[2022-11-16] SLS Block 1 | Artemis I

Penso e spero la seconda…
La Luna è lì da 4 miliardi di anni e aspetterà ancora un po’, se necessario
Far bene è decisamente più importante che far presto

Il problema è allo stesso hardware delle altre volte o qualcosa di diverso? Sto seguendo un po’ a spezzoni.

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Se vogliono veramente lanciare ad agosto mi sa che alla NASA conviene stare col 7 senza arrivare a fare 7 e mezzo che sennò rischia di sballare (perdonatemi la metafora da giocatore di carte).

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anche la questione del numero di cicli di wdr per cui è certificato SLS, ora però non trovo il messaggio che qualcuno aveva sicuramente postato qui…

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Qualcosa qui

e qui

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Non penso di essere stato l’unico ad averne parlato, ma sono intervenuto più volte sulla questione sia in tempi recenti che più lontani. Stavolta riavvolgo il nastro fin dall’inizio per fare un sunto della situazione che più volte è stato fatto - mea culpa - in modo frammentato. Allora, quando NASA e Boeing hanno aperto la campagna di collaudo e di lancio di SLS hanno quantificato in 22 cicli criogenici (caricamento parziale o totale dei propellenti, pressurizzazione e drenaggio dei fluidi) la vita utile dello stadio centrale (core stage) del vettore.

Con l’avvicinarsi dei test al Centro Spaziale di Stennis i 22 cicli sono stati così ripartiti: nove per il famoso Hot Fire Test del core stage e i rimanenti 13 da spendere al Kennedy Space Center per il Wet Dress Rehearsal e il lancio. Del primo gruppo NASA ne ha “usati” in tutto tre, salvandone sei poiché non necessari, mentre del secondo ha usufruito di cinque tentativi, se non ho fatto male i conti.

Riassumendo: SLS è entrato in contatto con l’ossigeno e l’idrogeno liquidi per otto volte, dunque ne restano ancora 14 per operare entro i margini di sicurezza. Direi che ad oggi la situazione non desta preoccupazione, ma naturalmente NASA e Boeing hanno il legittimo interesse a portare a termine un WDR liscio e senza intoppi di una certa entità, perché adesso andare avanti a tentoni (pur sempre con fiducia) comincia ad essere poco sostenibile. Ovvio che entrambe intendono preservare almeno un paio di cicli (se non il maggior numero) per il lancio vero e proprio: un ritardo per meteo o altro è sempre dietro l’angolo (scongiuri facendo :crossed_fingers:)

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grazie mille, infatti pensavo che fossero 9/10 cicli in totale, così è molto meglio in effetti

da forum.nasaspaceflight.com

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Nasa stabilirà nei prossimi giorni se effettuare un nuovo WDR oppure se potrà andare direttamente al lancio
https://spacenews.com/nasa-encouraged-by-sls-countdown-rehearsal/

mi chiedo, nel caso volessero farne un altro, se SLS possa rimanere li in rampa o se deve essere riportato al VAB prima del WDR

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Per NASA e le aziende che hanno contribuito a SLS si trovano ad un bivio alquanto “spinoso”: da un lato prendersi dei rischi e andare al lancio con delle incognite sulle quali non si è fatto luce con il WDR, dall’altra fare un nuovo collaudo in rampa ma senza la possibilità di sistemare come si deve la perdita d’idrogeno, perché a seconda del problema va portato SLS al VAB.

Così com’è SLS non è pronto a partire verso la Luna. Manca da installare il dispositivo di sicurezza per la distruzione del vettore (Flight Termination System), togliere gli innumerevoli sensori installati per monitorare il Wet Dress Rehearsal, ricaricare i CubeSat che verranno messi in orbita dopo il rilascio di Orion e varie altre attività. Mediamente sono richiesti 10 giorni per smontare SLS dal pad 39B, così come altrettanti per portarlo dal VAB al complesso di lancio e connetterlo all’infrastruttura di terra, senza contare i giorni di lavoro programmati nell’edificio. Si quantifica 30/40 giorni buoni!

Certo che far rientrare un’altra volta SLS al VAB per manutenzione con la speranza che l’ennesimo tentativo di WDR vada liscio e infine rifare lo stesso percorso ma per il lancio, è l’ultimo scenario che NASA vorrebbe mettere in pratica. È altresì vero che meno zone oscure restano nel WDR, più si va al lancio di Artemis I senza sorprese sapendo come si comporterà SLS. Tutto questo ragionamento va letto in ottica futura, quando a bordo di Orion ci saranno astronauti. Quel giorno non può essere considerato di “test”, perché è imperativo non brancolare nel buio. Il collaudo di SLS e di Orion si concluderà al rientro della capsula dal suo viaggio intorno alla Luna.

In sintesi sono queste le preoccupazioni di NASA e il nocciolo della questione. Solo così si spiega il procedere cauto dell’agenzia.

