato a preparare la rimozione di una Nitrogen Tank Assembly (NTA) dalla Payload Bay, svitando due dei quattro bulloni che la assicuravano all’Orbiter.
Mentre Walheim e Love erano all’esterno, Tani, Melvin ed Eyharts hanno utilizzato il Canadarm2 per afferrare, sollevare, trasferire ed unire Columbus al Common Berthing Mechanism esterno del nodo Harmony. Tutti i bulloni sono stati avvitati tramite comando remoto per unire saldamente il laboratorio multidisciplinare europeo alla sua posizione permanente sull’ISS.
Il 13 Febbraio si è svolta con successo la seconda EVA, che è durata circa sei ore e 45 minuti, da parte di Walheim e Schlegel, ora fisicamente recuperato. L’EVA aveva come unico obiettivo quello di sostituire un serbatoio di azoto non più utile, all’interno del traliccio P1.
Dopo aver rimosso il nuovo serbatoio dalla Payload Bay dell’Atlantis, esso è stato spostato verso il carrello CETA (Crew and Equipment Translation Aid, per il trasferimento verso il traliccio P1. Quindi, i due spazionauti hanno rimosso il vecchio serbatoio ed hanno installato il nuovo.
Walheim e Schlegel sono stati anche in grado di completare alcuni lavori della serie “get-ahead”, che hanno anche incluso la pulizia di un Micrometeroid/Orbital Debris Shield posto sul laboratorio Destiny, e l’istallazione di coperture sui pins che sono serviti a fissare Columbus nella stiva dell’Atlantis.
La terza EVA dell’STS-122 è stata svolta il 15 Febbraio da parte di Walheim e Love. L’escursione, durata sette ore e 25 minuti, ha visto i due spacewalkers trasferire due esperimenti europei dalla baia dell’Atlantis, per montarli sugli appositi supporti esterni di Columbus.
Gli esperimenti europei SOLAR (Solar Monitoring Observatory) ed EuTEF (European Technology Exposure Facility) sono quindi stati montati su Columbus, mentre un Control Moment Gyroscope (CMG) guasto, che era stato montato su di una piattaforma esterna, è stato posizionato nella stiva dell’Orbiter per il suo successivo ritorno sulla Terra.
I due hanno anche ispezionato, fotografato, e preso dei campioni dall’anello principale del Solar Alpha Rotary Joint (SARJ) esterno.

