Effettivamente dire che non siamo andati sulla Luna perchè non avevamo la tecnologia per le tute è nuova come teoria cospirazionista.
Purtroppo non ho potuto approfondire ( questa volta >>:] ) l’argomento per amore della digestione ( eravamo a cena ) e anche perchè eravamo ospiti a casa loro
Prossima volta vado munita di tutti i doc che mi avete così gentilmente procurato e sarà lotta all’ultimo sang… ehm documento
La cosa buffa è che lavora pure per un’azienda che costruisce componenti per satelliti MAH!
Purtroppo le teorie cospirazioniste sono, per definizione, intriganti: fanno leva sulla curiosità e sulla brama di mistero. Non credo che il problema siano sentimenti “contro le istituzioni” quanto piuttosto una eccessiva stima di sè, come ha già scritto qualcuno, che porta a credere di poter smascherare i complotti governativi da dietro un pc sgranocchiando patatine.
E’ questo l’aspetto surreale: io, che non ho alcuna conoscenza particolare nè esperienza diretta in ambito aerospaziale, invento una affascinante teoria, magari anche verosimile dal punto di vista storico/scientifico. Pubblico sul mio blog qualche foto sgranata con pixel grandi come marmotte e indico ai miei lettori che cosa devono cercare. I miei lettori, o una parte di essi, rimangono affascinati e voilà: un gruppo di persone che fa luce sulle cospirazioni della NASA e del Governo Americano, o della setta umano/aliena di turno grazie a delle foto trovate su internet.
Io con il tempo ho capito che è meglio desistere: impossibile convincere chi non vuole ascoltare e non è disposto a valutare con criticità le proprie posizioni.
Non è la prima volta che mi imbatto in questa particolare tipologia di ingegnere, tieni presente che mia moglie ha lavorato per 8 anni come progettista aeronautica in un’azienda del settore (a programmi come C-27J ed Airbus A380) eppure mi diceva che qualche collega suo ingegnere aeronautico (badate bene!) era convinto che gli americani sulla Luna non fossero mai andati…
Dal momento che, invece, io lavoro nel settore spaziale (almeno finora) non ho mai avuto l’occasione di incontrare qualche complottista (per mia - e sua - fortuna!!!).
A volte “quelli del mestiere” voglio passare per quelli che “la sanno lunga”, infinocchiando chi non ne è esperto. E’ capitato anche a mè con un pilota che mi diceva cose strane.
Però ho scoperto anche che questi bell’imbusti, poi, sul lavoro… insomma. Avete capito.
il tuo amico ingegnere che lavora con i satelliti, certo, ma ne realizza solo una minima parte. Magari ai tuoi occhi poteva sembrare un novello Von Braun e lui se ne è approfittato per pontificare dall’alto della sua appertenenza ad un mondo a te precluso. Il punto è che la sua visione di quel mondo è limitata, molto limitata.
No no mi conosce abbastanza per sapere che su certe cose ne so sicuramente più di lui
E no… non è esattamente Von Braun , lavora semplicemente per un 'azienda che produce componenti per satelliti.
Tieni presente che io lavoravo\lavoro per un’azienda che ne produce i “motori” ( uh vabbeh in un certo senso insomma nonfatemidiredipiùche nonposso ) però non ne capisco comunque una cippalippa quindi so benissimo che lavorare in questi ambienti non implica automaticamente avere conoscenze superiori alla media nè essere “possessori dell’unica verità”
E anche essere un ingegnere ( con tutto il rispetto per gli ingegneri ) non implica sapere come funziona TUTTO.
Isa:
sensatissimo.
penso che dagli ingegneri non ci sia aspetti che sappiano come funziona tutto, ma che abbiano un altro tipo di mentalità rispetto al tipo in cui ti sei imbattuta certamente sì…
comunque in giro è pieno di gente che pontifica di qua e di là solo x darsi dellea arie…basta ascoltare i discorsi in tram…
a me è sempre piaciuto il socratico “so di non sapere”, e più vado avanti, più mi ci ritrovo.
Sono d’accordo con Ispaniza e Felottina.
Però mi aspetto da un ingegnere una certa visione, non più aperta, ma sicuramente più propensa all’approfondimento o alla cautela quando non sono in causa gli ambiti del suo mestiere. Avendo in qualche modo vissuto in un ambiente accademico, dovrebbe sapere che le tematiche tecniche hanno ramificazioni che portano a confermarle o meno. Ragionare sui secondo me, non mi pare una gran cosa. Per altro io ho lavorato con ingegneri che non sanno leggere un grafico… Insomma, l’abito non fa il monaco.
se si tratta di ingegneri, tecnici o chiunque operi in ambienti scientifici con specifiche
professionalità
i cosiddetti “secondo me” potrebbero avere un senso logico se riferiti
a nuove tecnologie e teorie scientifiche ancora in fasi di, rispettivamente,
sperimentazione e riconoscimento accademico ufficiale.
di conseguenza dovrebbe essere chiara la differenza in confronto ai “secondo me”
affermati da persone aventi scarse o nulle competenze-informazioni tecnico-scientifiche
e magari peggio se a queste ultime condizioni si aggiungano interessi di parte di qualsiasi
natura ottenuti con mistificazione della realtà e metodi scorretti.
Li il problema e’ che molti scienziati si sono trasformati in politici, a livello di comportamenti, come si e’ visto con il ClimateGate e tutto quello che sta seguendo…
Comunque non è quello l’approccio da seguire. All’ottusangolo di turno va chiesto perché i russi non hanno sbugiardato gli americani.
Anche qualche documento più "pratico" delle specifiche può servire.
Ovviamente gli ho già mandato il link al sito di Attivissimo ma non credo che basti ( a meno di trovare una edizione con copertina in marmo da usare come corpo contundente )
Comunque userei piu’ il termine Sovietici che Russi, dato che l’URSS era in competizione diretta con gli USA, ed avrebbe avuto tutto l’interesse possibile per smentirli, mentre invece si congratularono, anche se a denti stretti.
, lavora semplicemente per un 'azienda che produce componenti per satelliti.
) però non ne capisco comunque una cippalippa 
