[2009-02] Febbraio 2009 I.S.S. Mission Log

Continua il lavoro ECLSS
Verso la metà di questo mese di Febbraio, dopo la disattivazione del CDRA, è stato notato che i livelli di CO2 erano al di sopra dei limiti consentiti sulla Stazione, a seguito della sostituzione e dell’attivazione di una nuova pompa per il vuoto nel sistema russo per la rimozione dell’anidride carbonica Vozdukh. Houston ha ordinato all’equipaggio di riattivare il CDRA per riportare i livelli della CO2 nella norma, chiedendo inoltre di utilizzare le cartucce all’idrossido di litio, se necessario.

Facendo un passo indietro nel tempo, va detto che agli inizi del mese i controllori di Houston hanno manovrato il Mobile Servicing System e il Mobile Transporter situati sul traliccio principale, verso la Workstation 6, dopo un opportuno checkout. Il MT, che trasporta il manipolatore robotico Canadarm2, era da spostare in vista delle operazioni da condurre durante la missione STS-119, che aggiungeranno il segmento di traliccio S6 con il suo quarto set di pannelli solari.

Verso la fine dello scorso mese di Gennaio, i tecnici canadesi avevano svolto degli accurati tests sullo Special Purpose Dextrous Manipulator (SPDM o DEXTRE), impiegando il Canadarm2 per rimuoverlo dalla sua posizione di parcheggio sul Destiny. Essi hanno verificato i sistemi del robot in vista della sostituzione di un interruttore sul traliccio principale, prevista per la fine del 2009. Si tratterà della prima volta in cui verrà svolta una tale operazione in modalità robotica.

La partenza della Progress M-01M

Dopo essere stata caricata di materiale di scarto, immondizia e hardware non più d’uso, la Progress M-01M, la prima della nuova versione di veicoli cargo a controllo digitale, è stata fatta sganciare dal modulo Pirs alle 01:10:44 GMT del 6 Febbraio. La capsula è stata manovrata su di un’orbita indipendente, lontano dall’ISS, per una serie di tests della durata di due giorni del nuovo sistema di controllo prima dell’ultima attivazione del suo propulsore, avvenuta alle 07:32 GMT dell’8 Febbraio, e durata 110,2 secondi per il deorbiting distruttivo del veicolo.

L’arrivo della Progress M-66
Alle 05:49:46 GMT del 10 Febbraio, la penultima capsula Progress della serie 300 (Progress 366 o Progress M-66) è stata lanciata dal poco usato Pad 31 del Cosmodromo di Baikonur.
Il cargo aveva una massa al lancio di quasi 7,3 tonnellate, e conteneva 2407 kg di materiale vario per l’ISS; ovvero: 1120 kg di carburante per i sistemi propulsivi russi, 21 kg di aria e 28 kg di ossigeno per l’atmosfera della Stazione, e fra i 1238 kg di carico secco anche una tuta da EVA Orlan-MK della massa di 109 kg stivata nella sezione anteriore del veicolo automatico. Si trattava della seconda tuta inviata all’equipaggio dell’Expedition 18.

Dopo tre giorni di volo di avvicinamento alla Stazione Spaziale, la Progress M-66 si è agganciata automaticamente con il modulo Pirs, alle 07:19 GMT di Venerdì 13 Febbraio.
L’equipaggio si è messo subito al lavoro per scaricare il carico, alla ricerca di frutta fresca e di articoli personali. Lonchakov ha scaricato una quantità di esperimenti scientifici ad alta priorità, inclusi quelli relativi alla crescita di cellule e di cristalli.

Il rinvio di STS-119
La missione STS-119/15A sarebbe dovuta essere stata lanciata il 12 Febbraio e avrebbe portato al docking dello Shuttle con l’ISS il 14 Febbraio, un giorno dopo quello della Progress M-66. Purtroppo, nel post-flight processing svolto dopo l’ultima missione dell’Endeavour, la STS-126 del Novembre 2008, è rilevato un danno su una delle tre valvole di controllo del flusso degli SSMEs. Ogni Orbiter ha tre di queste valvole di controllo del flusso che incanalano l’idrogeno gassoso (GH2) dai Main Engines all’External Tank. Gli ingegneri stavano valutando la situazione per determinare le eventuali conseguenze nel caso in cui si dovesse staccare un detrito da una valvola che andasse a colpire l’interno dello Shuttle o dell’External Tank.

