[2011-05] Maggio 2011 I.S.S. Mission Log

Continua l’attività scientifica
Coleman e Garan hanno partecipato all’esperimento “Kids in microgravity”, un esperimento - concorso studentesco che si propone di dare agli studenti la possibilità di progettare un esperimento o una semplice dimostrazione, che vengono poi svolti sia in classe che a bordo dell’ISS. Questo esperimento prevede che l’equipaggio registri un video clip relativi a dei missili di carta, da inviare a Houston.
Samokutyaev ha lavorato con l’esperimento russo KASKAD, che riguarda il processo di coltivazione di microorganismi e di cellule animali ed umane in microgravità, mentre Kondratyev ha fotografato la procedura. Borisenko ha svolto della ricerca biotecnologica con un’indagine denominata ASEPTIC, prendendo dei campioni superficiali e di aria per determinare il grado di sterilità di una glovebox russa.

Il 3 Maggio, Garan e Coleman hanno preparato il Capillary Flow experiment, un profondo studio sui flussi capillari. I risultati di questo studio, si spera possano aiutare a migliorare i modelli informatici utilizzati per progettare i sistemi di trasferimento dei fluidi nei veicoli spaziali del futuro, migliorando l’affidabilità, la massa e la complessità di questi sistemi.
Coleman ha anche trascorso parte del giorno pulendo i fans del nodo Tranquility, mentre Samokutyaev ha svolto ulteriori ricerche con l’esperimento CASCADE.

Maria Motta
Verso la fine della giornata del 3 maggio, è stata diffusa la notizia che la madre di Paolo Nespoli, Maria Motta, di 78 anni, è deceduta a seguito di una non precisata malattia, a Verano Brianza (MB).
Nespoli era a conoscenza delle condizioni della madre, e il giorno dopo, attorno alle 13:00 GMT mentre il complesso spaziale stava sorvolando l’Italia, tutti e sei i membri dell’equipaggio si sono raccolti nella Cupola per un minuto di silenzio. Durante una breve commemorazione, Nespoli ha detto: “La ricordiamo guardando fuori dalla Cupola il nostro amato pianeta.”

Questa è stata la seconda volta in cui un astronauta ha ricevuto la notizia della morte della propria madre mentre, era in missione. Nel 2007 la madre di Dan Tani morì in un incidente stradale, mentre egli era sull’ISS come membro dell’Exp. 16.

ATV reboost

Alle 11:20 GMT del 5 Maggio, i propulsori dell’Orbital Correction System (OCS) dell’ATV sono stati azionati per quattro minuti e tre secondi per aumentare la quota di volo di circa 1 km portandola a circa 342 km. Questa manovra si è resa necessaria per posizionare il complesso nella corretta attitudine di volo, in vista del rientro del trio di Kondratyev.
Samokutyaev e Borisenko hanno lavorato con l’esperimento Bioemulsion che studia le biomasse di microorganismi e di sostanze biologicamente attive. I ricercatori sperano di produrre microorganismi, biomasse e sostanze biologicamente attive con modalità altamente efficienti ed ecologiche.
Garan ha riconfigurato ed ha sostituito dell’equipaggiamento all’interno della Combustion Integration Rack (CIR) nel modulo Destiny. Il CIR è un equipaggiamento che serve a studiare le modalità di combustione di diversi materiali in microgravità sull’ISS, e può essere fatto funzionare sia dall’equipaggio che remotamente dai ricercatori sulla Terra. Coleman ha svolto una sessione con l’esperimento VO2 max, che studia la capacità aerobica dell’equipaggio durante le missioni spaziali a lunga durata. Kondratyev dal canto suo, ha svolto una sessione di 1 ora e 15 minuti con l’esperimento PNEUMOCARD.
Gli astronauti hanno incominciato la settimana del 9 Maggio trasferendo altro carico da e per l’ATV ed hanno iniziato a preparare il materiale da caricare sulla Soyuz, in vista del rientro dell’equipaggio di Kondratyev.

Guasto al generatore
Il 10 Maggio, l’equipaggio ha riferito di aver trovato una sostanza sconosciuta nel flusso in uscita della liquid unit, del generatore di ossigeno russo Elektron, fra la connessione della pompa e la sua valvola. Questo segmento della linea dell’O2 è trasparente, pertanto l’equipaggio ha potuto scattarne delle fotografie. I controllori di Korolev hanno quindi spento l’Elektron dichiarandolo guasto, dopo averne effettuato lo spurgo. Questo imprevisto non ha avuto impatti sulle operazioni di bordo.

