8 Squadre accettano la sfida ESA per il robot lunare

02/07/08 - Con l’interesse nell’esplorazione lunare sempre piu’ vivo da parte di tutte le agenzie spaziali mondiali, l’ESA, tramite il suo Programma Studi Generali (GSP), ha lanciato una sfida diretta a studenti universitari per lo sviluppo di un veicolo robotizzato che sia in grado di lavorare su terrenci difficili, come quelli che si possono trovare presso i poli lunari. Otto team universitari sono stati selezionati per procedere alla fase di progettazione nell’ambito della Sfida ESA per il Robot Lunare.

L’iniziativa ha avuto inizio lo scorso marzo, con l’emissione di un bando di concorso che invitava le squadre di studenti universitari a creare un robot mobile di concezione innovativa, in grado di recuperare campioni da un cratere di tipo lunare.

Otto delle proposte giunte all’ESA sono state selezionate per una sovvenzione dopo un vaglio ad opera di esperti dell’agenzia spaziale europea. Le squadre designate hanno avuto l’autorizzazione a procedere con la progettazione dei loro sistemi robotici, per poi successivamente realizzarli e prendere parte alla sfida finale.

OBIETTIVI DELLA SFIDA

Le proposte dovevano riferirsi ad un veicolo in grado di recuperare campioni di suolo da un cratere, piu’ una postazione di lavoro remota collegata al rover. Il limite di massa e’ fissato in 100 kg., i consumi vincolati a non piu’ di 2 kW di potenza assorbita, ed il volume non deve superare il mezzo metro cubo incluse le appendici pieghevoli ritratte.

Le missioni di prova del robot includono piu’ obiettivi:

  • traferimento da un “luogo di atterraggio” al bordo di un cratere di tipo lunare
  • discesa nel cratere, affrontando inclinazioni sino a 40 gradi
  • funzionamento in piena luce sul bordo del cratere, ed al buio al suo interno
  • raggiungimento del fondo di un cratere profondo 15 metri
  • localizzazione e recupero di almeno 100 grammi di campioni di suolo, selezionati ed ispezionati visivamente, dal fondo del cratere
  • ritorno al bordo del cratere e successivamente al “luogo di atterraggio”.

Il veicolo sara’ controllato a distanza da una postazione di lavoro situata fuori dal cratere e senza visibilita’ diretta del cratere stesso, o del suo bordo.

LE SQUADRE SELEZIONATE

Le squadre che riceveranno i fondi dal GSP sono:

  • Universita’ di Brema (D)
  • Universita’ Jacobs - Brema (D)
  • Politecnico di Madrid (E)
  • Universita’ di Oulu (FIN)
  • Universita’ di Pisa (I)
  • Scuola Superiore S. Anna -Pisa (I)
  • Centro Spaziale del Surrey (UK)
  • Istituto Federale Svizzero di Tecnologia - Zurigo (CH)

Ogni team dovra’ aggiornare un proprio blog durante la sfida.

REVISIONI E COMPETIZIONE

In seguito alla selezione, si e’ tenuta una videoconferenza per le squadre ammesse. Ai team di studenti sono stati concessi alcuni mesi per sviluppare i loro progetti in modo che siano pronti per una Revisione Critica di Progetto (CDR) da tenersi presso il centro ESTEC dell’ESA in Olanda, tra il 9 ed il 10 luglio. Se le squadre supereranno la CDR, verranno ammesse ad ulteriori finanziamenti per realizzare materialmente i progetti.

Una Verifica di Operativita’ verra’ effettuata presso le sedi delle squadre al termine della costruzione dei robot. La sfida culminera’ in una gara di 10 giorni che avra’ luogo nell’ottobre 2008.

