Scusate la domanda banale, ma mi sono sempre chiesto se e come viene riscaldato il veicolo o l’airlock dopo l’EVA… farà un freddo micidiale o no? Nei film la gente si congela in un secondo 
Il mio inglese è pessimo; ha davvero detto a Tim Dodd che nella terza di Polaris Dawn intendono decollare con Starship (senza rendezvous con Dragon)?
(Non ha detto quando sennò stavamo già a contare i lobbysti di Orion a cui son saltate le coronarie)
Si, la terza missione sarà con Starship.
Lo scambio è radiativo nel vuoto e se il buco dell’apertura è limitato le superfici interne “vedono” poco spazio e disperdono poco. L’aria la scaldi con poca energia. L’inerzia della navicella è notevole e un tempo di apertura limitato non è particolarmente impattante. Per me il problema come dicevo sarà l’opposto. Tutti i sistemi che usano l’atmosfera della navetta in tutto o in parte per mantenere il proprio bilancio termico in equilibrio alla temperatura di progetto andranno in crisi di sovratemperatura
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Immagino che, banalmente, prima di pensare ad uno scenario del genere abbiano fatto dei test in termovuoto dell’avionica, display, ecc.
Questo però mi crea una certa sensazione di straniamento.
Un volo importante come la prima missione manned di un veicolo innovativo come Starship non dovrebbe essere condotta da piloti collaudatori/ingegneri?
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Beh è ovvio. Infatti sono curioso come dicevo di vedere come gestiranno la situazione. Fornirà anche informazioni su come funzionano i sistemi di bordo, cosa è essenziale e cosa no
Magari la certificazione human rated di Nasa, che e’ puttosto stringente, non arrivera’ proprio subito.
Sarei incline a considerarla una sboronata comunicativa, un po’ pr come gli artisti nello spazio, ma poi al dunque saranno prudenti, speriamo.
Gli ingegneri si possono analizzare la telemetria e i rottami, mentre i turisti possono continuare ad usare la Dragon. E la moon SS non ha bisogno di fare lancio e rientro con gente a bordo. Non c’e’ fretta.
In microgravità non hai convezione, per cui l’aria (senza circolazione forzata) non è una grande soluzione.
Apparecchiature che richiedono raffreddamento di solito sono termicamente accoppiate a piastre fredde, a loro volta collegate al sistema di scarico termico (scambiatori e poi radiatori).
Ma non so come sia sulla Dragon…
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La Dragon dispone di radiatori posizionati sul Trunk, nella metà libera dai pannelli solari.
Io credo che tutti i veicoli spaziali abitati siano testati per resistere in caso di depressurizzazione, basti pensare al fatto che l’equipaggio sia in Dragon che in tutti gli altri veicoli in tutti i momenti più critici indossi le tute pressurizzate, in modo da poter sopravvivere e gestire il veicolo in relativa sicurezza anche se depressurizzato.
In “relativa sicurezza” non dovrebbero “esploderti i display in faccia”
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L’equipaggio di Polaris ha “rovinato” la fotografia.
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Nuovo articolo di Marco Carrara pubblicato su AstronautiNEWS.it.
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Scott Poteet sarà ospite di NSF, 2022-02-20T20:00:00Z.
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Questa settimana ci sono stati degli addestramenti subacquei, la prossima si andrà in alta quota.
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Vulcani Illiniza Norte e Cotopaxi conquistati dal team Polaris.
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piccolo aggiornamento, apogeo 1400km