La preparazione di Columbus
Il 12 Febbraio, dopo il completamento dei controlli di tenuta e delle connessioni elettriche e dei dati, è stato aperto il portello interno di Columbus, sancendo il nuovo status dell’Europa, come full partner e co-titolare dell’ISS.
La NASA ha reso noto che benché Columbus fosse il modulo più piccolo dell’ISS, esso offriva lo stesso volume di payload, e le stesse capacità energetiche e di gestione dei dati dei moduli più grandi della Stazione.
Columbus è stato lanciato già corredato con circa 2500 Kg di attrezzature per esperimenti e hardware addizionale.
Il lavoro di allestimento interno è incominciato solamente poche ore dopo, mentre il laboratorio entrava nella fase di commissioning, che era gestita e controllata dal Columbus Control Centre (Col-CC) situato nei pressi di Monaco, in Germania.
Whitson, Tani ed Eyharts, lavorando all’interno del modulo laboratorio, hanno installato i cablaggi per l’alimentazione elettrica e per la gestione dei dati, ed i condotti per la ventilazione. Essi hanno rimosso le pannellature interne ed hanno installato il tubo per la raccolta della condensa, oltre a trasferire le maschere per l’ossigeno e gli estintori. Prima della fine della giornata lavorativa, è stato installato anche il cavo per la connessione ethernet.
Il 13 Febbraio, le procedure finali per l’attivazione del laboratorio europeo sono state sospese per via di un problema informatico interno fra un computer Command and Control Multiplexer/Demultiplexer (C&C MDM) ed il Mission Management Computer.
Il Centro di Controllo di Oberpfaffenhofen ha tentato di inviare i suoi comandi per ciclare le valvole di ventilazione ed i fans del laboratorio, ma la procedura non è andata a buon fine, e per il momento nel modulo non ci sarebbe stata ventilazione intermodulo e rilevazione di fumo.
Le operazioni di attivazione, come detto, in stallo, riguardavano lo spostamento dei payload europei dalle posizioni di lancio a quelle operative.
Infine, il 14 Febbraio Columbus è stato definitivamente attivato, dopo la sostituzione del C&C MDM primario con quello secondario, avvenuta la sera prima.
Gli ultimi lavori hanno riguardato l’attivazione di una workstation portatile dotata di computers, il posizionamento di alcuni laptop computers, di alcune telecamere e la rilocazione dell’European Drawer Rack e del Biolab dalle loro posizioni di lancio a quelle operative permanenti. E’ stata anche installata una Zero-G Stowage Rack.
Whitson ha completato l’allestimento del vestibolo installando un condotto per l’azoto fra il Columbus stesso ed Harmony.
Il 15 Febbraio il Comandante ha preparato un nuovo Fluid Science Laboratory nella propria rack, configurandolo per l’operatività. Più tardi essa ha spostato l’European Drawer Rack unendovi le sue connessioni ombelicali.
Assieme a Schlegel, Peggy ha controllato i sistemi di allarme antincendio del laboratorio, oltre agli altri sistemi di allarme.
Il 16 Febbraio Whitson ed Eyharts hanno configurato le racks di Columbus, con particolare attenzione all’European Drawer Rack, raccogliendo il suo equipaggiamento, installando il sistema di raffreddamento e le connessioni per la raccolta dei dati di una Protein Crystallization Diagnostic Facility Electronic Unit, e verificando il Rack Fire Indicator.
Più tardi, Whitson ha spostato del payload hardware dalla Microgravity Science Glovebox (MSG) alla Zero-G Stowage Rack appena installata.
Schlegel ha lavorato con il Biolab, installando i sistemi di stoccaggio per Biolab e BioGlovebox. Il lavoro dettagliato è continuato anche durante il giorno seguente, quando Whitson ha raccolto campioni di fluido dal circuito di refrigerazione del laboratorio, per condurre delle verifiche del serraggio ermetico del vestibolo fra Columbus ed Harmony.
Il 17 Febbraio, Schlegel ha scattato alcune immagini 3D dell’interno di Columbus.
Whitson ha lavorato con l’installazione del meccanismo Knee-Brace Assembly Replacement Capture nelle racks A1 e F2 (che avevano qualche problema a Tani ed Eyharts) in vista della rilocazione delle racks della Microgravity Science Glovebox e dell’EXPRESS Rack 3 dal laboratorio Destiny.
Gli altri lavori relativi all’attivazione di Columbus hanno riguardato l’European Physiology Module e il Fluid Science Laboratory. Eyharts, dopo la partenza dell’Atlantis, ha potuto completare l’attivazione dell’FSL.

Undocking e rientro
L’Atlantis, con i suoi sette membri di equipaggio, incluso Dani Tani, che ha lasciato la Stazione dopo 116 giorni di permanenza, si è staccato dal PMA-2 alle 09:24 GMT del 18 Febbraio.
Per il trio dell’Expedition 16, consistente in Whitson, Malenchenko ed Eyharts questa giornata è proseguita senza un grosso carico di lavoro. Nel corso del volo congiunto con Atlantis, Malenchenko ha svolto i propri lavori di routine nel Segmento Russo, inclusa la manutenzione dei sistemi di supporto vitale, il campionamento dell’aria, il monitoraggio degli esperimenti scientifici in corso, l’esecuzione di altri esperimenti medici. Ovviamente il russo ha anche coadiuvato i due equipaggi nel loro lavoro congiunto.

L’Atlantis ed il suo equipaggio sono atterrati al Kennedy Space Center il 20 Febbraio 2008, dopo un viaggio di 13 giorni e 202 orbite attorno alla Terra.
L’associate administrator for space operations Bill Gerstenmaier ha definito la missione STS-122 come una delle missioni si costruzione dell’ISS di maggior successo.
Ai comandi dell’orbiter vi era Steve Frick, mentre Alan Pointdexter è stato il pilota. Leland Melvin, Rex Walheim, Stanley Love e gli astronauti dell’ESA Hans Schlegel tedesco e Leopold Eyharts francese sono stati i mission specialists.