Per maggiori informazioni:

Gianfranco Visentin
Head, Automation and Robotics Section
Tel: +31 71 565 4835
Email: gianfranco.visentin @ esa.int

Andrés Gálvez
General Studies Programme manager
Tel: +33 1 5369 7623
Email: andres.galvez @ esa.int

(fonte: www.esa.int)

E’ davvero una bella iniziativa!
Coinvolgere studenti e università d’Europa non può che rianimare ,o in altri casi rinforzare, l’entusiasmo per le missioni spaziali targate Esa. E’ proprio questo lo spirito giusto!
E in più si spendono anche pochi soldi per avere comunque 8 progetti di base e sceglierne il migliore e il più affidabile.
Bravi Ragazzi!!! Bravi :clap:

Un solo dubbio :thinking: tra le richieste che dovrà essere in grado di operare il rover c’è quella di lavorare al buio in fondo al cratere, la vedo dura, molto dura dotare un piccolo rover di buone batterie ben isolate (e soprattutto leggere) che siano in grado di lavorare a quelle temperature così basse delle zone d’ombra. So che i team del google lunar xprize ,anche loro alle prese con problemi di volumi e pesi, stanno avendo problemi con le batterie ai polimeri di litio, Infatti alcune team hanno scartato la possibilità di vincere il bonus di 5 milioni di dollari cercando di far sopravvivere il loro rover alla lunga notte lunare.

Comunque sono davvero contenta e faccio il tifo per le pisane. (tanto non sono fiorentina :stuck_out_tongue_winking_eye:)

urca urca sti pisani…
qua non lo sapeva nessuno sennò ci sarebbe per forza il poliTO al loro posto :stuck_out_tongue:

urca urca sti pisani... qua non lo sapeva nessuno sennò ci sarebbe per forza il poliTO al loro posto :p

Certo, la solita scusa di non sapere :wink:
Bene, due università italiane selezionate e tutte due di pisa :scream:.
La città natale di Galilei non si smentice :ok_hand:.

Io sono Fiorentino… ma in quest’occasione come non tifare per i miei più sfortunati cugini? :stuck_out_tongue_winking_eye:

Ottima scelta! :blush:

per questa volta è molto meglio di un morto in casa :stuck_out_tongue_winking_eye:

Comunque io un robot lunare pisano in casa mia un ce lo voglio!!! :point_up:

Comunque partecipando in 2 li pisani hanno maggiori possibilità di vincere il concorso, o forse ,non era meglio unire le forze ? non era più Normale fare così ?

Due gruppi italiani selezionati per la gara, in faccia a chi dice che le nostre università sono le peggiori in eruopa.
Buona fortuna per le due scuole di Pisa :clap:

Per l’ingegno e la qualità delle risorse umane le nostre Università sono tra le migliori al mondo,è l’organizzazione che è pessima, per non parlare poi dei Baroni. :stuck_out_tongue_winking_eye:

E infatti una prova è l’impegno delle nostre università sia in questo concorso che nel google lunar xprize.

Avete notato che tra le 8 non c’è nemmeno un’ Università dei nostri "amati " cugini transalpini?
Che fine ha fatto la grandeur ? :stuck_out_tongue_winking_eye:

L’ha requisita tutta Sarkozy: gli serve per la missione umana anglo-francese (pardon: franco-britannica) su Marte, l’infinito, ed oltre.

Hai fatto bene a correggerti altrimenti se ti avesse visto Napoleon le petit Sarko ti avrebbe mandato subito alla ghigliottina :stuck_out_tongue_winking_eye:

Comunque la mia domanda rimane, come mai le università francesi non hanno partecipato ? e nemmeno al lunar xprize (dove gli unici team europei sono Arca e Team Italia)
Mi sembra un po’ poco, molto poco.

Forza galletti, fatevi avanti :stuck_out_tongue_winking_eye:

e ricordiamo anche che le università italiane sono anche nel progetto SSETI ESMO !!
Per quanto riguarda i francesi, sono in ESMO ma non in GLXP… Magari si faranno avanti nei nuovi call for proposals :stuck_out_tongue_winking_eye:
Nella competizione studentesca del GLXP c’erano 2 università francesi, ma non erano coinvolte nei team ufficiali…