Vedo che Astronautibot è sempre sulla cresta dell’onda e non perde mai un colpo. Comunque ieri Anatolij Zak aveva anticipato che, al momento, il primo volo del Dream Chaser troverà spazio dal 14 settembre al 5 dicembre 2021. Questa è la finestra temporale provvisoria della missione segnata nella bozza del manifesto di volo. Lascia ben sperare dunque, anche perché Sierra Nevada Corporation sembra essere nei tempi.
P.S.: In merito non ho trovato nessuna conferma diretta da parte di Sierra Nevada Corporation.
A-ha, ecco perché ho trovato altre fonti che riportano il 5 dicembre, grazie.
Come lanciatore invece avevo l’Atlas V 552, invece prevedono di lanciarlo con il Vulcan vedo.
Conferma che Dream Chaser volerà non prima di fine 2022, potrebbe slittare a inizio 2023 (Se dicono già così, sappiamo come funziona, slitterà quasi sicuramente…)
Fatemi indovinare: i problemi non stanno dal lato del Dream Chaser quanto dal lato del Vulcan o meglio dei suoi motori BE-4 che non si sono ancora visti…
Guardando il progresso glaciale della costruzione del Dream Chaser, penso che i problemi risiedano da entrambe le parti, così come per la prima missione di Vulcan con il lander di Astrobotic
Può anche essere. Nulla toglie che Sierra Space possa aver deciso di rallentare il passo e di procedere all’assemblaggio del Dream Chaser con più calma, considerando che il Vulcan non sarebbe stato comunque pronto prima di una certa data. Certo, la pandemia ha avuto ripercussioni nell’approvvigionamento dei materiali e ritardi nella costruzione dei componenti, però nel complesso la navicella è a buon punto anche se c’è tanto da fare. Ricordo che prima dei recenti cambi di programma avvenuti nei mesi scorsi Sierra Space era molto confidente nell’essere pronta al lancio entro gli ultimi mesi del 2021 e i primi del 2022.
In tutto questo, lo scoglio da superare è l’invio del Dream Chaser al Kennedy Space Center per i test nella camera a vuoto e i controlli prima dell’integrazione con il vettore.
Lo sviluppo del Dream Chaser ha avuto, tra alti e bassi, una lunghissima gestazione (se pensiamo che risale allo HL-20 degli anni 90 come copia americana del Bor-4 russo degli anni 80) e vicissitudini di natura aziendale più che tecnica, ma negli ultimi tempi prima del COVID-19 aveva visto una notevole accelerazione.