Eyharts è rimasto a bordo dell’ISS, prendendo il posto dell’ingegnere del volo dell’Exp.16 Dani Tani, che è tornato a terra con l’Atlantis dopo aver trascorso circa quattro mesi nello spazio.
Eyharts ritornerà sulla Terra con la missione STS-123 dell’Endeavour, in programma per l’11 Maggio 2008.

La missione appena conclusa ha compreso tre spacewalks per l’allestimento di Columbus con i cablaggi per l’alimentazione elettrica, quelli per la gestione dei dati, e i circuiti di refrigerazione. Inoltre sono stati installati due dispositivi scientifici all’esterno del laboratorio, è stato sostituito un serbatoio per l’ammoniaca del sistema di refrigerazione della Stazione, ed è stato ritirato un Control Moment Gyroscope da riportare sulla Terra.

L’STS-122 è stata la 121esima missione di uno Space Shuttle, la 29esima dell’Atlantis, ed il 24esimo volo per l’ISS. Il prossimo volo di Atlantis, sarà per l’STS-125, la missione di servizio per il telescopio spaziale Hubble, prevista per l’estate del 2008.

Atterrato l’Atlantis, la scena ora si è liberata per la successiva fase dell’assembleggio dell’ISS, con la missione STS-123 che porterà in orbita il modulo logistico giapponese Kibo della Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA), ed il nuovo manipolatore robotico canadese Dextre.

Avamposto europeo
Columbus è il primo avamposto abitato europeo in orbita. Il modulo, lungo 7 m, largo 4,5 m e del peso di 21 tonnellate, è a tutti gli effetti un laboratorio multidisciplinare allo stato dell’arte.
Esso è stato unito al Nodo 2 Harmony, e dopo le opportune verifiche sulle eventuali perdite di pressione, dopo il completamento delle connessioni elettriche e per il trasporto dei dati, il 12 Febbraio 2008, Eyharts e Schlegel hanno aperto per la prima volta il portellone del modulo, sancendo così il nuovo status dell’Europa, divenuta partner completo e co-titolare dell’ISS.
Subito dopo, i due astronauti europei hanno manifestato la propria felicità ed il proprio orgoglio mentre stavano varcando per la prima volta la soglia di Columbus.

In poco temo ha avuto inizio il lavoro di approntamento del modulo, interamente gestito dall’ appositamente costruito Columbus Control Centre di Oberpfaffenhofen, nei pressi di Monaco, in Germania.
Schlegel, che ha dovuto rinunciare alla prima delle tre EVA in programma per l’STS-122 per un problema fisico, ha potuto rimettersi in tempo per la seconda attività extraveicolare, svolta il 13 Febbraio. Il tedesco ha espresso la propria soddisfazione per l’aggiunta di Columbus all’ISS, sottolineando il fatto che era come se si fosse all’inizio di una nuova era spaziale per l’ESA e per l’Europa.

Con l’addizione di Columbus, il volume pressurizzato della Stazione Spaziale è cresciuto circa del 15 %, e la capacità scientifica è più che raddoppiata. Nei prossimi mesi di Marzo e Maggio verranno aggiunti altri due moduli del laboratorio giapponese Kibo, mentre un Multi.Purpose Laboratory Module russo (MLM) seguirà nel 2011.

Il periodo cosiddetto di “commissionamento” di Columbus, segna l’inizio di una nuova era per le attività europee legate all’ISS.
L’ESA, ora partner maturo ed affidabile, non solo potrà godere dei benefici dell’utilizzo del suo laboratorio, ma contribuirà anche alla logistica della Stazione.
Il contributo europeo alla logistica della Stazione Spaziale Internazionale si traduce soprattutto con l’importante funzione dell’Automated Transfer Vehicle (ATV), progettato per l’invio di pezzi di ricambio, viveri, materiale di consumo, esperimenti scientifici, fluidi, propellenti, e per eseguire le manovre di reboost per la compensazione del decadimento orbitale dell’ISS.
Il primo ATV, battezzato Jules Verne, verrà lanciato da un Ariane 5 dalla Guiana Francese nella prima metà del mese di Marzo, con il docking previsto per la fine del mese.

