I miei 2 cents.
Prima di tutto diciamo che stiamo elucubrando su speculazioni che potrebbero venir ritrattate domani. Ma come condizione a contorno supponiamo che la notizia sia fondata.
Da “esperto” di cose pubbliche, penso che non ci sia niente di più sbagliato, fuorviante e antiproduttivo di pianificare la realizzazione di progetti spaziali pluriennali e complessi quali la creazione “from scratch” di un vettore man rated lasciandolo esposto alle correnti dei cambi di maggioranza politica.
Mi vengono in mente certi progetti informatici (di stato o regionali) faraonici e dagli obiettivi altisonanti di mia diretta conoscenza, che si mangiano centinaia (!) di migliaia di euro per poi subire il “chopping” a metà strada, gettando alle ortiche i soldi spesi in consulenti, progettisti e formatori, arrivando alla fina ad invalidare a tal punto il progetto originario da renderlo inutile, e portarlo al dimenticatio.
Dalle mie parti si dice “fà e desfà, l’è tott laurà” (fare e disfare, è tutto lavoro), e qualcuno campa anche con le demolizioni e con i cavalcavia lasciati a metà, però insomma, investiti da altre parti quei soldini sarebbero stati meglio spesi.
Torniamo ad Ares-1. A parte una potenziale pesante caduta di immagine NASA, vorrei soffermarmi sulla mia convizione che questo genere di progetti dovrebbero DAVVERO appartenere ad una Vision condivisa e pluriennale, finanziata in modo tale che le oscillazioni di bilancio non comportino il meccanismo di lenta ma costante erosione delle specifiche iniziali che di solito porta alla progressiva riduzione del carico utile, allo stravolgimento delle caratteristiche che rendevano “economico” quel vettore, e infine sconquassano (leggi licenziamenti e dismissioni di massa) tutto l’impianto industriale di contorno.
Ma davvero la storia “gestionale” dello Shuttle, sulla quale sono stati realizzati fior di tomi, non ha insegnato niente ai top manager NASA?
Se si è scelto dall’inizio di implementare la Vision utilizzando questo vettore, e non un EELV, non posso non essere d’accordo almeno in parte con Albyz quando si chiede quanto denaro sarà buttato via.
Le cose sono due, a questo punto:
a) scenario ingegneristico: il team NASA che si cura della Vision, nonostante ripetuti “OK” emersi nei check periodici dello stato del progetto e ampiamente strombazzati via comunicato stampa, ha ormai capito che Ares-1 è palesemente non adeguato per lo scopo cui lo si voleva dedicare. Mi chiedo allora PERCHE’ questo piccolo dettaglio sia sfuggito in fase di studio di fattibilità, e chi ne sia responsabile.
b) scenario lobbistico-politico: i soliti noti si sono preparati un possibile e conveniente terreno (politico) di manovra (cioè un comodo “interruttore” per affossare tutto alla bisogna), e dopo aver licenziato un bilancio NASA ridotto all’osso, (che, ricordo, per sostenere i costi del nuovo programma manned, ha causato il congelamento o la cancellazione di molte missioni automatiche, di centri di ricerca, nonchè del lancio di diversi componenti della ISS), viste le insistenti lagnanze di qualche megalobby o per calcoli elettorali, hanno deciso che no, così non va più bene. Ci sono già i lanciatori EELV quali Atlas e Delta e quindi si “upgradino” e “manrate-dino” quelli e buona notte. E allora mi chiedo, ma se come tutti sappiamo Delta e Atlas erano in servizio da moooooolto tempo prima della “Vision”, perchè si è approvato politicamente il progetto, permettendo di iniziare i lavori, spendere soldi per quattro anni, per poi affossare tutto quanto?
Se davvero Ares-1 sarà cassato, di certo uno dei due attori sarà responsabile di un grave sperpero di denaro pubblico americano, e dovrebbe assumersi quanto meno l’onere di non ripetere MAI più questi errori di miopia.
Sognareeeee… Ohooooooo…