La patch di Exolaunch.
Il primo satellite di Aethero.
E quattro satelliti di Satelliot
La patch di Exolaunch.
Il primo satellite di Aethero.
E quattro satelliti di Satelliot
Continuo l’aggiornamento dei vari satelliti rilasciati: c’erano due satelliti australiani, CUAVA-2 e Waratah-1. Erano sul dispenser di ExoLaunch. Nel post LinkedIn maggiori info
Un satellite SAR giapponese, QPS-SAR8
https://x.com/QPS_Inc/status/1825039128268009707
Due dimostratori tecnologici di NASA, PTD-4 e PTD-R.
https://x.com/NASA_LSP/status/1824789530148323541
Quattro satelliti di Kongsber NanoAvionics: due 6U (Lemu Nge e HYPSO-2) e due 3U.
Le patch di Unseenlabs per BRO-14 e BRO-15.
https://x.com/UnseenLabs/status/1824361372458668326
La patch di Capella
C’era anche il dispenser di D-Orbit, con la missione Celestial Bliss.
https://x.com/D_Orbit/status/1825534436215263322
Prime immagini anche per Umbra-09 e Umbra-10.
https://x.com/umbraspace/status/1826412568715395457
A bordo anche EagleEye di Creotech. Oltre alla missione, che non conosco e avrà avuto la sua importanza, il fallimento di questa ha aperto un po’ quello che è il problema di lanciare i cubesat con i rideshare di SpaceX. Questo è il comunicato ufficiale di Creotech.
Scusate per il polacco, ma la frase critica è questa “niedokładność w określeniu pozycji satelity” incapacità di rilevare la posizione del satellite.
Questo è un problema comune dei rideshare di SpaceX, i TLE del rilascio non vengono comunicati subito, lasciando gli operatori al buio nella ricerca del proprio satellite, che visto che sono praticamente dei giocattolini, se non si sistemano subito i problemi che hanno al momento del rilascio, poi sono persi per sempre.
Ne ha approfittato subito Peter Beck per elogiare una caratteristica poco nota dei suoi lanci, appunto la comunicazione immediata dei TLE al momento del rilascio:
https://x.com/Peter_J_Beck/status/1828632379801682130
Ma il problema è il rideshare o che sono giocattolini?
E’ un cane che si morde la coda. Possono lanciarne così tanti in rideshare perché sono piccoli, e una volta che li deployano sono tutti vicini e sono tanti e piccoli le comunicazioni sono difficili.
Considerando quello che dice Beck, può essere che l’ultimo stadio comunichi al satellite la sua posizione prima del rilascio.
Magari SpaceX non offre questo servizio (che non sappiano la posizione del secondo stadio, lo escluderei).
A complicare le cose ci sono gli intermediari che forniscono i dispenser da cui sono effettivamente rilasciati i payload.
Bisognerebbe conoscere che livello di comunicazione c’è tra razzo, dispenser e payload
Esatto, il processo è il problema, non le limitazioni tecniche. È una cosa fattibilissima con un po’ di investimento, se ne hanno necessità.
Almeno sui voli rideshare di SpaceX, i payload sono tenuti spenti in modo passivo dal lanciatore, e una volta separati questi si accendono. Di fatto nella fase di volo l’unica parte accesa dei satelliti è la porzione di inhibit del circuito di alimentazione, che si disabilita con la separazione fisica del rilascio. Questo è richiesto per motivi di safety della missione, in quanto non si può rischiare che un payload difettoso porti alla perdita di un altro centinaio di satelliti, perché magari si è acceso e ha deciso di aprire i pannelli solari o cose simili. Questo fatto chiaramente impedisce la comunicazione lanciatore-payload.
Immagino che sia spesso così anche con Electron, e che Beck si riferisca solo al fatto che loro forniscono ai loro clienti i TLE al rilascio così che possano effettuare un buon tracking e acquisire il prima possibile i satelliti, dato che la precisione dei TLE diminuisce notevolmente nel tempo.
Che io sappia con SpaceX è uguale, e un dipendente di SpaceX infatti scrive al riguardo:
https://twitter.com/esuse09/status/1828826956961595726
La differenza principale secondo me è il fatto che se lanci pochi satelliti insieme è più facile fare tracking radar da terra, e quindi avere i TLE aggiornati nel tempo anche senza aver acquisito rapidamente il satellite. Se ne lanci un centinaio insieme, i radar a terra vedranno una nuvola dove non si riesce a distinguere nessuno tra tutti.
Il problema sussiste prevalentemente per i satelliti che non dispongono di ricevitori GPS a bordo e/o che non vengono acquisiti entro pochi giorni dal lancio.
Immagino che SpaceX (e i clienti) facciano affidamento anche su altri servizi – perché tipo Umbra ha già contattato e fatto scattare foto al suo satellite – perché la Space Force ha appena pubblicato le TLE del lancio.
https://x.com/planet4589/status/1829301025590898782
PhiSat invece funziona e ha inviato le prime immagini a Terra.
https://x.com/ESA_EO/status/1828329792183091421