2I/Borisov (C/2019 Q4): un nuovo oggetto interstellare

Osservarlo no, fotografarlo forse sì, ma non è banale.
Al momento è di 17-18esima mag, potrebbe arrivare tra 15 e 16, ma sparirà nella luce dell’alba.
Vedi i dettagli in http://aerith.net/comet/catalog/2019Q4/2019Q4.html, poi simula il campo con Stellarium, e capirai che non è banale.
Il momento migliore potrebbe essere tra fine ottobre e primi di novembre, attorno alle 5:30-6 del mattino, sotto il Leone, con una elevazione di circa 30-35° in direzione est.

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grazie mille ad entrambi! direi che non butterò via una serata di luna nuova, magari serena, per fotografare un oggetto così flebile :slight_smile: lo lascio a chi è più esperto ed ha attrezzature migliori. Magari chiederò di vederlo dal telescopio dell’osservatorio :wink:

In ogni caso, per fotografare una cometa o un altro oggetto in movimento servirebbero una montatura e un sistema di guida adeguati, altrimenti otterresti un’immagine mossa.

sì, sarei anche attrezzato, ma non ho ancora fatto una fotografia con inseguimento, se il meteo sarà benevolo riuscirò finalmente a fine mese. Posso però scegliere un sacco di oggetti più facili e luminosi, direi che è meglio che lascio la cometa ad altri più esperti :wink:

Sì, questo è un oggetto da tentare alla fine di una nottata, se uno è ancora sveglio (per me è difficile).
Paolo, il moto proprio di Q4 sarà piuttosto piccolo. Si riprende con le solite pose di qualche minuto, poi in fase di elaborazione si allinea sulla cometa. Guidare sulla cometa stessa è escluso, troppo debole.

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Pur essendo io molto incompetente in materia sono incappato in un articolo di qualcuno che forse lo e’:

Mi sembra di capire che la sua opinione sia minimo 8 pollici ma anche con 10 non e’ garantito di farcela. I dettagli e le condiderazioni per esperti dentro l’articolo.

Concordo. Non avevo fatto i conti, ma visualmente sarà davvero dura.
Si potrebbe provare con qualche bel Dobson (noi abbiamo un 40 cm), ma il problema è essere sicuri di centrare il campo giusto.

Qui dicono che si potrebbe (volendo) visitarlo con un cubesat lanciato con un SLS. E che abbiamo appena perso una finestra di lancio (in luglio 2018) che ci avrebbe consentito di intercettarlo con una sonda di 2 tonnellate lanciata con un Falcon Heavy.

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Eh… bella forza, se conoscevamo la sua traiettoria due anni fa sarebbe stato facilissimo intercettarlo andandogli incontro :wink:

Il problema e’ inseguirlo, adesso. Se trovano il modo sarebbe fantastico.

Ora la cometa si può chiamare anche 2I/Borisov.

https://minorplanetcenter.net/mpec/K19/K19S72.html

Sono contento della conferma che il signor Borisov dara’ il suo nome a questo oggetto, anche se non ne dubitavamo.

Questa storia ha un che di romantico. Il telescopio autocostruito non so giudicarlo tecnicamente, ma e’ bellissimo, ha un che di gotico, farebbe la sua figura in un film di Fritz Lang, e ha scovato un visitatore che viene da distanze difficili da concepire.

E poi la vicenda mi ricordava qualcosa, come se non fosse la prima volta che e’ successo. Mi sono scervellato un po’, poi mi sono ricordato.

La storia della scoperta di un’altra cometa straordinaria, la Hale Bopp, e’ ancora piu’ inverosimile. La leggenda narra delle vicissitudini del signor Bopp, dopo averla scoperta su un telescopio preso in prestito, per riferire la scoperta, sembra veramente un film di Tim Burton: prima non aveva copertura telefonica, poi da un telefono pubblico non aveva il numero, infine e’ riuscito a mandare un telegramma alla Unione Astronomica Internazionale. Un telegramma! Come nel 19esimo secolo…un altro anacronismo surreale e poetico.

C’e’ un motivo per cui spesso sono gli astronomi dilettanti a scoprire gli oggetti piu’ inaspettati? Gli astronomi professionali non sono autorizzati a puntare i costosi telescopi a loro disposizione la dove non si sa che c’e’ qualcosa di interessante?

O forse e’ solo uno scherzo del caso.

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Ho modificato il titolo (lasciando anche il nome prcedente per facilitare la ricerca)

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@indaco, è uno scherzo del caso. Quasi ogni giorno i sistemi automatici scoprono nuove comete, e infatti si chiamano “ASASSN” (All Sky Automated Survey for SuperNovae) o PAN-STARRS (Panoramic Survey Telescope & Rapid Response System) che sono sistemi automatici di ricerca di transienti ottici. Ma questa arrivava da una direzione assolutamente inusuale ed era debolissima; scoprirla è stato un puro caso, sommato alla bravura e determinazione dell’osservatore (Borisov ha già scoperto sette comete e sette NEOs). Sono convinto che se non l’avesse scoperta lui allora nel giro di qualche giorno le reti automatiche l’avrebbero rivelata.
Borisov racconta la sua scoperta, ed è interessante. Date un’occhiata, https://en.wikipedia.org/wiki/Gennadiy_Borisov

Alla fine scrive che nel giro di pochi anni gli amatori non saranno più in grado di scoprire comete, perchè le reti automatiche hanno il sopravvento. "Borisov thinks that soon amateur astronomers will no longer be able to discover new comets: “In 2016, only I have discovered a comet. In 2013, there were seven of us. Every year there are less and less. There are more and more huge telescopes. Amateurs will soon have nothing left.”