Il processo investigativo ha causato il rinvio del lancio che era stato fissato al 12 Febbraio, prima al 19 Febbraio, poi al 27. Comunque, dopo una Flight Readiness Review (FRR) tenutasi il 20 Febbraio, il management team ha deciso di rinviare definitivamente il lancio fino a quando non fosse stato compreso appieno il problema, e fino a quando non fosse stata determinata una soluzione. Ciò ha comportato il fatto che Sandra Magnus, che avrebbe dovuto essere sostituita nell’equipaggio dell’Expedition 18 dall’astronauta giapponese Koichi Wakata, sarebbe rimasta a bordo della Stazione per qualche settimana in più del pianificato.

Mantenere pulita la stazione
Il Lab-on-a-Chip Application Development-Portable Test System (LOCAD-PTS) utilizzato sull’ISS da Sandra Magnus, è un dispositivo che utilizza degli enzimi estratti dal sistema immunitario del Limulus polyphemus (detto limo o granchio reale). Dopo aver strofinato una superficie con un particolare tampone, il campione viene inserito nel LOCAD e la chimica del limo fa il resto. In meno di 15 minuti il dispositivo dice all’equipaggio se sul campione analizzato sono presenti dei batteri.
Dal Marzo al Maggio 2007, Sunita Williams procò l’efficacia del LOCAD nella rilevazione dei batteri gram negativi nel Nodo Unity e nel Destiny. Fra Giugno e Settembre 2008, l’equipaggio dell’ISS ha testato un secondo tipo di cartuccia LOCAD, ideato per rilevare i funghi. Il Nodo Unity è stato trovato libero da funghi, e si è trattato senz’altro di un’ottima notizia, ma ciò non ha aiutato gli ideatori del dispositivo a verificarne l’efficacia. Pertanto Magnus ha deciso di strofinare il tampone in un posto dove avrebbe senza dubbio rilevato la presenza di funghi: le fessure in cui gli astronauti infilano i propri piedi per mantenersi stabili mentre lavorano al computer. Purtroppo il test ha dato ancora esito negativo. Di seguito Sandra si è recata nella zona delle attrezzature ginniche, e qui finalmente il LOCAD ha rilevato la presenza di funghi sulle bretelle utilizzate dagli astronauti per mantenersi stabili sugli attrezzi (e quindi umide di sudore).
Jake Maule, uno dei progettisti del LOCAD-PTS ha comunque dichiarato che la presenza di funghi a bordo dell’ISS non rappresenta al momento un pericolo per l’equipaggio.

Il 26 Febbraio la NASA ha definitivamente annunciato che la missione STS-119 verrà lanciata il 12 Marzo dopo la sostituzione delle tre Flow Control Valves (FCV) nelle linee dell’idrogeno gassoso (GH2) dell’Orbiter con delle valvole che avevano effettuato pochi voli. Le FCV servono a pressurizzare la sezione dell’External Tank relativa all’idrogeno. Quest’anno i problemi con questo tipo di valvole hanno creato problemi ai lanci di Delta ed Atlas.

Lavori di manutenzione
In questo periodo i principali lavori di manutenzione hanno riguardato il Segmento Russo, ed hanno incluso una verifica sulle perdite d’aria fra il compartimento di trasferimento del modulo Zvezda e l’airlock Pirs per verificare il problema con una valvola di equalizzazione dell’aria occorso durante una recente attività extraveicolare. Il controllo ha evidenziato che la valvola stava lavorando bene.

Sul finire del mese di Febbraio, Lonchakov ha trascorso diverse ore sostituendo l’equipaggiamento Kurs all’interno dello Zvezda. La nuova unità, spedita in orbita con la Progress M-66, verrà utilizzata per i futuri dockings in modalità automatica, mentre quella rimossa è stata installata nel Modulo Zarya per sostituire la sua unità, che a sua volta, era stata spostata nel modulo Zvezda.

Lonchakov l’equipaggio per le comunicazioni ed il controllo da utilizzare durante la manovra di avvicinamento del cargo automatico giapponese HTV, che verrà lanciato alla fine del 2009. Il modulo a perdere verrà infine afferrato dal canadarm2 dell’ISS e collocato al portello di attracco inferiore del nodo Harmony.

Fonte: Spaceflight Magazine/British Interplanetary Society

Tutte le immagini sono (C) di NASA/JSC/KSC

  1. (9 Febbraio 2009) Sandra Magnus nella sua cuccetta.

  2. (10 Febbraio 2009) Il Comandante Mike Fincke al lavoro nel laboratorio europeo Columbus.

  3. (19 Febbraio 2009) Mike Fincke al centro, con i compagni dell’Expedition 18, Yuri Lonchakov e Sandra Magnus, fra una tuta russa Orlan, a sinistra, e una tuta americana EMU a destra.