[2022-05-19] Atlas V N22 | CST-100 Starliner Orbital Flight Test 2 (OFT-2)

Il problema riscontrato non mi sembra di piccola entita’ e sei cosi convinto che la NASA permetta di effettuare un lancio senza prima sufficienti gsranzie (anche documentate) delle cause del problema e della soluzione trovata e gia’ testata? Credo che lo rivedremo in volo nel 2022.

Io non sono convinto di niente, visto che lo vedo relativamente dall’esterno e non mi piace parlare senza sapere di che parlo. Ma volevo chiarire l’aspetto del Flight Plan, in risposta a quello che ha scritto Benecken.

Se decidono di lanciare, le opportunità ci sono a Ottobre/inizio Novembre e poi a Gennaio. Ma in ogni caso, se dovessero essere pronti a Dicembre, non escluderei un cambio importante al Flight Plan per fare spazio ad OFT-2…

2 Mi Piace

Questo il problema di ottobre. Portellone libero ma pad occupato.

A mio avviso il punto cruciale è in quanto tempo la Boeing riesce ad identificare in maniera univoca la causa del blocco delle valvole ed a proporre una soluzione operativa in concerto con la NASA.

Se la cosa è veloce i pianificatori della NASA faranno tutto ol possibile per garantire uno slot libero ad OFT-2, incluso qualche piccolo “aggiustamento” a carico degli altri voli.
Viceversa se dovesse perdurare una situazione di incertezza, il volo sarebbe rimandato “sine die” al 2022.

Onestamente non credo ad ipotesi fantasiose di stravolgimenti del contratto CCDev per incrementare i voli della Dragon. Sono dell’opinione che Starliner prima o poi entrerà in servizio. È un problema di “quando” piuttosto che di “se” (dovrebbero saltare fuori altri problemi che non sono mai stati riscontrati prima).

Resta inalterata la faccenda che ad un costo doppio la Boeing sta impiegando il doppio del tempo e per questo c’è poco da fare.

7 Mi Piace

Perché “importante”?
Non mi pare il caso:

La gara tra privati ha già dato a NASA quel che doveva: un passaggio sicuro ed economico per l’ISS e se CST-100 sta a terra un po’ di più è tutto risparmio per il budget dell’agenzia.
Non credo debbano temere che la temporanea solitudine di Dragon2 sui pad statunitensi ne faccia levitare i costi come fu per il monopolio Sojuz od uno stop per per i suoi voli come fu per lo S. Shuttlle (che se anche fosse: son sopravvissuti egregiamente a nove anni di monopolio russo, scommetto non sarà la fine del mondo neanche stavolta).

Anche questo obbiettivo mi parrebbe sia stato raggiunto abbastanza bene, pure in caso di OFT-2 nel 2022

Mi lascian più basito le parole di Rogozin (che son un po’ cortesi, un po’ impudenti e un po’ “mica che siamo solo quelli che han ribaltato l’ISS”) che i ritardi di Boeing.

Detta così pare grave ma forse “solo” fu prematura OFT-1…
Che sì, Boeing sarà pure un po’ in crisi di fatturato, sarà pure un po’ (stata) la cocca del senato, sarà pure un po’ presa da troppe cose, ma è pure un po’ tanto che non è più la super mega ditta che pare guardare la concorrenza dall’alto in basso e questo scatena anche il “piacere” di poter additare il gigante che cade: un hype che ha i suoi perché ora, ma che durerà meno di Boeing (sempre imho)

Che tre in costruzione…, ma vabbè quanto ci vorrà mai a farne una?), non vedo proprio l’urgenza di ceder volare Starliner…
(Non son un dipendente Boeing, si nota troppo? :slight_smile: )


Togli alla differenza tra quanto NASA messo in tasca a Boeing per sviluppare CST-100 e quanto NASA messo in tasca a SpaceX per sviluppare Dragon2 Crew: quanto ha messo in tasca alla seconda per sviluppare ed operare Dragon1 e magari vien fuori che tutta sta differenza non c’è mica tanto.
Sbaglio?
Se bisogna rimproverare qualcosa in questo a Boeing e di non fornire “per lo stesso prezzo” anche una versione cargo di di CST-100.

“Sulle relative tempistiche a confronto non saprei dire”*…

Il 2004 fu l’inizio del COTS
La Boeing partecipò con un patner tardivamente alla prima fase del bando COTS in sostituzione di un concorrente “espulso”
E perse
Poi partecipò con un altro patner alla seconda fase
E perse

Il 2008 vide i vincitori del COTS prendersi i soldi “veri” da NASA per dragon1 e Cygnus

Boeing tornerà in pista solo nel 2011 per il Commercial Crew Program
Dopo già tre anni che SpaceX si esercitava le meningi su Dragon, un architettura che già prevedeva il rientro on distruttivo con carico dall’orbita…
Scommetto che le due proposte di Boeing & Co. vari per COTS erano simil Cygnus: deorbitamento distruttivo di barilotto ben poco propedeutico a CSY-100; chi mi sa dare delucidazioni?

E hanno voluto pure strafare (dico bene?) cercandosi l’atterraggio morbido (anziché una soluzione simil Apollo per cui NASA poteva ben dispensare tanti consigli!) in un programma, il CCR, i cui finaziamenti furono lesinati
(proprio NASA disse che col CCR aveva affiancato molto più SpaceX che Boeing perché “credeva/temeva ne avesse più bisogno”)

*: questa mia risale a prima che mi facessi un giro su Wikipedia, scusate la logorrea.

No, mi pare di aver letto su FA che fu uno scrupolo di SpaceX, non un obbligo tassat5ivo di NASA. Possibile che sia solo che abbia prevenuto il diktat o persino millantato la volontarietà*?

*: Nel caso, più facile se la fonte fosse stata tipo un indiscrezione e non un comunicato unfficiale o NASA avrebbe smentito, o no?


Quale longeva azienda non ha mai avuto un anno di magra? Quale compagnia aerea non ha mai perso un aereo? Quale astrocosa non è stata impervia?

Non fossimo abbagliati da Le magnifiche sorti e progressive (e veloci) di SpaceX, credo mica ne saremmo tanto presi da sto presunto Epic Fail di Boeing!
C’avrete mica già l’astinenza da odissea di Nauka? :wink:

Forza Boeing, festina lente, molto lente, che SpaceX costa meno

1 Mi Piace

Evidentemente non è così, se fino a 3 giorni fa NASA era eventualmente disposta a spostare SpX-23 all’ultimo minuto per fare spazio a OFT-2…

Io riferisco quello che ho sentito, non sono certo io a scegliere le priorità di NASA :grin:

2 Mi Piace

Magari non è uno spostamento importante

NASA può aver previsto d’avere a che faro con periodo di traffico particolarmente impegnativo

Potrebbe aver già sbrigato i carichi importanti o schedulato i tempi di alcuni esperimenti per lasciarsi più ampi margini di riprogrammazione

Non è così :wink:

E non c’è solo NASA, anche gli altri IP hanno esperimenti e HW che vanno su e giù con i vari veicoli in programma.

Sto cercando di dire che, nonostante il periodo di traffico molto intenso che andrà avanti ancora per buona parte del 2022, NASA sembrava disposta a fare slittare tutto in là anche di un mesetto, pur di fare spazio ad OFT-2. Sintomo che, per un motivo o per l’altro, hanno davvero bisogno di un secondo veicolo operativo. Se non altro, per riuscire a mantenere la ISS abitata e operativa ai ritmi odierni anche se dovesse uscire fuori qualche anomalia critica alla Dragon che ne causasse dei ritardi.

PS: quando scrivevo “importante” era nel senso di “significativo”.

7 Mi Piace

Forse il principale motivo si di non far incartare ancora di piu’ il programma CST-100 su cui ci sono stati molti investimenti e serve, per motivi strategici e di backup. Non perche’ se no non trovano un modo per operare quanto in programma.

Tenere in vita CST-100 e far si che non accumuli troppo ritardo e’ importante, principalmente per motivi di ridondanza e di doppio fornitore. Anche se SpaceX non se ne approfitta, se Nasa (e non solo) si lascia andare potrebbe diventare veramente molto dipendente da un singolo fornitore privato: i monopoli non sono un bene.

Inoltre c’e’ la sunk cost fallacy…

E c’e’ anche una residua forza di lobbying di tutto quello che gira intorno a Boeing, non solo nel settore spaziale. Sono alle spalle e si preparano anni burrascosi anche nell’aviazione civile e in quella militare.

Comunque anche il piu’ sfegatato fan di SpaceX secondo me si augura che facciano funzionare ‘sto CST-100, in tempi non bibilici, anche se con diseconomie rispetto ad altre soluzioni. In fondo sembrava un obiettivo vicino, pero’ devono testare e fare un sacco di debug, a quanto pare.

Dico la cosa finale che non a tutti piacera’. Se devi buttare giu’ dalla torre una capsula abitata USA, questa non e’ il CST-100. E’ Orion.

