All’inizio ha detto che quello era tutto il corpo astronauti e i 4 saranno scelti tra quelli. Anche per i 4 è stata la comunicazione ufficiale, non lo sapevano prima.
Su chi sia eliggibile NASA lo ha comunicato da tempo.
Il team Artemis è composto da questi membri, selezionati prima del gruppo XXIII di NASA del 2021, che sono comunque eligibili per le missioni. EDIT: Tutto il corpo astronauti, non solo l’ultimo, ricrordavo male
Citando anche l’articolo di ANews poco più sopra (odio autocitarmi)
I membri di NASA selezionati sono parte del più ampio Artemis Team, composto da 30 astronauti (i dodici della selezione 2021 e altri 18). A questi vanno aggiunti quelli dell’agenzia spaziale canadese, europea (che sembra manderà i veterani, lasciando ai rookie le missioni sulla Stazione Spaziale Internazionale) e giapponese.
Dato che era pronta la foto con le tute arancioni, credo che più o meno lo sapessero già. Sicuramente è stata selezionata anche una squadra di riserva. Magari hanno fatto più foto mischiando gli equipaggi per confonderli o perché non era detta l’ultima parola. Dubito si siano messi a fare foto per tutte le combinazioni possibili.
Data la professionalità dei coinvolti, non credo sarebbe stato difficile mantenere il riserbo fino alla presentazione.
I nomi delle riserve non sono stati resi noti mi pare. Che poi se va come per Apollo, ma no credo, ci sarebbe da essere più felici di essere riserva perché significherebbe essere tra quelli che alluneranno
Possono aver fatto tranquillamente gli scatti singoli per poi avere tutte le combinazioni, photoshop alla mano.
Guardando la diretta a me invece è sembrato lampante che i quattro lo sapessero già da tempo. E così il resto del corpo astronauti.
In un intervista di poche ore fa sulla ABC, Glover ha detto che sapevano di essere stati selezionati da poco meno di un mese, e che alla fine non è stato così difficile tenere il “segreto”.
Ha detto che solo i suoi famigliari sapessero della cosa, e che per loro è stato probabilmente più difficile mantenere il silenzio (anzi, si domanda proprio come ci siano riusciti).
Ecco qua, a 2:45
Fonte ABCnews
Infatti anche a me sembravano fin troppo “tranquilli” per aver appreso solo in quel momento una notizia del genere
Good point.
Questo, accettando appunto che si rispetti la regola che gli astronauti non partecipano a due voli consecutivi, ci aiuta a togliere quattro nomi dalla lista dei papabili per la missione del landing.
Nel caso di Artemis le missioni sono talmente poco frequenti che forse non serve un equipaggio di riserva, basta posticipare un lancio per avere il tempo di risolvere eventuali problemi all’equipaggio designato. Un eventuale ritardo di questo tipo avrebbe conseguenze minori sul programma.
Koch, Hansen, Glover e Wiseman…
L’hanno saputo precedentemente, come spiega l’articolo evidenziato in
Chicca: il Washington Post racconta un dettaglio piuttosto comico della nomina dei quattro nuovi astronauti lunari. Siccome la procedura, la nomina e la comunicazione della nomina agli astronauti vengono gestite nel massimo riserbo fino all’annuncio pubblico, Wiseman, Koch e Glover sono arrivati tutti con grande ritardo alla riunione nella quale veniva comunicata loro la nomina prestigiosissima, semplicemente perché nessuno li aveva avvisati che la riunione serviva per informarli di questa selezione. Koch ha chiesto se si poteva fare online, Glover stava finendo un pranzo di lavoro e Wiseman era dal medico e ha spento il telefono: sulla sua agenda la riunione era segnata come un aggiornamento riguardante un problema con un veicolo russo in difficoltà.
Non oso immaginare la reazione quando hanno scoperto di essere stati selezionati…aggiungo anche che hanno dei physique du role pressochè perfetti. bei visi, simpatici, evocativi, fotogenici tutti. Insomma, una missione che sfornerà dei perfetti eroi per le generazioni future (compresi noi tutti, naturalmente). C’è solo da dire che chi prenderà posto su Artemis 3 tuttavia, sarà più ricordato di loro, forse sarà talmente famoso quell’equipaggio che potrebbe esser secondo solo all’Apollo 11…ma le mie son congetture, lo scopriremo solo vivendo, per ora di materiale su cui sognare ne abbiamo già un bel po’
Forse, e forse per allora avranno imparato a non far scrubbare il lancio di SLS tantemila volte come in passato.
Ma mi parrebbe tanto strano se, nel dubbio ed in un programma così sfacciatamente costoso, sentissero il bisogno di lesinare proprio sulle risorse d’addestramento dell’equipaggio più papabile per la missione più impegnativa, che è sempre la successiva, quello di riserva appunto.
