Non scordiamoci che oltre ai quattro membri dell’equipaggio, Resilience porterà alla ISS anche del carico scientifico.
Fisiologia alimentare: una dieta migliore per una salute migliore
Con questo esperimento si cercherà di capire se a miglioramenti nella dieta ne conseguano altri nel sistema immunitario, nel microbioma intestinale e nell’adattamento alla microgravità, portando ad affinare il pasto degli astronauti. Sarà Glover a raccogliere campioni biologici che forniranno dati agli scienziati a Terra.
Genes in Space-7: uno sguardo ai cervelli degli astronauti
Esperimento ideato da due studenti della Troy High School nell’omonima città in Michigan, punta a capire come il volo spaziale influisca sulle funzioni cerebrali, permettendo quindi una maggiore conoscenza, soprattutto in vista di missioni oltre l’orbita bassa. L’esperimento nasce nel contesto di una competizione di NASA, che tra i vari successi annovera il primo editing genetico nello spazio.
Plant Habitat-02: crescita di radici nello spazio
Sempre in ottica delle missioni oltre la LEO, sarà fondamentale capire il comportamento delle piante in condizioni diverse da quelle terrestri: un nuovo lotto di semi raggiungerà la stazione assieme a quelli lanciati da NG-14.
BioAsteroidi: minatori microscopici in microgravità
Alcuni piccoli minatori raggiungeranno la ISS: saranno dei microbi che potrebbero servire come estrattori di minerali utili dalle rocce lunari, oltre che a romperle per creare del suolo per la crescita di piante. Si studieranno inoltre anche i cambiamenti fisici e genetici nelle comunità di microbi e come l’interazione fisica tra di liquidi, rocce e microorganismi possa migliorare lo sfruttamento di materiali lunari trovati in loco.
Chip di tessuto: usare lo spazio per studiare gli organi
Si tratta di dispositivi delle dimensioni di una chiavetta USB che contengono cellule umane in una matrice 3D che simulano le funzioni di un organo. Rappresentano un passo da gigante nella capacità degli scienziati di testare come queste cellule rispondano a stress, farmaci e cambiamenti genetici. Si effettueranno esperimenti riguardanti polmoni, ossa, midollo, barriera emato-encefalica e la perdita di massa muscolare.
Cardinal Heart: un esperimento con il cuore
Tornando alle missioni oltre la ISS, sarà fondamentale prevenire problemi al cuore: Cardinal Heart è progettato per studiare i cambiamenti nelle celle e nel tessuto cardiovascolari, utilizzando tessuti cardiaci noti come EHT, engineered heart tissues. Si potranno così avere dati su eventuali problemi cardiaci prima del volo e migliorare i tempi di diagnosi e cura di malattie legate al cuore. Gli EHT forniranno anche dati per monitorare variazioni sistemiche tra soggetti malati e sani, permettendo di sviluppare nuove contromisure.
SERFE: test di una tuta spaziale cool
SERFE è l’acronimo di Spacesuit Evaporation Rejection Flight Experiment: verrà testata la membrana adatta all’evaporazione dell’acqua, che servirà a sua volta a regolare la temperatura della tuta xEMU, Exploration Extravehicular Mobility Unit, utilizzata durante le passeggiate lunari. I componenti del sistema di controllo sono stati ridisegnati in un unico blocco che verrà appunto testato in SERFE, che simulerà 25 EVA di 8 ore l’una. Gli astronauti testeranno come la microgravità influisca sulle performance, mentre una volta terminati i test tornerà a terra dove verrà smontato per valutare la qualità di acqua e materiale.
Fonte: NASA - Science ready to liftoff to ISS.