Annunciato il primo passeggero privato sulla missione lunare del BFR

Marco, il reality che vorrei vedere è quello reale degli astronauti, non dei turisti, ma saranno i gusti del pubblico oltre che i requisiti di missione a decidere. Sarebbe triste se una caduta degli indici di ascolto cancellasse la BFS. ":expressionless:

Marco,io non so se realmente si potrà parlare di “fine della fase pioneristica della conquista dello spazio”.
Un giorno,forse non lontanissimo, raggiungere l’orbita terrestre potrà considerarsi relativamente normale,quasi come attraversare l’Atlantico su un aereo di linea,ma esplorare la luna sarà ancora,per lungo tempo un compito da pionieri.
E andare su Marte,anche alla terza o quarta missione,sarà ancora pionieristico.
E quando tutto questo verrà raggiunto e diventerà routine (se mai un volo su Marte possa diventarlo in meno di un secolo o più),esplorare il resto del sistema solare,volando tra le lune di di Giove o di Saturno sarà un compito da pionieri.
Per il resto,se e quando il BFR volerà,io credo che pittori,poeti e violinisti (a proposito,dubito che si possa suonare in modo ottimale un violino in assenza di peso come nel fantasioso disegno di SpaceX) saranno pionieri nel loro campo.
Io credo che il miglior paragone che si possa fare con l’orbita bassa è quello con il Polo Nord ed il Polo Sud: ci sono viaggi turistici organizzati in alcune zone,ma certo non è una metà banale nè di massa ( devi anche essere interessato ad andarci,e moltissimi non lo sono minimamente) ,e quanto alla maggior parte dei Poli, è abitata da scienziati in avamposti che in fondo possono essere ancora considerati “pionieristici”.
Lo “spazio” è un luogo molto grande,e ci saranno sempre “pionieri”.

Siamo d’accordo al 100%. Quando ho scritto “premium” turistico non intendevo esplorare o fare lavoro scientifico, ma come nel caso del nostro turista giapponese, fare un volo, una “crocera” di 4/5 giorni attorno alla Luna. Quello che potrebbe finire (e che mi auguro finisca presto) e’ considerare pionieristico andare in orbita bassa, per cominciare.

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Quellosi,certo,sarà il primo passo.
Poi tutto è relativo; per alcuni la fase pionieristica si era già conclusa con l’arrivo dello Space Shuttle,per altri non lo sarà finchè non esisteranno mezzi in grado di decollare da una pista,arrivare in orbita, rientrare su una pista…e ripartire entro al massimo un giorno di manutenzione.
Dobbiamo però liberarci dalla tentazione di paragonare l’astronautica con la storia della navigazione o con l’ aeronautica.
Si tratta di ambienti completamente diversi,con sfide da affrontare totalmente diverse,e costi di gestione che per quanto destinati ad abbassarsi di molto resteranno per lungo tempo imparagonabili.
Inoltre,una nave o un aereo si muovono in un ambiente finito,e in un ordine di grandezza quanto a distanze completamente differente.
Per limitarci solo al LEO,io sono certo che un giorno migliaia di passeggeri si muoveranno tra la terre e grandi stazioni (o colonie) in orbita.
Sospetto però che quel giorno sia ancora piuttosto lontano.

Non ritengo che il paragone con la tecnica della navigazione sia sbagliato, se lo si usa per misurare le difficoltà umane in rapporto alle conoscenze tecnologiche del momento.
Trovo stiamo passando dalle zattere alle prime imbarcazioni di altura che permisero il trasporto di uomini e merci tra le isole più vicine e la terraferma. Le vele non esistevano ancora e forse si era appena passati dai pali per la navigazione fluviale ai primi remi.
Allora sarebbe bastata una improvvisa variazione meteorologica a provocare un naufragio, e la morte dell’equipaggio era quasi sempre assicurata.

Può essere ( più che un paragone) una metafora felice per alcuni versi,purchè non si dimentichi che parliamo di ambienti con caratteristiche estremamente diverse e di ordini di grandezza in termini di distanze e costi totalmente differenti (se non imparagonabili).

Solo il tempo ci potrà dire se il BFR diventerà realtà oppure solo uno dei tanti concept che si sono susseguiti, purtroppo allo stato attuale non possiamo fare che ipotesi con pochi fondamenti.