Iniziando le attività a bordo di Columbus, hanno fatto il loro inizio anche quelle relative al network dei nove User Support and Operations Centres (USOCs), sparsi per l’Europa per agevolare l’interfaccia fra i ricercatori ed i payload scientifici di bordo, e per permettere agli scienziati di controllare i propri esperimenti a distanza e ricevendo informazioni in real-time sui loro risultati.

Nel corso del prossimo mese, l’attività del network dell’USOCs aumenterà a ritmi vertiginosi, dal momento in cui gli esperimenti già a bordo di Columbus, dopo la fase di commisionamento, verranno attivati, e verranno di seguito raggiunti con il tempo da altri payloads scientifici.

Columbus è stato ideato per supportare 500 esperimenti all’anno, per un periodo di dieci anni, svariando dai campi della coltura cellulare, alla biologia delle piante, all’astrobiologia, alla fisiologia umana, alle scienze dei fluidi e dei materiali, alla fisica, all’astronomia, alla tecnologia e al remote sensing.

Preparativi
L’arrivo di Columbus al Kennedy Space Centre è avvenuto nel Maggio del 2006, ed i preparativi per il suo lancio sono terminati nell’Ottobre del 2007; nel mese di Novembre il modulo è stato caricato nella stiva di Atlantis, ed il giorno dopo lo Shuttle è stato spostato sul pad.
Come si sa, il 6 ed il 9 Dicembre è stato fermato per ben due volte il countdown proprio il giorno del lancio, per colpa di due dei quattro Engine Cut-off Sensors (ECOs), situati nell’External Tank, che avevano dato delle letture errate. Solamente dopo diverse settimane di esami, tests e riparazioni, è stato possibile dichiarare Atlantis pronto per il volo.

Gli astronauti sono arrivati tre giorni prima del lancio, il 4 Febbraio, e come di consueto, dopo essere scesi dal Gulfstream si sono intrattenuti brevemente con la stampa.
Eyharts e Schlegel hanno sottolineato che finalmente Columbus stava per essere messo in funzione, assieme al centro per il il controllo delle sue operazioni situato in Germania.

Benché il countdown fosse proseguito senza intoppi, negli ultimi giorni le previsioni del tempo sono andate peggiorando, con il 70 % di no-go nel giorno precedente il lancio, paventando così ulteriori ritardi. Alcuni insiders ritenevano che il lancio fosse “sfortunato” per il fatto che gli SRBs dell’STS-122 provenivano tutti da missioni che avevano avuto grossi problemi il giorno del decollo, come la STS-41D, 31, 55, 68, 93, 99, 101. Inoltre è stato usato per la seconda volta anche un booster dell’STS-107.

Tuttavia l’equipaggio si è mostrato sorridente il 7 Febbraio quando si è incamminato verso il Pad, salutando con allegria i rappresentanti dei media che si erano raccolti nel luogo loro designato, assieme ai parenti e agli amici degli astronauti. Entrando nell’orbiter Schlegel ha mostrato un cartello con la scritta:”Go Columbus”.

La giornata è iniziata all’insegna del sole e, con notevole sorpresa dei meteorologi, il tempo è rimasto bello fino a quando l’equipaggio è entrato nella cabina dell’Orbiter, attorno alle 11 ora locale, quattro ore prima circa del lift-off.
Le condizioni meteorologiche hanno continuato a mantenersi buone man mano che si avvicinava il T-0, e non essendoci alcun problema tecnico, poiché anche i famigerati sensori ECO stavano funzionando correttamente, anche gli ultimi minuti prima dell’accensione dei motori sono trascorsi fluidamente. E’ stato proprio in questi istanti che i presenti, soprattutto gli spettatori europei, si sono resi conto, che il lancio di Columbus sarebbe avvenuto proprio quel giorno!

