Mentre Orion e Ares I si avviano alla prima PDR (Preliminary Design Review) si sono avviati i primi veri studi sul design di Altair, il modulo di discesa Lunare.
Mentre il design definitivo è ancora molto lontano dall’essere realtà si cominciano ad allineare i requisiti con quelli del lanciatore e degli altri sistemi.
Mentre la configurazione e le prestazioni di Ares V sono ancora abbastanza fluide e variabili si comincia a definire quello che in gergo viene chiamato “Minimum Functionally Vehicle”, ovvero il prototipo che risponde a tutti i requisiti da cui partire per le versioni operative.
Seppur dovrà incorporare tutte le funzionalità richieste sarà certamente diverso dalla versione definitiva di Altair, il quale dovrà avere poi tutte le ulteriori modifiche per permettere le ridondanze e gli extra richiesti.
Si parte quindi con definire il mezzo nei suoi sistemi essenziali, quelli che serviranno strettamente allo svolgimento della missione, non di più.
Questa filosofia, a differenza del CEV, verrà applicata da subito, evitando quindi i problemi e gli errori che si sono commessi nelle prime fasi del programma.
Si parte quindi con il definire le parti e gli equipaggiamenti richiesti alla missione, compresi i “consumabili” e le risorse necessarie.
L’attuale modello su cui si sta lavorando è chiamato “p711-b Lunar Lander” e ricalca grosso modo quello che era stato proposto dall’ESAS.
L’attuale versione continua ad avere il “piano di carico” a 7m di altezza ma nelle versioni future verrà abbassatto, rendendo Altair più basso e largo, questa modifica è resa disponibile dalle nuove dimensioni di Ares V, che avrà un fairing utile di 10m.
E’ capace di sostenere 4 persone per 7 giorni in maniera autonoma, in missioni “sortie” oppure permette di rimanere sulla Luna per 180 giorni con la presenza di un avamposto abitato.
Pesa 45,5ton nella versione abitata tutto compreso, più ulteriori 500Kg in missioni “sortie”.
La versione pensata per le missioni esplorative incorpora anche un airlock esterno da 7,5mq sganciabile dal modulo di risalita per essere lasciato sulla superficie lunare alla partenza.
Il modulo di discesa, LH/LOX, è propulso da un derivato del RL-10 con spinta di 8,3ton, mentre lo stadio di risalita è propulso da un OME/RL-18 a N2O4/MMH come quello dello shuttle, con la possibilità di poter utilizzare anche LOX/Metano. Anche il sistema RCS utilizzerà propellenti ipergolici.
Nella versione cargo invece, dal peso di 53,6ton lo stadio di risalita è ovviamente eliminato, permettendo quindi un payload sul ponte superiore di 14,6ton.
Il payload in questo caso sarà variabile anche dal punto di allunaggio previsto e potrà variare dalle 15 alle 17 ton come requisito minimo per ogni punto della superficie.
Le prossime fasi importanti della progettazione saranno l’inizio della fase dettagliata di progetto nel 2010, seguita dalla “requirements review” che dovrà fissare i requisiti definitivi con l’inizio della costruzione del primo hardware e i relativi test beds per le prove necessarie fra il 2009 e il 2011.
Mah…
Meno male sennò il primo nuovo sbarco suonerebbe tipo:
" … un nuovo piccolo baaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaalzo…ohi! …che botta!"
sorry 8-[
Credo che si ponga il problema di una piccola piattaforma elevatrice.
Francamente continuo a non capire questa predilezione dei tecnici della NASA per lo sviluppo in verticale anzichè in orizzontale che faciliterebbe molto le operazioni sulla superficie… In fondo se il lander all’interno del fairing è tenuto in orizzontale anzichè in verticale che problemi ci sarebbero? L’orbiter sta in verticale ed atterra in orizzontale e non mi pare che ciò crei problemi… Se qualcuno è al corrente di motivi tecnici di questa scelta sarei interessato a conoscerla…
altrimenti dovrò pensare che, oltre a voler "copiare" l'Apollo alla NASA vogliono "copiare" anche il LEM... anche se con gli steroidi... :stuck_out_tongue_winking_eye:Uhmm perchè se è orizzontale dove lo metti il modulo di risalita rimanendo entro i 10m?
Cioè così la parte bassa rimane come piattaforma di lancio per il modulo di risalita e il suo spazio lo occupa, ma con un lander a sviluppo orizzontale… come si farebbe ad impilare il propulsore di discesa, quello di risalita più modulo abitativo uno sopra l’altro occupando meno di 10m?
Non credo ci siano molte scelte per l’assemblaggio con un’architettura che non voglia riportare tutto il modulo di discesa in orbita, riducendo però drasticamente il payload…
In allegato un’immagine un po’ più grande dell’attuale versione
E’ falso, non si vede il cratere sotto il LSAM.
Lo spazio abitabile sembra piuttosto limitato.
Paolo Amoroso
E’ vero. In effetti non riesco a capire a cosa serva uno stadio di discesa così grande se il modulo di risalita è praticamente uguale a quello dell’Apollo (come dimensioni). Penso che in realtà sul piano superiore del descent stage troverà posto molto di più che solo il modulo di risalita, ad esempio i rover o degli habitat temporanei. Oppure i designer si sono concentrati al momento solo sulla parte inferiore tralasciando quella superiore.
E neanche le stelle!!!
Non mi sembra così difficile…
Lo ruoti di 90° e gli metti il modulo di rientro affiancato con l’airlock da un lato…
Come un camion, dove la cabina è il modulo abitato con l’airlock a fianco che volendo scende a terra e il “cassone” che contiene il resto…
Anch’io sono molto perplesso da questa soluzione verticale…
Sette metri sono la ringhiera del secondo piano…
Ed è una bella scaletta da affrontare con una tuta da LEVA!
D’altro canto non ci vedo bene un’ascensore che può guastarsi.
E poi mi dici che sono critico con il nuovo programma: sono loro che ce la mettono tutta!
Si vero, anche perchè per pesare 14ton quel modulo abitabile deve essere di piombo per avere quelle dimensioni
Ricordiamoci solo che per ora sono solo concept e soffermarsi sui dettagli probabilmente è inutile visto che chi avrà disegnato le immagini in mancanza di dati su alcuni aspetti avrà “ipotizzato”, per ora le uniche cose certe sono quelle scritte sopra, le altre trovano il tempo che trovano…
Ok il modulo abitabile lo si può mettere dove si vuole, ma non ho capito dove metti i due propulsori… visto che dovranno essere più o meno al centro come “bilanceresti” i due stadi?
Sette metri sono la ringhiera del secondo piano... Ed è una bella scaletta da affrontare con una tuta da LEVA! D'altro canto non ci vedo bene un'ascensore che può guastarsi.
Occhio che non sarà a 7m, con il nuovo fairing da 10m dell’Ares V, come ho scritto sopra, la configurazione verrà abbassatta e allargata.
E’ compensato dalla presenza tutto attorno della terrazza panoramica ! Nell’immagine ti sei accorto che il secondo astronauta rimasto sul modulo si sta godendo il panorama ?
Può essere che sia stato pensato un descent stage così grande in vista di futuri soggiorni allungati? Perchè altrimenti non mi spiego questa mancanza di proporzioni, non credo che per frenare un modulo di equipaggio di quelle dimensioni serva un apparato così…
Comunque speriamo vadano avanti, magari rispettando i tempi!
Come detto sopra intanto consideriamo solo i numeri che sono abbastanza certi, il resto per ora è qualche cosa di poco più che folkloristico, discutere su un disegno, o meglio su dettagli di un disegno che per ora non hanno nessuna conferma credo sia abbastanza superfluo.
In effetti sembra una bozza di progetto.
Avete notato che hanno nascosto la scaletta?
Con quella inclinazione, vista la prospettiva, dove va a finire? Dentro ai serbatoi?
Posso pensare che con tutto quel propellente per la discesa prevedano di avere più margine di sicurezza per sorvolare e trovare una buona zona di atterraggio. (Apollo insegna) Questo per i voli manned.
Per gli unmanned probabilmente prevedono carichi ben maggiori, considerando che per mandare una minibase si può risparmiare anche il peso del carburante per il ritorno.
Effettivamente la parte abitabile sembra di piombo che abbiano previsto peso aggiuntivo per una maggiore schermatura?
per non parlare delle ombre o della bandiera /
Effettivamente la parte abitabile sembra di piombo che abbiano previsto peso aggiuntivo per una maggiore schermatura?
Sono particolarmente interessato anch’io a questo aspetto.
Salute e Latinum per tutti !