Come già detto nel thread dedicato a Matthias Maurer, in questo volo ci saranno anche Raja Chari e Tom Marshburn, che saranno rispettivamente comandante e pilota, mentre l’astronauta europeo specialista di missione. Il quarto ed ultimo membro dell’equipaggio sarà deciso più avanti dopo una riunione di NASA e altri partner.
Sarà il terzo volo per Marshburn, in particolare il secondo di lunga durata Expedition 34/35 e STS-127, e il primo per Maurer e Chari. Come succederà per Crew-1 e Crew-2 ci sarà un periodo in cui gli equipaggi dei due voli saranno insieme sulla ISS.
Con un comunicato di ESA prima e di NASA poi sono stati resi noti 3 membri dell’equipaggio che prenderanno parte alla missione SpaceX Crew-3: Raja Chari (comandante), Thomas Marshburn (pilota) e Matthias Maurer (specialista di missione). Il quarto membro dell’equipaggio non è stato ufficializzato, sarà reso noto in un secondo momento a conclusione delle negoziazioni tra la NASA e le altre agenzie spaziali. Molto probabilmente sarà appannaggio di un cosmonauta di Roskosmos (forse Andrej Borisenko) o di astronauta canadese.
Per un approfondimento vi rimando alla discussione dell’astronauta ESA Matthias Maurer e al post di @mattodeg.
Pensavo fosse un errore di battitura e invece no! Dunque la NASA ha effettivamente deciso di affidare il ruolo di comandante a Raja Chari, un astronauta senza alcuna esperienza pregressa nello spazio. Era dai tempi della missione dello Skylab 4 (16 novembre 1973 → 8 febbraio 1974) e con Gerald Carr che non capitava.
Ad essere precisi è giusto menzionare Joe Engle, comandante della missione STS-2 dello Space Shuttle. E’ vero si trattava della sua prima missione nello spazio, ma in precedenza aveva oltrepassato la quota di 80 km con un aereo X-15, ottenendo il cosiddetto distintivo di astronauta degli Stati Uniti. Vi ricordo che l’Aeronautica degli Stati Stati pone il “confine” immaginario dello spazio a 50 miglia (80 chilometri) dalla superficie terrestre, mentre a livello internazionale, NASA compresa, è posto ad una altitudine di 100 chilometri.
Da parte di NASA (o dei diretti interessati) non è arrivata né una conferma né una smentita sul fatto che Kayla Barron sia effettivamente il quarto membro dell’equipaggio di SpaceX Crew-3. E in tutto ciò sono trascorse 2 settimane dalla presunta ufficializzazione. Strano, non trovate?
Prima di scrivere questo breve post, mi sono preso del tempo per ricostruire la situazione. Spulciando nella biografia di Kayla Barron curata dalla NASA, in effetti, nel paragrafo NASA Experience figurava la dicitura assegnata a SpaceX Crew-3, adesso rimossa e sostituita con in attesa di essere assegnata a una missione. Può questo aver dato per sicura sua presenza nel quartetto e indurre qualcuno a far circolare emblemi della missione con il suo cognome?
Spendo due parole per commentare la foto nel tweet di Mihir Neal. Un mese fa l’astronauta Raja Chari aveva pubblicato la stessa immagine in un post su Twitter nel quale ringraziava SpaceX e il Johnson Space Center la formazione ricevuta. Insieme a lui, a Thomas Marshburn e a Matthias Maurer, si è addestrata anche Kayla Barron verosimilmente in vista di un impegno futuro, ma non necessariamente legato a Crew-3.
Spero che mi perdoniate se ritorno sempre allo stesso punto: quando tornerà un astronauta canadese sulla Stazione? Sappiamo bene che i voli della Crew Dragon hanno aperto nuove opportunità per le agenzie spaziali. ESA e JAXA si sono accordate con la NASA per due voli a testa (senza contare il terzo europeo con Samantha Cristoforetti) e le trattative con Roskosmos sono in corso e daranno i loro frutti il prossimo anno… e l’agenzia spaziale canadese?
Tra le sue fila ha attivi: David Saint-Jacques, Jeremy Hansen, Joshua Kutryk e Jenni Sidey. Ad eccezione del primo, che è stato sulla Stazione tra il 2018 e il 2019 con Expedition 57-58-59, gli altri 3 sono in attesa della loro prima missione. Inoltre Joshua Kutryk e Jenni Sidey sono stati selezionati nello stesso gruppo (2017) di Raja Chari e Kayla Barron, mentre David Saint-Jacques e Jeremy Hansen nel 2009.
Che sia chiaro, non voglio essere polemico, però ammetto che mi piacerebbe vedere sulla Stazione un gruppo di persone provenienti dalle cinque agenzie spaziali fondatrici della Stazione Spaziale Internazionale, come successo con l’Expedition 20. Avrebbe un significato fortissimo!
Barron ha espresso la usa felicità in un post su Instagram, condividendo la patch della missione, in un certo modo confermandone l’autenticità. Si tratta quindi di un cambio radicale nel desig rispetto alle prime due missioni operative.
Lo spostamento è stato dato da NASA nel comunicato in basso. Viene confermato l’utilizzo di una nuova Crew Dragon e il breve periodo di sovrapposizione con l’equipaggio di Expedition 66.
La prossima rotazione è prevista non prima di metà aprile 2022, con veicolo ed equipaggio ancora da decidere: potrebbe infatti entrare in gioco anche Starliner a fine dicembre e quindi cambiare i piani delle agenzie.
a bordo della ISS, si sa, è
necessario che gli astronauti siano anche in grado di praticare ai compagni di missione le basilari cure odontoiatriche, se necessario… Mathias Maurer non è particolarmente entusiasta all’idea, ma farà di necessità virtù, e intanto impara i rudimenti…