Per chi si chiede cosa succederà ora, cerchiamo di dare una risposta il più possibile aderente ai fatti.
- Roscosmos ha già formato una commissione di inchiesta, e verosimilmente il vettore Soyuz sarà tenuto a terra fino alla conclusione dei lavori. E’ impossibile al momento fare previsioni attendibili sui tempi dell’inchiesta e sul momento della ripresa dei voli, che dipendono totalmente da quanto sarà scoperto.
- A bordo della ISS rimangono i tre astronauti di Expedition 56, cioè Sergey Prokopyev (Roscosmos), Alexander Gerst (ESA) e Serena M. Auñón-Chancellor (NASA), che nominalmente dovrebbero rientrare a dicembre 2018. Con un equipaggio ridotto a soli tre membri vi saranno sicuramente rallentamenti nell’esecuzione degli esperimenti scientifici di bordo. Per approfondire potete consultare il nostro Expedition 56 Mission Log.
- Provviste e ricambi a bordo della ISS non dovrebbero essere un problema, considerato che l’equipaggio è anche ridotto. Sono previsti un lancio Progress a fine ottobre (ma vedremo, visti i guai del lanciatore Soyuz) Soyuz-FG Progress MS-10 (71P) e due cargo americani in novembre, Antares 230 | Cygnus CRS NG-10 e Falcon 9 Block 5 | SpX CRS-16. Sempre considerato le limitate risorse umane disponibili, tutti questi lanci potrebbero essere rimodulati.