[2009-10] Ottobre 2009 I.S.S. Mission Log

Arrivo sull’ISS
La Soyuz TMA-16 ha eseguito un docking automatico con il portello di coda del modulo Zvezda alle 08:35:07 del 2 Ottobre, comportando il fatto che per la prima volta tre distinte Soyuz erano contemporaneamente agganciate all’ISS. Di lì a poco l’equipaggio sarebbe passato a nove unità.

Laliberté, descritto come un artista del circo trasformatosi in imprenditore e filantropo, ha parlato con i suoi familiari, sgridando scherzosamente uno dei propri figli che non aveva indossato il celebre naso rosso dei clown (come invece ha fatto lui durante le fasi di lancio e docking) Del resto Laliberté aveva promesso di allietare l’equipaggio con scherzi e giochi.
La sua presenza, assieme a quella di Bob Thirsk ha significato, inoltre, che per la seconda volta nell’incremento dell’Expedition 19/20 c’erano due canadesi contemporaneamente a bordo della Stazione.

A causa della presenza contemporanea di tre Soyuz agganciate all’ISS, il 5 Ottobre Padalka, Romanenko e Suraev hanno svolto un test triplo delle comunicazioni VHF volto a verificare che tutti e tre i veicoli Soyuz potessero parlare l’un l’altro nell’eventualità che le astronavi dovessero evacuare l’ISS.

Durante la sua permanenza sull’ISS, Laliberté ha preso parte a diversi esperimenti per conto dei russi, inclusi quello sulla crescita dei cristalli, quelli medici e quello relativo alle riprese fotografiche della superficie terrestre.
L’evento principale della sua missione, avvenuto il 9 Ottobre, è stata una sessione televisiva di due ore, che ha raccolto performers, celebrità, e personaggi politici di tutti i continenti, a partecipare ad eventi speciali volti a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla scarsità di acqua potabile in tutto il globo. Una parte di questa sua campagna per la conservazione dell’acqua è stata rappresentata dalla sua fondazione non-profit denominata ONE DROP.

Sempre il 9 Ottobre si è tenuta la cerimonia del cambio di comando. Padalka ha ufficialmente ceduto il comando dell’ISS all’astronauta dell’ESA Frank De Winne, rendendolo così il primo europeo a ricoprire questa importante carica. La cerimonia ha anche sancito l’inizio dell’Expedition 21 increment.

Il rientro della Soyuz TMA-14
Padalka, Barratt e Laliberté hanno salutato i propri compagni di avventura dell’Expedition 21, la sera del 10 Ottobre ed hanno chiuso i portelli fra la Stazione e la Soyuz TMA-14 alle 22:06. A seguito della corretta accensione dei retrorazzi del modulo di servizio, la capsula è rientrata nell’atmosfera effettuando il touch down alle 04:31:40 vicino al Kazakhstan nei pressi della città di Arkalykh.
Il volo di Padalka e Barratt è durato 198 giorni, 16 ore e 42 minuti, mentre l’esperienza spaziale di Lalibertè è durata 10 giorni, 21 ore e 17 minuti. Tutti e tre i membri dell’equipaggio sono stati trovati in buona salute dal team di recupero, e poco dopo sono stati riportati a Mosca.

Progress M-03M
Il primo compito dell’Expedition 21 è stato quello di ricevere il nuovo veicolo cargo Progress, il terzo della nuova serie dotata di un sistema di controllo digitale.
La Progress M-03 ha eseguito un’ascesa spettacolare nelle luci del crepuscolo (con la scia dei gas esausti vista e fotografata nella maggior parte del Kazakhstan) dopo essere stata lanciata dal Pad 1 del Cosmodromo di Baikonur alle 01:14:37 del 15 Ottobre.
Il cargo aveva a bordo 2417 kg di materiale per l’ISS, inclusi 823 kg di equipaggiamenti stoccati nel compartimento cargo, 871 kg di propellente nei propri serbatoi, 53 kg di ossigeno, 420 kg di acqua e 250 kg di propellenti nella combined engine unit.

La Progress M-03M si è agganciata al modulo Pirs alle 01:14 GMT del 18 Ottobre, dopo aver eseguito l’approccio automatico, il fly-around ed il rendezvous controllati dal sistema Kurs del veicolo.
Secondo tradizione, è toccato al cosmonauta più anziano l’onore di aprire per primo il portello della capsula automatica. Romanenko ha quindi ottemperato a questa usanza, ed i primi articoli ad essere scaricati sono stati i materiali personali dell’equipaggio inviati loro dalle rispettive famiglie e dagli amici; di seguito sono stati scaricati i carichi urgenti e gli esperimenti.

