Assegnato a Pratt & Whitney Rocketdyne Inc. il propulsore J-2X

Con un contratto dal valore di 1.2 miliardi di dollari, Pratt and Whitney Rocketdyne Inc. si è aggiudicata il contratto per la costruzione e la gestione del propulsore che equipaggerà gli upper stage di Ares I e Ares V.
Il contratto prevede anche i propulsori per i test a terra e per quelli in volo.
L’accordo è un’estensione di quello preliminare che prevedeva lo sviluppo e la progettazione del propulsore, sempre con P&W.
Le motivazioni della scelta ricadono nella non esistenza di altri costruttori in grado di sviluppare e gestire un prodotto con le prestazioni e i requisiti richiesti.
La validità dell’accordo scadrà a fine 2012 e per ora comprende solo la fase di test, per la fase operativa ci sarà poi un successivo contratto.
Il J-2X è il diretto successore di due importanti predecessori, il J2 che equipaggiava il Saturno IB e il Saturno V, e il più recente J-2S degli anni '70.

Credevate di esservi liberati di me…? :wink:
Ed invece anche dal campeggio di Punta Ala vi assillo con la mia (solita) polemica…
Ho letto anche io la notizia ed ho strabuzzato gli occhi… :scream: Credevo di aver letto male… 1,2 miliardi di dollari soltanto per la fase di test del J-2X??? Menomale che Ares doveva costare meno dello STS… ](*,) :kissing_heart:
Quindi la storia del costo era una GROSSA bufala, vero?
Vediamo se almeno la storia del BREVE tempo sarà vera… :roll_eyes:

A mio avviso, il programma Orion, non sarà ne economico ne breve.
Lo sarebbe stato se DAVVERO si fossero utilizzati dei derivati diretti della capsula Apollo e dei motori impiegati per la corsa alla Luna, ma per far ciò sarebbe stata necessaria una “continuità” temporale (come i russi con la Soyuz) che, invece, non esiste.

Tra l’Apollo e l’Orion, così come tra il J2 ed il J2X ci passano 40 anni (progettualmente parlando) e l’intero programma Shuttle in mezzo.
In questo caso più che di “eredità tecnologica” o peggio “reverse engineering” è più corretto parlare di riprogettazione.

In realtà se la cosa fosse stata posta così sin dall’inizio non ci sarebbe stato nulla di male, del resto le imprese spaziali non sono note per essere econominche o fatte dalla mattina alla sera.
Ma poi il programma Constellation (vi ricordate questo nome vero??) non doveva sfruttare al MASSIMO l’hardware sviluppato per lo Shuttle??

A me sembra che, in realtà, si riutilizzino solo gli SRB (nemmeno quelli originali, ma una versione nuova) e parte delle infrastrutture di terra (che vanno comunque modificate), tutto il resto pare davvero mutuato o almeno ispirato al programma Apollo degli anni '60.

Non è un pò poco??

Io onestamente non so e non saprei dire se è tanto è poco… come si fa a giudicare il valore di un contratto spalmato su diversi anni di un programma più unico che raro? Cioè, non è come andare a fare la spesa confronto i prodotti e mi accorgo se è tanto o è poco… qui si parla di un programma simile ogni 20 anni e non so con cosa tu lo abbia paragonato per dire che è esoso… a mio umilissimo avviso… beh non ci riesco a dire se è tanto o è poco… nella tua valutazione cosa hai valutato? quale è il supporto a terra? Quanti sono i propulsori costruiti? Il numero di persone impiegate? I test effettuati? Io realmente non riesco a giudicare un valore del genere…
A mio giudizio ricade nello stesso discorso che avevamo fatto per le sonde interplanetarie in cui è inconcepibile giudicare una sonda solo per il suo costo…

A mio parere i punti di legame fra i progetti precedenti e quello futuro sono molti di più di una semplicistica “riprogettazione”, perchè andare a pescare un motore che ha qualche anno invece di utilizzare propulsori esistenti? probabilmente per le caratteristiche che quel motore aveva, se fosse stato così semplice evolvere quelli più recenti in modo da avere le stesse prestazioni sono convinto che si sarebbe fatto…
Poi presumo che i grandi passi si siano fatti soprattutto nei materiali e nel calcolo computazionale che penso permetta ottimizzazioni certamente migliori… e i vantaggi che portano sono consistenti…
Non capisco però quale sia il problema di utilizzare un’evoluzione dell’ultimo motore NASA, progettato e utilizzato per il medesimo scopo… sinceramente non ci vedo niente di più logico…

Ma poi il programma Constellation (vi ricordate questo nome vero??) non doveva sfruttare al MASSIMO l'hardware sviluppato per lo Shuttle??

