Sulla politica dei tagli avrei molto da dire, ma non è questo il luogo adatto.
Riguardo alla mia riflessione sulla politica spaziale americana: non è un mistero che il precedente governo di centro-destra impostò una politica filo-americana (meglio, filo-bushiana) senza precedenti nella storia dell’Italia repubblicana, e questo non è un pregiudizio ma un fatto corroborato dalle scelte e alle alleanze industriali compiute nel periodo 2001-2006.
Quello che volevo dire, in ogni caso, è che in questo momento anche negli Stati Uniti c’'é una situazione molto “fluida” (anche nella politica aerospaziale), che potrà avere evoluzoni diverse a seconda del colore della nuova amministrazione, e quindi non si potrà contare su uno scenario stabile come qualche anno fa, tutto qui.
bah… il nuovo commissario straordinario è l’ex-amministratore delegato di Telespazio e responsabile per il settore spazio di Finmeccanica. Ergo semplicemente il capo dell’Archipeppe (ed anche il mio ).
La strategia non voglio dire che sarà esclusivamente dei tagli ma comunque sara’ improntata piu’ sull’aspetto, per cosi’ dire, satellitare/comunicazione/difesa… insomma la priorità è far lavorare le industrie con meno fondi possibili.
La mia posizione personale su questo scritto è esattamente quella espressa da Albyz85 e in buona parte anche da Archipeppe.
Resto onestamente piccato che non si sia optato, parallelamente alle comprensibilissime parole di Bignami figlie della delusione per la situazione venutasi a creare, per un comunicato stampa chiaro e asciutto da parte di ASI.
Rimane non chiarito insomma un concetto: Bignami si è dimesso per dissenso, insieme a tutto il CdA, oppure è stato dimesso (alla vecchia moda sovietica )? E perchè? Solo un comunicato stampa poteva chiarirlo.
A questo punto, buon lavoro a Saggese e all’intero settore aerospaziale italiano.
Credo anch’io che questo sia il punto!
A quanto ne so (poco), mi risulta che si sia dimesso insieme a tutto il CdA ed è per questo che c’è stato il commisariamento!
Sulle motivazioni poi, in effetti non si sa ancora nulla
Bene… Tanto per riaprire la discussione sulle dimissioni del Prof. Bignami: qualcuno aspetta sempre le “motivazioni” per le dimissioni del consiglio ASI???
E magari non trova niente da ridire su Saggese come possibile futuro presidente dell’Agenzia?
Sveglia gente!
Lo scrivono Rizzo e Stella sul “Corriere”, due implacabili fustigatori della “Casta” italiana, non “La Repubblica” o “L’Unità”: e’ stata solo un’operazione di BASSA POLITICA, nulla più
Nel rispetto della vostra libertà di parola, eviterei di buttarla sul politico.
Al di là di quel che pensiamo, in ogni caso è diritto del Governo di agire con lo “spoil system” e col riordino degli enti come meglio crede.
Saggese non è certo un signor nessuno, e non è, scusate, un lacchè del potere messo lì per accomodare un amico con la tessera di partito giusta.
Ovviamente l’Unità, che è un quotidiano schierato, ex organo di partito, fa le sue speculazioni e i suoi commenti, come avrebbe potuto fare Il Giornale con qualche commissario nominato dal governo di centro-sinistra.
Per cui, cerchiamo di guardare ai fatti, pragmaticamente. Se Saggese farà poco e male, lo diranno i fatti compiuti durante la sua gestione, e non a priori qualche opinionista (rispettabilissimo) sui quotidiani.
Questo imho.
Quoto assolutamente Marco!
IO giudico alla fine, questa è gente che giudica tutto e tutti senza avere mai letto nulla di astronautica o capito nulla di industria aerospaziale.
Da quello che sto vedendo i presupposti sono buoni, e se anche Saggese divenisse Presidente il giudizio non cambierebbe, potrebbe cambiare alla fine del suo mandato in base ai lavori compiuti, ma criticare o denigrare a priori questo proprio no.
Sono d’accordo, per cairità.
Infatti non ho commentato il contenuto dell’articolo, che non ho letto. Ho cercato sul Corriere di oggi, sia online sia cartaceo, per leggerlo e farmi un’idea, ma non l’ho trovato.
Vorrei chiarire che come admin ho solo invitato alla “calma” nel senso che in tutta onestà non ho voglia di veder partire l’ennesima sfilza di flames politici, che comunque non portano ad altro che a divisioni.
Per il resto, sono pronto a discutere di tutto. Anzi, ribadisco con forza che proprio per la stima che ho di Bignami, avrei apprezzato una seria spiegazione sulle sue dimissioni, che avrebbero giovato alla trasparenza e taciuto illazioni, politiche e non. Purtroppo non c’è stata.
Se avete un riferimento su come leggere l’articolo del Corriere, fatemelo sapere, anche per pm.
Assolutamente nessuna volontà di fare polemica politica, ma solo di commentare un articolo che conferma un’impressione iniziale!
