Ai miei amici Spaziali: messaggio di congedo del prof. Bignami

[i]AI MIEI AMICI SPAZIALI

Un decreto del Presidente del Consiglio di Venerdì scorso ha deciso il commissariamento.
Lascio la Presidenza dell’ASI dopo quindici mesi passati a lavorare con voi. Proprio perchè è una Agenzia, infatti, l’ASI ha ragione di esistere perchè esiste la comunità spaziale italiana, fatta da tutti voi.
Ho detto spesso, un po’ per scherzo ma non troppo, che il lavoro dell’ASI si vede dalla efficienza con la quale trasformiamo il denaro pubblico in “satelliti”, cioè dalla quantità e qualità delle missioni che facciamo lanciare in Italia ed in Europa. Be’ mi sembra che in quest’ultimo anno l’Italia abbia potuto toccare con mano il valore dell’ASI, grazie al lavoro dell’esecutivo, anche degli anni passati, e a tutti voi. I risultati sono scritti in questo sito (www.asi.it, ndr), dove chi vuole può andarseli a leggere. Noto solo che è sempre oggetto di sorpresa, per i miei colleghi capi di altre Agenzie Europee, che tanto lavoro e di tale qualità sia compiuto da un’Agenzia con un numero così limitato di persone.
Quello che abbiamo fatto lo abbiamo fatto in modo partecipato, con scelte tutte condivise da una piramide con al vertice il Consiglio di Amministrazione e poi via via il Consiglio Tecnico Scientifico, gli otto Gruppi di Lavoro Tematici, i Gruppi di Lavoro per le strategie future, etc. In tutto un centinaio di persone delle comunità, un mix di scienziati, industriali ed esecutivo di ASI che, insieme, hanno portato alla approvazione da parte del CdA di tutte le nostre scelte qualificanti, dal programma per le piccole missioni a quello per le missioni di opportunità, dai programmi tecnologici nazionali alle scelte in ESA, dallo sviluppo di futuri lanciatori, alle basi, ai futuri programmi di applicazioni e servizi di tutti i tipi. Rivendico la validità di questo metodo, introdotto per la prima volta per decidere il nostro futuro.

Questo commissariamento coglie l’ASI nel pieno della preparazione del PASN 2009-2011. Si tratta dell’attività centrale che la legge chiede all’ASI. Molto è già stato fatto per il PASN stesso, sempre attraverso la condivisione con la comunità. Un grazie speciale va qui al CTS ASI, che insieme con tutti gli altri, ha costruito un ottimo documento di “vision” che, comunque, resta. Una parte importante la ha giocata proprio il CdA, che ha condiviso con la struttura ASI una serie di intense riunioni, sfociate nella scrittura delle linee guida del PASN stesso, anch’esse approvate all’unanimità. Permettetemi qui un breve inciso sui futuri programmi dell’ASI. Per quanto riguarda Cosmo-Skymed 2, la parte non ricorrente è finanziata dal PTA (che termina nel 2010), ma la continuazione di Cosmo-Skymed è esplicitamente prevista nelle linee guida del PASN.

A favore della continuità e contro questo commissariamento si sono espressi in tanti, dai lavoratori della Thales Alenia Spazio di Torino alla classe di astronomia della Accademia dei Lincei, dal Consiglio Tecnico-Scientifico di ASI al Comitato di Valutazione dell’ASI stessa (esterno all’Ente e di nomina interministeriale), da autorevoli rappresentati politici e spaziali in Italia e in Europa. Ciononostante il Governo lo ha deciso, e adesso è una realtà.

Resta il lavoro fatto, del quale dobbiamo tutti essere fieri e nel quale sono comprese le basi per il futuro. L’innovazione tecnologica, che è la base della competitività della nostra industria, viene dalla ricerca. La ricerca, quella vera, (spaziale o no) sia fondamentale sia ricca di possibili applicazioni, la possono, anzi la devono fare tutti. Io, modestamente, una vita nella scienza e nella ricerca spaziale so di averla fatta, con dedizione ed onestà, coronata da questi miei formidabili quindici mesi in ASI. Adesso tocca a voi.

Al Commissario Enrico Saggese un augurio di buon lavoro.[/i]

[right]
Giovanni Fabrizio Bignami[/right]

Qui l’originale

Una bella lettera, per accettare in maniera elegante una decisione tutt’altro che scontata.
So che in questo forum ci sono regole precise circa l’esternazione delle proprie idee politico-sociali, e le rispetterò.
Non scriverò quindi dello sconforto che provo in questa e tante altre situazioni, spero di non svegliarmi fra qualche tempo in un paese che non sento più mio…

…non capisco bene il senso di questo commissariamento dell’ASI. In genere si commissaria ciò che è mal gestito o laddove ci siano provate ingerenze malavitose. Non ho dubbi che in ASI non si siano verificati nè l’uno nè (ovviamente) l’altro caso… :roll_eyes:

Non voglio sputare nel piatto dove ho mangiato per ben 35 anni, ma a me sembra la tipica reazione italiana. Quando trovi qualcosa che funziona bene, o almeno meglio del solito, la affogano altrimenti la gente inizia a chiedersi come mai le altre cose non funzionano altrettanto bene.

Paolo

Temo proprio che tu abbia pienamente ragione!