Ricaitolando, sopra mi dici che dovevano sfruttare l’Apollo, poi dici che l’Apollo non andava bene perchè è troppo distante (anche se è l’ultimo/unico predecessore) adesso mi dici che ci si doveva ispirare allo Shuttle, negli altri post hai sempre detto che essersi ispirati ai SRB dello Shuttle è un suicidio… non ci capisco più niente… :???: Cosa dovevano concretamente utilizzare del programma Shuttle, considerando anche che sono due programmi con due fini totalmente diversi?!

Tranne qualche elemento riprogettato degli SRB, dello Shuttle e di tutto il programma non si riutilizza proprio niente, tutto è nuovo e viene studiato per creare “prodotti” nuovi che terranno impegnati x anni sia soldi che ditte con carenza di lavoro.
Ora si verranno a spendere fior di miliardi per testare un motore che, se dovessero insorgere problemi gravi potrebbe pur essere abbandonato, quindi si rischierebbe di buttare via tutto.
Sono del parere che se proprio non si voleva fare utilizzo dei motori Shuttle o di qualche sua evoluzione, bisognava fare ricorso a qualche motore già esistente, sia Americano che di qualsiasi altra nazione.
Qui si rischia di spendere miliardi e di ritrovarsi con qualcosa di inutile, dato che si poteva far ricorso alle più collaudate Soyuz.
Per quel che concerne la Luna, speriamo che si riesca a fare ritorno nel più breve tempo possibile.

Ma se già dici che il CEV è un residuato degli anni '60 con gli ormoni, tu vorresti utilizzare per i prossimi 30 anni tecnologie di 20 anni fa? non mi sembra molto coerente…

Ora si verranno a spendere fior di miliardi per testare un motore che, se dovessero insorgere problemi gravi potrebbe pur essere abbandonato, quindi si rischierebbe di buttare via tutto.

Beh che non funzioni e venga abbandonato mi sembra veramente esagerato… soprattutto se si considera che è comunque un derivato di gloriosi motori e che già funziona al banco… per quale motivo non dovrebbe funzionare?! :???:

Sono del parere che se proprio non si voleva fare utilizzo dei motori Shuttle o di qualche sua evoluzione, bisognava fare ricorso a qualche motore già esistente, sia Americano che di qualsiasi altra nazione.

:scream: ma è quello che è stato fatto, utilizzando l’ultimo motore americano che svolgesse quei compiti!
Mi fai dei nomi di propulsori attuali utilizzabili?

Qui si rischia di spendere miliardi e di ritrovarsi con qualcosa di inutile, dato che si poteva far ricorso alle più collaudate Soyuz.

Cioè? chiudere tutto e comprare spudoratamente tutto dai russi? non ce li vedo proprio… posso solo immaginare l’opinione pubblica…

Avrei preferito utilizzare tecnologia Shuttle solo perchè, in origine, si era sbandierato che avrebbe utilizzato tutta tecnologia già collaudata dallo Shuttle, una specie di AAP.
Per quel che concerne il nuovo motore, non sempre un restailing da le stesse garanzie e successi di quello precedente.
Sicuramente non esistono altri motori che in passato abbiano svolto tale compito, però dato che in origine si voleva fare uso dei propulsori Shuttle, non vuol dire che altri già esistenti non siano idonei a tale compito; non penso che in tutti questi anni non siano stati fatti studi e prove con altri motori.