Il lift-off è avvenuto in un cielo quasi terso, alle 14:45:30 ora locale, ed è stato uno spettacolo molto particolare, non solo per il consueto boato e per la forte luce dei boosters, ma soprattutto per le notevoli vibrazioni percepite sia con il corpo (nel torace) che tramite il terreno. Al momento del distacco dei due SRB’s la folla ha esultato.

Quando Columbus ha raggiunto l’orbita in tutta tranquillità, la delegazione dell’ESA composta dal Segretario di Stato tedesco Hintze, dal Direttore Generale dell’ESA Jean-Jacques Dordain, dal Manned Space Director dell’ESA Daniel Seacotte e dagli astronauti europei Thomas Reiter, Christer Fuglesang e Paolo Nespoli hanno servito dello champagne.
Dordain ha fatto un piccolo discorso sottolineando che più lunga è stata l’attesa è più elevata è stata la gioia per questo momento.

Un’ora dopo il lancio, alla conferenza stampa, l’Amministratore della NASA Michael Griffin ha battezzato la STS-122 come uno dei più significativi lanci dello Shuttle, mentre Dordain si è detto felice del fatto che ora l’ESA era divenuto un visibile e concreto partner dell’ISS. Dordain ha ringraziato Griffin per lo splendido lancio.

Saluti in orbita
Atlantis è giunto in ottima forma alla Stazione Spaziale, con solamente una piccola lacerazione riscontrata nel pod degli OMS di destra, avvenuta dopo il lancio. Uno strappo simile venne riscontrato nella missione precedente dell’Atlantis, la STS-117, ma sul pod di sinistra, e richiese una riparazione svolta durante un’EVA.
Il docking è avvenuto leggermente prima del previsto, il 9 Febbraio alle 17:17 UTC; che era anche il giorno del compleanno del Comandante dell’ISS Peggy Whitson, che ha voluto considerare il modulo Columbus con l’equipaggio di STS-122 il suo “regalo di compleanno”.
Dopo l’apertura dei portelli, alle 18:40 UTC, gli equipaggi si sono calorosamente salutati.

Due giorni dopo, Columbus è stato portato sopra al braccio robotico della Stazione, dalla stiva dello Shuttle, ed è stato agganciato al Node-2 Harmony, posto sul lato esterno dell’ISS, alle 21:44 UTC, mentre l’astronauta europeo e nuovo abitante della Stazione Spaziale Internazionale Eyharts ha ufficializzato il fatto che ora il modulo Columbus era divenuto parte dell’ISS.
Eyharts, assieme a Tani e Melvin, era ai controlli del braccio robotico della Stazione durante la manovra di aggancio del modulo.
Il laboratorio è stato installato nel corso della prima spacewalk della missione STS-122.
All’esterno dell’ISS, gli astronauti Walheim e Love hanno preparato il modulo per l’installazione prima che il braccio robotico della Stazione venisse impiegato per sollevare Columbus e collocarlo in posizione.
“Un altro grande giorno per l’Agenzia Spaziale Europea, un grande giorno per l’industria europea, ed un grande giorno per l’Europa in generale.” Ha commentato Alan Thrkettle, il Program Manager dell’ISS per l’ESA.
Un altro giorno di festa si è tenuto il 15 Febbraio quando Melvin ha compiuto 44 anni, ed è stato festeggiato mentre era ai controlli del braccio robotico dell’ISS, durante l’ultima delle tre EVA dell’STS-122, svolta da Love e Walheim (che ha partecipato a tutte e tre le spacewalk). Tre giorni dopo, l’ Atlantis si è staccato dall’avamposto orbitale dopo una missione di assoluto rilievo.

Tragedia Personale
Dan Tani, astronauta della NASA, è partito per lo spazio a bordo dello Shuttle Discovery, nell’Ottobre del 2007, e sarebbe dovuto rientrare sulla Terra in Dicembre.
Purtroppo l’Atlantis è stato appiedato dai problemi ai sensori del carburante, e quindi la sua permanenza sull’ISS è stata estesa di due mesi.
Oltre a perdere le vacanze natalizie con la sua famiglia, Tani era bloccato in orbita quando ha ricevuto la notizia della scomparsa della madre, avvenuta il 19 Dicembre in un incidente stradale.

