[2012-09] Settembre 2012 I.S.S. Mission Log

Problemi elettrici
Il primo giorno di Settembre, il sistema elettrico della Stazione ha sofferto di un calo quando una Direct Current Switching Unit è andata off line a causa di un presunto corto circuito da qualche parte nel sistema, isolando di conseguenza un terzo pannello solare dalla griglia energetica della Stazione. Questa è stata la prima volta, dopo diversi anni, in cui la Stazione aveva a disposizione solamente cinque dei suoi otto canali energetici.

Ripristinare la routine
Diversi giorni di intense indagini e di sviluppo di nuove procedure per una terza EVA fuori programma, hanno visto impegnati principalmente Drew Feustel, Mike Fossum, Steven Bowen e Dave Wolf.
Williams ed Hoshide, armati di una procedura apposita, hanno lasciato il modulo Quest alle 12:06 GMT del 5 Settembre. Questa volte riuscendo ad installare con successo l’ MBSU dopo aver pulito e lubrificato i bulloni rimanenti ed utilizzando uno spazzolino da denti ed una pistola ad azoto compresso per pulire dalle schegge metalliche la sede in cui è poi stato avvitato il bullone capriccioso.
Dopo la sua installazione, l’MBSU ha iniziato a convogliare l’energia proveniente dai pannelli solari verso gli altri elementi del complesso spaziale. Williams ed Hoshide hanno inoltre trovato il tempo di installare la videocamera sul Canadarm2, lavoro rinviato durante l’uscita del 30 Agosto. La spacewalk è terminata dopo 6 ore e 28 minuti alle 17:34 GMT ed ha sancito il superamento, da parte di Sunita Williams, del record cumulativo di permanenza all’esterno detenuto dalla collega Peggy Whitson, raggiungendo le 44 ore e 2 minuti.

Il 6 Settembre Padalka ha festeggiato il suo 700esimo giorno cumulativo passato nello spazio, totalizzando la quarta posizione nella speciale classifica degli astronauti con più tempo trascorso in orbita. I tre cosmonauti hanno lavorato agli esperimenti nel Segmento Russo, mentre Acaba ha svolto delle manutenzioni sul Water Recovery System, che serve a fornire all’equipaggio acqua riciclata pulita; Williams ed Hoshide hanno trascorso qualche giornata pulendo e sistemando le tute EMU.
Il 7 Settembre Acaba ha lavorato con l’esperimento ICV e con l’assistenza di Hoshide ha ripassato le procedure legate all’imminente partenza di Kounotori-3. Padalka e Malenchenko hanno focalizzato la propria attenzione sull’esperimento russo KPT-10 Kulonovskiy Kristall, per lo studio dell’interazione elettrostatica fra le particelle elettricamente cariche all’interno dell’ISS. Dopo il solito weekend di relativo riposo, Padalka, Acaba e Revin hanno trascorso la settimana che è iniziata il 10 Settembre stivando il materiale all’interno del veicolo Soyuz, svolgendo dei checks sulle tute Sokol e partecipando ad una simulazione di due ore sulle procedure di distacco e rientro.

Goodbye Kounotori

Alle 11:50 GMT del 12 Settembre, Kounototi-3 è stato fatto staccare dal nodo Harmony ed è stato rilasciato dal Canadarm2 quattro ore più tardi, alle 15:50 GMT. Pochi minuti più tardi, Kounotori ha attivato i suoi propulsori allontanandosi dall’ISS ma eseguendo una manovra automatica di abort in quanto i suoi sistemi avevano rilevato un problema nell’In/Out Computer 2. Subito sono iniziate le indagini da parte dei tecnici giapponesi.
Carico di materiale di rifiuto, il veicolo giapponese da 16,5 tonnellate è stato inviato verso il rientro distruttivo alle 04:51 GMT del 14 Settembre ed i suoi detriti hanno impattato l’Oceano Pacifico approssimativamente 45 minuti più tardi. HTV-3 aveva a bordo degli strumenti per registrare dati relativi alla temperatura, all’accelerazione, e alla posizione durante il suo ingresso negli strati più densi dell’atmosfera terrestre.
Sempre il 14 Settembre sono stati attivati i propulsori OCS dell’ATV-3 per 8 minuti e 56 secondi, alle 03:05 GMT, per innalzare l’altitudine del complesso spaziale in preparazione dell’imminente partenza della capsula Soyuz, e dell’arrivo della seguente, previsto per la metà di Ottobre.

