Come ho già detto in un altro post, la lista dei miei modelli completati non è molto lunga: ce n’è solo 1!
Il modello è un’Ariane 5 in scala 1/125 (abbastanza assurda) della francese Heller. Come realizzazione tecnica è ampiamente migliorabile, ma i prossimi saranno meglio.
A proposito: questa è la lista dei “to do”:
Space shuttle 1/200; Mercury, Gemini, Apollo 1/72; Saturn V 1/144; Ariane 4 1/125; Mir (parziale) 1/125; N1 in cartone 1/144
Mercury, Gemini, Apollo 1/72?!? 
Cmq, come assurdità non scherza neanche la 1/144 di scala (non so se ti ricordi le vecchie linee erotiche, erano appunto 144 
). Mi raccomando, il Saturn V fallo meglio del mio e occhi che ha 8 ullage rocket nell’interstadio, dovrai riadattarlo a 4!
Per quanto riguarda lo Shuttle,sai già se gli darai la configurazione “in volo” o “a terra”? Oppure può assumere entrambe? Me lo sono sempre chiesto per quanto riguarda i modellini di Shuttle.
Ciao e buon lavoro!
bellissimoooooooooooooo sbav! sbav!..(ci metto pure l’icona)
io find’ora ho costruito (anzi, costruii, visto che è da…ummm…11 anni(!) che non assemblo nulla) solo modelli di aerei (F104, F15, F14) ed era da tempo che volevo riprendere l’hobby, mi hai fatto una voglia di fare incetta di modelli!
la mia to-do list (che mi gira da tempo per la testa):
N1 : introvabile? mi toccherà farlo di cartone;
LOK-LK : inesistente (se non in cartone e di media qualità). questo si che mi piacerebbe assemblarlo 
Buran: e chi l’ha mai visto il modello? in cartone c’è, però…
Sputnik: questo lo voglio di metallo! 
mi accontento di poco, eh?
Grande Spock!
Bellissimo lavoro!
La scala 1/144 (come le 1/72, 1/48, 1/24) ha un senso per gli anglosassoni (con pollici, piedi, iarde ecc.), però almeno è una scala standard, e il confronto con altri modelli rende l’idea. La 1/125 è assurda sia per loro che per noi, e non essendoci molti altri modelli, fare confronti è impossibile. Come glielo spieghi a qualcuno che 1 cm corrisponde a 1 m e 1/4? Se lo facevano 1/100 era molto meglio.
Per quanto riguarda lo shuttle, il modello è della hasegawa e può essere costruito sia in versione “da rampa” (con serbatoio e booster), sia “orbitale” (solo orbiter con stiva aperta), sia “a terra” (con stiva chiusa e carrello esteso). Inutile dire che ho scelto quella con serbatoio e booster
Grazie Paolo, sembrano molto belli, me li scarico. Io invece segnalo il bellissimo N1 di cartone della Currell, http://www.currell.net/models/n1.htm, quello che sto costruendo io. Per chi volesse invece cimentarsi con la resina c’è quello della RSM: http://www.realspacemodels.com/html/n1pg.htm
L’Ariane 5 della Heller è senza dubbio un modello molto bello e ben dettagliato però, a causa della sua scala inusuale, mi sono sempre astenuto dal comprarlo.
Sono fiducioso che , con il lancio dell’ATV , molto presto qualche ditta provvederà a farne uno in pvc o resina nella scala migliore: la 1/144.
Per quel che riguarda la mia lista di modelli, ne ho circa 43-44 assemblati e ben 95 in attesa di essere montati.
non mi stupisco … hai detto che il modello è di produzione francese vero? 
Ho esaminato con attenzione la foto del modello di Spock e , se non sbaglio, sul modello non sono presenti i tipici effetti atti a rendere più realistico possibile il modello.
Sul modello dovrebbero esserci quei sistemi di pittura atti a creare delle variazioni cromatiche e le varie ombreggiature tipiche di un mezzo reale.
Potrei forse sbagliarmi, a causa della foto che non valorizza il modello però, se non sono state messe in opera tali tecniche ti consiglierei di consultare un libro di modellismo x impararle e metterle in pratica.
Anch’io , nei miei primi modelli , ero abbituato a verniciarli semplicemente poi, imparando altre tecniche e frequentando altri modellisti , ho imparato a valorizzare il modello con piccoli accorgimenti.
Sono vere entrambe le cose: la foto non rende bene giustizia al modello, mi è riuscita decisamente “piatta”, ma è anche vero, come ho detto nel primo post, che il modello (anzi la mia tecnica modellistica) è ampiamente migliorabile. L’opera migliore di un modellista è sempre la prossima