Per il docking e per gli altri eventi, il normale orario lavorativo degli astronauti è stato variato dal normale 06:00-21:30 GMT all’esatto opposto, ovvero l’equipaggio ha lavorato la notte. Per permettere loro di ritornare all’orario lavorativo nominale, il giorno seguente è stato concesso agli astronauti un po’ di riposo.
A tal proposito, l’agenzia di stampa ITAR-TASS ha spiegato che la procedura di effettuare un “lungo riposo” iniziata su iniziativa del gruppo medico con l’Expedition 16, sembra riscuotere successo, pertanto il TsUP continuerà questa pratica.

Il 21 Ottobre, Scott e Williams hanno svolto una specie di esercitazione PAO usando il sistema messaggistico Twitter, scambiando dei messaggi Q&A con gli amici “tweeters” del quartier generale della NASA di Washington. Purtroppo questa sessione è stata interrotta a causa dell’attivazione di un allarme fuoco nel Segmento Russo. Dopo le opportune verifiche l’allarme è risultato falso.

Nel corso della parte finale del mese di Ottobre, l’equipaggio ha continuato a lavorare nel nodo Harmony con il Combined Operational Load Bearing External Resistance Treadmill (COLBERT o T2). Williams ha installato delle cinghie, e De Winne ha provato delle piccole sessioni di corsa a basso ritmo sull’attrezzatura. Questi tests sono stati ripresi con le videocamere ed i filmati sono stati inviati agli ingegneri per le opportune valutazioni. Il 9 Novembre è stato dato il “Go” all’equipaggio per l’utilizzo del T2 nella propria routine di esercizi fisici quotidiani.
Gli altri lavori relativi alle attrezzature ginniche di bordo hanno previsto l’impiego di un analizzatore ad ultrasuoni per la misurazione dell’ambiente di background del Treadmill Vibration Isolation System (TVIS) nello Zvezda, mentre veniva utilizzato da Romanenko.
Il canadese Robert Thirsk ha sostituito un cavo all’Advanced Resistive Exercise Device (ARED), nell’ambito delle manutenzioni regolari da svolgersi sulle attrezzature atletiche di bordo.
De Winne ha tolto dal suo imballo ed ha controllato il nuovo European Flywheel Exercise Device (FWED) prendendolo dal ripostiglio nel quale era stato lanciato a bordo del laboratorio Columbus. Il Comandante europeo ha iniziato una serie di tests operando il dispositivo in cinque differenti modalità di esercizio. Il FWED è un dispositivo di rafforzamento muscolare che impiega delle ruote in rotazione anziché delle piastre-massa per imitare la gravità.

In questi giorni di Ottobre Stott e Williams hanno lavorato con le tute americane da attività extraveicolare EM, preparando le varie attrezzature e svolgendo un processo di pulizia per lo spurgo del biossido di carbonio da esse. Nel corso dell’imminente missione STS-129, che dovrebbe essere lanciata il 16 Novembre, si dovrebbero effettuare tre EVAs dall’airlock Quest per fissare dell’equipaggiamento di ricambio sul traliccio della Stazione.

Verso la fine di questo mese di Ottobre è stato completato un importante aggiornamento dei computers di controllo della Stazione.

La preparazione della FIR
Stott e Thirsk hanno continuato una lunga serie di operazioni per la preparazione della Fluids Integrated Rack (FIR) per le operazioni scientifiche. I due hanno collegato le connessioni per i dati, per i reagenti chimici e per gli esausti. Di seguito Stott ha installato l’avionica, l’illuminazione ed un detector per il fumo nella FIR, che, come ha dichiarato la NASA, è un’attrezzatura per la ricerca sulla fisica dei fluidi designata a indagare in campi come quelli dei colloidi, dei gels, delle bolle, dei fenomeni capillari e di quelli bagnanti, dei cambiamenti di fase inclusi l’ebollizione ed il raffreddamento.

Il 28 Ottobre Thirsk e Williams hanno sostituito dei componenti nel vecchio Carbon Dioxide Removal Assembly (CDRA) che era stato spostato nel laboratorio Kibo. Il CDRA deve essere rifornito prima di poter ritornare attivo, mentre il nuovo CDRA, spedito con l’STS-128 era già in funzione nel laboratorio Destiny.
Agli inizi di Novembre, dopo diversi giorni di tests sul CDRA coronati dal successo, Maxim Suraev ha riattivato lo scrubber della CO2 russo Vozdukh.

Problemi con la toilet
Nel frattempo, è insorto un problema con l’Urine Processing Assembly (UPA) nel laboratorio Destiny, che ha causato la sospensione del suo impiego. L’UPA fa parte del Water Recovery System (WRS) che trasforma l’urina in acqua purificata. L’agenzia spaziale americana ha specificato che c’era il sospetto di un blocco fra la Distillation Assembly (DA) e la Fluid Control Pump Assembly.
Dopo una settimana di tests e di indagini, l’equipaggio ha deciso di liberare la linea intasata iniziando a svuotare la DA dal fluido in eccesso, drenando quindi il liquido nella tanica dei rifiuti.

