[2010-12] Dicembre 2010 I.S.S. Mission Log

Problemi con MELFI-2
Nella notte fra il 2 ed il 3 Dicembre, mentre l’equipaggio stava dormendo, una unità elettronica del MELFI-2 si è guastata, lasciando il freezer, che contiene i campioni di vari esperimenti, senza energia per cinque ore e mezza. Una volta sveglio, l’equipaggio ha sostituito l’unità elettronica guasta riportando all’operatività il freezer MELFI-2. Nonostante tutto, nessun campione scientifico è andato perduto.
Tutti e tre i membri dell’equipaggio hanno partecipato ad una prova di emergenza simulando un’improvvisa depressurizzazione di uno dei moduli della Stazione. Il test è terminato alle 16:45 GMT del 3 Dicembre ed è stato revisionato sia dall’equipaggio che dai teams di terra.

La settimana iniziata il 6 Dicembre ha visto Kelly lavorare nel modulo Destiny riallineando il Passive Rack Installation (PaRIS) nel Combustion Integrated Rack (CIR). Egli ha anche continuato con gli esperimenti SLEEP e Marangoni.
Il 9 Dicembre, Kelly ha aggiornato il software dell’Urine Processor Assembly (UPA), esso è parte del Water Recovery System che trasforma le urine in acqua purificata. Scott ha anche dedicato due giorni al trasferimento dei vassoi dal MELFI-2, guastatosi di nuovo, al MELFI-1.
Kaleri ha lavorato sull’esperimento Rusalka che testa le procedure per la misurazione del metano e del biossido di carbonio nell’atmosfera terrestre. Skripochka ha ispezionato il sistema di generazione dell’ossigeno Elektron ed ha svolto alcune manutenzioni sul Treadmill Vibration Isolation System (TVIS). Entrambi i cosmonauti hanno anche scaricato ulteriori rifornimenti dal veicolo Porgress.

Il 13 Dicembre i due russi hanno svolto tests sulla funzionalità del sistema di purificazione dell’aria Vozdukh, che serve a rimuovere la CO2 dall’atmosfera della Stazione e che si è fermato l’11 Dicembre ed anche il giorno seguente, quando i controllori avevano tentato di farlo ripartire.
Kelly ha prelevato dei campioni di aria utilizzando l’Environmental Health System (EHS) ed ha controllato l’Hardware Command Panel (HCP) che aveva assemblato il 10 Dicembre nel modulo Kibo. L’HCP può essere usato dall’equipaggio per controllare il veicolo cargo giapponese HTV-2 (H-II Transfer Vehicle mentre si sta avvicinando alla complesso spaziale.

Soyuz TMA-20/25S
La Soyuz ed il suo vettore sono stati portati sul launch pad di Baikonur il 13 Dicembre dando inizio agli ultimi due giorni di countdown per il lancio dell’Expedition 26. L’equipaggio è guidato dal Colonnello dell’aeronautica russa e Comandante della Soyuz Dmitry Kondratyev (41 anni), alla sua prima missione, dal Colonnello in congedo dell’USAF Dr. Cady Coleman (50) al suo terzo volo spaziale, e dall’astronauta italiano dell’ESA Paolo Nespoli (53) alla sua seconda missione.
Il trio è salito sulla Soyuz alle 17:00 GMT circa, ed il lancio è avvenuto alle 19:09 GMT (01:09 locali del 16 Dicembre) del 15 Dicembre.
Il 16 Dicembre, si è avuta un’interruzione delle comunicazioni durata circa tre ore, fra l’ISS e il controllo di Korolev, vicino a Mosca, a causa di un problema con un cavo a fibra ottica.

La Soyuz ha eseguito un docking da manuale con il modulo Rassvet della Stazione, alle 20:11 GMT del 17 Dicembre 360 km al di sopra del Mali, Africa dell’ovest. Tre ore dopo, alle 23:02 GMT sono stati aperti i portelli fra i due veicoli e i due equipaggi si sono potuti incontrare. Quindi i nuovi arrivati hanno potuto parlare con i alcuni responsabili delle proprie agenzie spaziali e con i propri familiari a Korolev.

Di nuovo in sei
Dopo il weekend di relativo riposo del 18/19 Dicembre, che fra le altre cose ha visto la conferenza routinaria della Weekly Planning Conference (WPC) con i rispettivi controllori di terra russi ed americani ed i colloqui privati famigliari, i sei membri dell’equipaggio hanno incominciato la loro prima settimana di lavoro congiunto.
Il 20 Dicembre sono state svolte diverse attività manutentive e di ricerca. Kelly e Nespoli hanno svolto un’ispezione visuale del Advanced Resistive Exercise Device (ARED).
All’interno del modulo Kibo Kelly e Coleman hanno trascorso due giorni controllando il Robotic Manipulator System (RMS) in preparazione all’arrivo dell’HTV-2.
I controllori di Houston hanno spostato il mobile transponder situato al di fuori del complesso dando inizio ad una serie di tests sul manipolatore canadese Special Purpose Dexterous Manipulator (DEXTRE).
Il giorno seguente, il Canadarm2 della Stazione è stato manovrato per afferrare DEXTRE prima del suo checkout finale che il 23 Dicembre ha fatto conseguire al manipolatore la certificazione “on orbit”.
Kelly ha lavorato per la maggior parte della settimana con il Binary Colloidal Alloy Test-5 (BCAT-5), che prevedeva la ripresa fotografica di alcuni campioni di particelle di polimeri e di colloidi durante il loro passaggio di stato da liquido a gas, al fine di aiutare gli scienziati a creare un modello di questi passaggi di stato, visto che tale esperimento sulla Terra sarebbe inficiato dalla gravità.