Nel giorno del proprio rientro sulla Terra, Tani ha reso noto di aver preparato degli appunti che potrebbero essere utili a futuri colleghi astronauti che parteciperanno a voli a lunga durata, e che potrebbero affrontare simili tragedie personali.

Reboost da parte di Zvezda

Alle 05:16 GMT del 28 febbraio, i due motori posteriori KD del modulo Zvezda si sono accesi per rifinire l’orbita dell’ISS in vista dell’arrivo della missione STS.123 e della Soyuz TMA-12 i cui lanci avverranno rispettivamente l’11 Marzo e l’8 Aprile 2008.

Esperimenti esterni.

Le due nuove strutture esterne per payloads di Columbus, montate il 15 Febbraio nel corso della terza EVA della missione STS-122, denominate EuTEF (European Technology Exposure Facility) e Solar (Sun Monitoring on the External Payload Facility of Columbus) sono state sottoposte al periodo di commissioning.
Su EuTEF, otto dei nove esperimenti sono già stati attivati. Una nota dell’Agenzia Spaziale Europea ha informato che era stato fatto il reboot della piattaforma, per via di un’anomalia riscontrata.
Il 6 Marzo è stata inviata a terra la prima immagine dell’Earth Viewing Camera (EVC) situata sull’EuTEF.
Uno degli esperimenti di Solar stava invece manifestando delle anomalie sulle quali erano al lavoro gli specialisti. La piattaforma Solar contiene tre strumenti che misurano l’irradianza spettrale solare.

Aggiornamenti di software
Il 22 Febbraio la sala di controllo di Houston ha completato l’invio del nuovo software per il Mobile Service System per integrare l’aggiunta del manipolatore Dextre Special Purpose Dexterous Manipulator nel sistema robotico della stazione.

Manutenzione e riparazioni

Malenchenko ha trascorso diverso tempo tentando di riparare una pompa della Condensate Feed Unit del Russian Condensate Water Processor (SRV-K) nel modulo Zvezda, senza peraltro riuscirci.
Nel laboratorio Destiny, Whitson è riuscita ad aggiustare un sensore di temperatura in avaria del letto assorbente 2 dell’American Carbon Dioxide Removal Assembly. Più tardi la NASA ha informato che anche il sensore dell’altro letto adsorbente stava dando delle letture errate, e quindi si era resa necessaria anche la sua riparazione.

Il 29 Febbraio, Malenchenko ha trascorso circa quattro ore lavorando sul Rusian Thermal Control System, riparando il KOB Loop 1 tramite la rimozione delle due unità contenenti le pompe di ricircolo elettrico sul pannello della pompa 3SPN2, e sostituendole con dele pompe di scorta stoccate nel modulo Zarya.

Fonte: Spaceflight Magazine/British Interplanetary Society

Tutte le immagini sono (C) di NASA/JSC/KSC

  1. (9 Febbraio 2008) Il laboratorio Columbus nella stiva dello Shuttle Atlantis qualche istante prima del docking con l’ISS.

  2. (15 Febbraio 2008) Rex Walheim dell’STS-122 posa accanto a Columbus, nella terza ed ultima EVA dell’STS-122.

  3. (18 Febbraio 2008) Il laboratorio Columbus fotografato poco dopo l’undocking dell’Atlantis.

  4. (21 Febbraio 2008) L’astronauta europeo Leopold Eyharts al lavoro nel laboratorio Destiny.

Bravo :clap: :clap: :clap: e un piacere leggere le tue relazioni così dettagliate e complete.

Bravo davvero Luca! Grazie! :clap:

:flushed:

Arrossisci???
Allora beccati questa!!!

ENCICLOPEDICO!!! :clap: :clap: :clap:

Venite a complimentarvi con lui di persona ad Astronauticon!