300 milioni di euro dall'Italia per sonda su Marte, sarà vero?

Buzz, forse sei solo più fortunato di mè o viceversa. Io forse ho più contatti con gente “grezza” o magari sono io che non mi spiego bene con la gente.

Michael, questo però non è democratico. Ma d’altro canto queste scelte spettano a gente a cui “noi” abbiamo delegato la gestione del patrimonio pubblico. In teoria se un mio delegato prende una decisione, io dovrei essere d’accordo perchè quello fa i miei interessi. Altrimenti alla prossima tornata elettorale lo depenno dalla mia lista. Se invece non è un mio delegato, allora alla prossima tornata debbo sperare che il mio delegato prenda il suo posto.

Ovviamente se per ogni decisione occorre fare un referendum popolare… allora veramente “quelli” che ci stanno a fare?

I referendum hanno dei limiti.
Faccio un esempio: se domattina votassimo se é lecito o no spartire i lingotti d’oro della banca d’Italia tra tutti i cittadini, vincerebbero i consensi.
Il popolo non é senziente; come lo descriveva il manzoni, é una massa bruta con impulsi elementari. O almeno, elementare e animalesca é la sommatoria dei pensieri anche evoluti dei singoli. Eppure tra la gente ci sono delle persone incredibili, con intelligenza vera e capacità straordinarie.

Il problema verò é che ciascun governo (ritengo che questo sia il problema di molte democrazie) non fa pianificazione a lungo termine perché non gli porta consensi nell’immediato; inaugura una ricerca scientifica, e a prendersene il merito e il ritorno sarà il governo successivo.

Il problema della pianificazione a lungo termine è che non sai cosa accadrà da qui a 10 anni. 5 anni sono già un buon metro. Poi ci sono pianificazioni e pianificazioni. Certe pianificazioni dipendono solo da una visione “politica”, altre dai prodotti del mercato, altre dalle scoperte scientifiche. Prendi ad esempio l’energia da fusione nucleare. Negli anni '80 sembrava quasi alle porte ed invece oggi ci stanno studiando ancora. Se avessimo pianificato la gestione dell’energia in funzione del prossimo arrivo di questo tipo d’energia, oggi saremmo nei guai. Diversa è la visione politica, il volere una società strutturata in un certo modo e quindi la stesura di un piano per portarla verso quel tipo di visione.

Tornando al titolo: molta gente sacrifica l’uovo piuttosto che attendere la gallina. Oggi però abbiamo un pollaio e dobbiamo decidere quante uova mangiarci e quante farle diventare pulcini. Se ce le mangiamo tutte… siamo dei grandissimi fessi.