All’interno del modulo Columbus Nespoli, assistito da Coleman, ha iniziato il primo dei tanti esperimenti sponsorizzati dall’ESA, chiamato Neurospat, che esamina gli effetti della microgravità sulle funzioni cerebrali.
Nel Segmento Russo Kaleri, aiutato da Skripochka e Konratyev ha trascorso diverse giornate lavorando con l’esperimento Coulomb Crystals (Kulonovskiy Kristall), che studia le dinamiche e le caratteristiche strutturali dei sistemi Coulomb formati da macroparticelle diamagnetiche cariche disperse in un campo magnetico.

Il giorno seguente le telecamere esterne della Stazione hanno catturato alcune spettacolari immagini dell’eclissi lunare che è durata più di tre ore.
All’interno del complesso, Kelly ha preparato l’apparato Space Linear Acceleration Mass Measurement Device (SLAMMD). Questo dispositivo permette all’equipaggio di misurare la propria massa corporea in microgravità. Kondratyev ha iniziato la sua prima sessione di 24 ore con l’Electrocardiogram (ECG), egli ha anche passato parte della settimana trasferendo altro carico dalla Soyuz appena arrivata.
Kelly, Coleman e Nespoli hanno inviato il 21 Dicembre via TV i propri auguri natalizi alla Terra. Coleman ha detto di voler augurare alla gente sulla Terra di poter “tutti pensare di fare del nostro pianeta il nostro tesoro” e Nespoli ha detto agli spettatori che “da quassù noi vediamo un solo mondo una sola Terra.”

Reboost
Alle 16:28 del 22 Dicembre gli otto thrusters della Progress M-07/39P sono stati azionati per 21 minuti ed 11 secondi per alzare l’orbita del complesso spaziale di poco più di 4 km raggiungendo la quota di 352 km. Il reboost si era reso necessario in vista dell’arrivo di alcuni veicoli, fra cui l’HTV-2 giapponese, agli inizi del 2011.

Il 23 Dicembre, Nespoli ha verificato le caratteristiche acustiche ambientali dell’ISS, e alle 14:15 GMT ha parlato in italiano con i giornalisti riuniti presso il Planetario di Roma.
Oleg Skripochka ha festeggiato il suo 41esimo compleanno il 24 Dicembre, mentre il 25 Dicembre è stato un giorno off-duty per l’intero equipaggio.
Per la cena natalizia gli astronauti hanno reidratato del tacchino, inoltre hanno aperto dei regali inviatigli dalle famiglie con l’ultima Soyuz.

Lavoro scientifico

Il 26 e 27 Dicembre l’equipaggio è ritornato agli esperimenti scientifici ed ai lavori di manutenzione; Kelly ha trascorso due ore allestendo la Microgravity Science Glovebox per l’esperimento Capillary Channel Flow (CCF) che studia i sistemi fluidi in microgravità. L’esperimento ha iniziato le operazioni il 2 Gennaio. Nel Segmento Russo Kondratyev e Skripochka hanno proseguito le operazioni di scarico del materiale dalla Progress M-08M/40P iniziando a caricarvi il materiale di rifiuto.
Kondratyev e Skripochka hanno passato le giornate del 28,29 e 30 Dicembre raccogliendo le attrezzature, ripassando le procedure e sostituendo alcuni componenti delle proprie tute Orlan in vista della loro EVA prevista per la fine di Gennaio 2011.
Kaleri ha effettuato delle misurazioni ed ha cambiato diverse batterie nel modulo Poisk. Kelly ha fatto un check di routine dell’apparato BCAT-5, mentre Coleman e Nespoli hanno lavorato con l’Integrated Cardiovascular Experiment.

Il 29 Dicembre, l’equipaggio è stato alle prese con l’esperimento PNEVMOKARD (Pneumocard) che studia il sistema cardiorespiratorio e le sue modalità di adattamento al volo spaziale, mentre Kondratyev è stato impegnato con l’esperimento Rusalka che testa le metodiche per la determinazione del contenuto della CO2 e del metano nell’atmosfera terrestre. Kelly ha raccolto dei campioni di acqua alla ricerca di contaminanti e ha svolto della manutenzione sulla Fluids Integration Rack (FIR). Coleman ha usato l’esperimento VO2Max per lo studio dei cambiamenti nella capacità aerobica dell’equipaggio, nel corso delle missioni a lunga durata.

Il giorno seguente, Kelly, Kaleri e Skripochka hanno partecipato ad una prova di rientro di emergenza con la Soyuz durata tre ore. Kaleri ha anche lavorato con l’esperimento Matryoshka-R, un payload russo per lo studio delle radiazioni.

Si conclude così un altro anno di volo orbitale per l’International Space Station che si avvia così verso il 2011, anno che segnerà la conclusione del programma Space Shuttle, nel pieno della sua operatività.

Fonte: Spaceflight Magazine/British Interplanetary Society

  1. (15 Dicembre 2010) Dmitry Kondratyev (in basso), Cady Coleman e Paolo Nespoli salutano le persone presenti a Baikonur poco prima di salire aulla loro Soyuz. (C) NASA/Carla Cioffi

  2. (15 Dicembre 2010) La Soyuz TMA-20 decolla dal Cosmodromo di Baikonur con l’equipaggio dell’Exp.26, verso l’International Space Station. (C) NASA/Carla Cioffi

  3. (31 Dicembre 2010) L’equipaggio dell’Exp.26 riunito nel nodo Unity nella vigilia di Capodanno. (C) NASA/JSC/KSC


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