Metano combustibile dall’anidride carbonica, una sfida per due pianeti

Nuovo articolo di Simone Montrasio pubblicato su AstronautiNEWS.it.

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Dall’elenco dei vettori a metano manca proprio quello che farà il debutto tra un mese :wink:

Argomento importantissimo (e’ un eufemismo) e non strettamente spaziale.

Sicuramente la produzione economica ed efficiente di metano di sintesi a partire da energia, acqua e co2 risolverebbe parecchi problemi, piu’ ancora dell’economia dell’idrogeno (l’industria e l’automotive sono gia’ pronte per utilizzare direttamente il metano con meno onerose riconversioni).

L’unica osservazione riguardo ai “due pianeti” e’ che su questo pianeta sicuramente e’ auspicabile usare come sorgente primaria di energia per produrre metano di sintesi le fonti rinnovabili, cosa possibilissima facendo due conti. Il nucleare su questo pianeta non e’ necessario e verosimilmente sarebbe piu’ costoso, altre questioni a parte.

Ma su Marte e’ un’altra storia. I sogni di civilta marziane a pelle, almeno in teoria e in prospettiva, sono possibili solo trovando una fonte copiosa di energia che lassu’ scarseggia. Al momento questa potrebbe essere solo il nucleare, magari di nuovo tipo. La costante solare di Marte e’ troppo bassa e la difficolta’ di produrre i semiconduttori in quantita’ in loco anche.

Ma no, quello è compreso nella frase “…una serie di piccole nuove start-up commerciali…”, non si capiva?
:angel:

Stranamente oggi è iniziata la discussione anche su NSF, dove segnalano un interessante e lunghissimo articolo…

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Ecco una frase che potrebbe diventare un manifesto.

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