Cambio di comando e partenza della Soyuz TMA-04M/30S

Il 15 Settembre, Williams è diventata il secondo Comandante donna della storia dell’ISS, quando il cosmonauta Gennady Padalka ha passato a lei il comando della Stazione. Il giorno seguente, alle 20:12 GMT sono stati sigillati i portelli fra la Soyuz ed il modulo Poisk. La Soyuz TMA-04M/30S, comandata da Padalka coadiuvato dagli ingegneri del volo Sergei Revin e Joe Acaba, si è sganciata dalla Stazione alle 23:09 GMT, sancendo ufficialmente l’inizio dell’Expedition 33, con a bordo Williams, Malenchenko ed Hoshide.

La Soyuz ha eseguito la deorbit burn alle 01:56 GMT del 17 Settembre ed i tre moduli che compongono il veicolo spaziale si sono separati con successo alle 02:25 GMT. Il modulo di discesa è entrato nell’atmosfera alle 02:28 GMT. Le immagini televisive hanno catturato la capsula scendere in un cielo terso, per l’ultimo tragitto di sei minuti e mezzo. L’atterraggio è avvenuto a nord est della remota città kazaka di Arkalyk, alle 02:53 GMT (08:53 locali), portando a compimento una missione durata 124 giorni, 23 ore e 52 minuti. Una volta aiutati ad uscire dal veicolo, Padalka, Revin ed Acaba hanno sorriso ai fotografi e, rispettando la tradizione, hanno firmato l’esterno della capsula sul sito di atterraggio.

In tre

Il 17/18 Settembre l’equipaggio ha potuto godere di due giorni di light duty. Williams ha svolto delle manutenzioni di routine sull’Avanced Resistive Exercise Device (ARED) ed ha controllato la videocamera 3D dell’ESA Erasmus Recording Binocular-2 (ERB-2), usata per riprendere l’interno dell’ISS. Hoshide ha lavorato all’interno dell’ATV-3 “Edoardo Amaldi” mentre Malenchenko si è dedicato all’esperimento TEKh-22 Identifikatsiya che serve a misurare i carichi strutturali sull’ISS durante gli eventi dinamici come i dockings, i reboost, le EVAs e le sessioni di esercizi fisici.

Williams ha festeggiato il proprio 47esimo compleanno il 19 Settembre ricevendo fra gli altri, anche gli auguri dalla famiglia di Sally Ride dal Mission Control di Houston. Malenchenko e Hoshide hanno dedicato due giorni alle operazioni di carico dell’ATV-3 prima del suo distacco. L’astronauta giapponese ha assistito Williams nel ripasso delle procedure di rendezvous e docking e si è esercitato con le manovre robotiche per l’arrivo del prossimo veicolo automatico Dragon della SpeceX, verificando inoltre il funzionamento della telecamera centrale posta sul portello del nodo Harmony sul quale si aggancerà la capsula dell’azienda di Elon Musk.
Il 20 Settembre, Williams ha dedicato diverse ore all’aggiornamento del software del sistema Commercial Orbital Transport Services (COTS) UHF Communication Unit (CUCU), in supporto all’arrivo di Dragon. Il giorno seguente Williams ha settato l’esperimento ELITE-82 sponsorizzato dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) per lo studio della connessione fra il cervello, la visualizzazione ed il movimento di un soggetto in microgravità. Malenchenko ha trasferito altri rifiuti nell’ATV-3 ed Hoshide ha lavorato all’interno del modulo Kibo installando dei dispositivi sulla Multi-Purpose Experiment Platform situata nell’airlock di Kibo.
Il weekend del 22/23 Settembre è stato impiegato dall’equipaggio con i soliti compiti di riordino e pulizia degli ambienti della Stazione Spaziale Internazionale, parlando con le proprie famiglie e pianificando con i controllori il lavoro per la settimana entrante.