Il 13 Maggio, Kondratyev, Coleman e Nespoli hanno controllato le proprie tute di volo Sokol in vista del proprio rientro sulla Terra previsto per il 24 Maggio.
Il 16 Maggio Samokutyaev ha speso diverse ore, aiutando Kondratyev nel vano tentativo di riattivare il sistema russo di generazione dell’ossigeno Elektron. Il giorno seguente, tutto l’equipaggio ha ripassato le procedure inerenti l’arrivo dello Space Shuttle Endeavour, inclusa la Rendezvous Pitch Manouvre (RPM) che lo Shuttle svolge prima di agganciarsi, mostrando il proprio scudo termico alle macchine fotografiche di Nespoli e compagni.
Paolo Nespoli e Ron Garan hanno anche rivisto le procedure per l’apertura dei portelli.

STS-134: L’ultimo volo dell’Endeavour
Lo Space Shuttle Endeavour è partito per il suo ultimo viaggio nello spazio alle 12:56 GMT del 16 Maggio, dal Pad 39A del Kennedy Space Center in Florida.

Il docking con il nodo Harmony della Stazione Spaziale Internazionale è avvenuto alle 10:14 GMT del 18 Maggio ad una quota di 354 km ad est del Cile.
Una delle prime attività dei due equipaggi congiunti è stata il trasferimento della piattaforma Express Logistics Carrier-3 (ELC-3) dalla stiva dello Shuttle alla Stazione. ELC-3 è stato afferrato dal braccio robotico dell’ISS alle 14:43 GMT del 18 Maggio ed è stato installato alla sinistra del traliccio centrale dell’International Space Station, circa un’ora dopo.

AMS-02 e le quattro EVAs

Il payload principale portato in orbita dall’Endeavour, l’Alpha Magnetic Spectrometer, è stato sollevato dal dal braccio robotico dello Shuttle alle 06:30 GMT del 19 Maggio ed installato alla destra del traliccio principale, circa tre ore più tardi.
La prima EVA dell’STS-134 è incominciata alle 07:10 GMT del 20 Maggio, quando Feustel e Chamitoff hanno lasciato il complesso spaziale per un’attività durata 6 ore e 19 minuti, anziché le 6 ore e 30 minuti programmate, a causa del guasto di uno dei due sensori della CO2 della tuta di Chamitoff. Durante questa prima uscita sono stati ritirati dei pannelli per degli esperimenti di esposizione di alcuni materiali ai rigori dello spazio orbitale ed è stata preparata una conduttura per il circuito refrigerante ad ammoniaca.
Fincke si è unito a Feustel per la seconda EVA della missione, che è iniziata alle 06:05 GMT del 22 Maggio ed è durata otto ore e sette minuti, diventando così la sesta EVA più lunga della storia. I due spacewalkers hanno “rabboccato” il circuito refrigerante dell’ISS con 2,5 kg di ammoniaca ed hanno lubrificato il SARJ, il Solar Array Rotary Joint ovvero il meccanismo di rotazione dei pannelli solari (non senza difficoltà), ed hanno lubrificato anche il manipolatore Dextre del braccio robotico della Stazione.
Anche nella terza EVA sono stati impegnati Feustel e Fincke ed è iniziata alle 05:43 GMT del 25 Maggio ed è terminata dopo sei ore e 54 minuti alle 12:37 GMT. In questa uscita è stato installato un Power and Data Grapple Fixture (PDGF) ovvero un punto di aggrappaggio del braccio robotico SSRMS, sono stati piazzati dei cavi e sono state montate due antenne per la trasmissione dei dati.
L’ultima EVA da parte di un equipaggio dello Shuttle, è iniziata alle 04:15 GMT del 27 Maggio, quando Fincke e Chamitoff hanno lasciato l’airlock Quest. Il primo lavoro è stato quello relativo al trasferimento definitivo dell’OBSS dalla navetta al segmento S1 del traliccio principale della ISS, con una manovra che si è conclusa alle 5:42 italiane di venerdì 27 maggio anche grazie all’assistenza del pilota di Endeavour Greg Johnson e dell’ingegnere di volo Ron Garan, entrambi ai controlli del braccio robotico dal modulo Cupola.
L’OBSS è la prolunga del braccio robotico Canadarm, ed è stata introdotta dopo il disastro del Columbia per agevolare l’ispezione dello scudo termico dell’Orbiter durante il volo. Essa è lunga 15 metri, è ora diventata parte delle attrezzature disponibili per gli astronauti della ISS sotto la nuova denominazione di “ISS boom assembly”.
Di seguito Fincke e Chamitoff hanno recuperato un PDGF (Power Data Grapple Fixture) dalla parte terminale sinistra del traliccio e lo hanno collegato all’ISS boom assembly, in modo che questi possa essere afferrato dal braccio SSRMS della Stazione.
L’ultimo tra i compiti da svolgere nell’EVA è stato quello di togliere i fermi da un pezzo di ricambio del manipolatore Dextre posizionato sul pallet ELC-3, portato in orbita dall’Endeavour.
Infine, Fincke e Chamitoff hanno riordinato utensili e il materiale vario utilizzato, per riportarsi poi verso il modulo airlock Quest dove alle 13.39 italiane è stata ripristinata la pressione atmosferica, ponendo fine ad un’EVA storica durata 7 ore e 24 minuti.
Alle 9:02 GMT è scattata la millesima ora di attività extraveicolare dedicata alla costruzione e alla manutenzione dell’avamposto orbitale internazionale. Questa quarta EVA dell’STS-134, è stata complessivamente la 159esima EVA dedicata all’ISS per un totale di 1002 ore e 37 minuti.

