Breve video ufficiale.
Ecco le prime immagini onboard! Congratulazioni Virgin Orbit! Benvenuti nell’orbit club.
E le congratulazioni di Musk.
Congratulazioni a tutto il Team di Virgin Galactic.
Sono riusciti contemporaneamente a rinverdire la tecnica dell’aviolancio (il primo OSC/ATK Pegasus fu lanciato il 5 aprile 1990 da un Boeing NB-52A della NASA) ed a ridare una seconda “vita” al glorioso Boeing 747.
Virgin Orbit, da ieri per davvero.
Ah si scusa, è che tutte le iniziative di Sir Richard Branson si chiamano “Virginqualcosa”…
Pare che ci fossero 13 cubesat a bordo del LauncherOne, non 10.
Ho trovato le masse.
E un sacco di altre info interessanti qui (occhio che è un pdf che vi si scarica direttamente).
Tipo che uno dei payload è un dimostratore per l’utilizzo di aerogel per intrappolare microdetriti orbitali e poi deorbitarli con lui. Forte!
Bada che in realtà era già un vecchio trucco…
Da:
la NASA ha utilizzato l’aerogel per intrappolare le particelle di polvere interstellare durante la missione della sonda Stardust*; queste particelle vaporizzano durante l’impatto con i solidi e passano attraverso i gas, ma possono essere intrappolate negli aerogel grazie alla loro struttura nanoporosa.
*: lanciata dalla NASA il 7 febbraio 1999
Orco è vero!
Tra l’altro è anche un documento del 2017, alcuni cubesat sono già stati lanciati.
Quindi quali sono i 10 Cubesat lanciati?
No AlBus
No INCA
No MicroMas-2b
No SHFT-2
Aggiunto TechEdSat-7
Fonte: https://spaceflightnow.com/2021/01/18/virgins-satellite-launcher-reaches-orbit-on-second-try/
Oppure, per rispondere meglio alla tua domanda:
Un video riassunto del lancio di ieri da parte di Virgin.
Nuovo articolo di Manuel De Luca pubblicato su AstronautiNEWS.it
Ed ecco le riprese da bordo di Cosmic Girl.
Virgin Orbit ha rilasciato un video in cui spiegano i vari payload a bordo. Sono stati pubblicati anche alcuni tweet esplicativi.
Aveva accennato qualcosa @PherosNike riguardo ad un dimostratore per la raccolta di detriti orbitali tramite aerogel: si tratta di CACTUS-1, un cubesat 3U, il cui payload principale è chiamato TrapSat ed è l’aerogel di cui si parlava.
Virgin prosegue la presentazione con ExoCube della Cal Poly, un’università nazionale dove gli studenti imparano attraverso la pratica (il famoso LearnByDoing). Il satellite indagherà il meteo spaziale, rilevando le concentrazioni di idrogeno, ossigeno, elio e azoto nell’alta atmosfera, per migliorare i modelli relativi alla nostra atmosfera.
In conclusione, ma arriveanno anche altre presentazioni, si trova CAPE-3 diell’University of Louisiana a Lafayette. La missione primaria è a scopo istruttivo, ovvero permettere agli studenti del mondo di accedere alla Smartphone CubeSat Classroom per utilizzare esperimenti interattivi tramite una rete di stazioni di terra sperimentale, basata sugli smartphone.
Anche io mi associo (alla mia maniera) alle celebrazioni per il riuscito lancio del nuovo vettore della Virgin Orbit:
Uno dei cubesat è già rientrato, doveva testare un nuovo metodo di decadimento dell’orbita e pare che abbia funzionato.