Aggiornamenti su Schiaparelli: individuata la causa dell’incidente

Mi sono solo dovuto registrare per leggere tutto.

Comunque a grandi linee si parla +o- di quanto stavamo già discutendo qui sul forum, sempre che non abbia tradotto male.:stuck_out_tongue_winking_eye:

si, l’articolo riporta quanto rilasciato da ESA e efficacemente riportato dalla nostra Valeria nell’articolo che da’ titolo al thread.

credo che Marco si riferisca ai commenti rilasciati dagli utenti di AW: se sul nostro forum i toni sono accesi, lì un po’ di più…

edit: typo

Beh si …noi siamo stati decisamente più diplomatici :stuck_out_tongue_winking_eye:.
Il grosso guaio, é che , se veramente fosse stato un problema di questo tipo, non ci sarebbe solo bisogno di correggere il software e cambiare eventualmente l’ hardware, ma si dovrebbe mettere mano anche al processo di validazione e controllo, che non ha rilevato i dfetti .

Opss! Non avevo letto le discussioni:stuck_out_tongue_winking_eye:

appunto, vanno giù sul pesante :ambulance:

I miei 2 cents (raccogliendo un po’ quello che ho letto e sentito):

  • I test in bassa atmosfera con il paracadute sono stati effettuati
  • I test in alta atmosfera dovevano essere effettuati dalla ARCA Space Corporation, ma tra ritardi e la guerra di Crimea, il test non è stato effettuato. Comunque sarebbe stato un test con un pallone stratosferico e non un rientro orbitale o sub-orbitale, ma forse ci sarebbero state maggiori indicazioni sulla dinamica del dispiegamento di un paracadute supersonico (che immagino sia una tecnologia militare e che i dati non siano facilmente accessibili). Fare un test sub-orbitale costa molto, ma forse i problemi avuti durante la discesa di Schiaparelli convinceranno ESA (e i ministri europei) a finanziare maggiormente le campagne di test.
  • Schiaparelli ha rischiato di essere cancellato più volte durante la tortuosa vita di ExoMars, quindi ha dovuto “vivere” con un budget ridotto e sapendo di essere il fratello minore del TGO. Infatti il lander era un “payload” e non una piattaforma, motivo per cui non era ridondato. Comunque, dato che la IMU è entrata in saturazione, due IMU sarebbero entrate in saturazione comunque.
  • L’ingegnere progetta in base a requisiti, con un budget e in base ad un inviluppo atteso. Se dal modello del paracadute a disposizione il lander non risultava arrivare a quelle velocità angolari, non si compra un equipaggiamento che tenga in conto di tutti i casi, ma ci si prende un margine rispetto al caso peggiore. Un test si effettua per convalidare il modello matematico, ma anche in caso di test la rappresentatività non è garantita, considerando che Marte ha un’atmosfera relativamente poco conosciuta ed una diversa gravità. Schiaparelli sarebbe stato il mio miglior mezzo per convalidare il modello.
  • Il contratto per la IMU della 2020 è stato fatto prima della partenza di Schiaparelli. Per questi contratti pesa molto il ritorno geografico e la buonmiele purtroppo è americana
  • Il valore delle velocità angolari reali è stato superiore ai 180 deg/s. Ma di quanto superiore e per quanto tempo non si sa. Una volta andata in saturazione l’assetto non è più corretto e quindi fare del controllo di assetto risulta difficile. Magari c’è qualche algoritmo in grado di farlo, ma mi sembra tutt’altro che banale: non puoi usare sensori di assetto perché l’ambiente è troppo luminoso per usare sensori di sole o Star Tracker, quindi puoi usare solo l’assetto ottenuto dalla propagazione delle velocità angolari. In caso di saturazione non consideri i valori saturati? E che valore prendi? Fai una stima del valore in base a quello che è successo prima? La vedo dura, considerando che il problema sembra essere stato proprio la dinamica estremamente veloce. La saturazione di un attuatore la puoi gestire in qualche modo, quella di un sensore, soprattutto quando puoi fare affidamento solo su quello… non so. Comunque non lo vedo con un “baco software”, quanto inventarsi un nuovo algoritmo di controllo per far fronte ad un evento che i fase di campagna di simulazione non era mai stato evidenziato.

Micene, concordo al 100% con quanto da te detto!