Lo Space Shuttle si è staccato dall’ISS alle 03:55 GMT del 30 Maggio e alle 08:38 GMT ha acceso i propri propulsori per completare la separazione dalla Stazione, prima di atterrare al KSC alle 06:35 GMT del 1 Giugno, portando a termine una missione durata 15 giorni, 17 ore e 38 minuti.

La chiamata dal Papa
Un altro primato per la Stazione Spaziale Internazionale è avvenuto il 21 maggio 2011, quando gli astronauti in orbita hanno ricevuto la chiamata da Sua Santità Benedetto XVI. L’evento è durato circa 20 minuti ed è stato trasmesso in diretta via web dalla Biblioteca Vaticana.

L’occasione è stata preparata dall’ESA per sottolineare la contemporanea presenza di due dei suoi astronauti italiani, Paolo Nespoli e Roberto Vittori, sull’ISS. Si è trattata della seconda volta in cui 2 astronauti italiani hanno volato contemporaneamente nello spazio.

Parlando ai 12 astronauti, il Papa ha detto di ammirare il loro coraggio e ha parlato dell’importanza della scienza, dell’esplorazione e della salvaguardia del nostro ambiente. Poi ha parlato della pace, dei vantaggi visuali offerti a loro dal privilegiato punto di osservazione orbitale ed infine ha parlato del loro lavoro sulla Stazione.

Dopo aver parlato con il Santo Padre, Vittori ha mostrato una moneta da lui donatagli, lasciandola galleggiare fino a raggiungere Nespoli, che l’ha presa per riportarla sulla Terra.

Il rientro della Soyuz TMA-20
Durante una breve cerimonia tenutasi il 22 Maggio, il Comandante russo dell’Exp. 27 Kondratyev ha passato le consegne del comando della Stazione ad Andrey Borisenko. Entrambi i mission controls di Houston e di Korolev hanno ringraziato Kondratyev per il lavoro svolto.
Il 23 Maggio, poco prima della partenza dell’equipaggio di Kondratyev, Nespoli e Vittori hanno ricevuto un’altra importante chiamata: quella del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano. Durante la chiamata i due italiani hanno orgogliosamente mostrato la bandiera tricolore. L’Exp. 28 è ufficialmente incominciata con l’undocking della Soyuz TMA-20/25S dal complesso, avvenuto alle 21:35 GMT del 23 Maggio.
Subito dopo il distacco, Paolo Nespoli è si è recato nel modulo orbitale della Soyuz per eseguire una serie di scatti fotografici assolutamente memorabili del complesso spaziale internazionale. Alle 22:15 GMT la Soyuz ha eseguito la separation burn per incrementare la sua distanza dalla Stazione prima di eseguire la deorbit burn alle 01:36 GMT del 24 Maggio. Il modulo di discesa è atterrato in posizione nominale a sud est della città kazaka di Dzhezgazgan alle 02:27 GMT del 24 Maggio.

Dmitry Kondratyev, Paolo Nespoli e Cady Coleman hanno trascorso così 159 giorni, 16 ore e 10 minuti nello spazio.
In una conferenza stampa post-rientro, Nespoli ha dichiarato di aver trascorso una missione gradevole e tranquilla e che il rientro è stato rapido, duro e crudo, come: “essere colpito da un grosso martello!”

Nel frattempo in orbita, gli astronauti hanno sostituito un interruttore guastatosi il giorno precedente interrompendo il flusso dei dati provenienti da AMS e da altri payloads. L’interruzione è durata dalle cinque alle sei ore e Garan ha dovuto piazzare dei cablaggi provvisori per garantire la ricezione delle immagini relative alla partenza dell’equipaggio di Kondratyev.

Fonte: Spaceflight Magazine/British Interplanetary Society

Foto (C) di NASA/JSC/KSC

  1. (19 Maggio 2011) AMS-2 finalmente in orbita!

  2. (23 Maggio 2011) Poco prima del rientro dell’Exp.27, Nespoli e Vittori hanno parlato con il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano.

  3. (23 Maggio 2011) Uno dei memorabili scatti ripresi da Paolo Nespoli dalla Soyuz.


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