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hai una fonte? Pensavo/speravo che il QD si potesse riparare sul posto leggendo l’articolo:
Whitmeyer added that the bleed flow, which takes hydrogen away from the engines after conditioning them, is not a concern based on hotfire tests at the Stennis Space Center last year. “I’m confident the bleed flow works,” he said, and that the focus is on repairing the “quick disconnect” fitting that was the source of the leak

Una fonte specifica no, ma diversi comunicati che ho letto nelle passate settimane hanno lasciato intendere che ben poco si può fare in esterna. Già è stato così per il primo WDR. Infatti ho messo le mani avanti scrivendo “… senza la possibilità di sistemare come si deve la perdita…”. Rileggendo la frase in effetti dovrei aggiungere “a seconda dell’entità del problema”. Fatto!

Se possono mettere in pratica una soluzione tampone al complesso di lancio, ben venga. Il grosso impedimento è l’assenza di gru, attrezzature di prova e cose simili al pad 39B, che invece si trovano al VAB. Fin quando l’inghippo è lieve entità ed è facilmente risolvibile, gli addetti faranno sicuramente un tentativo. Non sono lì, per cui non posso dire se è fattibile o meno. Come tutti voi faccio affidamento su quanto viene trasmesso alla stampa.

Comunque, nonostante la richiesta di un chiarimento, spero di aver risposto alla tua domanda :wink:

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SLS al VAB ci deve tornare comunque per cui gli interventi di riparazione si potrebbero fare al meglio. La domanda quindi diventerebbe: ci si può fidare a lanciare senza fare un test a quegli interventi?

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Bella domanda…
E se un ulteriore WDR mettesse in evidenza dei problemi (vecchi e/o nuovi)?

Che opzioni resterebbero alla NASA in quel caso?
I miei 2 cent: io andrei dritto al lancio.

Beh dipende dal livello di criticità. In ottica volo manned quali sono i pericoli allo stato attuale dei test? Ci sono le condizioni per un approccio stile alert 1202 di Apollo11?

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Infatti, le criticità ci sono e ci saranno sempre, non dimentichiamo il SaturnV che volò per tutte le volte col problema critico di vibrazioni strutturali.

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Beh dipende dalla gravità del problema.

Premesso che sistemi spaziali di questa complessità che partono letteralmente perfetti non ne esistono, e quindi non possiamo aspettarci che SLS lo sia, eventuali “waiver” saranno approvati sulla base di criteri e range discussi e concordati e documentati preventivamente.

Se decideranno di procedere al lancio sarà perché tutta una serie di requisiti non rinunciabili saranno stati verificati cone GO, e i difetti presenti saranno stati ritenuti, ovviamente, indesiderati ma accettabili.

Altre scelte “avventurose”, non ragionate o non basate su procedure, Mission rules o analisi dei rischi secondo me non ne vengono fatte, soprattutto dopo le lezioni dei due incidenti dello Shuttle.

Ovviamente sono i miei 2 cents.

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Va anche tenuto conto che si tratta in ogni caso di un volo di test, o meglio, di qualificazione del lanciatore.
Non ci sono uomini a bordo
Il problema è il costo esorbitante di ogni singolo lancio: se, disgraziatamente, si dovesse ripetere il lancio di qualificazione l’impatto in termini di tempi e costi sarebbe significativo.
Nulla di insormontabile comunque…
La Luna aspetta da 50 anni e non sarebbero un paio di anni in più a fare la differenza

ricordo che stanno comunque per lanciare Artemis 1 con Orion afflitto da problemi di elettronica, perciò sono già propensi a tagliare qualche angolino “calcolato” se necessario per lanciare il prima possibile. Ho la sensazione che il lancio di agosto/settembre sia in qualche modo “pressato” dai sostenitori di SLS (senato etc)
https://spacenews.com/nasa-to-skip-repair-of-orion-electronics-unit/

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Non è così semplice.

SLS ha già accumulato ritardi notevoli ed altrettanto notevoli critiche.
Ogni ulteriore slittamento delle schedule porta con se inevitabili conseguenze da un punto di vista politico.

SLS eredita, a mio avviso, la pessima “forma mentis” dello Shuttle di voler simulare e testare tutto il simulabile e testabile prima del lancio come sorta di garanzia “assoluta”, mentre (come purtroppo sappiamo bene) tutto ciò che è non testabile e non simulabile resta in agguato.

L’unico modo di procedere, ad un certo punto, è fare davvero le cose. Qui sembra che nessuno si voglia prendere la responsabilità di lanciare se non si ha la certezza al 100% (che comunque non si avrà mai).
Cos’è peggio?
Un fallimento oppure la gestione di un problema in volo?
Oppure il rimandare indefinitamente?

Sempre a mio avviso, SLS è un sistema maturo (al netto di qualche problemino) già da tempo. Così rischia di diventare la “tela di Penelope” spaziale, tela che in uno scenario in forte evoluzione come quello attuale, nessuno (nemmeno la NASA) può permettersi di perpetrare indefinitamente.

Per cui spero fortemente in un lancio a fine agosto.

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