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Allora speriamo che presto scoprano un 3i o un 4i con ancora maggiore anticipo, in tempo per organizzare velocemente una missione flyby magari “rubando” un Falcon Heavy e una sonda “standard” gia’ pronta a delle missioni meno urgenti.

Magari nel corso della nostra vita vedremo che faccia ha da vicino uno di questi :slight_smile:

Per quanto riguarda invece l’osservazione di questo, se ho capito bene e’ in avvicinamento dall’emisfero nord e si allontanera’ verso sud. Questo penso che influisca su quali osservatori potranno essere utilizzati nelle varie fasi della traiettoria. Ad esempio, forse il VLT potra’ seguirlo molto a lungo?

Aggiungo un’ altra domanda… e’ pensabile che anche quando sara’ molto lontano e poco luminoso potremo continuare a seguirlo con il metodo degli occultamenti? Immagino che si debbano fare un sacco di conticini non banali per valutarlo ma forse un esperto puo’ confermarmi che e’ una vaccata senza fare troppi calcoli :wink:

Sicuramente i grandi telescopi proveranno ad osservarlo, ma le condizioni saranno difficili perchè al perielio sarà anche in congiunzione con il Sole.
Per le occultazioni non so, se è una cometa come pare sia l’orbita verrà perturbata dalle emissioni di gas. Sarà interessante se riusciranno ad osservarlo con metodi radar, ma anche per questo mi pare sia troppo distante.

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Per il 2028 è previsto il lancio, assieme al satellite astronomico europeo ARIEL per osservazioni delle atmosfere dei pianeti extrasolari, della sonda europea COMET INTERCEPTOR, nel punto di Lagrange L 2 con un missile europeo ARIANE 6. La sonda resterà in L 2 in attesa di essere diretta verso una cometa di lungo periodo o interstellare appena verrà scoperta.
Credo che al momento questa sia la sola possibilità di fare una missione di questo tipo.
Dirottare una sonda destinata ad un’altra missione la vedo difficile. Qualsiasi sonda interplanetaria costa comunque molto e arriva al lancio dopo un iter di parecchi anni ed è costruita su misura per l’obbiettivo che deve esplorare. Non credo che nessun gruppo di studio rinuncerebbe alla propria sonda dopo magari 10-15 anni di lavoro, sopratutto se rinunciare vuol dire rinviare di 10-20 anni l’esplorazione dell’obiettivo celeste originario .
Dovremo aspettare la produzione in serie di microsonde derivate dai cubesat e destinate all’esplorazione sistematica degli asteroidi prima che si possa fare un dirottamento del genere con disinvoltura. Sempre che la distanza in cui va a operare sia compatibile con la capacità dei pannelli solari e del sistema di comunicazioni.

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Non voglio trascinare il 3d ot, ma io non riesco a togliermi dalla testa che una sonda derivata dalla piattaforma Starlink, gia’ prodotta in serie per altri motivi e quindi a bassissimo costo grazie i volumi che nessun altro progetto puo’ permettersi, dovrebbe avere (stime circolate su NSF) circa 16 km/s di delta V teorico, senza tenere conto del carico e ovviamente della riduzione di potenza del pannello solare a grande distanza dal Sole, cosa peraltro gestibile con un qualche meccanismo di accumulo di energia a bordo e con propulsione intermittente.

La produzione di serie di microsonde quindi c’e’ gia’, almeno nei suoi elementi base gnerazione di potenza, propulsione, controllo, ce ne sono gia’ in orbita decine e funzionano, fatte dal solito pazzo… Lo so che non e’ lego, ma nella mia ingenuita’ spero che un giorno non troppo lontano sia scopra che e’ fattibile il lavoro che resta per usarle anche per scopi scientifici.

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Sicuramente sono un ottimo punto di partenza per progettare sonde a basso costo, dopo averli adattati chiaramente al funzionamento nello spazio profondo.

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Viste le ultime “visite” interstellari di Borisov e Oumuamua mi sono trovato a fantasticare: ci sono sicuramente moltissimi oggetti in giro per l’universo, e, come abbiamo visto, molti passano per il nostro “giardino di casa”. A meno di un improbabile impatto diretto quelli avvistati recentemente sono sostanzialmente innocui, ma se fosse un vero pianeta espulso dal suo sistema stellare? Se un nettuniano attraversasse il Sistema Solare sicuramente potrebbe creare perturbazioni gravitazionali importanti; c’è in rete qualche software in grado di calcolarle a partire dalla traiettoria, velocità, angolazione dell’oggetto perturbante?

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Per ora mi sbilancerei a dire in giro per la galassia.

Nello spazio integalattico chissa’, ma e’ molto piu’ difficile. La velocita’ di fuga dalla via Lattea e’ di 550 km/s, 20-30 volte piu’ veloce e con livelli di energia nell’ordine di mille volte di piu’ della velocita’ del Voyager… Chissa’ se ci sono oggetti solidi sparati a quella velocita’, a meno che non si siano formati la fuori… comunque e’ un’altra storia. Eventualmente gli esperti potranno correggere.