Sul Corriere della Sera di oggi 1 Ottobre 2018,articolo impietoso su Elon Musk,i suoi problemi con alcool e marjuana, i guai delle sue aziende (dovuti anche al suo profilo carateriale).
Si parla anche della multa da 40 milioni di dollari e l’ordine di lasciare la presidenza per tre anni,affibiatagli a causa di un tweet imprudente ed intempestivo che si è configurato come “turbativa del mercato”
L’articolo (molto duro) invoca la necessità delle presenza di un “adulto nella stanza” (ossia di una persona responsabile) ai piani più alti delle società di Musk.

Va specificato però che si tratta di difficoltà avute con Tesla, non con SpaceX

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Nell’articolo si parla principalente dell’uomo Musk.

E in questo thread si parla principalmente di un futuro volo del BFR.

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Hai perfettamente ragione,scusate l’OT.
Certamente i problemi di Musk non influiranno sulla storica impresa.

Yusaku Maezawa è intervenuto per spiegare perché spenderà i suoi soldi nel viaggio attorno alla Luna invece che usarli per beneficenza. In realtà lui (dice) spende già molto in beneficenza, ma…

(Mi sembra interessante per capire il personaggio e per riflettere sulla ricorrente obiezione sui costi dell’esplorazione spaziale a fronte delle tante urgenze dell’umantà.)

https://note.mu/ysk2020/n/nb771546c18cf

Beh dire che come mossa di PR non è stato male. Non ho idea dei costi di una campagna mondiale di questa portata ma direi che adesso TUTTI conoscono lui e la sua azienda ( non so voi ma io non avevo idea di chi fosse lui o il suo business)
Comunque vada sarà un successo :slight_smile:

Se ci riesce (più la SpaceX che lui…) avrà unito “gli utili” al dilettevole…

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Vado un filo off topic, e me ne scuso, non voglio creare un flame. :wink:
A me queste forme di “benaltrismo” lasciano sempre un po’ perplesso.

E’ condivisibile l’affermazione che chi è molto ricco dovrebbe sentire una spinta morale a contribuire più di altri a casi di difficoltà, ma è anche vero che questo è un compito che dovrebbe essere (e viene) principalmente svolto delle istituzioni nazionali o internazionali, cui paghiamo le giuste tasse o collaboriamo grazie ad accordi internazionali, una parte delle quali va (e ne sono contentissimo) proprio a favore delle componenti più svantaggiate della società (si lo so, ci sono ruberie, inefficienze, filtri politici ecc ecc ma anche un privato sceglie questo piuttosto che quello, quindi…).

Maezawa è un privato che coi suoi soldi può (e deve) fare quel che vuole. E’ un moderno mecenate che vuole emulare i tanti, anche figure storiche, che grazie ai loro “capricci” e vanità campanilistiche hanno regalato all’umanità opere splendide che rimangono anche nel nostro patrimonio nazionale. Da italiani dovremmo saperlo bene.
Ce la farà? Staremo a vedere.

Imho ogni criticone che si straccia le vesti per quello che vuole fare Maezawa potrebbe mandare 5/10 euro di donazione a una delle tante iniziative benefiche esistenti al mondo ogni volta che apre la bocca. Aiuterebbe di più di tanti moralismi.

Ma alla fine, si è tutti benefattori coi miliardi degli altri. Per questo riprenderei la massima inglese “put your money where your mouth is”.

edit - Spero sia chiaro Roberto che il mio è un rant su chi ha criticato Maezawa, non è indirizzato a te :kissing:

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Absolutely! E direi che sono del tutto d’accordo :+1: (e quindi, mia volta, spero non sia sembrato che io appoggi i criticoni).

Piuttosto mi stupisce che il buon Yuzaku sembri non considerare che pagandosi un viaggio sul BFR contribuisce allo sviluppo dell’industria spaziale e quindi al progresso dell’umanità.

Sono d’accordiissimo con @marzozambi, per chiudere con l’offtopic direi che secondo la logica dei “criticoni” nessuno dovrebbe avere del “superfluo” finchè tutti non hanno il “necessario”… quindi riportate in negozio quegli iPhone!! :stuck_out_tongue_winking_eye::stuck_out_tongue_winking_eye::stuck_out_tongue_winking_eye:

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Riesumo questo argomento perché, a me almeno era sfuggito, Maezawa ha fatto il primo invito ufficiale ad uno dei passeggeri del volo lunare Dearmoon. Si tratta del regista Damien Chazelle (First Man). Damien non ha ancora dato una risposta… :sunglasses:

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Dati stranamente non da Musk: