Appetibilità dei nuovi laureati

Inizio questo post per riflettere e discutere sulle idee che le aziende del settore spaziale ed aerospaziale hanno dei giovani laureati.

Ossia: cosa rende più appetibile un neolaureato? Una laurea magistrale o un master post laurea?

Come vengono visti in azienda i neolaureati triennali: menti giovani da istruire oppure gente inesperta nel proprio campo?

E poi, quanto effettivamente il voto di laurea influenza un colloquio di lavoro?

E le esperienze all’estero?

Rivolgo a tutti questa domanda, ma principalmente a chi è nel mondo dell’industria nel settore o comunque a chi ha impressioni e informazioni a riguardo…

Ovviamente per “industria” si estendono anche gli enti di ricerca e le agenzie spaziali…

mi è capitato dopo alcune conferenze di parlare con alcuni ingegneri e fisici dell’ASI e tutti mi hanno confermato che per sperare di entrare nell’Agenzia spaziale Italiana bisogna completare gli studi con il dottorato o un master di secondo livello…
questo è quello che mi hanno detto…se sia vero non lo so.

Diciamo che la situazione italiana è alquanto anomala…basta guardare gli annunci di lavoro per vedere che ti chiedono 2 lauree, 2 lingue, capacità di programmare in 2 o 3 linguaggi e esperienza e ovviamente meno di 25 anni!!! al solito l’Italia è il paese delle contraddizioni.
La questione voto è alquanto relativa…il padre di un mia compagna di corso è direttore di banca e mi diceva che sono piuttosto riluttanti ad assumere gente che è uscita con voti altissimi (tipo 110) perchè spesso e volentieri son persone che non sanno lavorare in gruppo e piuttosto piene di se (cmq non è detto che chi si laurea con voti alti sia così, anzi conosco personalmente ragazzi che son piccoli geni eppure ci si sta volentieri con loro, ma non è la regola).

Secondo me il voto non conta più di tanto, certo non fa bella figura arrivare con un 80/110, ci vuole un minimo decente però non è di certo vincolante. Quello che contano sono le capacità personali, la capacità di lavorare in team, e ccosì via…Sulla questione dell’avere la laurea triennale o magistrale, qui in ITalia si è ancora affezionati alla laurea magistrale. A mio parere per molte attività ingegneristiche è più che sufficiente la laurea triennale perchè comunque le basi te le da e quindi si è acquisito tranquillamente quella capacità di affrontare i problemi da risolvere.

Tuttavia come dicevo prima, almeno sulla carta è quella che è meglio prendere la laurea dei 5 anni. Dico sulla carta perchè diversi miei compagni si sono fermati ai 3 anni e hanno trovato lavoro. Bisogna vedere un po’ le proprie esigenze e aspirazioni.