(Traduzione automatica) SpaceX Crew-6 è il sesto volo operativo con equipaggio di una navicella spaziale Crew Dragon verso la Stazione Spaziale Internazionale come parte del programma commerciale Crew della NASA.
Annuncio a sorpresa da parte dell’agenzia spaziale degli Emirati Arabi Uniti: una delle quattro persone del loro corpo astronauti farà parte dell’equipaggio di Crew-6 e di conseguenza prenderà ad una missione di lunga durata, 6 mesi, della Stazione.
La rosa di nomi è ristretta e comprende: Hazza Al Mansouri, Sultan Al Neyadi, Nora Al Matrooshi, Mohammed Al Mulla. Il primo conta già una missione di breve durata (circa 8 giorni) alle spalle, nel 2019, mentre i rimanenti sono in attesa del primo volo. Al Mansouri e Al Neyadi sono i veterani del corpo, entrambi selezionati nel 2018, si sono già addestrati per una missione sull’avamposto, quando facevano parte dell’equipaggio principale e di riserva della Sojuz MS-15.
Dunque gli Emirati Arabi Uniti si aggiungeranno al gruppetto di 10 nazioni che possono contare almeno un proprio rappresentante in una Expedition:
Russia
Stati Uniti
Germania
Francia
Giappone
Belgio
Canada
Italia
Paesi Bassi
Regno Unito
Emirati Arabi Uniti
Guardando la lista soprastante, si può notare come per la prima volta un membro dell’equipaggio di una Expsdition non sarà affiliato ad una delle cinque agenzie fondatrici della Stazione. Il fatto è significativo a mio modesto parere e non fa altro che rafforzare quella collaborazione pacifica nello spazio incarnata dalla Stazione e dagli Artemis Accords
Lo stile degli emblemi associati alle missioni Crew Dragon si evolve ancora. Superbo l’accostamento tra il veliero - metafora di navicella spaziale - e le mete future per l’uomo, la Luna e Marte
Il peso e il privilegio nel seguire le orme di un illustre precedessore, per scrivere un nuovo capitolo di storia per il proprio paese. Sentimenti ancor più enfatizzati per una nazione, gli Emirati Arabi Unifi, “giovane” per tradizione astronautica e spaziale. Il rapporto di amicizia che lega Sultan Al Neyadi e Hazza Al Mansouri è speciale, maturato nel tempo. Nel 2019, la storia ha voluto che quest’ultimo fosse il primo astronauta emiratino. A tre anni e mezzo di distanza, Sultan Al Neyadi ha la sua occasione e il ricordo della storica missione di Hazzs Al Mansouri è vivo.
Non siamo a Bajkonur, ci troviamo a Cape Canaveral. La tradizione di firmare le porte c’è in entrambi gli spazioporti. In Kazakistan si autografa la porta della stanza dell’albergo in cui si è riposati il giorno prima del lancio. Negli Stati Uniti, invece, si marca la porta della sala conferenze.