Come si è visto, sul forum, in merito al commissariamento dell’ASI abbiamo opinioni diverse. Io ribadisco la mia con fermezza: è stata una sciagurata scelta politica (e non mi interessa il colore chi l’abbia fatta) e leggere i saluti di Bignami mi riempie il cuore di tristezza e di rabbia.
Per quello che può valere, voglio quindi manifestare all’ormai ex presidente dell’ASI tutta la mia stima di contribuente e di semplice appassionato dello spazio :clap:
Il tempo, si sa, è galantuomo…

Da abbonato al periodico “Le Scienze” ho avuto modo di apprezzare la competenza e l’entusiasmo sempre accompagnate da una certa schietta e sottile ironia che trasparivano dalla pagina redatta da Bignami.
Senza nulla togliere a Saggese credo che il mondo scientifico, per mano dell’attuale governo (nei confronti del cui operato nutro sempre maggiori perplessità… :roll_eyes:), abbia perso un elemento di estremo valore.

Mancano sempre le motivazioni…

+1

Non scriverò quindi dello sconforto che provo in questa e tante altre situazioni

Non sei l’unico :disappointed:

comunque che signore!

Esatto.

Non vorrei fare la voce “fuori dal coro” ma, personalmente, trovo questo messaggio melodrammatico ed autoreferenziante.
Non spiega niente e serve solo ad esprimere una lamentela un po’ “qualunquista” sui cosidetti “mali del sistema”, ne’ piu’ ne’ meno del tono degli articoli mensili su “Le Scienze”.

In realta’ e’ evidente che questo governo, aldila’ del fatto che puo’ piacere o meno, sta adottando una strategia in merito.
Per giudicare la validita’ delle scelte attuali credo che occorra un respiro un po’ piu’ “lungo”, altrimenti si corre il rischio di sparare sentenze e giudizi prima ancora che si siano valutati i fatti, ossia le azioni.

Per quanto la situazione attuale possa sembrare poco chiara, e per certi versi lo e’, siamo ancora nel novero delle azioni previste, in sede istituzionale, proprio per far fronte a questo genere di situazioni.
Che poi Bignami abbia a lagnarsene lo capisco perfettamente.

Questo, ovviamente, senza nulla togliere alla persona che resta una delle maggiori figure, anche a livello internazionale, che il nostro paese ha saputo esprimere in campo spaziale.

Quoto Peppe in toto…

(sembra uno scioglilingua :stuck_out_tongue_winking_eye: )

Quoto Archipeppe in toto.

Mi associo anche io al pensiero di Peppe, con una piccola puntualizzazione personale.
Bignami è una delle figure di primissimo ordine nel panorama scientifico e spaziale italiano, sia per modi che per meriti, e quello che è successo non ne scalfisce minimamente la figura.
Il brano da lui scritto credo sia comunque assolutamente comprensibile nei toni usati e credo del tutto lecito viste le modalità che hanno portato a questa situazione.
Per il resto come ho più volte detto giudico alla fine, con dati alla mano, ora posso solo analizzare quello che è stato fatto da Bignami, assolutamente un cambio di marcia rispetto a prima (almeno visto dall’esterno e non molto oltre la “facciata”). Per quello che verrà e se questa scelta sia stata più o meno azzeccata… beh ci risentiamo fra qualche anno.

Quoto archipeppe e albyz,esattamente il mio pensiero.

:point_up:…di questo post condivido esclusivamente l’ultima riga… e non vado oltre dal momento che anche un pacato tentativo di argomentazione produrrebbe il solito sterile “muro contro muro”…

Solo una cosa…di tutti gli articoli scritti da Bignami su “Le Scienze” non ne ricordo uno in cui emergesse:

…non uno…

Se a te sembra evidente…

A Bignami non si è dato molto tempo…

quale situazione?

questa mi sembra un po’ qualunquista come frase… del tipo è bravissimo nel suo lavoro ma comunque lo caccio via…

Tanto per cominciare, non mi risulta che un dirigente giubilato senza motivi eclatanti sia tenuto a spiegare il perchè del suo licenziamento…
Riguardo alla strategia del Governo, Archipeppe lavora nel settore e quindi forse ha la possibilità di essere a conoscenza di qualche rumor ufficioso, ma per il resto mi sembra chiaro che l’attuale governo abbia deciso di tagliare, tagliare, tagliare ovunque sul bilancio pubblico, e tradizionalmente la sensibilità italica per la ricerca e lo sviluppo è sempre stata fra le ultime priorità.
Non possiamo nemmeno dire che ci si voglia appoggiare pedissequamente alle scelte degli americani, perchè con le elezioni alle porte nemmeno loro possono sapere quali scelte verranno fatte dalla nuova presidenza, qualunque essa sia.
Comunque anche Archipeppe ha ammesso

  1. che la situazione attorno alla vicenda del commissariamento è poco chiara
  2. che Bignami ha diritto di non essere felice del suo licenziamento
  3. che Bignami resta una figura di primo piano nel contesto nazionale ed internazionale.
    A me basta e avanza.

Concordo sulla politica nei tagli, nel senso che hai ragione che sta avvenendo ciò e sono pure contento che finalmente avvenga. Peccato, hai ragione purtroppo sulla tradizione italica: la ricerca non è considerata una risorsa per il futuro. Spero cambi qualcosa…

In che senso? Cioè, se lo si vuole dire perchè accade, lo si argomenti, altrimenti è solo un pregiudizio che fa ricadere destra=filo USA e sinistra=filo vecchia europa.

Concordo…