Il JPL ha tenuto una brevissima diretta su Facebook in cui hanno mostrato il satellite in costruzione. Ho ascoltato e riassumo i punti principali discussi.
La sonda è attualmente in fase di completamento e verso la fine di giugno è previsto l’invio all’agenzia spaziale francese, il CNES, per il completamento dell’integrazione delle ultime parti e i relativi test. Utilizzerà un radar in banda Ka per fornire misure precise relativamente all’altezza e all’inclinazione delle onde sulla superficie di tutte le acque terrestri, monitorando anche i bacini più grandi (per esempio i Grandi Laghi degli Stati Uniti e Canada). Il funzionamento è molto simile a Sentinel-6.
Gli elementi piĂą importanti del satellite sono ovviamente le antenne, che verranno lanciate in posizione ripiegata e si apriranno una volta in orbita raggiungendo una distanza di circa 5 metri.
Oggi al JPL erano in corso dei test di calibrazione, mentre tutti i test funzionali, di performance e ambientali sono stati completati, decretando, almeno lato NASA, la prontezza dell’hardware.
Il bus del satellite è di fattura francese.
L’intenzione di NASA è quella di fornire i dati il prima possibile, come ha sempre fatto, puntando ad un rilascio a qualche giorno dall’acquisizione a chiunque ne faccia richiesta, risultando così fondamentali in casi di inondazioni e piogge torrenziali. L’agenzia è sicura che i dati da soli saranno in grado di essere utili già da soli, ma che in combinazione con quelli di NICER e altri saranno ancora più significativi.
E poi la cosa che interessa di più a tutti: il lancio è NET novembre 2022 da Vandenberg.
A fine giugno negli stabilimenti di Thales di Cannes è arrivato il cuore scientifico del satellite, contenente gli strumenti per misurare il livello dei mari e il loro innalzamento.
Nuovi progressi nella realizzazione del satellite.
Il team di Thales Alenia Space che lavora alla missione ha superato un traguardo importante: la qualificazione meccanica principale del satellite.
Tre atterraggi consecutivi sulla terraferma non si vedevano dal giugno 2019 quando B1051 atterrò alla LZ-4 (missione RADARSAT Constellation) seguito da B1052 e B1053 alle LZ-1 e 2 come booster laterali del Falcon Heavy che lanciò la missione STP-2.