Nuovo articolo di Marco Carrara pubblicato su AstronautiNEWS.it
E Suffredini si è assicurato la pensione
Quello che non mi è chiaro è chi opererà questi moduli commerciali, sia da terra che nello spazio.
Pagheranno a NASA una commissione per le operazioni da terra e per il crew time?
Qui un’animazione e altri dettagli:
https://www.thesun.co.uk/tech/10835572/nasa-iss-space-tourists-housing-module-axiom/
Intervista al CEO di Axiom (ed ex Program manager per la ISS) Mike Suffredini in questa puntata di MECO podcast.
Si parla proprio del piano per i moduli commerciali da aggiungere alla ISS.
Non avevo visto la cifra…oltre 50M$… mah…
Allora Tito e gli altri hanno fatto un affare!
Ingegneri di tutto il forum unitevi.
9 messaggi sono stati spostati in un nuovo Argomento: Requisiti per lavorare in USA nel settore spaziale
Thales Alenia Space produrrĂ due moduli pressurizzati per Axiom:
Conferma ufficiale di quanto giĂ si vociferava da tempo, ottimo !
Ed entrambi i moduli verranno lanciati con il New Glenn con il FH come seconda scelta.
Nella lunga e piacevole intervista a Marino Crisconio e Franco Fenoglio si apprende anche che il primo modulo (il nodo) verrĂ consegnato da Thales nel luglio 2023 con lancio a settembre 2024. Il secondo modulo, quello abitativo, verrĂ lanciato sette mesi dopo.
Saranno entrambi piĂą grandi (in particolare piĂą lunghi) di quelli precedentemente realizzati per la ISS e verranno costruiti con una tecnica diversa.
Thales proporrĂ ad Axiom anche la costruzione di una super Cupola.
Molte altre interessanti informazioni e considerazioni ascoltando l’intervista.
Interessante tweet di TAS…
Axiom ha pubblicato alcune grafiche relative al futuro dei suoi segmenti commerciali in orbita, di seguito rappresentati dopo il distacco dalla ISS. Sono state apportate alcune modifiche, giunte al termine del quinto ciclo di analisi del design. In particolare il Node e l’Hab sono stati uniti in quello che ora è chiamato Axiom Hub module, che rappresenterà il primo step di tutta la stazione commerciale.
Axiom Hub 1 (2024)
Il modulo, abbreviato in AxH1, disporrà di spazi abitabili per quattro astronauti e del volume necessario ad ospitare strumentazioni scientifiche e di produzione. Ogni ambiente sarà dotato di una grande finestra sulla Terra e display touchscreen per le comunicazioni. Il modulo, inoltre, avrà un docking adapter per permettere l’attracco di veicoli in arrivo, mentre 4 punti di collegamento permetteranno lo sviluppo della stazione.
Axiom Hub 2 (2025)
Sostanzialmente identico all’AxH1, permetterà di raddoppiare il numero di porte per lo sviluppo della stazione e la possibilità di ospitare fino ad 8 persone.
Axiom Lab (2026)
Il MPLM che ha volato sulla ISS diventerà il punto di ricerca della stazione di Axiom, non prima di aver subito una ristruturazione per un cambio di scopo. Per gli amici si può chiamare con fantasia AxL.
Axiom Power Tower (2027)
Attaccata alla porta a zentih di AxH1, l’AxPT sarà fondamentale nella produzione di energia elettrica sulla stazione. Genereà complessivamente la stessa energia dei pannelli della ISS, espandendo contemporaneamente le capacità di carico e stoccaggio, fornendo un airlock per le EVA e migliorando le capacità di ECLSS.
Axiom Station (2028)
Ora che è tutto completato, la Stazione Axiom avrà una capacità di carico (sia pressurizzato che non) simile a quello della ISS.
I primi particolari della stazione Axiom stanno prendendo forma in quel di Torino:
Nelle immagini la prima Radial Bulkhead di AxH1, che sta al momento venendo sgrossata dal materiale grezzo forgiato.
Non so se si intuiscono le dimensioni: il grezzo è 2,5m di lato, circa 4ton di alluminio.
Il pezzo finale sarĂ 268kg.
Gli enormi costi di queste costruzioni dipendono anche dalla modalita’ costruttiva, ed in quale misura rispetto al totale del costo di progettazione, costruzione e spedizione in orbita?
Manca la Dragon
Manca il PMA2 e il Canadarm2 (ma potrebbe essere nascosto dietro kibo al PDGF di Zarya.
Cupola c’è ma nascostissima, intimorito a dalla nuova finestrona. Bishop si è stappato.
Però scusate, a parte tutto, ma come controllo termico?
Stile ROS, ogni modulo ha il suo circuito? Non credo possano appoggiarsi al EATCS lato USOS.
Se così fosse, dovrebbero sfruttare i percorsi degli scambiatori di calore sui moduli node2/lab/node3
Di portare li i percorsi di ammoniaca dei loop A/B per prendere da scambiatori direttamente sui loro moduli, non credo dia fattibile.
Questo potrebbe essere la nuova PMA secondo Axiom
Senza shuttle in giro il PMA a collo lungo non ha piĂą senso, o no?