Durante gli anni '60 la NASA fece uno sforzo considerevole per cercare di rendere quanto più realistico possibile l’addestramento degli astronauti destinati alle missioni lunari.
Una delle fasi addestrative più delicate, e più difficili da riprodurre, era senz’altro quella legata alla riproduzione della gravità superficiale del nostro satellite naturale (pari ad 1/6g).
Tale addestramento poteva essere conseguito essenzialmente in tre modi: tramite volo parabolico (ma dura solo al massimo 30 secondi), tramite la sospensione dell’astronauta ad un giunto cardanico elastico e tramite la sospensione dell’astronauta ad un sistema di cavi (che scaricavano i 5/6 del peso dell’astronauta) collegati ad una piattaforma inclinata per riprodurre il suolo lunare.
Proprio quest’ultimo sistema fu impiegato con grosso successo, tanto che fu provato da molte persone sia NASA che non. Nella foto in allegato possiamo osservare il famoso giornalista Walter Cronkite, noto per aver seguito in maniera particolarmente ravvicinata tutte le imprese spaziali degli americani negli anni '60, mentre prova proprio questo tipo di sistema.
: ancorare ciascuno degli astronauti/attori ad una sorta di piccolo pallone aerostatico gonfio di elio e tarato proprio per far si che il peso agganciato fosse pari ad 1/6 di quello terrestre.
Il problema era che in questa configurazione era pressochè impossibile camminare o simulare la corsa per via dell’inerzia dei palloni e per la loro fluttuazione nell’aria che frenava i movimenti degli astronauti… 