L’ottimismo degli ingegneri è andato però disatteso, purtroppo a metà Novembre l’agenzia ha dovuto ammettere che l’UPA era “ufficialmente inoperabile” con il DA considerato “guasto”, dopo che l’UPA non era riuscita a funzionare dopo diversi tentativi, a causa di elevati picchi di corrente avuti nel motore della Distillation Assembly.
L’agenzia ha spiegato che i sintomi di questo guasto erano simili a quelli di guasti precedenti dell’unità. Ad ogni modo, non vi erano pezzi di ricambio sulla Stazione, e mentre l’equipaggio avrebbe ancora potuto usare la toilet del laboratorio Destiny, l’urina sarebbe stata raccolta nelle taniche utilizzate dalla tolilet del Segmento Russo, per venire poi smaltita invece di essere riconvertita in acqua potabile. L’impiego imprevisto delle taniche russe creerà dei problemi di stoccaggio fino all’arrivo della missione dello Shuttle STS-130/20A, prevista per Febbraio 2010.
Il problema non dovrebbe disturbare la missione STS-129/ULF3 di Novembre, ed al momento a bordo dell’ISS le scorte d’acqua erano tali da non richiedere l’impiego di acqua riciclata.

Un’altra rack che ha richiesto del troubleshooting è stata quella dell’American Oxygen Generation System (OGS). Si è verificato nuovamente un blocco nel filtro Orbital Replacement Unit (ORU) dell’acqua. E’ stata montata un’unità di ricambio, e l’OGS è stato riportato all’operatività per supportare l’equipaggio a 12 membri che abiterà la Stazione quando arriveranno gli astronauti dell’STS-129. Essi porteranno in orbita un nuovo ORU che dovrebbe essere di più facile impiego rispetto al corrente.
Infine, durante una manutenzione programmata del freezer europeo MELFI-2, è avvenuta una perdita in corrispondenza del blocco di una valvola quick disconnect rimasta in posizione aperta, che ha causato il rilascio di un paio di litri di refrigerante. Al momento il MELFI era disconnesso dal circuito refrigerante della Stazione, e sono stati utilizzati dei tovaglioli assorbenti per raccogliere il refrigerante sparso.

Addio all’HTV-1
Durante l’ultima settimana di Ottobre, l’equipaggio ha completato il carico di circa 725 kg di equipaggiamenti usati e di rifiuti nel modulo automatico giapponese HTV-1. HTV-1 aveva portato con sé in orbita, nel mese di Settembre, circa 4,5 tonnellate di rifornimenti pressurizzati e di esperimenti da piazzare all’esterno del laboratorio Kibo.
Dopo aver rimosso dal cargo alcuni estintori ed alcuni rilevatori di fumo, gli astronauti hanno chiuso i portelli fra l’HTV-1 e il nodo Harmony.
Il 29 Ottobre Thirsk e Williams hanno usato il Canadarm2 per afferrare l’HTV-1 in vista della sua rimozione dal nodo Harmony. Il giorno seguente Thirsk, sempre usando il Canadarm2, ha staccato l’HTV-1 dall’ISS alle 15:02 GMT. Quindi Stott ha preso il controllo delle operazioni, e, alle 17:32, dopo averlo manovrato fino ad una distanza di circa 12 metri dal complesso, ha comandato il Canadarm2 di rilasciare il cargo giapponese. Da un pannello di controllo posto all’interno dell’ISS che aveva appena settato, Se Winne ha quindi comandato l’HTV-1 di allontanarsi dal complesso spaziale internazionale.

Dopo 20 minuti dal rilascio, l’HTV-1 ha eseguito due brevi accensioni dei propri motori per allontanarsi dall’ISS, mentre entrambi i veicoli stavano sorvolando la zona meridionale dell’Oceano Atlantico.

Un’ora più tardi, due accensioni maggiori hanno portato l’HTV-1 ben lontano dalla Stazione, e l’1 Novembre tre accensioni principali hanno tolto l’HTV-1 dall’orbita facendolo rientrare nell’atmosfera terrestre, dove è andato distrutto al di sopra dell’Oceano Pacifico del Sud.

Fonte: Spaceflight Magazine/British Interplanetary Society

Tutte le immagini sono (C) di NASA/JSC/KSC

  1. (2 Ottobre 2009) Maxim Suraev, F.E. delle Exp. 21/22 fa il suo ingresso sull’ISS.

  2. (30 Ottobre 2009) Il Canadarm2 dell’ISS sta per rilasciare il cargo giapponese HTV, che farà poi il suo rientro distruttivo nell’atmosfera terrestre.

  3. (30 ottobre 2009) L’HTV appena rilasciato dal Canadarm2.


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