L’amica Letizia Davoli fa notare che ad appena 90 metri dalla superficie (a 26 secondi dal presunto allunaggio) la componente verticale della velocità era ancora a 33 km/h, troppo alta. A quel punto la componente verticale doveva essere quasi nulla, o comunque di qualche m/s residuo.
Il team ispace (con i volti tiratissimi) è tornato in streaming per confermare che al momento non ha avuto alcun feedback da parte del lander. Lo stesso team stima che la missione possa essere fallita.
Peccato poteva essere un momento storico.
Qui si lamenta sia la perdita del lander ispace sia il rover Hakuto-R
Sarebbe interessante capire, e loro già lo sanno, se gli ultimi secondi di telemetria erano nominali.
A giudicare dalle facce che avevano alcuni di loro prima del tentato allunaggio, direi proprio di no…
Nuovo articolo di Matteo Deguidi pubblicato su AstronautiNEWS.it.
nessuna foto satellitare ancora?
Penso che ci vorranno mesi.
Che peccato
Giusto per chiarire un po’ il dettaglio delle foto dall’orbita, attualmente ci sono solo due sonde capaci di poter vedere un cratere da impatto sulla superficie lunare, LRO e Chandrayaan-2. Nessuno dei Chang’e ha questa capacità, né tantomeno P1 e P2 di THEMIS-ARTEMIS o Danuri e CAPSTONE.
LRO e Chandrayaan-2 in passato hanno già dimostrato queste capacità. LRO rilascia immagini più regolarmente, Chandrayaan-2 in grandi release (come fa Gaia più o meno).
LRO in passato ha ripreso il sito di impatto di Beresheet, per esempio, solo che il problema di Hakuto-R è che la missione è andata veramente benissimo fino a pochi metri dalla fine, quindi l’impatto è stato più morbido e c’è il rischio che il cratere non sia visibile o sia difficilmente osservabile.
Perché oltre a fotografare il luogo di atterraggio, bisogna anche trovarlo. Magari la foto già c’è e non se n’è accorto nessuno. Oltre alla cattura della foto c’è un bel lavoro di analisi non indifferente da fare.
Giorni intensi per Lunar Flashlight, stanno spurgando il motore.
https://blogs.nasa.gov/smallsatellites/2023/05/05/team-continues-to-troubleshoot-propulsion-for-nasas-lunar-flashlight/
La missione è già fallita in realtà, ma se riescono a controllare un’accensione forse riescono a fare un passaggio utile raccogliendo qualche dato scientifico.
Fine. Missione terminata, non si può andare avanti.
Lunar Flashlight si perderà in orbita eliocentrica:
Quante probabilità ci sono che faccia un frontale con la ex macchina di Elon?
Individuato il punto dello schianto.
Comunicato ufficiale sul motivo dello schiato, il lander pensava di essere già atterrato a 5 km di quota:
Manley ha appena pubblicato questo video in cui lo spiega bene:
Durante la discesa il lander è passato sopra ad un cratere con bordi molto alti. L’altitudine è stata registrata correttamente dai sensori, ma dato che cambiava repentinamente arrivando fino a 3 km, il software ha pensato che il sensore fosse fallato, “no, è impossibile”, quindi ha escluso l’altimetro e si è basato solo sugli altri sensori, accelerometri, doppler.
Di conseguenza, è arrivato a pensare che la superficie fosse 5 km più alta di quanto fosse in realtà, quindi ha iniziato a frenare… prima di raggiungere la superficie ha giustamente finito il carburante, e l’ha finito in modo “asimmetrico”, quindi ha iniziato a ruotare ed è caduto male.
Dice anche che sì, le simulazioni le avevano fatte per tutte le possibili zone di atterraggio, ma poi la zona finale di atterraggio è cambiata (quindi è vero che l’han cambiata), lui è arrivato da Nord e ha incontrato questo cratere, e a quanto pare nelle simulazioni non hanno tenuto in considerazione questo scenario.
Bellisimo comunque che anche in questa missione ci siano state osservazioni/ascolti di radioamatori che hanno notato la caduta libera ben prima della pubbliazione del rapporto ufficiale.