Giusto questa sera ho aggiornato l’agenda ghost con 10 spacewalk RUSse, info presa dal solito thread sul forum di NSF.
Nella loro timeline per il momento lo sgancio della Progress con Pirs è segnato in qualche momento poco prima del lancio di Nauka. Ma le spacewalk sembrano essere tutte dopo il docking di Nauka. Ovviamente ci si fida solo a citare il “mese di dicembre” 2020, ma le specifiche “MLM Nauka / ERA” oppure “MLM Nauka radiator” Mi suggerisce che non ci siano spacewalk per sganciare Pirs.
Detto ciò, tutto può essere.
Per i curiosi: 3 sono segnate per dicembre e 7 fra gennaio e febbraio 2021.
In esse non trovo traccia di un “altitude control system”. Si dice invece che MLM Nauka, disporrà di “tubazioni” per traferire sui serbatoi di Zvezda il carburante trasportato dalle Progress, e di motori per correzioni di assetto della ISS.
Non vorrei che non fosse un refuso per “attitude control system”.
D’altronde ho letto da qualche parte che il motori di Nauka saranno usati solo per l’attracco alla ISS e che non si prevede di utilizzarli più dopo. Non so se questo è collegato ai lavori di restauro dei serbatoi o dal fatto che il sistema di propulsione sia ormai a fine garanzia.
Io scriverei una cosa tipo “il modulo MLM sarà equipaggiato con propulsori per il controllo dell’assetto che serviranno da backup a quelli di Zvezda”. Perché, a rigore, l’intero attitude control system comprende anche i giroscopi del settore USA.
(Resta in dubbio se questa funzionalità prevista dai progetti sarà realmente sfruttata)
Alla luce anche di questa fonte (citata dalla pagina su Nauka della Wikipedia in inglese) ho proceduto con la modifica della descrizione in questo tread e della pagina su Nauka nella Wikipedia in italiano come suggerito da robmastri.
La TASS ha pubblicato una lunga intervista a Rogozin in cui si parla un po’ di tutti i progetti russi tra cui Nauka. Ci sarà ancora da aspettare:
Se arriva a Baikonur a marzo, saranno richiesti almeno sette mesi per i test elettrici. Penso che il lancio avverrà alla fine del 2020 o all’inizio del 2021. […] Un mese dopo o un mese prima, non ha importanza. La cosa principale è che il veicolo volerà, lo spero.
Quindi, scordiamoci novembre 2020.
Impressiona un po’ leggere l’intervistatore dire che secondo alcuni MLM non è in condizioni di volare
la persona che decide di lanciarla firmerà una condanna a morte.
E Rogozin risponde semplicemente dicendo che sarebbe una enorme responsabilità anche rinunciare al progetto:
Siamo pronti a correre questo rischio e il nuovo team di Roscosmos se ne farà carico, perché non possiamo più sopportare costruzioni a lungo termine.
Ha detto “я надеюсь на это” che vuol dire proprio quello.
Da quel che si sa i problemi sono relativi alla preparazione del modulo. Nell’intervista Rogozin li attribuisce all’obsolescenza del veicolo, che risale al 1998 (!). Al di là della contaminazione dei serbatoi, si sono dovute sostituire molte parte perché le relative certificazioni erano scadute a causa della lunga attesa.
Rogozin è davvero un personaggio figlio di questi tempi: un fanfarone messo a fare un lavoro che richiederebbe persone di ben altro calibro.
Ora mettiamoci nei panni di altre agenzie spaziali e rileggiamo le sue dichiarazioni (assumendo che siano vere e tradotte correttamente).
Dovremmo quindi credere che lanceranno Nauka assumendosi grossi rischi pur di non ammettere che la gestione del progetto è stata fallimentare?
Interessante, visto che trattandosi di un modulo abitato della ISS, rischio sarebbe direttamente sulla pelle dagli occupanti della stazione. Dubito moltissimo che ESA e NASA resteranno a guardare in tal caso.
Speriamo sia stato teatro per fare lo smargiasso davanti ai microfoni…
Va detto che il “rischio di morte” l’ha tirato in ballo l’intervistatore e l’ho riportato perché mi ha colpito che qualcuno in Russia pensi che Roscosmos possa agire in modo così apertamente irresponsabile.
Ma mi ha stupito anche il fatto che che Rogozin non abbia detto “queste affermazioni sono prive di fondamento”, “garantiremo la massima sicurezza”, ecc., ma abbia ribattuto che sarebbe una “condanna a morte” (le virgolette sono nel testo) anche cancellare Nauka. Cosa che non sembra molto sensata.
Va detto che anche la TASS ha scelto di titolare l’intervista su questa battuta
Rogozin: chi decide di cancellare il modulo Nauka firmerà una “condanna a morte’”
Dopodiché nessun dubbio che Roscosmos non ha nessun interesse a mettere in pericolo la sua collaborazione internazionale (che Rogozin stesso riconosce indispensabile, nell’intervista, perché la Russia possa fare alcunché fuori dall’orbita terrestre) con comportamenti avventati.
Aggiornamento su Nauka, in linea con le dichiarazioni di Rogozin.
Alexey Varochko, direttore del centro Khrunichev (produttore del modulo) ha dichiarato alla TASS che al momento il trasferimento a Bajkonur è programmato per il 19 marzo.
All’inizio febbraio è stata ultimata l’installazione di tutti i condotti e si sono svolte i test sulle linee a bassa pressione. Altri test sono in corso. Si lavora H24, sostiene il direttore.
Secondo la TASS “Il lancio è previsto tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021”.
Su lancio è ancora presto per sbilanciarsi, ma se effettivamente tra poco più di un mese Nauka raggiunge il cosmodromo un piccolo festeggiamento ce lo possiamo permettere.
Anche il braccio robotico europeo ERA dovrebbe partire a breve per Bajkonur. Lo ha riferito alla stampa il responsabile dell’ESA Permanent Mission in the Russian Federation, René Pischel.
L’invio del manipolatore ERA a Bajkonur è previsto per la fine di marzo. Si prevede che andrà al cosmodromo insieme al modulo Nauka, ha detto Pischel, aggiungendo che molto probabilmente il mezzo ferroviario verrà utilizzato per il trasporto.
Il Braccio ERA dal 2004 è conservato presso i depositi di RSC Energia. La prossima settimana un rappresentante di ESTEC arriverà a Mosca per un’ispezione di due/tre giorni:
Durante questo periodo, lo specialista effettuerà un’ispezione visiva di ERA, controllerà alcuni sensori e verificherà anche la disponibilità per il trasporto a Bajkonur.
Piccole novità sul fronte Nauka: di recente Rogozin ha detto che il razzo Proton-M con cui verrà lanciato il modulo è stato già costruito. Inoltre ha confermato che il 19 marzo Nauka dovrebbe iniziare ( ) il suo viaggio verso Cosmodromo di Bajkonur. Secondo le attuali tempistiche il lancio dovrebbe avvenire tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021.