Ok, ma perchè daresti più credibilità ad un progetto derivante da uno studio piuttosto che uno derivante da motori veri, già realizzati?
Tutti i timori di non riuscita che hai partendo dallo sviluppo di un motore reale sarebbero cancellati partendo invece da uno studio passato?
A parte questo non vedo in giro molti altri propulsori alternativi in grado di svolgere quella funzione…

I motori dello Shuttle sono attuali quindi ancora in fase di studio ed utilizzo.
Quelli del vecchio e glorioso SATURN 5 sono ormai pezzi da museo ed obsoleti.
Se fossero stati così efficenti perchè non continuare ad utilizzarli anche con il programma Shuttle?
Certo, non erano in programma missioni di alcun genere che vedevano l’utilizzo in missioni lunari, però, avrebbero potuto utilizzarli per altre missioni.
Bisogna guardare il presente , per il futuro e non il passato.
Quello che è stato è stato, ora bisogna andare avanti migliorando la tecnologia attuale.

Beh ma infatti si è partiti da una base conosciuta e si è andati avanti, non si è preso in blocco quello di 40 anni fa.
I motori dello Shuttle sono stati scartati in primo luogo per i costi, sono infatti riutilizzabili e costano molto di più dei J2X, il loro uso sugli upper-stage a perdere avrebbe fatto lievitare enormemente i costi perchè ad ogni missione si sarebbe dovuto realizzare un nuovo propulsore, mentre sullo Shuttle i costi sono abbastanza calmierati dal fatto che il loro prezzo è spalmato su molte missioni. I J-2X invece sono nati per essere monouso, e soprattutto sono nati per essere avviati nel vuoto mentre gli SSME sono nati per essere avviati a quota 0 con la presenza di aria, e sono un compromesso per funzionare ad ogni quota, il loro riadattamento avrebbe richiesto un pesante lavoro di riprogettazione se si volevano ottenere le stesse efficienze di un propulsore nato per quello scopo.

guardando al futuro, non tanto x per un fattore di risparmio o di tipo di motore, però non sarebbe ora di concepire i mezzi spaziali come qualsiasi altro veivolo utilizzato sulla Terra?
In parole povere, non sarebbe meglio studiare l’EDS in modo da percorrereun orbita che sia in grado di riportarlo in orbita terrestre e poter così ricontrollarlo e riutilizzalo in una missione successiva?
E’ inteso che, per tale soluzione, bisognerebbe far uso della ISS adattandola a porto orbitale; tali controlli verrebbero fatti dagli astronauti senza dover far rientrare sulla Terra il vettore in questione.
Tale soluzione dovrebbe essere estesa anche allo stadio superiore del futuro LEM.
Non si può continuare ad andare avanti sempre con il sistema a perdere, sarebbe come utilizzare gli aerei attuali una sola volta e poi buttarli via.
Dato che i motori in questione sono previsti per più riaccensioni, si potrebbe venir cosi ad utilizzarli per altre missioni ammortizzando anche i costi.

Per la tua ipotesi sarebbe veramente un “gran casino”, innanzi tutto perchè l’upperstage non arriva in orbita e men che meno all’altezza della ISS, ci sarebbe da potenziarlo enormemente, poi però se già l’upperstage arriva a quell’altezza il SM dell’Orion non servirebbe, ma se il SM dell’Orion non ci fosse come si farebbe per le missioni lunari?
Secondo, un’ispezione approfondita di un propulsore sulla ISS è impossibile, bisognerebbe portare in orbita un numero elevatissimo di strumenti per i controlli non distruttivi (IR, raggi X, liquidi penetranti, magnetoscopie, ultrasuoni, boroscopi…), bisognerebbe poterlo smontare (in EVA?), controllare dall’interno… veramente impossibile…
Terzo, e una volta che è sulla ISS vuoto cosa te ne fai?! :smiley: E’ un pezzo completamente inutile di ferraglia, innanzi tutto lo dovrai rifornire in qualche modo per un volo successivo raddoppiando i costi per portare su solo carburante… poi l’accensione dell’upper-stage avviene quando il vettore non è in orbita quindi è impossibile un rendezvous suborbitale… prova a immaginarti mentalmente le varie fasi della seconda missione, noterai che è piuttosto “impossibile” uno scenario del genere…