Con la sola differenza che la capsula cinese verrà certificata per portare equipaggi, il layout del sistema di controllo dell’orientamento é completamente diverso dalla dragon 1, il tronco della capsula é unico, ah ed ha probabilmente anche una toilette a bordo.
Questa storia della somiglianza di design regge poco, secondo lo stesso ragionamento allora possiamo dire che le capsule americane come la CST-100, Orion e Apollo hanno lo stesso design visto che sono un tronco di cono, con base molto larga e paracadute montati superiormente.
Come detto in qualche altro messaggio, le forme utilizzabili per un rientro sicuro dall’orbita sono poche.
In approssimazione ogivali/coniche (Soyuz, Mercury, Gemini, Apollo, Dragon, Cst100, ed ora la cinese), simil-aeroplano (Sts, Buran, X-vari, IXV e derivati).
Di leggermente diverso ci sara’ Starship, con la sua caduta a paracadutista, ma siamo alla fine sempre sul cilindo-ogivale.
Esatto!
Infatti, come già scritto più volte altrove, le capsule coniche/tronco-coniche si dividono in:
“Mercury-Like”: Mercury, Gemini, Dragon/Crew Dragon, Oriol, Gaganyaan e nuova capsula cinese senza nome
“Apollo-like”: Apollo, TKS-VA, Orion e Starliner
La Soyuz con la sua forma a “campana” fa classe a se.
C’è qualche informazione in più post recupero e ispezione della capsula.
C’è una zona abitabile sulla sinistra, con toilette e un tavolo pieghevole, mentre a destra erano stati messi borsoni e rack per esperimenti per testarne la capacità di carico.
A bordo c’era una stampante 3D, un sistema di comunicazione ad alta velocità con terra e un non meglio specificato esperimento ad onde sonore per il rilevamento collisioni e fuoriuscite.
Erano stati caricati anche 2 kg di semi utilizzati per capire come le radiazioni cosmiche e la microgravitá possano influire sulla crescita delle piante, in pratica un Veggie a brevissimo termine.
Nell’articolo si dice anche che è stata testata una nuova tecnologia per lo scudo termico e configurazioni aerodinamiche della navetta.
In sviluppo ci sono due versioni di questa capsula, una in grado di portare in LEO 6 astronauti (oppure 3 + 500 kg di materiale) e l’altra studiata invece per missioni nello spazio profondo, quindi un modello più resistente alle radiazioni e in grado di supportare maggiori velocità di rientro.
Un’immagine di come saranno l’anno prossimo gli interni della capsula:
https://twitter.com/NamusLake/status/1278603454370533377
Beh, almeno non si impazzisce per immaginare la posizione della toilet come sulla Crew Dragon…
Se gli interni restano davvero così mi piacciono.
Il blu ricorda un po’ lo Starliner di Boeing…
Non mi sono chiare comunque molte cose:
- Dove sono i controlli
- Dove stanno gli altri eventuali 4 sedili
- A cosa diavolo serve quello schermo messo in quel posto (Serve per indicare se il bagno è occupato?)
Oh cavolo, e come ci dovrebbero arrivare da quei sedili? Neanche la bacchetta della Soyuz basterebbe, lì ci andrebbe una canna da pesca…
È regolabile, si può abbassare.
Devono sicuramente fare una bella traslazione per raggiungere i sedili. A occhio una rotazione di almeno 90° e uno spostamento di almeno mezzo metro
Per la progettazione, sviluppo e costruzione della capsula sono state utilizzate la realtà virtuale e aumentata.
Completato il recupero del primo pezzo dell’ogiva (nel senso che il mare l’ha riportato a riva).
Eccolo…