Ancora mistero sui problemi Soyuz

Il responsabile della Nasa Michael Griffin ha affermato in una intervista che gli ingegneri russi non hanno ancora scoperto le cause dei problemi sorti durante le ultime due discese delle capsule Soyuz, nonostante la gran profusione di impegno da parte di tecnici di valore.

Griffin ha aggiunto che nonostante la collaborazione della Nasa, non e’ dato sapere quando il problema verra’ identificato.

Dopo un primo problema sperimentato in ottobre, lo scorso 19 aprile la capsula russa e’ finita fuori traiettoria, atterrando a 420 km di distanza dal punto previsto. Anche in quell’occasione l’equipaggio (tra cui due donne) fu sottoposto ad inusuali e fastidiosi carichi di decelerazione.

Il mese scorso due cosmonauti russi hanno compiuto una EVA per rimuovere uno dei bulloni esplosivi dalla Soyuz ormeggiata all’ISS, ma l’esame del componente non ha dato responsi definitivi.

Sebbene il sistema Soyuz abbia ad oggi compiuto piu’ di 1600 voli complessivi, la sua affidabilita’ e’ cruciale in vista del prossimo pensionamento della flotta shuttle ed in attesa del nuovo sistema integrato Orion-Ares statunitense.