Ci sono dieci siti preliminari scelti per il luogo di atterraggio, tutti sotto gli 83° di latitudine sud. I 10 punti sono raggruppati secondo il cratere di vicinanza, Shackleton (P1, P2, P3, P4), Haworth (HP1, HP2), Shoemaker (SP1, SP2), Cabeus (CP1, CP2). Accanto al cratere sono indicate le motivazioni scientifiche che hanno portato alla selezione (l’acqua c’è in tutti e 4). La quarta colonna indica le coordinate del luogo di atterraggio, la quinta l’altezza del sito di atterraggio (su questo punto non sono sicuro però), la sesta indica la distanza dal punto più basso del cratere (potrebbe non essere il centro), la settima indica le proprietà del punto di atterraggio, non del cratere. https://weibo.com/3279752321/JlZbjk4xC?type=comment#_rnd1600939194499
Si è conclusa qualche settimana fa la possibilità di presentare strumenti scientifici da inserire come payload di questa missione. La richiesta era aperta a tutti gli istituiti cinesi (compresi quelli appartenenti a Hong Kong, Macao e Taiwan) e gli istituti esteri.
Il documento in cinese direttamente dal sito ufficiale del CLEP (Chinese Lunar Exploration Program), da aprire col traduttore preferito: http://www.clep.org.cn/n6020511/c6810049/content.html
Il sito di atterraggio potrebbe essere un interessantissimo bordo di un cratere vicino al polo sud, con le caratteristiche di essere quasi sempre illuminato dal sole e vicino a una zona che non vede il sole da miliardi di anni, permanently shadowed regions (PSRs), e quindi ha intrappolato anche sostanze volatili a -230°.
Per l’esplorazione dei PSR dal lander si staccherà un hopper a sei zampe (lo chiamiamo cavalletta?) che andrà a campionare questo luogo buio.
Ancora è solo una proposta, ma una zona simile è anche di interesse in qualche proposta relativa al programma Artemis.