La partenza dell’ATV-3

Malenchenko ed Hoshide hanno chiuso i portelli fra l’ATV-3 ed il modulo russo Zvezda il 24 Settembre. Prima di procedere con l’operazione, Hoshide ha attivato e posizionato un dspositivo noto come il Re-Entry Breakup Recorder (REBR) all’interno di ATV. Il Dr William Ailor dell’US Aerospace Corporation e Principal Investigator di questo esperimento, ha spiegato che esso è una specie di telefono cellulare con uno scudo termico. REBR è stato ideato per registrare a scopo di analisi i dati durante il rientro dell’ATV. Un report della NASA del 6 Ottobre, ha riferito che i dati iniziali erano buoni, ma che ci sarebbero voluti diversi altri mesi prima che sarebbero stati analizzati tutti quanti.
La partenza dell’ATV-3 dal complesso è stata abortita pochi minuti prima dell’undocking programmato per le 22:35 GMT del 25 Settembre, a causa di un problema con un pannello di comando del modulo Zvezda, scoperto dall’equipaggio mentre si stava tentando di inviare un comando da quel pannello stesso all’ATV. La conferma della ricezione del comando non era stata confermata dal modulo cargo europeo, quindi è avvenuto l’abort. Secondo quanto riferito da Mosca, il problema era originato dal fatto che i comandi erano stati inviati utilizzando il numero sbagliato di identificazione dello spacecraft.
L’undocking di ATV è stato rinviato ulteriormente a causa di due detriti di immondizia spaziale che sono passati vicino alla Stazione il 27 Settembre. I detriti provenivano dal satellite russo Cosmos 2251 (oggetto 34309) e da uno stadio di un vettore indiano PSLV. I controllori hanno preso in considerazione l’utilizzo dei motori di ATV per eseguire una Debris Avoidance Manoeuvre (DAM) alle 12:12 GMT dello stesso giorno, ma alla fine la manovra non è stata necessaria. L’esecuzione di una DAM tramite l’ATV e l’undocking dello stesso, non possono avvenire il medesimo giorno.
Un secondo tentativo, coronato dal successo, è avvenuto alle 21:44 GMT del 28 Settembre. Il cargo ha lasciato la Stazione con due minuti di anticipo rispetto al pianificato, mentre il complesso spaziale stava sorvolando la zona occidentale del Kazakhstan ad una quota di 408 km; l’ATV-3 “Edoardo Amaldi” è rimasto agganciato all’ISS per 184 giorni. Un minuto dopo il distacco, il cargo automatico ha azionato i propri motori per una durata di 5 minuti e 31 secondi eseguendo la separation burn. Il veicolo europeo ha compiuto la prima delle due deorbit burns alle 21:42 GMT del 2 Ottobre e la seconda alle 00:44 GMT del 3 Ottobre. I suoi frammenti hanno impattato l’area meridionale dell’Oceano Pacifico situata fra la Nuova Zelanda ed il Cile, circa 45 minuti più tardi.

Scienza e routine
Il 25 Settembre l’equipaggio ha continuato con i lavori routinari di scienza e di manutenzione. Williams, assistita da Hoshide ha condotto la sua terza sessione con l’esperimento dell’ESA Integrated Cardiovascular (ICV), che serve a misurare il livello di atrofia del muscolo cardiaco durante le missioni spaziali a lunga durata. Il giorno seguente Malenchenko ha trascorso 1 ora e 15 minuti con l’esperimento medico MBI-21 PNEVMOKARD, mentre Hoshide ha preparato l’hardware per gli studi biologici SPRINT e VO2max e Williams ha iniziato a preparare il materiale da caricare su Dragon.

Il 27 Settembre, Williams si è sottoposta agli esperimenti SPRINT e VO2max, mentre dal canto suo, Malenchenko ha impiegato due ore caricando del materiale di rifiuto nella Progress 48. Hoshide e Williams hanno fatto un po’ di pratica robotica in preparazione all’arrivo della capsula Dragon; di seguito, il 28 Settembre, tutti e tre gli astronauti hanno partecipato ad una prova di evacuazione di emergenza.

Fonte: Spaceflight Magazine/British Interplanetary Society

Foto (C) di NASA/JSC/KSC

  1. (24/09/12) Aki Hoshide sostituisce delle valvole nel Carbon Dioxide Removal Assembly (CDRA) dell’ISS.

  2. (26/09/12) L’astronauta giapponese Aki Hoshide lavora presso l’airlock del laboratorio Kibo. Lo Small Satellite Orbital Deployer (SSOD) precedentemente installato sulla Multi Purpose Experiment Platform è visibile nell’airlock.

  3. (28/09/12) Nel Modulo di Servizio Zvezda, Yuri Malenchenko e Aki Hoshide monitorano il distacco del’ATV-3 “Edoardo Amaldi” dalla Stazione Spaziale Internazionale.


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