Io credo comunque che un’equipaggio di riserva sia necessario anche in previsione di un eventuale problema “fisico” dell’ultimo o penultimo momento (vedi la sostituzione di Mattingly con Swigert nell’Apollo 13)
Luca Parmitano era nel gruppo di astronauti (attivi e non) presenti alla presentazione a Ellington Field. Su Twitter l’astronauta italiano esprime un breve commento su ciascuno dei colleghi-amici assegnati ad Artemis II. Parole al miele, non serve aggiungere altro! Ognuno di loro ha dimostrato il proprio valore sia con una missione nello spazio sia con le preziose attività di supporto a terra.
wow che commenti. Insomma…c’è tanto materiale per fare di questi 4 delle “rockstar” a scopo ispirazionale per le generazioni odierne e future. Oltretutto c’è anche una certa cinematograficità nel loro aspetto. Wiseman è ciò che dice Lucone, un vero leader carismatico. Ha quella faccia, è perfetto per il ruolo di comandante, quasi impensabile immaginare un altro dopo aver visto lui (mi baso sulla loro estetica). Victor Glover è perfetto perchè come nel terribile film Capricorn One, è nero, giriamoci poco intorno. Serviva per l’immagine, per tutto quello che volete un astronauta nero, e Glover è fantastico, bel sorriso, sguardo penetrante, persona che rilascia good vibes già a vederlo in foto. Hansen? il gigante buono, alto a dismisura più degli altri, viso tenero e da cosa dice Lucone abbonda anche di umanità, insomma un compagno di viaggio (un amico forse) ideale. e la Koch? Beh che dire…forse l’astronauta usa più fotogenica per non scomodare altri aggettivi pur sempre idonei, ha un bel viso, intrigante, una parlata travolgente e verrà ricordata per sempre per aver condotto la prima EVA tutta al femminile di sempre(memorabile anche il suo rientro a terra e la reazione del suo cane al rientro in casa) Che altro dire di questa crew perfetta?beh go artemis, ovviamente
Non riesco proprio a condividere un approccio cosi’ stereotipato e retorico, sorry
Luca li conosce personalmente e fa bene a vantarne le caratteristiche, ma noi possiamo essere (secondo me ovviamente) molto piu’ laici e limitarci ad ammirare le loro capacita’ professionali e curricolari certamente molto sopra la media senza farne delle caricature stile anni '60. I tempi dell’Apollo sono un retaggio del passato.
naturalmente ciò che ho detto può essere condivisibile come non esserlo, tuttavia ci vedo qualcosa di estremamente poetico e quindi anche di cinematografico, retorico, (e chi più ne ha più ne metta), in questa missione. lungi da me il caricaturarli , il mio è un commento puramente estetico , c’è qualcosa che mi auguro concentri l’attenzione sull’esplorazione spaziale) e galvanizzi trascinandosi dietro una fetta più grande della popolazione globale (come accadde col programma Apollo)…insomma mi auguro una sorta di rinascimento di interesse verso lo spazio, che naturalmente per noi non si è mai sopito ne ciò accadrà, ma forse la mia visione realmente poetica (e del tutto distaccata dai tecnicismi e dalla mera matematica) è proprio qui che trova la sua massima espressione: una collettività riunita e trascinata da quello che può essere recepito (e dovrebbe, imho) come il grande evento della nostra generazione. un occasione da non perdere, un occasione che non deve in nessun modo essere sprecata per poter portare un po’ di luce in quelle menti ottenebrate che rifuggono la conoscenza o semplicemente la “scalciano” via dal loro quotidiano. e se i 4 in questione assurgeranno al ruolo di rockstar col risultato di trascinare a se più persone, più bambini, giovani e formare nuove fila di sognatori, studiosi, tecnici, artisti, cineasti e ovviamente futuri astronauti, benvenga la loro immagine “rockstariana” da me sopra citata. per il resto, son d’accordo, io mi limito a dire chapeau per qualsiasi cosa li riguarda, fatta in passato e ancora da compiere, ma spero che il programma Artemis possa in qualche modo fare anche l’impossibile, riportare almeno un po’, l’aria degli anni ‘60, che imvho un po’ (tanto) ci manca.
Sono completamente d’accordo.
Trovo tutto questo “hype” fuori luogo e francamente non lo capisco.
Sono tutti ottimi professionisti non c’è dubbio (e Luca Parmitano li conosce bene), come non c’è dubbio che l’equipaggio sia stato costruito “a tavolino” per rispettare tutte le istanze di inclusione contemporanee (quote rosa, minoranze etniche e stranieri).
Per carità l’emozione di un equipaggio umano extra-LEO c’è sempre ma non può essere paragonata alla “prima volta” degli anni 60 del secolo scorso. Ciò detto resta anche il gap (tutto da definire) tra Artemis II e III, impensabile nei serrati tempi del programma Apollo.
Ci sono ben altre “prime” che meritano la nostra attenzione ed emozione nel prossimo futuro ed è a quelle che dobbiamo guardare…
Ospitata assai trionfale da Stephen Colbert al suo Late Show; a livello comunicativo, innegabilmente i 4 ci sanno fare.
Fonte Canale Youtube del “The Late Show with Stephen Colbert”
qualche posterino…