[2022-11-16] SLS Block 1 | Artemis I

Data di lancio aggiornata!

Da November 1, 2021 12:00:00 AM a July 1, 2021 12:00:00 AM

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Data di lancio aggiornata!

Da July 1, 2021 12:00:00 AM a July 9, 2021 12:00:00 AM

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Test di apertura pannelli solari di Orion per Artemis 1. La prossima volta avverrà in orbita.

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Pannelli solari installati.

Photo by NASA.

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Come sappiamo Artemis I sarà il primo veicolo man rated che entrerà in orbita lunare dalle missioni Apollo (con un occhio sempre a Starship, non si sa mai), dimostrando che Orion e SLS sono in grado di effettuare il proproio lavoro egregiamente e raccogliere i dati.

Ma non sarà solo un test di validazione di una capsula e di un razzo: tutto e tutti saranno messi alla prova e dovranno dare il massimo, a partire dal personale di terra fino ai sistemi di comunicazione. E non si parla al plurale solo perché sarà in funzione più di un’antenna, ma perchè NASA ha tre grandi network per comunicare con le proprie sonde, capsule e telescopi e tracciarne la posizione.

Near Earth Network (NEN)

Appena fuori dal Goddard Space Flight Center a Greenbelt, Maryland, il Near Earth Network (NEN) consiste in stazioni, sparse in tutto il mondo, che forniscono comunicazione diretta a Terra e i servizi di navigazione. Durante Artemis I forniranno comunicazioni e servizi di navigazione durante alcune fasi del volo verso la Luna. Nonostante il nome, i servizi di navigazione del NEN si estendono durante tutto il viaggio della capsula, grazie anche a stazioni a Santiago, Cile, e Hartebeesthoek, Sudafrica.

Il Launch Communications Segment (LCS) sarà un collegamento fondamentale tra Orion e SLS durante le fasi pre lancio e durante il lancio stesso. LCS è composto da 3 stazioni di terra in Florida, progettate specificatamente per SLS, e si espanderà al proseguire del programma Artemis. In particolare, le prime due stazioni sono sulla traiettoria di volo forniranno comunicazioni in ambo i versi tra controllori e razzo, mentre nelle ultime fasi di ascesa di SLS la terza stazione si occuperà di scaricare telemetria, acquisita ad alto rateo, e video dal razzo, mentre Orion si connette ai satelliti NASA.

Il compito del NEN sarà anche monitorare la telemetria pre e post manovre correttive, per assicurarsi che la capsula sia nella giusta traiettoria, oltre che fornire supporto nella fase di massima vicinanza alla Luna, consentendo quindi l’inserzione in orbita lunare. Funzionerà infine anche durante la fase di rientro, fornendo servizi di navigazione

Space Network

Anche lo Space Network è “di stanza” a Goddard e provvede a fornire comunicazioni (quasi) ininterrotte tramite una costellazione di satelliti, chiamata Tracking and Data Relay Satellites (TDRS). Localizzati a circa 35000 chilometri dalla superficie terrestre, rimbalzano il segnala di una specifica sonda ad altitudini più basse verso antenne a Terra, risultando fondamentale nelle fasi di lancio e di permanenza in orbita terrestre bassa (non a caso sono fondamentali per la ISS, HST e tanti altri satelliti).

Lo Space Network stabilirà un contatto con Orion e l’Interim Cryogenic Propulsion Stage (ICPS) fin da quando il razzo sarà sul pad e rimarrà in azione finchè non entrerà in gioco il DSN.

Tornerà attivo durante le fasi di rientro, facilitando le comunicazioni dalla manovra di ritorno fino allo splashdown e al recupero della capsula.

Deep Space Network

Il DSN, gestito dal JPL, è forse il più famoso dei tre. Gestirà le comunicazioni oltre l’orbita bassa terrestre, entrando quindi in gioco durante le correzioni di orbita in uscta e i flyby in uscita, mentre verr supportato dal NEN durante i flyby con motori accesi. Come metodo di tracciamento verrà utilizzato il three-way Doppler: due stazioni a Terra comunicheranno simultaneamente con Orion, una ciascuna da NEN e DSN, gli ingegneri potranno triangolare la capsula e determinarne la posizione rispetto alle stazioni di Terra.
Sulla Luna, il DSN consentirà l’inserimento in un’orbita retrograda distante (DRO), un’orbita retrograda altamente stabile, mantenendo le comunicazioni anche durante tutte le fasi di uscita dall’orbita lunare.

Il DSN inoltre aiuterà le comunicazioni per tutti e tre i cubesats rilasciati da Orion.

Grazie a @robmastri per l’immagine a dimensione corretta.

Ci saranno 10 milestone comunicative durante Artemis I.

