Il Korea Pathfinder Lunar Orbiter ( KPLO ) è una missione spaziale attualmente in sviluppo da parte dell’agenzia spaziale sudcoreana KARI.
Il KPLO avrà forma cilindrica di 1,4 metri di diametro e sarà alto 2,3 metri. I pannelli solari, una volta aperti, avranno un’estensione di 7,5 metri. Sarà inoltre presente un’antenna parabolica ad alto guadagno.
La sonda trasporterà quattro strumenti scientifici principali sviluppati in Corea:
LUTI ( LUnar Terrain Imager ), una fotocamera ad alta risoluzione per fotografare alcune regioni della superficie lunare ed eseguire rilevamenti topografici per individuare il luogo più idoneo per l’atterraggio in vista di una futura missione robotica;
PolCam ( Polarimetric Camera ), che userà diverse lunghezze d’onda per esaminare la regolite lunare e i processi di erosione spaziale;
KGRS ( KPLO Gamma Ray spectrometer ), che mapperà la presenza di alcuni elementi chimici (Mg, Ni, Cr, Ca, Al, Ti, Fe, Si, O, U, 3H) e dell’acqua;
KMAG ( KPLO Magnetometer ), che fornirà una mappa 3D del magnetismo lunare e studierà il magnetismo della crosta del sistema Terra-Luna.
NASA ha selezionato nove scienziati per unirsi al team della missione, la prima relativa all’esplorazione spaziale della Corea del Sud. Slitta la data di un mese, fissandola a NET agosto 2022.
I tre obiettivi della missione sono la verifica delle tecnologie adatte all’esplorazione dello spazio profondo, l’investigazione delle caratteristiche fisiche della superficie lunare per aiutare future missioni robotiche in superficie, oltre ovviamente a realizzare la sonda. A bordo ci saranno cinque strumenti scientifici, tra cui tre fotocamere (ShadowCam, LUTI, PolCam), un magnetometro (KMAG) e uno spettrometro a raggi gamma (KGRS). Il contributo di NASA è relativo ad una camera, nota come ShadowCam, che verrà usata per ottenere immagini ad alta risoluzione nell’ottico delle regioni sempre buie ai poli lunari, potenzialmente contenenti ghiaccio.
Ci sarà una stretta collaborazione tra ingegneri e scienziati NASA e KARI (l’agenzia sudcoreana), tanto che ognuno dei nove partecipanti parteciperà ad almeno uno dei cinque strumenti scientifici. Gli scienziati sono
William Farrand, Space Science Institute, Boulder, Colorado: utilizzerà i dati polarimetrici multispettrali ottenuti con PolCam per distinguere e caratterizzare depositi piroclastici noti o sconosciuti
Caleb Fassett, Marshall Space Flight Center, Huntsville, Alabama: evoluzione della topografia lunare e della regolite, usando la PolCam
Ian Garrick-Bethell, University of California, Santa Cruz: usando KMAG studierà il campo magnetico litosferico a 100 km
Rachel Klima, Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory, Laurel, Maryland: attraverso KGRS e LUTI effettuerà analisi spettrali
Mikhail Kreslavsky, University of California, Santa Cruz: con PolCam studierà le anomalie di polarizzazione
Shuai Li, University of Hawaii, Honolulu: utilizzando la ShadowCam migliorerà la qualità dei modelli predittivi del ghiaccio nella regolite lunare attraverso la misura della riflettanza in superficie
Gorden Videen, Space Science Institute, Boulder, Colorado: simulazioni in supporto a PolCam per la luce polarizzata proveniente dallo scattering della regolite
*Jean-Pierre Williams, University of California, Los Angeles: con ShadowCam si avranno misurazioni delle temperature locali e stagionali dei poli
Naoyuki Yamashita, Planetary Science Institute, Tucson, Arizona: geochimica lunare attraverso lo spettrometro a raggi gamma (KGRS)
Ormai vanno di moda le traiettorie balistiche a più di un milione di chilometri. Anche questa missione, così come CAPSTONE, le missioni di rifornimento del Gateway lunare e tante altre in programma, seguirà una traiettoria di tipo BLT/WSB (Ballastic Lunar Transfer Weak Stability Boundary), è una cosa simile a quanto abbiamo già discusso qui per CAPSTONE [2022-06-06] Electron | CAPSTONE - n°14 da Vespiacic ma non è affatto una traiettoria semplice come poteva essere quella delle missioni Apollo, per dire.
e fa vedere una famiglia di traiettorie possibili per arrivare in LOI, lunar orbit insertion. La traiettoria non è proprio balistica come (mi pare) avverrà per CAPSTONE, ma effettuerà delle manovre correttive anche oltre i 500.000 km di distanza, cosa che nelle traiettorie balistiche pure non dovrebbe avvenire. La sonda arriverà nei pressi del punto lagrangiano L1 del sistema Sole-Terra. Nonostante si vada molto più lontano come distanza, si risparmia energia perché si arriva nei pressi della Luna con una velocità relativa molto inferiore rispetto a una classica manovra in 3-4 giorni.
Queste sono le 9 correzioni previste dopo il TLI e prima del LOI:
La manovra di TLI dovrebbe essere eseguita dal secondo stadio del Falcon 9, ma non ne sono sicuro. Non so dove andrà il secondo stadio dopo la separazione, come per DSCOVR la sua traiettoria potrebbe essere casuale, il che vuol dire che potrebbe perdersi in orbita eliocentrica o tornare come detrito tra anni, e in questo caso il detrito non sarà nemmeno tracciabile perché troppo lontano dai sistemi radar della Space Force.