1 Mi Piace

Anche se Orion ha scopi completamente differenti dalle altre

2 Mi Piace

Si condivido, e’ un bene che starliner diventi operativa, ma a questo punto non sono ottimista sui tempi. Il problema alle valvole non credo verra’ risolto in poche settimane, serviranno garanzie prima di riprovare un nuovo lancio e, mia opionione, non vedremo la prima mussione operativa (no demo) ufficiale prima del 2023. In fondo questo credo possa fare bene all’industria, foraggiando ancora di piu’ spacex e creando maggiore competizione nel siatema

1 Mi Piace

Ok, grazie. Confermo che si parla di NET November, il che significa IMHO NET December, a meno che USCV-3 non ritardi per motivi suoi…

3 Mi Piace

8 messaggi sono stati uniti a un argomento esistente: Boeing e il problema alle valvole su CST-100 OFT-2

Nuovo articolo di Marco Zambianchi pubblicato su AstronautiNEWS.it.

9 Mi Piace

Segnalo un eventuale errore nell’articolo. Da quel che ricordo Calypso - capsula usata per OFT-1 e chiamata anche Starliner 3 - non è quella che sarà usata per OFT-2 (che dovrebbe essere Starliner 2 originariamente destinata al test con equipaggio). Un articolo di NSF sembra confermare: https://www.nasaspaceflight.com/2021/06/starliner-oft2-perparations/

Boeing will use all the hardware originally tasked with the CFT mission.

Se questo non è il caso, evidentemente mi sono perso qualcosa

1 Mi Piace

Quindi anche SpX-24 attaccherà al PMA2?
Salterebbe per la seconda volta consecutiva l’opportunità di inviare payload nel trunk non pressurizzato.
(Faccio questa considerazione per capire se la perdita di una occasione per l’invio di materiale “heavy”, sia una riununcia di un certo peso o non abbia poi tutta questa importanza)

Grazie @AndreaPrat. :beers:
Nella stesura mi sono fidato della nostra fonte principale, le API di Launch Library, che sono curate da un team di redattori normalmente molto affidabile e preciso.
Naturalmente credo che stavolta abbiamo fatto cilecca, e grazie per avercelo fatto notare!
Le fonti ufficiali, devo dire, non sono chiarissime su quale capsula dovrebbe essere e Wikipedia afferma come dici tu che si tratti di Starliner 2, attualmente ancora senza nome.
Abbiamo corretto l’articolo rimuovendo i riferimenti a Calypso, sperando di avere presto una nuova e chiara conferma ufficiale.

2 Mi Piace

No, per ora secondo il flight plan sia SpX-24 che Axiom-1 attaccano al Node 2 Zenith, perché in Node 2 Forward c’è USCV-3. Dopo che se ne va Axiom-1, USCV-3 dovrebbe rilocarsi su Node 2 Zenith.

Però mi è sembrato di capire che per OFT-2 non vogliano andare al Node 2 Zenith, visto che è il primo docking. Quindi, se volessero mandare su OFT-2 prima di Febbraio e addirittura prima di SpX-24, dovrebbero liberare N2 Fwd, ovvero dovrebbero anticipare la relocation di USCV-3 da Fwd a Zenith (che per ora è pianificata a Febbario) e poi mandare su OFT-2. E a quel punto, quando OFT-2 se ne va, sia SpX-24 che Axiom dovrebbero andare a Fwd invece che Zenith, perché Zenith ormai sarebbe occupato da USCV-3.

Insomma, sarebbe un bel rimescolamento.

La cosa più “facile” sarebbe aspettare Febbraio 2022, perché a quel punto N2 Fwd sarebbe libero fino all’arrivo di USCV-4 ad Aprile, senza stravolgere i piani attuali.

Però, se OFT-2 dovesse davvero essere pronto a Novembre/Dicembre 2021, credo che NASA gli darebbe priorità massima e sarebbe disposta fare tutto il rimescolamento di cui sopra pur di dare a Boeing l’opportunità di lanciare prima possibile.

4 Mi Piace

Domanda da profano e senza vena polemica: è veramente un problema organizzare tutte queste ricollocazioni? Capisco che sottraggano un po’ di crew time per l’equipaggio per vestirsi, effettuare i check, salire, pressurizzare, riattaccarsi, rifare i check e svestirsi. Avrebbe senso (e si sta facendo o si farà nell’immediato futuro) una pianificazione con con OFT-2 a novembre/dicembre e una con OFT-2 a gennaio/febbraio 2022?

Da profano (perché è un lavoro che fa NASA), credo sia un bel po’ di lavoro per loro, e anche un po’ di lavoro per gli international partners. Non è necessariamente questione di Crew Time, ma di risorse a terra, per tutti gli ingegneri che devono lavorare per modificare tutti i piani.

Tieni presente che il flight plan è la base su cui si poggia tutta la pianificazione delle attività sulla ISS. Ogni cambio significa una modifica di tutti i piani fatti fino a quel momento. Non è niente di insormontabile, è il nostro pane quotidiano. Però richiede lavoro che altrimenti potrebbe essere investito altrove.

10 Mi Piace