Pensare che anni fa simili immagini erano proibite.
Ci si chiedeva com’erano le fabbriche di missili. Adesso ti mostrano quasi tutto.
Nuovo articolo di Vincenzo Chichi pubblicato su AstronautiNEWS.it
Nuovo equipaggio, nuova patch.
(Fonte immagine: en.Wikipedia)
Questo sarà un passo storico per la Russia ovvero il lancio su un Soyuz-2 (per la precisione 2.1a) del primo veicolo manned con a bordo astronauti
Credo che non ci saranno novità per molti anni a seguire purtroppo
Soyuz-5 manned e la nuova capsula li vedremo (forse) tra dieci anni
Novità nell’ambito manned, non credo proprio che arriveranno a breve, anche se non escluderei, in futuro, altri piccoli ritocchi…
Intanto, con molto ritardo, Roscosmos ci informa che sono iniziati i test sulla Sojuz MS-16 che era da tempo stoccata a Bajkonur presso il sito 254. Il 28 gennaio scorso il veicolo è stato messo sullo stand giallo per consentire le operazioni di verifica. Ecco le prove “visive”
Al secondo piano si notano alcune consolle probabilmente usate per i test
https://www.roscosmos.ru/28111/
https://www.energia.ru/ru/news/news-2020/news_02-25.html
Continuano a pieno ritmo gli esami per gli equipaggi, principale e di riserva, della Sojuz MS-16.
Il 27 febbraio i prime Ivanišin e Vagner sono saliti sul simulatore Don-Sojuz per superare brillantemente l’esame di avvicinamento manuale e re-docking.
Nel frattempo il backup Babkin entrava nella centrifuga, per l’esame di rientro controllato manualmente.
Il giorno dopo (28/02), sempre sul simulatore Don-Sojuz, è stata la volta dello stesso Babkin e di Ryžikov a cimentarsi nell’avvicinamento manuale.
Contemporaneamente Ivanišin e Vagner entravano sul simulatore Teleoperator
per l’esame di controllo manuale dell’avvicinamento e dell’attracco del cargo Progress. Eccoli all’opera:
https://www.roscosmos.ru/28133/
Frattanto Energia ci informa del ripristino di una tradizione. Il the con gli equipaggi, al completo, con la dirigenza dell’azienda.
Non sappiamo quando la tradizione si sia interrotta, né ci pare una ripresa particolarmente fastosa (ci sono tazze solo per i cosmonauti)
ma va documentata perché segnala l’arrivo in Russia anche di Cassidy, che si unirà ai due compagni per i prossimi esami, a cominicare dal “giorno tipico sulla ISS” previsto per questa settimana.
Ma perché ha la maglietta dell’Expedition 61?
Ed ecco il terzetto al completo, alle prese con il “giorno tipico sulla ISS”, un “esame di prova”, durante il quale gli equipaggi trascorrono un’intera giornata sul simulatore del segmento russo della Stazione Spaziale Internazionale con possibili situazioni regolari e di emergenza. Nei giorni scorsi (4 e 5 marzo), la prova è stata effettuata da entrambi gli equipaggi.
Le foto si riferiscono ai prime:
La simulazione prevede anche un collegamento con il centro controllo missione
E questa è la solita situazione di emergenza (incendio a bordo! )
La commissione ha notato che gli equipaggi hanno completato adeguatamente i compiti assegnati e che seono pronti per gli esami finali dell’11/12 marzo.
Il Covid-19 altera le tradizioni pre-volo. Speriamo bene per il lancio…
Come sempre gli esami si sono svolti in due giorni a ruoli incrociati. L’11 marzo l’equipaggio principale era sul simulatore della ISS e i backup sul quello della Sojuz, il 12 viceversa. Quindi, come si riconosce dalle tute, queste sono foto dell’11
E queste del 12.
Ovviamente gli esami sono un susseguirsi di situazioni di emergenza. Sulla ISS i backup hanno avuto a che fare con un guasto nel sistema di alimentazione dell’ossigeno e con una fuga di ammoniaca nel settore USA, mentre i prime hanno avuto la loro brava depressurizzazione e hanno dovuto effettuare una manovra per evitare i detriti spaziali.
Sulla Sojuz invece l’equipaggio principale ha avuto all’andata problemi al sistema di condizionamento e un guasto al computer di bordo mentre al ritorno una depressuizzazione con conseguente adozione del profilo di rientro e emergenza.
Le riserve hanno avuto problemi radio e di propulsione nella salita e un banale incendio a bordo nella discesa.
In generale tutto è avvenuto come al solito. Non si nota ancora l’adozione di particolari norme di “distanziamento sociale”
https://www.roscosmos.ru/28179/
http://www.gctc.ru/main.php?id=4897
Nella foto che mostra l’equipaggio di spalle in tuta Sokol, notate le maniglie blu verticali che il personale delle squadre di recupero delle Soyuz usa per afferrare gli astronauti e calarli verso terra dal portello superiore della capsula.
Potrebbero andarci indossando la Sokol per stare sicuri
Procede senza intoppi l’allestimento della Sojuz MS-16, quando manca meno di un mese al lancio. In questi giorni la navicella è stata sottoposta ai rigidi test di tenuta che si sono svolti nella grande camera a vuoto presso l’edificio 254 del Cosmodromo di Bajkonur.
Causa emergenza COVID-19 la conferenza stampa pre-lancio si terrà all’aperto (pare non sia mai successo) e durerà solo mezz’ora.
Intanto ieri (19/03) a Bajkonur sono stati effettuati i test dei pannelli solari:
Ispezione preliminare dei pannelli aperti
e prova di illuminazione:
La famiglia di Chris Cassidy non potrà assistere al lancio.
Oggi 24 marzo 2020 l’equipaggio principale e quello di riserva della Sojuz MS-16 sono arrivati a Bajkonur, rigorosamente con due aerei diversi. I primi a “toccare” terra sono stati Anatolij Ivanisin, Ivan Vagner e Chris Cassidy, i quali sono stati accolti da un numero ristretto e selezionato di persone e da una giornata soleggiata ma decisamente ventosa.
Poco dopo è il momento dell’equipaggio di riserva composto da Andrej Babkin e Stephen Bowen e capitanato da Sergej Ryžikov. Concluse le foto di rito, gli equipaggi si sono diretti al Cosmodromo di Bajkonur per iniziare gli ultimissimi preparativi al lancio che comprendono sessioni di addestramento, lezioni, briefing e visite mediche. Ad esempio domani (25/03) entrambi gli equipaggi prenderanno contatto per la prima volta con la loro Sojuz, visioneranno la documentazione di bordo e testeranno i sistemi della navicella.
Un dettaglio che salta all’occhio: la mancanza dell’atmosfera festosa a cui eravamo abituati a vedere. Ecco un video riassuntivo della giornata.
Ieri non lo avevo scritto, riavvolgo un attimo il nastro. Prima di lasciare la Città della Stelle per volare al Cosmodromo di Bajkonur, dopo la consueta riunione con la Commissione Interdipartimentale, gli equipaggi hanno visitato l’ufficio di Jurij Gagarin presso il Centro di Addestramento Cosmonauti a lui intitolato, dove hanno lasciato scritto un pensiero nel “famoso” registro. Successivamente si sono diretti alla statua di Gagarin presente nella Città delle Stelle e come tradizione vuole, hanno lasciato in omaggio dei garofani rossi.
Fotografie: Roskosmos (https://www.roscosmos.ru/28250/)