Per quanto riguarda i commenti su aviation week, posso solo far notare a lor signori che hanno eletto Trump…

Il notizia vera sarebbe quella di scoprire dove mandarlo il CV :roll_eyes:

https://www.thalesgroup.com/en/apply/find-perfect-job

E’ un peccato non avere gia’ a disposizione il tasto “Like” del nuovo motore del forum, perche’ personalmente lo avrei cliccato convintamente.
Ottimo intervento!

Le posizioni in Italia in campo spaziale si contano sulla punta delle dita (quando escono)
Sul sito del gruppo Leonardo io non ho mai visto una posizione aperta in Italia.

Scusate l’off-topic.

questa era una delle critiche mosse a Beagle II da una delle inchieste sul suo fallimento, ma non mi risulta che sia applicabile a Schiaparelli, che ha fatto parte integrante di ExoMars da un bel po’ di anni (risale ancora a quando la missione doveva essere congiunta con la NASA, per dire…)

Ti posso dire quello che ricordo da un po’ di conversazioni e articoli letti prima del 2013, quindi è da prendere un po’ con le pinze. Ricordo che inizialmente Exomars consisteva in una missione composta da TGO, un lander ed un rover. Quando si unì la NASA nel 2009 (data presa da Wikipedia) e si decise di fare 2 missioni, una con il TGO nel 2016 ed una con i due rover nel 2018 rilasciati con lo Skykrane, non c’era più necessità di avere un lander costruito in Europa. Il lander non doveva far atterrare più nulla e nel 2018 sarebbe stata la NASA ad accompagnare i due rover docilmente sul terreno. Ricordo che si parlò di cancellare il lander, ma alla fine ci furono delle prese di posizione da parte del team industriale e penso anche di ASI per mantenere il lander nella missione, in quanto sarebbe stata l’unica occasione per acquisire queste conoscenze in Europa; dico ASI perché il team industriale italiano era fortemente impegnato nel lander.
Quando nel 2012 la NASA decise di non collaborare più su ExoMars, occorrevano più fondi per la 2018 e occorreva negoziare con i russi. A soli 4 anni dal lancio occorreva riprogettare il lander. Forse in questo caso non ha rischiato realmente di essere cancellato, bisognerebbe chiedere magari a chi era dentro il management all’epoca, ma sicuramente il suo peso all’interno della missione Exomars è stato notevolmente diminuito, anche perché il TGO era necessario per avere un data relay per la 2018, il lander no. Paradossalmente il mancato atterraggio di Schiaparelli ha dimostrato invece l’utilità di avere un dimostratore.
Nel giro di 7 anni ci sono stati due momenti in cui si è dovuto stravolgere il progetto e immagina a 4 anni dal lancio cambiare il progetto, le specifiche e rinegoziarle con eventuali sotto-fornitori, per poi correre per costruire hardware e software e infine testarli.

Riesumo il post per inserire il link al report completo sull’incidente
http://exploration.esa.int/mars/59176-exomars-2016-schiaparelli-anomaly-inquiry/#

…che comunque conferma quello che si sapeva (almeno, stando alle sintesi) e suggerisce qualche miglioramento al software.

“The Schiaparelli Inquiry Board report noted that the module was very close to landing successfully at the planned location and that a very important part of the demonstration objectives were achieved. The flight results revealed required software upgrades, and will help improve computer models of parachute behaviour.”

Il report in formato PDF.


ESA_ExoMars_2016_Schiaparelli_Anomaly_Inquiry.pdf (1.47 MB)

Il report indica anche mancanze nella gestione dei fornitori e scarsa conoscenza del comportamento dell’hardware da questi fornito. Il tutto unito alla scarsità di fondi ed alla necessità di rispettare la data del lancio.
Insomma ciò che accade a volte nell’industria “comune” si è verificato anche nell’industria aerospaziale…

Interessante il fatto che se Schiaparelli fosse atterrata correttamente non si sarebbero accorti di potenziali rischi per la missione ExoMars 2020.

Correggo :wink:

Insomma ciò che accade a volte nell'industria "comune" [i]e si verifica regolarmente[/i] anche nell'industria aerospaziale [i]questa volta ha portato al fallimento della missione[/i]

Eh, purtroppo Buzz ha ragione. Nell’industria aerospaziale mancano sempre soldi, tempo e risorse, esattamente come in tutte le altre.