Mettiamola così: nei mitici States lo spoils system presidenziale deve passare il vaglio (advice and consent) del Senato, così se la Casa Bianca nomina un incompetente poi lo paga politicamente. Da noi il criterio è diverso e se l’operazione Bignami l’avesse fatta il governo Prodi avrei strillato nello stesso modo
Senza alcuna offesa, è un approccio un pò “ingegneristico”. Se tutti commentassero solo i problemi del proprio campo di attività, addio qualsiasi dibattito. Rizzo e Stella, come dimostrano le loro inchieste, sono giornalisti seri e preparati che non parlano a vanvera. Qui non c’entra l’astronautica, ma, ahimé, solo la politica (mondo dove, notoriamente, 2+2 non sempre fa 4 (ora 3,89, domani 4,105)
L’articolo in questione credo sia di una rubrica on line del Corriere ed è del 1° agosto:
Si, ma non capisco come si fa a giudicare l’operato di una persona in anticipo… se si dimostrasse all’altezza del compito affidatogli (e fino ad ora non mi pare ci siano indizi per dubitarne) perchè non avrebbe il diritto di essere dove è ora (come commissario o presidente)?
Non sto discutendo il modo con cui è stato fatto il “cambio” al vertice, certamente lacunoso e privo di motivazioni, ma sulle capacità di una persona, che a mio parere, le dimostrerà nel corso del suo operato e al termine lo si potrà giudicare, non ora e non attribuendo a lui colpe assimilabili al suo operato quando invece sono lacune di altri e peraltro a lui non imputabili e che nulla hanno a che fare con i suoi eventuali meriti o demeriti.
do assolutamente ragione che è ingiusto giudicare qualcuno per qualcosa che non ha fatto (ovvero l’operato della nuova dirigenza).
ma attenzione!
traendo dal detto “chi lascia la strada vecchia per quella nuova…”, bisogna soffermarsi un attimo e chiedersi, “perchè?”.
è la domanda più scottante, la domanda a cui non puoi negare una risposta! le altre ( chi, dove, come, quando) diventano “accessori” rispetto a “perchè”.
gradirei che qualcuno, desse una risposta.
fino ad allora non si può non tener conto dei sospetti che giustamente si aprono in questi casi!!!
p.s.
purtroppo quelli dovrebbe cercare la risposta a questa domanda sono sempre meno, sostituiti da quelli che cercano la “sensazionalità e l’apparenza”.
dove sono finiti quei giornalisti che chiedono “perchè…”? quelli che cercano la conferma della fonte e osano mettere in dubbio le risposte…
Ma non è mica una storia di cospirazioni e spionaggio…
Si tratta solo del (a mio parere) giusto diritto di informazione verso noi Cittadini e Contribuenti, che come in tante altre occasioni è stato ignorato.
Per il resto restiamo con i piedi per terra, anche se siamo “astronautici”.
Lungi dal “voler far politica” o inneggiare al qualunquismo di maniera, vorrei far notare un semplice aspetto che può essere rilevato da tutti, che siano ingegneri spaziali, bibliotecari o salumieri: a uno scienziato come Bignami è stato preferito un rappresentante del mondo dell’industria, e non è azzardato ipotizzare che questa vocazione possa portare Saggese a privilegiare gli interessi dei produttori piuttosto che quelli propri di un funzionario chiamato ad occuparsi del funzionamento di un organo statale.
Sulla provenienza politica o le amicizie di Saggese non mi pronuncio, perchè questo, come dicce giustamente l’admin, non è il luogo per discuterne.
Ciò non toglie che un’idea me la sia fatta.
A presto
Giulio
Tutto è relativo, si potrebbe anche vedere dal punto di vista: è stato preferito un manager per un compito di gestione dell’agenzia rispetto ad uno scienziato la cui vocazione (e gran parte dei meriti a lui attribuibili) è stata e probabilmente lo è ancora di stampo appunto scientifico e di ricerca e non manageriale. Durante il mandato Bignami si è fatto un grande passo avanti visto dall’esterno, dal punto di vista delle PR dei bandi e dei settori prettamente “visibili” dell’Agenzia, ma gestire un ente pubblico penso richieda anche altre capacità che non vengono viste e valutate da noi “comuni” e su queste probabilmente non abbiamo i necessari parametri per poter giudicare positivamente o negativamente l’operato (parlo di gestione del personale, rapporti con le altre istituzioni, amministrazione ecc…) e il quadro deve essere completo sia nel caso di Saggese che di Bignami per poter trarre un quadro della situazione reale.
Infine ripeto, se anche la sostituzione di Bignami fosse stata non necessaria, non è per questo che Saggese debba essere additato o criticato preventivamente perchè sicuramente di qualità “peggiore” rispetto al predecessore, di gente in camba ce ne è molta e dato che non è stato un “colpo di stato” me gli è stato dato un incarico da altri la fiducia da parte mia rimane invariata per il vertice dell’Agenzia, poi si potrà sempre perderla, ma partire con una visione pessimistica e “italica” rispetto ad un nuovo arrivato che ancora deve dimostrare le proprie capacità, a prescindere dal come ci sia arrivato, non mi sembra il caso.
Concordo con alcuni dei tuoi punti di vista, mi limito solo ad annotare qualche precisazione.
La mia non era una critica ma una constatazione oggettiva seguita da un’ipotesi, non mi sembra di aver nè “additato” nè “criticato” nessuno, questo non è il mio stile, e dopo quasi due anni di forum e 400 e passa post mi auguro che questo sia chiaro a tutti.
Riguardo alla visione pessimistica ed “italica”, non mi sembra di essermi sbilanciato nemmeno in questo caso, ho in spregio i commentatori da bar dello sport e i qualunquisti, e non mi piace anche per temperamento espormi in affermazioni che non posso provare.
Logico che non posso giudicare qualcuno che si è appena insediato, e mi auguro, spero che questa persona ottenga buoni risultati, sono italiano, e voglio solo il meglio per la mia Patria.
Ancora una volta mi fermo qui, e tralascio le considerazioni prettamente politiche.