Sistemi Evento Descrizione
1 NEN, SN Lancio Mantenimento comunicazioni con SLS e Orion
2 SN LEO Mantenimento comunicazioni con Orion e ICPS
3 SN Separazione ICPS Controllo telemetria di ICPS e dei cubesat
4 SN, DSN Passaggio di consegne tra SN e DSN
5 DSN, NEN Verso la Luna Comunicazioni tramite DSN. NEN fornisce telemtria aggiuntiva
6 DSN DRO Inserimento in orbita distante retrograda
7 DSN, NEN Partenza Comunicazioni tramite DSN. NEN fornisce telemtria aggiuntiva
8 DSN, SN TCM Comunicazioni per l’inserimento in orbita terrestre
9 SN Rientro Ci sarà la LOS a causa del plasma in formazione
10 SN Splashdown e recupero Comunicazioni durante tutte le fasi finali

Fonte: NASA - Artemis I communications network.

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E mentre si costruisce la capsula, si prepara anche il software per la missione.

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modulo di servizio incapsulato nelle 3 protezioni aerodinamiche

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ecco i 3 pannelli per la protezione aerodinamica del modulo di servizio ESA prima del montaggio

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Il comunicato di NASA riguardo alle protezioni aerodinamiche comunica che la dimensione in altezza dei pannelli è di 4.26 metri per 3.96 di larghezza e utilizzeranno un sistema pirotecnico per l’espulsione

Le attività finali di assemblaggio per la capsula includono l’installazione della forward bay cover, che protegge la parte superiore di Orion assieme ai paracaute, aggiustamenti finali al paracadute principale, regolazioni finali dei paracadute principali, messa in sicurezza e verifica dei collegamenti elettrici e la chiusura e l’aggancio del portello laterale. Seguirà ispezione finale per completare e assicurare che tutto sia in regola. Orion proseguirà il cammino verso il pad, no prima di aver integrato e rifornito il launch abort system e poi l’integrazione con SLS.

Fonte: NASA - Orion is ‘Fairing’ Well and Moving Ahead Toward Artemis I.

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C’è ancora una cosa che non ho capito bene nel profilo di questa (e altre due) missioni, ICPS è in grado o no di fare il TLI burn? :thinking:
A quanto ho capito l’ESM ha solo 1,2 km/s di delta v disponibile, se si deve fare da solo il TLI non ha abbastanza delta v per farsi l’inserimento in DRO lunare, considerando che ne servono 0,3 per entrare in DRO e 0,3 per uscire.

Ancora incredibile che non riesco a trovare il profilo completo di una missione di cui si parla così tanto.

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Da un articolo di CSA il volo sembra rimandato al 2022.

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E invece no, il 2022 è un errore. La data rimane al 2021.

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Per fortuna, ho preso un colpo! :sweat_smile:
Altrimenti batteva il record di ritardi del James Webb Telescope…

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Data di lancio aggiornata!

Da July 9, 2021 12:00:00 AM a November 30, 2021 12:00:00 AM

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NASA ha deciso che Artemis 1 volerà con la PDU rotta, nel senso che si farà affidamento sulla ridondanza del sistema (che al primo volo non ha esseri umani a bordo) invece che tentare lunghe e invasive operazioni di sostituzione.

Ha un suo senso.

https://blogs.nasa.gov/artemis/2020/12/17/artemis-i-orion-progress-update/

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Non mi sorprenderebbe se fosse stato un lapsus, anche perché da Novembre a Gennaio non passa molto e altrettanto spesso le dante interne e quelle pubbliche non coincidono.

L’importante è che non si ripetano scelte di questo tipo con le missioni successive…
Sperando anche che il design venga rivisto per poter accedere più facilmente alla PDU con i veicoli successivi.

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Certamente, tieni presente che ad oggi Artemis2 è previsto per Settembre 2022, quindi c’è tutto il tempo affinché il nuovo hardware sia ottimizzato al meglio.

Nuovo articolo di Marco Carrara pubblicato su AstronautiNEWS.it

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Più che altro (ma non sono un esperto di integrazione) 4 mesi per smontare e rimontare un pezzo con l’aggiunta che si potrebbe rompere qualcosa mi fa storcere il naso sul progetto

Chiaro che se andasse benissimo avremmo un lancio all’anno e non di più. Ma che se un pezzo si rompe serva così tanto mi preoccupa per il run rate di 1 lancio all’anno che Artemis dovrebbe tenere

E quindi anche Lockheed dopo Boeing ha i suoi problemi…

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È un problema che da quello che ho capito riguarda le due PDU situate all interno del CMA (Crew Module Adapter). Le altre sono accessibili facilmente in quanto situate dentro il modulo di comando.

Queste due in particolare richiederebbero la completa separazione del modulo di comando dal modulo di servizio per poter intervenire. Quindi andrebbero rimossi tutti i collegamenti etc etc, andando a invalidare tutti i test effettuati.

Ergo, se si fosse proceduti con una rimozione, avrebbero dovuto rieffettuare tutti i test di funzionalità.

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