Hanno montato le ruote di reazione
Giove è lontano, servono dei pannelli grandi. Tanto grandi.
Al momento è tutto a posto per la data di lancio prevista a ottobre 2024. Ci sono due problemi tecnici da affrontare, ma sembrerebbe si possa risolvere tutto per il lancio.
Comunque anche hardware ancora mancante non mi sembra da sottovalutare. Ci sono parti importanti che devono essere integrate e testate (eventualmente anche in un TV test di sistema). Comunque c’è ancora tempo.
Bello grande il magnetometro!
Comunque più della grandezza del magnetometro mi ha stupito lo scopo, non sapevo che un magnetometro potesse misurare la profondità dell’oceano, pensavo potesse misurare solo il campo magnetico.
In effetti è così. Quello che misurerà sarà il campo magnetico indotto di Europa. Europa di suo non ha un campo magnetico, solo che c’è una situazione abbastanza incredibile, penso unica nel sistema solare, forse solo Encelado può avere qualcosa di simile ma in misura molto minore.
Giove ha un campo magnetico molto forte. Europa è ben dentro il campo magnetico di Giove, ma con tutti i moti che ci sono, rivoluzione di Encelado, rotazione di Giove, inclinazioni varie sfasate di asse di rotazione, asse del campo magnetico, ecc…, il campo magnetico di Giove percepito da Europa subisce delle variazioni.
Ora, una variazioni di campo magnetico produce un campo elettrico, lo sappiamo tutti dalla scuola secondaria, è un po’ anche il principio che ci porta la corrente a casa, mica c’è un unico filo fino alla centrale elettrica. Un campo elettrico fa spostare delle cariche elettriche, se presenti, e un oceano salato è pieno di sali sciolti scissi in ioni positivi e negativi, come ad esempio abbiamo anche nel Mediterraneo tanto Na+ e Cl−.
Questi ioni che si muovono, anche se non sappiamo nello specifico di che tipo siano, fanno proprio una corrente elettrica, proprio per definizione, come si legge nella prima riga di wikipedia della pagina di corrente elettrica, cariche che si muovono. Una corrente, se non è costante, come questo caso, genera un campo magnetico, e questo è proprio il campo magnetico indotto di Europa.
Senza le decine di missioni precedenti e le osservazioni da Terra, che ci hanno permesso di capire a grandi linee la natura di Europa, sarebbe stato impossibile progettare uno strumento simile, che è proprio ad hoc per Europa. Non possiamo mandare un magnetometro nella Luna per cercarne acqua, semplicemente non funziona.
Il magnetometro, misurando questo campo, cercherà di validare vari modelli di profondità e salinità dell’oceano di Europa, non ci darà un risultato preciso. Si sviluppano vari modelli di Europa, e si vedono quali di essi sono compatibili con i valori misurati. Non ci sarà un unico modello compatibile, alcuni però si potranno scartare con altre osservazioni, magari di missioni già in corso, e un modello in particolare verrà scelto come più probabile scenario per la situazione attuale di Europa.
Poi in futuro ci potrà essere qualche studio più approfondito che validerà ancora il modello o troverà incongruenze, quest’ultimo in realtà è il caso più interessante, perché spesso porta a scoperte inattese. Vi ricordo ad esempio che su Marte ogni anno più o meno si conferma o smentisce la presenza di acqua liquida subsuperficiale a qualche km di profondità, proprio perché gli strumenti misurano qualcosa di indiretto e totalmente slegato all’oggetto che si vuole misurare, l’acqua in questo caso.
Dopotutto anche sulla Terra l’acqua io non l’ho mai vista, ma ho visto solo gli effetti secondari che l’acqua produce e ho imparato a interpretarli, perché l’acqua è trasparente. Vedo la rifrazione di un oggetto dietro una bottiglia e capisco che l’acqua è piena, vedo galleggiare oggetti che so che non volano e sotto c’è acqua, vedo il riflesso del cielo a mare, vedo il cambio di lucentezza di oggetti a contatto con l’acqua, ma l’acqua in sé non l’ho mai vista.
A me è capitato che mentre camminavo per un sentiero, improvvisamente ho iniziato ad avere una strana sensazione di fresco e i vestisti mi si incollavano magicamente addosso! Ho imparato a capire che è acqua!
Scherzi a parte, grazie mille per questi post, eccezionali ed impagabili
Chi vuole mandare il suo nome su Europa?
Peccato che non rientri nel programma NASA Frequent Flyer, sarebbero stati un bel po’ di punti
abbiamo la live YouTube
https://twitter.com/EuropaClipper/status/1668364174303559682
Europa Clipper userà la stessa tecnica di InSight per capire l’interno di Europa, in particolare sfrutterà il doppler di questo strumento per vedere le minime variazioni di velocità al passaggio.
Di InSight ne abbiamo parlato proprio questa settimana qui
Lancio ritardato di 9 giorni, 15 ore, 51 minuti, a NET October 10, 2024 3:51:00 PM
Il secondo atterraggio forse è andato un po’ male
https://twitter.com/ExploreCosmos_/status/1726474381596004744
Si può inviare il proprio nome su Ganimede (perché è lì che dovrebbe schiantarsi Europa Clipper alla fine).
Ci sarà una poesia incisa su una piastra di tantalio a bordo della sonda. Se sopravvivrà all’impatto, verrà ritrovata e tradotta penseranno che abbiamo sbagliato luna perchè nella poesia è specificato che si parla della seconda (Europa) e non di Ganimede. Se come me volete essere coinvolti in questo equivoco cosmico cliccate qui:
È uscita la pubblicazione, ed è con accesso libero, con le indagini geologiche che si vogliono effettuare nel corso della missione.
Già da un’immagine così, sembra che le scoperte che arriveranno non saranno affatto male.
Il paper è di 55 pagine, ed è molto tecnico, non divulgativo.
Sono arrivati i pannelli fotovoltaici di EC.
https://blogs.nasa.gov/europaclipper/2024/02/21/europa-clipper-solar-arrays-arrive-at-nasa-for-jupiter-moon-mission/
Test dei pannelli
Nuovo articolo di Luca Frigerio pubblicato su AstronautiNEWS.it.
Curiosità:
quando l’antenna DSN-63 di Madrid comunica con Europa Clipper come da immagine sotto, sono realmente connessi con qualche hardware della sonda oppure sono simulazioni?
Prima miglia sotto la cintura per Europa Clipper. Il “pacchetto” è stato spedito dal JPL alla Florida cortesia di un C-17, per iniziare le operazioni di prelancio nella Payload Hazardous Serving Facility in ottica della finestra che si apre il 10 Ottobre.
Li dentro in piccolo (molto piccolo) c’è anche il nome del sottoscritto e penso di tanti altri qui sul forum
(immagini credit NASA)
Ma l’impacchettamento lo ha fatto la JAXA? Mai visto nulla di così Kawaii!